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Autore: eli the_dreamer    30/05/2022    0 recensioni
Pre-serie (Dean ha 20 anni, Sam 16 anni).
John e Dean Winchester, supportati da Sam, indagano su alcune misteriose morti avvenute a Carroll, Iowa.
Ma queste morti non sono l'unica cosa misteriosa della cittadina. La sedicenne Desdemona Hawkins potrebbe rivelarsi un mistero ancor più ingarbugliato.
Genere: Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, John Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Con lo sguardo perso nel vuoto, Desdemona non si rese conto che Sam le si sedette accanto.
Perché non me lo hai detto?” le chiese all'improvviso, dopo lunghi attimi di silenzio.
La ragazza, con lentezza quasi esasperante, si voltò verso di lui, dapprima solo con il viso, poi anche con lo sguardo.
Piantò con fermezza gli occhi grandi in quelli affilati del ragazzo il cui sguardo era dolce, comprensivo a differenza di quello di lei dapprima sfuggente che poi rivelò un'ironia malcelata dietro le iridi chiare.
Perché non si parla di queste cose con chi si conosce appena. Nemmeno tu sei stato particolarmente sincero.
Parole taglienti quanto il suo sguardo che Sam incassò con un lieve sorriso, chinando appena il capo.
Si sentiva sempre in colpa per non poter dire la verità riguardo il lavoro di suo padre, ma d'altro canto caricare gli altri di una simile verità era un qualcosa di troppo grande.
Lui stesso desiderava costantemente non sapere cosa si celasse nelle tenebre.
Dean lo aveva tenuto al sicuro da tutto quello fino a quello strampalato Natale del 1991* quando Sam aveva letto di nascosto il diario di John e Dean era stato costretto a dirgli la verità.
Ricordava ancora la paura che lo aveva avvolto, paura mitigata solo dalla presenza di Dean e il solo pensiero che qualcun altro provasse quella paura che era stato capace di sconvolgerlo, lo destabilizzava.
Beh...Nemmeno di quello si dovrebbe parlare con chi si conosce appena.” fu il suo modo di scusarsi.
Desdemona sbuffò una risata, tornando a guardare davanti a sé, osservando Dean e John che controllavano e ricontrollavano i documenti che Desdemona aveva sottratto alla polizia nel corso di quelle settimane.
Era rimasta con loro, decisa a sapere cosa stesse succedendo e soprattutto perché John Winchester l'avesse attaccata al muro accusandola di essere una strega.
Si era fatta raccontare tutto, almeno a grandi linee, dimostrando una risolutezza che di rado si poteva scorgere in una ragazzina di sedici anni.
Aveva perfino minacciato di dare fuoco ai documenti, che era riuscita a sottrarre a Dean con un gesto abile, veloce, evidentemente abituata a simili cose.
Poi non aveva più parlato.
Già. Probabilmente non si dovrebbe parlarne nemmeno con chi si conosce bene. Insomma, date la caccia ai mostri! Siete dei cazzo di Ghostbusters con le giacche di pelle!
Sam rise appena. Se non altro Desdemona aveva il dono di non appesantire l'atmosfera.
Nel corso di quelle settimane in cui si erano conosciuti, era stata capace di metterlo a suo agio, di metterlo in imbarazzo, di farlo ridere e di farlo riflettere, perfino nella stessa giornata, in una manciata di minuti.
Era ancora un mistero per lui, ma un mistero ben più piacevole di quelli che era solito affrontare con suo padre e suo fratello.
Ghostbusters con le giacche di pelle?
Sì. Ghostbusters meno nerd e...più fighi. Avevo già appurato che tu e Dean siete tipo...wow, ma conoscendo tuo padre mi sono resa conto che la bellezza ce l'avete proprio nei geni.
Sam trattenne il respiro per qualche istante mentre il suo viso si colorava di rosso per l'imbarazzo, si scostò perfino da lei quasi avesse il terrore di sfiorarla, ma la guardò comunque, con un'espressione sorpresa sul volto.
Che c'è? Dovrei negare che siete tutti e tre molto attraenti?” sbottò allegramente lei, allargando appena le braccia.
Perché forse Desdemona Hawkins non diceva sempre quello che le passava per la testa, ma di certo lo diceva spesso e per quanto avesse lasciato trapelare, forse involontariamente, alcune sfumature di insicurezza, non era una di quelle ragazze che si sarebbero potute definire timide.
Sam non le rispose, si limitò a scuotere la testa con un sorriso sulle labbra, sotto lo sguardo divertito di lei.
Ma quel sorriso lasciò in fretta spazio ad un sospiro. Rimase qualche secondo in silenzio, poi si voltò nuovamente a guardarla.
Come...come ti senti?
Quella domanda gli vorticava in testa sin da quando aveva visto gli occhi sgranati di Desdemona quando lei aveva appreso la verità.
La rossa si umettò le labbra e ci mise qualche istante prima di ricambiare lo sguardo del ragazzo.
Sam poté notare in quegli occhi quella sicurezza che sembrava caratterizzarla.
Come mi sento? Sconvolta. Spaventata. Affascinata. Non nego che faccia schifo sapere dell'esistenza di mostri e fantasmi, insomma...la vita fa già abbastanza schifo di suo e gli...umani sono dei mostri anche senza artigli o poteri strani, ma trovo che quello che fate sia...incredibile! Siete degli eroi e non avete nemmeno il giusto riconoscimento.
Quelle parole spiazzarono il giovane Winchester.
Forse era vero che lui, suo padre e Dean fossero degli eroi, dopotutto riuscivano a salvare delle persone ovunque andassero, ma Sam si sentiva costantemente in gabbia e voleva allontanarsi da quella vita.
Non voleva essere un eroe.
Non voleva essere un cacciatore.


