Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Kikiletoway    03/06/2022    0 recensioni
Dal primo capitolo:
“Questo esperimento dovrebbe, si spera, provare la teoria del multiverso e io mi stavo chiedendo...Pensi che ci siano delle persone che sono destinate a stare insieme indipendentemente dall’universo in cui si trovano? Indipendentemente da quali percorsi le loro strade possano prendere?”
Coppie: Jaime/Brienne
Diverse storyline al prezzo di una! AU.
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brienne di Tarth, Jaime Lannister
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Jaime e Brienne fanno a turni per sgranchirsi le gambe, riprendendosi dalla loro ultima serie di esperimenti. Jaime finisce in cucina, osservando quello che c’è in offerta nei distributori automatici, senza alcuna soddisfazione. Avrebbe davvero bisogno di un drink, lui pensa cupamente, anche se l’universo della Brienne contadina in realtà è quasi…piacevole.
 
In primo luogo, il Jaime cantante ha soltanto venticinque anni, e lui, malinconicamente, desidererebbe davvero essere ancora così giovane in quest’universo. In secondo luogo, anche se quelle controparti stanno affrontando delle loro difficoltà, la posta in gioco non è nemmeno lontanamente alta come negli altri universi. È davvero l’universo che è più simile a questo qui, almeno in tal senso.
 
Lui fa una smorfia a quel pensiero. Si ricorda la reazione del Jaime cantante nel vedere la Brienne contadina pavoneggiarsi per il soggiorno in quel vestito blu e in quei tacchi alti che le mettevano in risalto le sue gambe sorprendentemente belle. La Brienne contadina era sembrata incredibilmente sexy per essere una donna così notevolmente poco attraente. E ballare con lei…
 
Il suo cazzo si risveglia a quel ricordo, proprio come era accaduto in quel momento al Jaime cantante. Jaime chiude gli occhi e fa una smorfia.
 
È successo solo in due universi su cinque, lui si rassicura. E qui, nell’universo Principale, lui non è attratto per niente da Junior. Lui ama Taena; è ancora devastato dal suo tradimento, e una parte di lui quasi spera che possano trovare un modo di tornare insieme. Lui non prova assolutamente nulla per Junior, a parte del rispetto per la sua conoscenza della fisica e per la sua abilità a stare al passo con lui durante i loro allenamenti.
 
E lei è divertente, goffa, timida e irritante, e lei gli piace davvero tanto.
 
Lui si acciglia, mentre finalmente si decide a prendere una bibita analcolica e si avvicina a quel distributore automatico.
 
Brienne gli piace come collega, come persona e come amica. Ma lui non è attratto da lei. Quella stessa idea è ridicola.
 
La bottiglia fuoriesce dal distributore con un tonfo, e lui l’afferra. Si incammina per tornare nella sala di controllo, ancora accigliato.
 
Brienne alza lo sguardo quando lui entra. Lei sbatte quegli occhi incredibili, gli sorride, e Jaime si ferma.
 
Lui non è attratto da lei.
 
Per niente.
 
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Brienne si acciglia quando Jaime esita sull’uscio.
 
“Vuoi che per stanotte ci fermiamo?” lei domanda, improvvisamente preoccupata. “Possiamo sempre continuarlo domani.”
 
Lui aggrotta la fronte. “Cosa? No. Perché vuoi suggerire una cosa del genere?”
 
“Sembri…strano.”
 
Jaime alza un sopracciglio. “Mi risentirei di quella descrizione se non sapessi di essere un gran bel fusto.”
 
Lei distoglie velocemente lo sguardo, perché ‘gran bel fusto’ è riduttivo nel fare giustizia come descrizione dell’aspetto di Jaime. Lei si ricorda le gambe molli e le sospiranti reazioni interne della Brienne contadina, nel vedere il Jaime cantante con addosso la sua giacca bianca, e prova a non morire di vergogna.
 
Si costringe a raddrizzare le spalle e a rivolgergli un sogghigno. “Bè, qualsiasi cosa ti aiuti a dormire la notte,” lei dice.
 
Lui sorride in modo ampio mentre scivola sulla sedia accanto a lei.
 
“Basta,” lui ribatte. “Siamo pronti per il Jaime versione Megastar?”
 
Lei annuisce, e preme invio.
 
*/*/*/*/*
 
"Sono Tyrion Lannister, il commercialista del signor Lannister. E sono suo fratello, con mio sommo orrore." Tyrion stringe la mano di entrambi gli agenti di polizia, e poi si sistema sulla sedia accanto a Jaime. Tyrion lancia uno sguardo lungo la tetra sala per gli interrogatori. "Adoro il tema carcerario che avete in questo posto."
 
