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Autore: Giuly_2_21    01/06/2022    0 recensioni
[Kakegurui]
Non sapeva quando o perchè era accaduto, ma ormai Ryota Suzui non poteva negare l'evidenza: si era innamorato della sua amica Yumeko Jabami. Tuttavia un'altra cosa non poteva ignorare ossia i rischi del dichiararsi: lei poteva ricambiare oppure rifiutarlo e considerate le voci che giravano su Yumeko il secondo scenario era il più probabile.
Terrorizzato dal rischio di un cuore spezzato e un'amicizia rovinata, Suzui non disse nulla a riguardo finchè un giorno non trovò il coraggio di accettare quella terrificante ma liberatoria scommessa...
***
N.B. Oltre alla coppia principale Yumeko x Suzui, ci saranno accenni (più o meno vaghi) anche alla MaryxRirika, MayudaxSumeragi e un'altra coppia boyxboy con un mio OC.
Genere: Romantico, Slice of life, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti, fans di Kakegurui (e non), e benvenuti in questo mio piccolo esperimento.
Infatti questa storia, oltre a essere la prima fanfiction formato one-shot che scrivo, verrà raccontata in un modo abbastanza particolare ovvero come se fosse un monologo trasmesso in radio.

Immaginatevi una stanza insonorizzata con all'interno un piccolo tavolo e una sedia.
Sul tavolo sono appoggiati un registratore vocale, un bicchiere di whisky e del testo della nostra storia.
Ora immaginate un giovane ragazzo dai lineamenti asiatici, castano, con gli occhi scuri e ben vestito prendere posto sulla sedia, bere un sorso di whisky e accendere il registratore. Parte una musica jazz di sottofondo e il ragazzo con voce suadente inizia a parlare.
Vi lascio al suo racconto.

 

LA GRANDE SCOMMESSA

Buonasera, miei cari radio spettatori e benvenuti nella rubrica dedicata ai racconti brevi.
La storia che voglio proporvi oggi è accaduta realmente e io stesso ho…  come dire… "dato il mio contributo".
In che modo?? Lo scoprirete.
Non perdiamo tempo in futili chiacchiere e iniziamo subito.

Tutto iniziò alla Hyakkaou Private Academy, una delle più prestigiose ed eccentriche accademie del nostro paese.
In particolare, essa si distingue dalle altre grazie al suo alquanto bizzarro metodo di valutazione: non è lo studio o l'abilità dello sport a determinare il valore di uno studente, bensì l'abilità del gioco d'azzardo, la fortuna e i soldi.
Gli studenti detentori di questi requisiti sono considerati i migliori, degni di elogio e rispetto.
Chi non li possiede viene invece schiacciato e divorato.
Un metodo abbastanza discutibile, ma si sa… è così che gira il mondo.

È proprio questo l'ambiente che frequenta da ben 2 anni il nostro protagonista.
Il suo nome è Suzui Ryota, secondogenito della famiglia Ryota, fondatrice di una delle case automobilistiche più influenti del Giappone.
Lui è un ragazzo normale: intelligente (ma non troppo), gentile, leale e prudente.
E proprio a causa di queste sue caratteristiche, Suzui rimase schiacciato dalle regole dell'accademia.

Tuttavia, proprio nel momento in cui lui sembrava essersi rassegnato a vivere in quel modo, schiacciato dai più forti, apparve lei. Yumeko Jabami.
A prima vista poteva sembrare una ragazza come tante altre. Bella, intelligente, solare. Ma quando c'era in ballo una scommessa, allora i suoi occhi si illuminavano e tirava fuori tutta la sua follia.
Lei è innamorata del gioco d'azzardo. Ma non perché ama i soldi. No. Quelli ce ne ha fin troppi.
Del denaro non gliene mai importato. Lei, mentre scommette, vuole solo divertirsi e sentire quel brivido di paura ed eccitazione scorrerle lungo la schiena.
Lei viveva con il rischio di perdere tutto e lo amava più di ogni altra cosa.
Lei è una vera e propria Kakegurui con la K maiuscola.