***




John Winchester, con una manata, fece volare alcuni fogli dal tavolino delle loro stanza di motel.
Era nervoso e stanco e si massaggiò la radice del naso come a voler riprendere il controllo di se stesso.
Non c'è nessun collegamento tra le vittime, come è possibile?” chiese più che altro a se stesso mentre Desdemona, sotto lo sguardo attonito di Sam e Dean, raccoglieva i fogli caduti per poi controllarli con attenzione.
Forse state semplicemente cercando nel posto sbagliato. Sì, ok tutta questa gente odiava Steve, ma perché una strega dovrebbe denunciarlo e non maledirlo direttamente? Non mi sembra che si sia fatta scrupoli, ha ucciso tre persone!
Tutti gli occhi erano puntati su di lei, ma Desdemona non parve intimorita da quello.
Fece un sorriso sghembo e si diresse al tavolino, afferrò una penna e si chinò per scrivere qualcosa sul retro di un foglio.
Tre vittime. Mark Peterson, Steve Wallace e Laura Morales. I tre non hanno niente in comune, giusto?
Accanto ai nomi delle tre vittime scrisse il luogo del decesso di ognuna. Tre luoghi molto vicini tra loro.
John annuì, guardandola con interesse, incuriosito non solo dai suoi modi di fare ma anche e soprattutto da ciò che la ragazza stava pensando.
Dean la guardò esortandola a continuare, un mezzo sorriso sulle labbra che sembrava di soddisfazione, Sam sospirò, lasciandosi cadere sul letto alle spalle di lei.
Mark Peterson era un magazziniere, Steve un nullafacente e Laura Morales è un'estetista. Non c'è un punto di incontro, apparentemente. E se avessero in comune non un qualcosa ma un luogo?
John si sporse in avanti, guardò ciò che Desdemona aveva scritto, confrontandolo poi con i propri appunti ed esortò Dean a fare altrettanto.
Il ragazzo, alle spalle del padre, lesse a sua volta, prima di sollevare lo sguardo verso la rossa, che guardava entrambi con crescente apprensione e voglia di sapere.
Des, c'è qualche luogo che Steve frequentava assiduamente nei dintorni?
Desdemona annuì con fare rassegnato e una smorfia di disgusto le attraversò il volto.
Sì, il Black Rose.
John le posò una mano sulla spalla, aveva un sorriso sereno sulle labbra che lasciava intravedere qualcosa di molto simile all'orgoglio.
Andiamo, Dean. Faremo lì qualche domanda.
Non vi diranno niente. Detestano gli sbirri o chiunque porti un distintivo. Ma posso chiedere se hanno visto Peterson o la Morales.
John la guardò stranito per qualche istante, una bassa risata di gola sembrò sottolineare incredulità.
Esattamente come Dean e Sam prima di lui, John non era ancora riuscito ad inquadrare la ragazza.
Dotata di un'indubbia intelligenza, ma ancora immatura per altri aspetti, Desdemona si mostrava sfuggente ma allo stesso tempo sembrava non avere paura di mettersi in gioco.
Pensi che te lo direbbero?
La rossa schiuse le labbra per rispondere ma sembrò titubante a farlo. Sembrava che stesse cercando le parole adatte per rivelare un qualcosa che nessuno avrebbe dovuto sapere.
Ma John Winchester non era per davvero un agente dell'FBI e Desdemona sapeva che poteva fidarsi di lui e dei suoi figli. Non solo perché lei stessa aveva qualcosa di assolutamente concreto contro di loro – quei documenti falsi, quei distintivi altrettanto falsi e lo spacciarsi per un agente federale erano già dei sufficienti motivi affinché i Winchester tenessero la bocca chiusa sul suo conto – ma era qualcosa che sentiva.
Lei che non aveva mai avuto fiducia in nessuno, sentiva nel profondo che poteva fidarsi ciecamente dei Winchester. Lo aveva percepito da subito, insieme a quel senso di protezione che aveva avvertito il primo giorno che aveva conosciuto i due ragazzi.
Beh...sì. Diciamo che in quel posto non tutto è propriamente legale e ogni tanto do una mano.
John e Dean la guardarono entrambi con un sopracciglio inarcato e Sam, che la affiancò in quel momento, le rifilò la stessa occhiata incredula e interrogativa.
C'è una bisca clandestina e mi occupo di qualche scommessa.
Ammise in fine la ragazza con un'evidente voglia di tagliare corto, uscendo dalla stanza.
Dean proruppe in una risata divertita. Non vi era scherno in quella risata ma quella stessa ammirazione che la stessa Desdemona aveva notato nello sguardo di lui quando apprese che lei aveva sottratto importanti documentazioni alla polizia.


