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Autore: loverrrr    31/05/2022    0 recensioni
Edward e Bella viaggiano sullo stesso aereo, ognuno per affari diversi. Lui è un uomo molto preciso, non sopporta le persone ansiose e ama la tranquillità. Lei è una donna tremendamente ansiosa e disordinata, ma sopratutto ha paura di prendere l'aereo. Che cosa succederà?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Alice/Edward, Emmett/Rosalie
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Edward rallentò il passo, Bella fece altrettanto. Nessuno dei due voleva tornare a dormire nelle loro case, ma non avevano altra scelta poiché lui viveva assieme a Jasper e lei insieme ad Alice. 

Jasper e Alice li stavano aspettando fuori dal Gate, erano arrivati da poco e non avevano ancora spiccicato una sola parola, a parte un timido «Ciao.»

Chissà se avrebbero mai avuto il coraggio di guardarsi negli occhi e dichiararsi il loro amore…

Si amavano da sempre, ma a causa della timidezza e della paura di un possibile rifiuto, si guardavano da lontano, perdendosi in sguardi timidi e sorrisi rubati. 

Alice guardò l’orologio. «Sbaglio, o avrebbero dovuto già essere arrivati?» esclamò con un certo dubbio e si voltò verso Jasper.

«Ora che ci penso bene… Alice, ma non ti sembra strano che abbiano preso lo stesso aereo?»

Lo sguardo di lei diventò indagatore e nell’aria si iniziò a percepire un velo di mistero. Alice si domandò se fosse una casualità, oppure, se dietro la supposizione di Jasper ci fosse dell’altro.

Edward e Bella, nel frattempo, si erano presi alcuni minuti per scambiarsi gli ultimi baci della serata. Egli sospirò.

«Non voglio che vai da mia sorella» disse a fior di labbra. 

«Nemmeno io lo voglio, amore, ma come facciamo?»

“Se solo avessimo una casa…” pensò Bella, rattristata.

“Vorrei chiederle di andare in Hotel, Dio… non voglio separarmi da lei, ma se le faccio una proposta del genere mi darebbe di nuovo del cafone e avrebbe ragione” pensò Edward.

«Lo so, Bella.»

«Vedrai, presto troveremo casa e sarà meraviglioso.»

«È la cosa che più desidero al mondo.» 

«Anche io, Edward…»

Egli rise. «Casa nostra. Suona così bene, non trovi?»

Ella annuì e gli chiese di baciarlo; ancora un bacio, poi sarebbero usciti dall’aeroporto. In lontananza, Jasper indicò ad Alice un ragazzo e una ragazza che si stavano baciando.

«Ma quelli sono…» Alice era scioccata.

«Edward e Bella» concluse Jasper.

«Amore, credo che qualcuno ci abbia visti» disse Edward, indicando a Bella di girarsi.

Ella lo fece e il suo viso apprese il colore di una aragosta. Alice, che fino a due minuti fa era curiosa di sapere ogni minimo dettaglio dall’amica, le corse incontro e la prese sottobraccio.

«Così tu e quel mattacchione di mio fratello vi siete fidanzati, eh?» bisbigliò al suo orecchio.

«Alice, per favore» disse Edward in tono lamentoso.

«Sono solo chiacchiere tra amiche» lo rimproverò Alice.

«Magari un’altra volta? Bella è stanca, vero amore?»

Alice sbuffò, mentre Bella rise. «Il viaggio, com’è andato?» chiese Alice.

Raggiunsero Jasper, il quale abbracciò calorosamente Edward e Bella. Mentre salirono in auto, Bella raccontò del viaggio in aereo e accennò qualcosa sulla mini vacanza. 

***

Bella sperava che quel momento non finisse mai, accoccolata tra le braccia di Edward; le sembrava di essere tornata in quella mini-vacanza. 

In realtà, Alice aveva avuto un imprevisto sul lavoro, e Bella, da brava furbetta, aveva fatto andare Edward a dormire da lei. 

Era la seconda volta che i due innamorati avevano trascorso la notte insieme. Due sere fa, Alice aveva avuto un altro imprevisto sul lavoro. 

Erano entrambi svegli e si stavano godendo le coccole mattiniere. Vennero interrotti dal suono improvviso del campanello.

«Mhmm…» mugolò Bella.

«Sarà sicuramente Alice. Ma non ha le chiavi di casa?» brontolò Edward.

«Le avrà dimenticate per la fretta. Vado ad aprirle e torno» disse e alzò lo sguardo. Portò una mano sulla sua guancia e lo baciò a stampo.