L’agente più vecchio, Morgan, assottiglia lo sguardo. "Ho sentito parlare di te," lui dice, voltando il suo oscuro sguardo su Jaime. "Hai chiamato il tuo commercialista?"
 
Jaime scrolla le spalle. "Stava già venendo a casa mia, e sapevo che si sarebbe arrabbiato se al suo arrivo non ci fossi stato."
 
Tyrion alza gli occhi al cielo. "Sono anche un avvocato," lui ribatte.
 
"Un avvocato del mondo dello spettacolo, specializzato in accordi sui diritti d’autore," Morgan replica in modo secco.
 
Tyrion gli rivolge un sorriso accennato, i suoi occhi di colori diversi sono pensierosi. "Sono lusingato che tu abbia sentito parlare di me," lui afferma. "Hai ragione; ma sono comunque un avvocato." Lancia un’occhiata a Jaime. "Spero che tu abbia tenuto la bocca chiusa fino a quando non sono arrivato," lui dice.
 
Jaime se ne sta stravaccato sulla sua sedia, chiedendosi se questa fosse solo un’allucinazione molto vivida causata da un’intossicazione alcolica. "Non è difficile da fare, visto che ricordo a malapena la scorsa settimana."
 
"Lo staff dell’albergo ti aveva sentito litigare—a gran voce--con Pia Peckledon, anche conosciuta come Jazz, nella suite nell’attico," dice Karl, l’agente più giovane. "C’è stato detto che hai distrutto la suite durante quel litigio."
 
"Okay," Jaime replica, sentendosi impotente.
 
"Ti ricordi su cosa avevate litigato?"
 
"Non ricordo di aver distrutto la stanza, figuriamoci il litigio."
 
Gli occhi di Morgan sono scaltri. "Che ti ricordi?"
 
Tyrion si mette in mezzo, "Vorrei parlare da solo col mio cliente prima che lui risponda a quello."
 
Jaime alza gli occhi al cielo e respinge le preoccupazioni di Tyrion. "Lo dico già da adesso, di certo non ricordo di aver fatto qualcosa di violento a quella ragazza, e so di non averla uccisa. L’abbiamo fatta scendere a casa sua..." Lui fa una pausa, corrugando il viso in modo pensieroso. "Va bene," lui borbotta, massaggiandosi la fronte, “oggi mi avete portato qui per interrogarmi; ieri, ho incontrato le mie occupatric—ehm—le mie inquiline; la notte prima c’è stata l’orgia--"
 
"Orgia?" Tyrion esclama. "E non mi hai mai chiamato?"
 
"Nessuno di voi due sembra comprendere la serietà di questa situazione," Morgan ringhia, e il filo d’acciaio nella sua profonda voce baritonale fa riacquistare subito la serietà ai fratelli Lannister.
 
"La notte dell’orgia è stata la notte che abbiamo accompagnato Jazz a casa sua," Jaime spiega. "E fidatevi, noi comprendiamo la serietà della situazione."
 
"E’ un meccanismo di difesa," Tyrion mormora mentre tira fuori una compressa antiacido. "Hai intenzione di berla quell’acqua, Jaime?"
 
Jaime scuote la testa e Tyrion la prende. Lui lancia uno sguardo alle espressioni sui visi dei due agenti di polizia, e sorride.
 
"Jaime vi darà volontariamente un campione del suo DNA," lui dice mentre lascia cadere la compressa antiacido nell’acqua. "E le sue impronte digitali e qualsiasi altra cosa di cui voi abbiate bisogno."
 
Karl assottiglia lo sguardo. "Sembri molto sicuro del fatto che tuo fratello non abbia nulla da nascondere."
 
Tyrion scoppia in una risata severa. "Mio fratello ha moltissime cose che dovrebbe nascondere…è solo che non l’ha mai fatto." Lui tracanna la miscela schiumosa.
 
L’espressione di Karl è piena d’incredulità sdegnosa. Si volta verso Jaime. "Così, la notte dell’orgia..." lui inizia.
 
"Sì," Jaime continua. "Dunque, quello è stato due notti fa, se non ho perso altri giorni. Abbiamo avuto un litigio in macchina; ad un certo punto, lei è saltata fuori e abbiamo dovuto convincerla a rientrare, e poi l’abbiamo accompagnata e fatta scendere davanti a una casa in periferia. Ci siamo anche assicurati che si accendesse una luce all’interno prima di andarcene."
 
Lui scrolla le spalle davanti all’evidente incredulità dei poliziotti.
 