Tra Yumeko e Suzui nacque subito un intesa che si trasformò poi in amicizia. Ben presto però le cose cambiarono per Suzui.
Infatti, durante una scommessa con i tarocchi la cui posta in gioco era il posto all'accademia, il ragazzo, a un passo dall'espulsione della ragazza, si rese conto di essersi preso una cotta per lei.
Non sapeva di preciso come e perché, ma ormai era un dato di fatto. 

Tuttavia Suzui non voleva dichiararsi a Yumeko: il rifiuto da parte sua non solo gli avrebbe spezzato il cuore, ma rischiava di compromettere la loro amicizia.
Inoltre giravano alcuni voci su Yumeko che davano solo motivi in più al ragazzo per credere che avrebbe rifiutato.
Un giorno però Suzui cambiò idea.

Era un normale sabato primaverile e come ogni weekend gli studenti avevano la possibilità di uscire dall'accademia per svagarsi. Così Suzui ne aveva approfittato per passare un po' di tempo con suo fratello maggiore Keiichi, tornato da poco dagli Stati Uniti dove frequentava la prestigiosa università di Harvard.

L'universitario fece la sua entrata trionfale sfoggiando una Ryota 61 di un rosso sgargiante (auto prodotta dalla famiglia) che fece sgranare gli occhi a tutti i presenti e guadagnandosi un face-palm da parte del fratello minore, esasperato dal continuo esibizionismo del fratello.

-Modesto come al tuo solito- commentò sarcastico Suzui. 
-Be'... Che ci posso fare?? Una tale bellezza non poteva mica passare inosservata. E poi sono tutti dei ricconi qui alla Hyakkaou. Vedere o possedere una macchina del genere è nella norma- si difese Keiichi.
-Sai. Mi è mancato il tuo sarcasmo, fratellino- aggiunse poi aprendo la portiera.
-A me invece non è mancato per niente il tuo esibizionismo- rispose Suzui salendo in macchina.

I fratelli Ryota decisero di andare all'acquario Kaiyukan di Osaka, uno dei più grandi e belli di tutto il Giappone che da anni desideravano visitare.
Durante tutto il tragitto e la loro visita i due chiacchierarono molto, raccontandosi reciprocamente degli avvenimenti accaduti durante quei 3 anni di separazione.
Alla fine un argomento tira l'altro e durante la pausa pranzo iniziarono a parlare di relazioni amorose. 

-Ti sei già ri-fidanzato??- esclamò con sorpresa il minore. 
-Sì. Da circa 2 mesi. Perché tutto questo sgomento??- chiese il maggiore.
-Be'... dopo quella brusca rottura con Takeshi pensavo non volessi più avere relazioni per un po'- affermò Suzui riferendosi alla precedente relazione del fratello.
-In effetti mi sono ripreso prima del solito. Tutto merito di Luke- disse lui -Mi è stato sempre accanto e sostenuto anche nei momenti più disperati. E alla fine mi sono innamorato di lui. Quando ho scoperto che anche a lui piacciono gli uomini ed ero ricambiato, giuro stavo per mettermi a piangere come un bambino-
-Beato te- sospirò Suzui. 

-Qualcosa mi dice che non hai la mia stessa fortuna in amore- commentò Keiichi notando della malinconia del sospiro del fratellino.
-Ecco, in realtà non ho nemmeno provato a dichiararmi. Sono sicuro che lei mi darebbe due di picche. E io non voglio rischiare di rovinare il nostro rapporto- confessò lui.
-Come mai tutta questa sicurezza?? Gli piace già qualcun altro??-
-Non che io sappia. Ma non è questo il problema-
-Allora qual è??-  
-Il fatto è che circola delle voci sul conto di Yumeko e se dovessero rivelarsi fondate allora non avrei alcuna possibilità-
-Che tipo di voci??-
-Vedi, Yumeko si è trasferita solo quest'anno alla Hyakkaou. Prima frequentava un'altra scuola-
-Quindi??-
-Ecco... si dice che in quel periodo frequentasse una sua compagna di classe-

-Quindi gira voce che sia lesbica??- riassunse Keiichi ottenendo un cenno d'assenso da parte di Suzui.
-E tu non hai il coraggio di dichiararti spaventato dalla possibilità che a lei non gli piacciano gli uomini a priori??-
Suzui annuì nuovamente.