Edward, però, non la lasciò andare e la strinse più possessivamente a sé. Il suo sguardo diceva: «Mia sorella più aspettare.»

Il campanello suonò di nuovo. 

«Due minuti e sono qui» disse e lo baciò nuovamente a fior di labbra. Poi si alzò controvoglia, indossò al volo la camicia di Edward, sotto mise i pantaloni del pigiama e, mentre andò ad aprire, si chiuse la camicia. «Eccomi, un attimo!»

Aprì la porta, Jacob era davanti ai suoi occhi.

«Jacob, cosa vuoi?»

«Lo so, sei arrabbiata e hai tutte le ragioni del mondo per esserlo, m…»

«C’è qualche problema?» chiese Edward serio.

Indossava un accappatoio e sotto un paio di boxer. Bella si voltò, e il suo sguardo si posò sul petto nudo che spuntava dall'accappatoio. Ma non era il momento di fare certi pensieri.

«No, nessun problema. Jacob stava andando via» rispose voltandosi verso di lui. 

«Bella, potrei sapere chi è questo bellimbusto e cosa ci fa mezzo nudo a casa di Alice?» chiese Jacob, mentre guardava Edward con sguardo scrutatore.

«Questo non è affar tuo e ora vattene via, sparisci per sempre dalla mia vita!» intimò seria Bella, mentre mentre una mano si intrecciò saldamente nella sua.

«Hai sentito? Esci fuori di qui e vedi di non farti più vedere da questi parti!» Edward pensava che fosse meglio ribadire il concetto. 

La tensione nell’aria iniziava ad essere palpabile: Jacob aveva lo sguardo fisso su Edward, pronto a scagliarsi contro di lui.

«Nessuno ti ha chiesto niente, bellimbusto. Per cui, stanne fuori!» gli intimò in toni minacciosi. 

«Con quale coraggio vieni qui, dopo tutto il male che le hai fatto? Dovresti vergognarti e lasciati dire una cosa, Jacob. Tu non la meriti, non meriti una ragazza straordinaria come Bella al tuo fianco» gli ringhiò contro Edward.

Gli occhi di Bella diventarono lucidi, si voltò a guardarlo. Jacob applaudì.

«Con me facevi tante storie, dicevi che non ti sentivi ancora pronta e invece lui. Da quando va avanti, Bella?» domandò furibondo Jacob.

La ragazza si voltò verso Jacob con un tono di voce così alto, che le grida si sentivano da sotto al portone, era furiosa. Alice si preoccupò, salì di corsa in ascensore.

«Mi fai schifo Jacob, vattene via e lasciami in pace. Esci dalla mia vita per sempre!»

Alice uscì dall’ascensore correndo e attirò l’attenzione di tutti e tre. Imbarazzata, schiarì la voce.

«Jacob, stava andando via. Vero?» Edward lo guardava con aria di sfida, Jacob ricambiò lo sguardo pensando: “Non finisce qui, bellimbusto.” Lo fissò negli occhi indietreggiando, poi se ne andò con la promessa di fargliela pagare.

«Bella, che spavento! Ti si sentiva gridare da giù» disse Alice, entrando. Poggiò la borsa a terra.

«Amore, perdonami se mi sono intromesso. Ma dopo tutto il male che ti ha fatto, presentarsi qui e parlarti in quel modo» disse Edward avvicinandosi a Bella.

Ella gli accarezzò una guancia.

«Non ti devi scusare, e hai detto delle parole bellissime. Nessun ragazzo prima di te mi ha mai fatta sentire così amata e apprezzata, rispettata» disse alzandosi in punta di piedi, poi lo baciò.

Un colpo di tosse li fece tornare sul pianeta terra. 

«Ehm, ci sarei anche io e, ehm, Edward? Potresti vestirti per favore?»

Edward e Bella scoppiarono in una risata fragorosa, mentre due braccia l’avvolsero. Edward le lasciò un bacio tra i capelli.

 

Buona sera, eccomi con l’aggiornamento. Ci tengo tantissimo a ringraziare tutti voi lettori/lettrici che state leggendo la storia, chi l’ha messa nelle seguite, ricordate, seguite e preferite. Vi ringrazio tantissimo e anche chi la legge silenziosamente. Ringrazio di cuore Paride e la mia carissima amica Victoria73. Volevo proporvi di ascoltare “quando nasce un amore” di Anna Oxa. 

   
 
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