"Sentite, sono un coglione, va bene? Sono una rock star, sono ricco, famoso ed edonista, e quello comporta un sacco di vantaggi, se capite che intendo. Quando sono in pausa tra una fidanzata e l’altra, non ho problemi a prendere quello che mi viene offerto volentieri, e mi ricordo a malapena i loro nomi o le loro facce la mattina dopo. Sono un coglione, ma non uno stronzo. Non l’avrei mai semplicemente scaricata da qualche parte senza pensare a se fosse un posto sicuro per una donna, soprattutto una donna sola e di notte! Era molto tardi quando l’abbiamo fatta scendere, e--"
 
Lui si ferma, improvvisamente affranto.
 
"E guardate cosa le è comunque successo." Si acciglia. "Che cosa le è successo? Voglio dire...è stata--? No. Non voglio davvero saperlo." Si passa le mani sul viso e grugnisce.
 
"Sentite," Jaime dice, "avevo scoperto che quella che diventerà la mia ex fidanzata appena la rivedrò mai, mi aveva svuotato i conti in banca e aveva provato a vendere la maggior parte dei miei beni. Quella rivelazione era stata...avvilente, per usare un eufemismo. Avevo deciso di affogare i miei dispiaceri su quel briciolo di credito relativamente piccolo che lei non era riuscita a prendersi prima che io incappassi in quello che stava facendo. Quello è stato...che giorno è oggi?"
 
"Lunedì," Karl dice lentamente, con una voce strascicata.
 
"Giusto. Lunedì. Quindi avrei scoperto di Taena…lo scorso lunedì?”
 
Tyrion annuisce.
 
Jaime continua, “Lo scorso lunedì, ero a Sin City. Avevo appena finito un mese di concerti ai Giardini Acquatici di Lancia del Sole. Lancia del Sole è un brutto posto per scoprire di essere al verde; è un gran posto per affogare i tuoi dispiaceri a riguardo. Sabato--o, suppongo nelle prime ore di domenica mattina—abbiamo lasciato la ragazza--Jazz—a casa sua, qui ad Approdo del Re. Quello che è successo in mezzo a quelle cose..." Lui fa spallucce. “Voi sapete più di me.”
 
"Ti ricordi quando e dove hai conosciuto Jazz?"
 
Jaime si acciglia, pensando, per poi scuotere la testa. "Non per certo. I giorni si confondono quando ti sbronzi in modo pesante, sapete." Lui osserva le facce impassibili dei due agenti di polizia. "O forse non lo sapete." Si acciglia, fissando il vuoto. "Ricordo di essermi diretto verso il casinò una volta che mi ero reso conto di quello che Taena aveva fatto, e avevo iniziato ad ordinare dei drink. E poi...ricordo...un letto. Delle voci. I campanellini e i fischi delle slot machine. Il sapore di un qualche alcolico davvero scadente. Ma il primo vero ricordo che ho è nel retro della macchina, quando stavamo arrivando qui, ad Approdo del Re." Si acciglia. "Avete parlato con Bronn? Almeno lui potrebbe ricordarsi dove abbiamo fatto scendere la ragazza."
 
"Bronn Stokeworth? Il tuo autista?"
 
"E’ l’unico Bronn che conosco, mi pare."
 
"Non siamo riusciti ancora a rintracciarlo."
 
Jaime aggrotta la fronte. "Bè, sapeva che mi ci sarebbero voluti un paio di giorni per riprendermi. Forse ha colto l’occasione per prendersi una piccola vacanza. Dèi, spero che mi abbia lasciato i miei vestiti prima di svignarsela."
 
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I poliziotti lo lasciano andare con del disprezzo malcelato, e lui e Tyrion trovano Addam che li sta aspettando nel caos della sala comune.
 
“La notizia è già uscita,” Addam dice in tono piatto.
 
“Dèi,” Jaime geme infastidito mentre si dirigono verso le porte. “Quanto ci vorrà prima che i varysazzi arrivino qui?”
 
Addam gli rivolge uno sguardo pieno di pietà, e apre la porta rivelando un muro di rumore, luci lampeggianti e microfoni.
 
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“Brienne! Brienne!
 
Brienne sussulta leggermente mentre Nymeria irrompe nella sua camera da letto, interrompendo la revisione che Brienne sta facendo del video della notte dell’orgia.
 
“Devi guardare fuori dalla finestra!” Nymeria dice, i suoi occhi scuri sono spalancati.
 
Brienne si acciglia. “Perchè?”
 
“Perchè ci stanno invadendo!”
 
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Brienne è con Nymeria e Nan, sbirciando in modo discreto da una finestra di una delle camere da letto del piano di sopra.
 