-Sai. Se non mi fossi trovato nella tua stessa situazione pochi mesi fa, probabilmente ti prenderei per il culo- concluse serio il fratello maggiore.
-Be'... allora grazie della tua sensibilità ed empatia- gli rispose Suzui.
-Prego. Allora se me lo concedi ti darò un consiglio- disse Keiichi -Diglielo-
-Wow. Che consiglio utile. Grazie mille. Davvero- commentò sarcastico il minore.

-Guarda che sono serio- gli rispose lui -Ascolta, Suzui. Ogni dichiarazione presenta il rischio di essere rifiutati. Il comportamento degli altri non è mai sicuro al 100%. Tuttavia il non fare niente non porta da nessuna parte. Non puoi aspettare e pretendere che scenda un angelo dal cielo a farlo al posto tuo. Se davvero ci tieni a quella ragazza devi dirglielo prima che sia troppo tardi. Vuoi davvero fermarti di fronte a dei "e se" o dei "forse"?? Pensaci. è più conveniente per te scommettere su un 50% di possibilità di essere ricambiato oppure non scommettere proprio e avere la quasi totale sicurezza di perderla??- 

-Però se non mi dichiarassi, non metterei a rischio la nostra amicizia, mentre in caso contrario rischierei di perdere anche quella??- provò a replicare lui.

-È vero. Puoi correre quel rischio. Ma non è detto. Così come non è sicuro che, anche non dicendoglielo, la vostra amicizia rimanga salda per sempre- ribatte lui -La verità è che non esistono nelle reali certezze. Tranne una. Ovvero che noi umani non abbiamo il pieno controllo della nostra vita. Essa è nelle mani di qualcosa di superiore. Alcuni lo chiamano Dio, altri destino, altri ancora fortuna. Ma sinceramente chiamala come ti pare; il concetto non cambia. E quindi che facciamo?? Rannicchiarci in un angolino a lamentarci del mondo brutto e cattivo che non ci dà certezze?? Rinunciare alla nostra libertà di scegliere?? Oppure farsi coraggio, rischiare il tutto e per tutto e vivere?? Cosa vuoi fare, Suzui?? Tagli la testa al toro e glielo dici assumendoti tutti i rischi oppure reprimi i tuoi sentimenti e stai in disparte??-

Il minore non rispose, iniziando a riflettere sul significato di quelle parole.
Lui sapeva che Keiichi diceva il vero. Anzi lo aveva sempre saputo.
Tuttavia la sua prudenza (o forse sarebbe meglio dire paura del rischio) gli impediva di buttarsi sia in una storia d'amore sia nel gioco.
Ma ormai era chiaro che non potesse più andare avanti così.

-Hai ragione!!- affermò lui -Non posso continuare a rimandare. Glielo dirò oggi stesso-
-Così ti voglio- lo incoraggiò Keiichi -Andiamo!!-

Così decisero di tornare all'accademia sapendo che Yumeko si trovasse lì. Per tutto il viaggio provò il suo discorso in preda all'agitazione.
Una volta arrivati, Suzui sembrava sul punto di svenire a causa dell'ansia.  

-Suzui, calmati. Non devi mica andare in guerra- cercò di sdrammatizzare Keiichi.

Vedendo che a parole non riusciva a calmarlo, passò ai fatti e lo cinse in un abbraccio.
A quel contatto (più unico che raro) Suzui finalmente si quietò.
-Dovesse succedere qualcosa, io sono qui, okay??- lo rassicurò il fratello maggiore.
Lui mormorò un -Sì- contro il suo petto.
-Pronto??- gli chiese Keiichi sciogliendo l'abbraccio.
Suzui annuì e scese dall'auto.