***




Mark, Steve e Laura sono stati al Black Rose il giorno prima e il giorno stesso in cui sono morti. Tappa al bancone, poi sono andati nel retro, dove avviene la magia. Non so cosa o quanto abbiano scommesso, né su cosa di preciso. Ma ho un nome: Coleen Matthews. Sembra che ci siano stati dei litigi con tutte e tre le vittime.
La calma con cui Desdemona espose quei fatti sembrò quasi infastidire Sam che si agitò appena sulla sedia.
Non riusciva a comprendere come l'amica si fosse lasciata immischiare in una situazione simile.
Anzi, non riusciva a capire perché si fosse gettata da sola in una situazione simile.
Le persone normali sarebbero scappate a gambe levate, forse avrebbero dato dei pazzi ai Winchester, forse li avrebbero persino denunciati.
Ma Desdemona Hawkins non era una persona normale nel modo convenzionale del termine.
E ai suoi occhi diventava sempre più un mistero.
La conosci?
La ragazza annuì alla domanda di John “È arrivata a Carroll poco dopo di me, ma quando io ho iniziato a...lavorare al Black Rose, lei c'era già.
John le sorrise “Ottimo lavoro. Credo che sia giunto il momento di parlare con Coleen Matthews.” disse uscendo dalla stanza del motel.
Rientrò qualche minuto dopo, esortando Dean a muoversi.
Perché il ragazzo era rimasto a fissare Desdemona con espressione compiaciuta per diversi istanti.
Le sorrideva e lei sorrideva a lui, fiera di se stessa.
Pa', possiamo tenerla?
Desdemona rise, ma sollevò il braccio a mostrargli il dito medio con gran sollievo di Sam che a quella frase aveva guardato allibito il fratello maggiore.
Non sono un tenero animale da compagnia, chico.”
Dean rise a sua volta e annuì con un'espressione di serena sconfitta sul volto “Quel che è giusto è giusto. Ci vediamo dopo, Bonnie**.”
Sam sospirò, attirando così l'attenzione della rossa.
Aveva notato quanto il ragazzo sembrasse sentirsi a disagio, ma aveva cercato di ignorare la cosa, volendosi concentrare per aiutare i Winchester a scovare la strega.
Non poteva negare che quella situazione le facesse provare quell'adrenalina che lei spesso ricercava anche senza rendersene pienamente conto.
Furti, risse e scommesse clandestine facevano parte di lei da ormai alcuni anni durante i quali aveva imparato a fare di necessità virtù.
La vita non era stata clemente con lei.
Non aveva mai conosciuto sua madre, suo padre morì quando lei aveva dodici anni e le famiglie a cui era stata affidata nel corso degli anni si erano sempre dimostrate poco propense a prendersi cura di una ragazzina in preadolescenza prima e in piena adolescenza poi. Alcune, come i Wallace, si erano addirittura rivelate violente.
E gli orfanotrofi non erano i posti migliori in cui crescere.
Desdemona era sempre scappata da ogni struttura che l'avesse accolta, imparando la poco nobile arte del furto per poter sopravvivere.
Poi, era venuto il resto, quasi come con lei fossero cresciute quelle abilità illegali che riusciva a nascondere il più delle volte.
Hey, tutto bene?
Alla domanda della ragazza, Sam esibì un sorriso amaro ”Scappa finché sei in tempo.” aveva risposto lui, dandole conferma di cosa gli passasse per la testa.
Aveva intuito che quel malumore di Sam fosse dovuto a tutto quello, lo aveva percepito sin da quando lei gli confessò di essere affascinata dal mondo del ragazzo, nonostante la paura.
Non ho intenzione di mettermi a cacciare mostri, Sam. Ma se posso rendermi utile in qualche modo perché dovrei tirarmi indietro?
Sam non rispose, parve soppesare le parole dell'amica in silenzio. In fin dei conti non poteva darle torto, ma il suo desiderio di fuggire da quell'orribile vita gli faceva pensare nessun altro avrebbe dovuto invischiarvisi.







Note dell'autrice: * fa riferimento alla puntata 3x08 A Very Supernatural Christmas.
** riferimento alla Bonnie di Bonnie e Clyde.

   
 
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