“Dèi,” Brienne borbotta, “chi se l’aspettava che in città ci fossero così tanti dannati varysazzi?”
 
“Hai davvero bisogno di guardare più spesso le cerimonie di premiazione,” Nym replica.
 
Si alzano, guardando la folla vorticante.
 
“Non lavorano tutti per le riviste scandalistiche da due soldi,” Brienne dice. “Guardate: c’è il WNN; il Metalupo News; la WBC, e…quello laggiù è il furgone del PB Channel di Petyr Baelish?”
 
Nym e Nan scrutano più da vicino.
 
“Lo è!” Nan risponde. “Che ci fa qui un canale porno?”
 
Nym replica, “Bè, il sex tape di Jaime Lannister che era stato fatto trapelare è il video porno di una celebrità più scaricato del PB Channel, ma sì. Sono in ritardo di un paio di giorni per filmare la festa dell’altra notte.”
 
Nan alza gli occhi al cielo. “Tu e le tue orge, Nymeria,” lei sbuffa col naso.
 
“Dovresti provare qualche volta, Nan, potrebbe piacerti.”
 
Nan la guarda male e Brienne le zittisce.
 
“Dov’è Jaime?” lei chiede. “Forse sono tutti qui perché sanno che è in residenza.”
 
“È tutto il giorno che non lo vedo,” Nym risponde.
 
“Se n’è andato via questa mattina insieme a un paio di ragazzi,” Nan fa sapere. “Non so se è già tornato a casa.”
 
Brienne aggrotta la fronte. “Bè, non può essere a causa del video,” lei borbotta, “a meno che…” Lei si volta lentamente, fissando Nymeria con orrore. “Non hai detto a nessuno che c’erano delle videocamere piazzate ovunque, vero?”
 
Nymeria alza gli occhi al cielo. “Mi credi davvero così stupida?”
 
Brienne tira un sospiro di sollievo. “Allora sono certa che questo non sia a causa nostra.”
 
Sbirciano un’altra volta da dietro le tende, e Brienne vede un’auto che sta avanzando attraverso la calca di corpi. I fotografi, i cameramen e quegli uomini e quelle donne che stringono in mano microfoni e registratori brulicano intorno all’auto come un esercito di formiche che cerca di divorare un pezzo di torta.
 
Dopo un momento, le porte dell’auto che sono più vicine alla palazzina vengono aperte con forza. Un uomo dai capelli rossi scende fuori, iniziando a spingersi attraverso la folla. È seguito da un nano e, in ultimo, da Jaime. Mentre faticano a farsi strada attraverso la massa di gente e verso la porta della palazzina, Brienne ha un pensiero improvviso.
 
Lei si volta di colpo verso Nan. “La porta è chiusa a chiave?”
 
“Certo.”
 
Le tre donne si fissano a vicenda per un istante, per poi scattare e correre per le scale.
 
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I volti degli uomini sono cupi mentre spiegano brevemente alle donne cosa fosse successo per fare in modo che tutti i mass madia del mondo discendessero sulla villetta come un’orda di locuste.
 
Sono in salotto e Jaime se ne sta spaparanzato sul divano, con un drink molto forte in mano.
 
“Sei sicuro che dovresti berlo quello?” Brienne dice con un cenno di disapprovo.
 
Jaime le rivolge uno sguardo incredulo, per poi spostare lentamente il suo sguardo giù per il corpo di Brienne e dopo di nuovo su. Si volta pigramente verso Tyrion.
 
“Lei non mi sembra nostra madre.”
 
Brienne alza gli occhi al cielo. “Non ti voglio fare una predica contro l’alcol,” lei sbotta. “E’ solo che sembra che il bere sia ciò che in primis ti ha fatto finire in questo guaio.”
 
“In realtà, Taena Merryweather che mi ha svuotato il conto in banca è ciò che mi ha fatto finire in questo guaio.”
 
Nymeria boccheggia. “Vuoi dire che quei pettegolezzi sulle riviste sono veri?”
 
Jaime fa spallucce. “Bè, prima o poi dovevano pur indovinare qualcosa.”
 
Brienne si acciglia, e apre la bocca, ma prima che lei possa parlare, Nymeria dice, “Bè, credo che dovresti ingaggiare un detective privato e fare una tua indagine personale.”
 
Brienne si strozza e si volta verso di lei. “Nym. No.”
 
“Brienne. Sì.”
 
Jaime si scambia degli sguardi con Addam e Tyrion, poi guarda di nuovo Brienne, dicendo con voce strascicata, “Ne deduco che non sei davvero una fornitrice di catering.”
 