Una volta rientrato a scuola, si diresse nella propria aula sperando di trovare la ragazza lì.
Nel mentre cercava di regolare il ritmo dei passi e del respiro, sperando che non gli venisse un coccolone prima di trovarla.
Ma quando arrivò all'aula e aprì la porta, non trovò Yumeko, bensì la sua amica Mary Saotome e la fidanzata di lei, Ririka Momobami, nel bel mezzo di uno scambio di baci decisamente poco casti.
Immediatamente le due smisero. Ririka, in preda all'imbarazzo, si rimise la maschera e tentò goffamente la fuga.
Venne però trattenuta però dalla bionda che… be'… se in quel momento il suo sguardo potesse uccidere, Suzui sarebbe morto seduta stante.
D'altro canto il ragazzo arrossì fino alla punta delle orecchie e inchinandosi fino a terra urlò -Chiedo scusa. Non volevo. Continuate pure- 
Così chiuse la porta e si mise a correre lungo i corridoi della scuola alla ricerca di Yumeko.

La scena a cui aveva assistito lo aveva messo in agitazione, facendogli ricordare le voci che giravano su Yumeko e sul suo orientamento sessuale. Aveva paura di scoprire la verità, ma ormai non poteva più tornare indietro. O meglio non voleva più farlo. 
Mentre pensava a ciò si scontrò con una persona. 
-Chiedo scus... - disse per poi interrompersi quando riconobbe.
Il suo cuore iniziò a fare le capriole, i suoi muscoli tremare e i suoi respiri farsi ancora più affannosi, mentre fissava la persona davanti ai suoi occhi.
-Suzui?? Ma non eri andato con tuo fratello a Osaka??- gli chiese Yumeko alzandosi da terra.

Il ragazzo rimase lì impalato, guardando la ragazza amata come se gli fosse appena apparso davanti agli occhi un angelo.
Non che lui non la considerasse tale. Tutto in lei era perfetto.
I suoi capelli lisci come la seta e neri come la pece.
I suoi occhi color nocciola dolci e pieni di vita.
Le sue labbra rosee e sottili che il ragazzo desiderava come un nomade del deserto desiderava un'oasi.
Il suo sorriso capace di squagliare anche il più gelato dei cuori.

La ragazza, vedendolo incantato, gli schioccò le dita davanti. Lui si riprese e finalmente si degno di risponderle.
-Ah, sì. Ero con Keiichi a Osaka. Però abbiamo deciso di tornare prima. C'è una cosa che dovevo dirti- 
-Davvero?? Potevi anche chiedermela domani. Non dovevi mica rinunciare alla gita con tuo fratello per me- gli rispose lei.
-Ti sbagli. è estremamente importante e non posso più rimandare- affermò Suzui.
-Allora, dimmi. Ti ascolto- disse lei.

Suzui lo sapeva. Quello era il momento più difficile, ma anche quello più importante.
-Ci siamo. Prendi un bel respiro e dirglielo. Forza- pensò tra sé e sé.
Il ragazzo ispirò ed espirò profondamente e poi parlò.
Ma il suo cervello gli giocò un brutto scherzo e al posto della sua dichiarazione gli fece pronunciare le seguenti parole.
-Ma è vero che sei stata fidanzata con una ragazza??-

La ragazza rimase un attimo interdetta, mentre Suzui, resosi conto dell'erroraccio appena commesso, tentò di metterci una pezza sopra.
-No. Scusa. Non era quello che ti volevo chiedere. Cioè sì, ero curioso di saperlo, però non sei costretta a dirmelo. Anzi non...- 
-Sì. Ho avcuto una relazione con una mia compagna di classe- affermò lei tranquilla.

Il ragazzo si sentì mancare la terra sotto ai piedi.
Il suo peggiore incubo si era avverato. La ragazza che amava con tutto se stesso era lesbica.
Non avrebbe mai potuto ricambiarlo.

-Allora anche a te piacciono le ragazze. Abbiamo una cosa in comune- si sforzò di dire, cercando di non far trapelare la delusione.
La ragazza sorrise e disse: -Sono contenta di avertelo detto, sai?? Purtroppo relazioni di quel tipo non sono ben viste. Mi dà sollievo sapere che tu non la pensi così-
-Anche una persona a me cara è omosessuale. Per me è una cosa più che normale- disse lui, mentre il suo cuore stava collassando all'interno del suo petto.
-In realtà, se vogliamo proprio fare i pignoli, a me piacciono anche i ragazzi. O meglio non ho mai dato molta importanza al sesso di una persona. Mi innamoro più del carattere di una persona senza pensare cosa c'ha tra le gambe. Non so se capisci cosa intendo…-

Appena le sue orecchie avevano captato le parole "a me piacciono anche i ragazzi", il suo cuore magicamente si riprese e iniziò a saltellare gioiosamente all'interno della cassa toracica. Era pansessuale. ERA PANSESSUALE!! Aveva ancora una possibilità!!!

-Comunque avevi detto che non era questo quello che mi volevi chiedere. Allora cos'era??- chiese lei curiosa.
Il ragazzo, ancora sollevato per la scoperta, si ripreparò mentalmente.
Ma, prima ancora che potesse aprir bocca, una voce richiamò Yumeko.

-Jabami! Sei in ritardo per la sfida!!- urlò furioso un ragazzo in fondo al corridoio.
Nonostante la lontananza, Suzui lo riconobbe subito. Come avrebbe potuto scordarsi quell'individuo, visto che tempo prima aveva tentato di violentare la sua amata. 
-Allora?! Vuoi per caso tirarti indietro??- urlò Jun Kiwatari.
La ragazza gli rispose -Non preoccuparti. Arrivo subito- per poi rivolgersi a Suzui dicendogli -Scusa, gli avevo promesso che ci saremo sfidati questo pomeriggio. Me lo dici dopo. Okay??-
Detto ciò lo lasciò e seguì Kiwatari.
-Aspetta. Vengo anch'io- disse il ragazzo raggiungendola -Non è un problema se assisto, vero??- 
Non si fidava di quel tipo e non voleva rischiare che Yumeko venisse ferita in alcun modo da lui.
-Figurati. Nessun problema- disse la mora.
Kiwatari gli lanciò un occhiataccia, ma non disse nulla.

I tre si spostarono in un aula lì vicino allestita per la scommessa.
Le tende era state tutte tirate indietro lasciando che la luce del pomeriggio illuminasse l'intera stanza.
I banchi e le sedie erano stati messi a lato della stanza per lasciare spazio al centro dove 14 banchi formavano un semicerchio.
- Oh. Finalmente siete arrivati. Non perdiamo altro tempo. Non ho tutto il giorno- disse Runa Yomozuki appena li vide entrare. 

Suzui si sentì sollevato a sapere che sarebbe stata lei a controllare la partita.
Certo; sapeva che non avrebbe aiutato Yumeko nella sfida, ma almeno era sicuro che non avrebbe favorito Kiwatari e avrebbe condannato qualunque suo trucchetto.

Tuttavia la biondina non era da sola. Infatti sul lato sinistro erano sedute sia Ririka che Mary.
Alla loro vista il ragazzo arrossì ricordando quello che era successo nemmeno un ora prima.
Le due invece sembravano non essersi accorte della sua presenza, impegnate a osservare Yumeko e Kiwatari e chiedendosi per quale motivo i due si erano sfidati.

Il quesito venne posto indirettamente anche da Runa con la seguente domanda: -Allora qual è la posta in gioco??-
-Abbiamo stabilito che il vincitore riceverà un milione di yen e la possibilità di fare ciò vuole con il perdente- rispose Kiwatari con un sorriso divertito sulle labbra come a pregustarsi già la vittoria.

Suzui si raggelò, intuendo il pericolo che sta correndo Yumeko.
La sua bocca si mosse da sola.
-Non può farlo. Kiwatari è un animale domestico. Non può avanzare queste…-

-Certo che lo può fare!!- lo interruppe Runa visibilmente infastidita -Gli animali domestici non posso obbligare qualcuno a scommettere con loro, è vero; tuttavia qualora l'avversario accetti la sfida ogni posta in gioco è lecita. Vero, Ririka??- aggiunse rivolta all'altro membro del consiglio lì presente.
-È così- affermò semplicemente la platinata.

Suzui allora si rivolse alla ragazza amata.
-Yumeko, sei ancora in tempo per tirarti indietro. Se dovesse vincere, nessuno potrebbe impedirgli di…-
La mora gli posò un dito sulle labbra.
-Ne sono consapevole. Ma non voglio tirarmi indietro. Non di fronte a una scommessa. Sai come sono fatta-
-Lo so- sospirò lui. Sapendo di non poter fare più nulla, il ragazzo si sedette al fianco di Mary e Ririka, anche loro abbastanza preoccupate per la loro amica.

Runa intanto illustrò la sfida.
-È molto semplice. Quasi banale oserei dire. L'ho chiamata "Occhio al 13". Sui banchi verranno disposte le 13 carte della scala francese insieme a un Jolly. A ogni carta viene assegnato un valore numerico corrispondente alla propria posizione della scala. Quindi l'asso vale 1, il Jack 11, la Donna 12 e il Re 13, mentre le carte numerate il valore del proprio numero. A turno dovete scegliere una carta e scoprirla. Chi pesca una carta la cui somma con le precedenti supera il 13 avrà perso. Se tuttavia pescate il Jolly avrete la possibilità di dare il valore che più vi aggrada incluso lo zero. Tutto chiaro??-

Alla risposta affermativa da ambo le parti, l'arbitro dispose le carte e diede inizio alla sfida.
-Yumeko, inizia tu-
La mora gironzolò dentro il semicerchio osservando le carte scoperte. Alla fine scoprì la seconda a sinistra.
-Yumeko ha pescato l'8- annunciò Runa -Jun, tocca a te-
Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte. Senza esitazione scoprì la quarta carta a destra e alla sua vista non pote trattenere un sorriso di trionfo.
-Attenzione!! Jun ha scoperto il 5. L'ammontare della somma è 13- annunciò nuovamente Runa.

A quelle parole Suzui trasalì comprendendo la gravità della situazione.
-La somma è già a 13. Se Yumeko non predesse il Jolly...- commentò Mary che stava sudando freddo per l'amica.
-... allora la sfida si concluderà con la sua sconfitta- concluse la frase Ririka stringendo la mano alla fidanzata.

Anche se la maschera celava il suo volto, si poteva comunque notare la sua preoccupazione.
Da quando si era messa con Mary, la platinata era uscita in compagnia di Yumeko diverse volte e aveva stretto con la lei un'intesa amichevole. Per questo era alquanto dispiaciuta che la sua ormai amica era sul baratro della sconfitta.

La mora tuttavia non mostrava alcuna preoccupazione. Anzi sembrava eccitata all'idea di perdere.
I suoi occhi si illuminarono di un rosso intenso e le sue labbra si incurvarono in un sorriso quasi inquietante.
-Una carta su 12. Meno del 10% di possibilità di vincere. La mia vita in mano a una sola carta. Tutto questo mi eccita da morire- pronunciò la mora in preda alla frenesia e all'emozione.

La ragazza si aggirò lungo il semicerchio cercando la carta, ma prima ancora di trovarla qualcosa, o meglio qualcuno, la interruppe.

Ancora oggi Suzui non sa cosa lo spinse a parlare. Forse fu l'impazienza. Forse il rischio di perderla. Forse furono entrambi. Ma in realtà il motivo per cui l'avesse fatto non era importante. Contava mille volte di più che lo fece.

-Yumeko. Ti amo-

Tutti nella stanza si bloccarono e si misero a fissarlo, scioccati da quella sua uscita. A Mary dallo shock stava per cascare la mascella a terra.
A Suzui tuttavia non interessava la reazione degli altri lì presenti.
Lui aspettava solo una sua reazione.

YUmeko aveva distolto l'attenzione dal gioco per concentrarsi su di lui.
-Stai dicendo sul serio??- chiese infine.
-Sì, sono serio- affermò lui -È già da un po' di tempo che per te provò qualcosa che va ben oltre la semplice amicizia. Sei semplicemente perfetta. Non c'è una sola arte di te che io odi. Persino il tuo lato pazzo lo trovo estremamente bello. Avrei preferito di gran lunga dirtelo in un altro momento, in un altro contesto, ma non potevo più continuare a nascondere i miei sentimenti. Ti amo e non voglio che quel bastardo ti faccia del male. Per questo, in questo preciso momento, anch'io sto scommettendo con te, per la tua vittoria. Quindi, ti prego, ti scongiuro pesca quel Jolly!!-

Dopo quelle parole sulla stanza cadde il silenzio assoluto. Tutti era fermi, immobili, ad aspettare. Sembrava quasi che la scommessa in corso non interessasse più a nessuno, sostituita brutalmente da un'altra ben più dibattuta. Più importante. Più grande.

La ragazza infine aprì bocca e a Suzui gli mancò per un momento il fiato.
-Allora, se le cose stanno così, fallo con me- disse lei semplicemente.
-Come scusa??- disse Suzui non capendo.
-Pesca l'ultima carta con me- spiegò lei -Hai detto che questa è anche la tua scommessa, no??-

Il ragazzo si aspettava un altro tipo di risposta, ma non protestò. Guardò semplicemente Runa, aspettando un suo consenso.
-Fai pure. Dubito che tu possa imbrogliare- rispose semplicemente lei.
-A me non cambia niente. Tanto le sue possibilità di vincere sono sempre le stesse- affermò Kiwatari continuando a sorridere maliziosamente.

A passi pesanti Suzui raggiunse Jumeko al centro del semicerchio.
Si guardò intorno scrutando intensamente le carte come se volesse scorgere tra di esse quella giusta.
Il cuore gli martellava nel petto. Lo sentiva pulsare nelle orecchie. Le sue gambe divennero gelatina sotto il peso di tutta quella pressione. Il suo cervello inziò a immaginarsi scenari orribili in cui Jun Kiwatari abusava di Yumeko senza alcuno scrupolo.
Su punto di cedere al panico, tuttavia, si ricordò delle parole del fratello.
-La vita è un gioco d'azzardo e tutti noi siamo giocatori. Non ci sono reali certezze. Tutto quello possiamo fare è affidarci a quella forza superiore che controlla la nostra vita e sperare che sia dalla nostra parte. Buttati, Suzui!! Fa la tua scelta!!- pensò tra sé e sé.

Guidato dall'istinto, i suoi occhi si posarono sulla sesta carta partendo da sinistra.
-Quella- disse indicandola.
La mora, senza alcuna esitazione, si avvicinò e la scoprì. Runa si avvicinò per leggerla e bisbigliò qualcosa all'orecchio di Yumeko la quale annuì.

Passarono lunghi secondi interminabili di silenzio prima che Runa parlasse.
-Yumeko ha pescato il Jolly a cui attribuisce valore nullo- annunciò- Non credo serva scoprire un'ulteriore carta. Il vincitore della sfida è Jumeko Jabami-

A quelle parole Suzui si sedette a terra tirando un sospiro di sollievo. Mary e Ririka esultarono al lato della sala.
Jun Kiwatari invece imprecò battendo i pugni a terra.
La ragazza si avvicinò al perdente.
-È stata una scommessa alquanto interessante. Sono contenta di averti sfidato. Adesso, se non ti dispiace, vorrei riscuotere il mio premio- disse.
-Non ho un milione di yen da darti adesso- affermò lui seccato.
-Lo so. Quelli puoi darmeli dopo. Intendo l'altro premio-
-Che cosa vuoi da me??- chiese stizzito il ragazzo.
-Voglio la tua parola che, qualunque cosa accada, tu non alzerai mai più un dito contro di me o contro i miei amici. Anche se dovessimo diventare animali domestici. Se infrangi questa promessa, dovrai darmi come risarcimento almeno 10 miliardi di yen. Chiaro??-
-Chiaro- disse lui -Non che possa rifiutare- aggiunse a denti stretti.

-Bene. Il mio compito è terminato- disse Runa -Jun, vieni con me. Dobbiamo aggiornare i tuoi debiti-
La ragazza uscì dalla stanza seguita dall'animale domestico.
-Complimenti per la vittoria, Yumeko. Ora noi dobbiamo andare- disse Mary, afferrando Ririka e trascinandola fuori dalla stanza.

Alla fine rimasero solo loro due.
Yumeko si accovacciò di fronte a Suzui e gli prese il viso tra le mani.
-Grazie di tutto. Ti sei sempre preoccupato per me e mi hai sostenuto in ogni singolo momento. Non potevo desiderare una persona migliore al mio fianco- gli disse.
-Suzui, ti ho mai detto qual è il mio ragazzo ideale??- aggiunse poi.
Il ragazzo scosse la testa.

-Educato, gentile, leale, che si preoccupa sempre per gli altri e disposto a fare qualunque cosa per aiutare le persone a lui care-
Il ragazzo arrossì, capendo di rientrare perfettamente in quella categoria.
-Questo significa che…-
Suzui non riuscì a finire la frase  dir poco superflua poiché Yumeko lo baciò.

Il ragazzo, dopo un momento iniziale di shock, ricambiò, affondando le mani nei soffici capelli della ragazza.
-Ti amo anch'io. Forse addirittura più del gioco d'azzardo- gli sussurrò all'orecchio Yumeko una volta separatasi dalle sue labbra.

Dall'uscio della stanza si udì un piccolo sclero femminile. I due si voltarono giusto in tempo per vedere la porta socchiudersi.
Aprendola colsero con le mani nel sacco Mary, Ririka e un'altra loro amica in comune, Itsuki Sumeragi.
Era stata proprio quest'ultima a sclerare.
-Finalmente. Era ora che vi dichiaraste uno all'altra. Ce ne avete messo di tempo- li prese in giro la primina.
-Disse quella che ancora non si è dichiarata a Mayuda- puntualizzò Mary.
La castana arrossì e tentò di difendersi:
-Ma che dici?? Io non provo niente per lui. Siamo soltanto amici. Forse nemmeno quello-

Intanto Yumeko ridacchiò divertita.
-Sapete. Stavo pensando di andare al buffet. Venite con me??- propose all'ormai suo nuovo ragazzo e alle amiche.
I quattro annuirono e si incamminarono. Tuttavia, appena uscirono dal corridoio, vennero investiti da una montagna di coriandoli.

-Congratulazioni!!- urlò Keiichi, soffiando una trombetta di carta.

-Keiichi??- esclamò Suzui spuntando dei coriandoli che gli erano finiti in bocca -Come hai fatto a trovarci??-
-Ti ricordo che anch'io non troppo tempo fa ho frequentato questa scuola. Ormai la conosco come le mie tasche. Volete del gelato?? L'ho preso per te in caso di rifiuto, ma a quanto vedo ti è andata bene- disse, alludendo al fatto che Suzui e Yumeko camminassero mano nella mano e mostrandogli un barattolo da chilo di gelato alla crema.
-Gelato alla crema?? È il mio preferito- esclamò entusiasta Yumeko scrollandosi di dosso i coriandoli.
-Tutto tuo allora- gli disse Keiichi consegnandoglielo.
-Noi stavamo andando al buffet. Ti aggreghi??- gli propose poi il fratello.
-Volentieri. Del cibo non si rifiuta mai- disse Keiichi seguendoli.

E così si conclude la nostra storia.
Grazie a tutti voi che avete prestato orecchio e un ringraziamento speciale a Yumeko Jabami e Suzui Ryota che ci hanno gentilmente dato il permesso di raccontarvela.
Detto ciò io vi saluto.
Dal vostro benamato Keiichi Ryota, è tutto. Ciao.

NOTE AUTRICE
E siamo quindi giunti alla fine di questa one-shot un po' particolare sia per la coppia trattata (atipica, per non dire poco apprezzata, dal fandom di Kakegurui) sia per la struttura. 
Ci tengo a precisare (non si sa mai) che non ho nulla contro la YumekoxMary o le altre ship tra Yumeko e le ragazze dell'Accademia. Semplicemente io ho il brutto vizio di fissarmi con una ship e di non riuscire più a togliermela dalla testa. Ho visto Suzui; ho visto Yumeko; ho pensato "Carucci. Sono adorabili insieme" e BOOM!! La frittata è fatta.
Per quanto riguarda l'orientamento sessuale di Yumeko, dato che l'autore del manga non si è dichiarato a tal proposito (o se l'ha fatto, io non l'ho saputo), ho cercato un compromesso tra le atmosfere yuri dell'opera e i miei gusti personali. 
Detto questo vi ringrazio di aver dato una possibilità alla storia e se volete lasciate una recensione (positiva o negativa che sia). 
Ciao a tutti. Giuly
   
 
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