Brienne lancia un’occhiataccia a Nymeria. “Io sono una fornitrice di catering.”
 
Nymeria alza gli occhi al cielo. “Ed è per questo che gli unici clienti che hai sono quelli che ti chiedono di scattare delle foto sconce.”
 
Le sopracciglia di Jaime si alzano fino all’attaccatura dei suoi capelli, e dopo si volta verso Addam e Tyrion. “Potrei avere un po’ di tempo da solo insieme alla nostra…qualunque diamine di cosa lei sia?”
 
Addam e Tyrion si alzano in piedi. Una Nan scontenta e Nymeria, alla fine, accettano di andarsene quando Brienne alza gli occhi al cielo e fa un cenno verso di loro.
 
“Raccontami dell’altro riguardo queste foto sconce,” lei sente Tyrion dire mentre la porta si chiude dietro di loro.
 
Lei fissa Jaime, che la sta fissando coi suoi occhi verdi, freddi e duri come il vetro.
 
"Così,” lui dice con voce strascicata, “sei un’investigatrice privata. Che guarda caso sta occupando abusivamente casa mia proprio quando la mia compagna se l’è svignata con tutti i miei soldi.”
 
Lei spalanca gli occhi. “Cosa?” lei replica senza capire, e poi, “no, no, no! Io non la conosco nemmeno la tua—la tua compagna! Io sono una fornitrice di catering! È solo che sono anche un’investigatrice privata...anche se sono un miserabile fallimento in quel lavoro. Gli unici lavori che sono stata in grado di ottenere sono quelli dove devo pedinare dei coniugi infedeli per poter scattare delle foto scabrose che possano essere usate in tribunale."
 
“E me lo spieghi come ci sei finita qui?”
 
Brienne sospira. “Bè, non è che la mia attività di catering stia andando così tanto bene,” lei mormora. “E’ difficile trovare dei clienti per entrambe le attività. E gli affitti dei nostri appartamenti e della sede aziendale erano aumentati di nuovo, ed eravamo disperate.”
 
“E avete deciso di usare proprio casa mia?”
 
Lei scrolla le spalle. “Se ne stava qui, praticamente vuota. Nessuno veniva mai qui, a parte un’azienda di manutenzione per il giardino una volta a settimana, e un servizio di pulizia una volta al mese.”
 
Jaime assottiglia lo sguardo. “E come facevi a sapere quelle cose?”
 
Lei alza gli occhi al cielo e si appoggia delicatamente sul bordo del bracciolo della poltrona. “Sono una detective. Me n’ero resa conto da sola,” lei replica in modo secco e poi fa spallucce. “E Nymeria mi aveva detto che su uno di quei siti di gossip online girava voce che tu fossi così ricco da possedere una villetta che non avevi nemmeno mai visto.” Lei gli rivolge un mezzo sorriso. “Sembra che le riviste abbiano indovinato ben due cose.”
 
L'espressione di Jaime si addolcisce e la sua bocca si contrae in un sorriso.
 
“Va bene,” lui dice.
 
Brienne si muove per alzarsi.
 
“Dove stai andando?”
 
“A recuperare gli altri.”
 
Lui alza un sopracciglio. “Non abbiamo ancora finito.”
 
Brienne sprofonda di nuovo sulla poltrona.
 
"Sei brava come detective?" lui domanda.
 
Brienne si rizza indispettita, ma poi si ricorda che lui la sta lasciando vivere a casa sua senza farle pagare l’affitto, fino a quando lei non troverà un appartamento che potrà permettersi, quando lui avrebbe potuto benissimo farla finire in galera a calci nel sedere.
 
"Sì,” lei risponde. “Sono competente, testarda, e non mi fermo fino a quando non ho fatto ciò che ho promesso di fare."
 
"Bene. Voglio che tu scopra chi ha ucciso Pia Peckledon. E che lo riveli pubblicamente. Anche la mia carriera non sopravvivrà a lungo all’essere sospettato di un omicidio."
 
Brienne aggrotta la fronte, confusa, e poi spalanca lentamente la bocca. "Non ho mai investigato un caso d’omicidio prima d’ora!" lei balbetta.
 
"Quello non è un problema; io non sono mai stato sospettato d’essere un assassino prima d’ora." Lui sogghigna col suo ghigno caratteristico, e malgrado lei non volesse, e malgrado la gravità della situazione, le tremano le ginocchia. "Siamo sulla stessa barca, Gambe."
 
Lei sbatte le palpebre. "Gambe?" lei sputacchia. "Questo non è un qualche film noir, Jaime! Questo non è divertente!"
 
Jaime si sporge in avanti, i suoi occhi verdi gli luccicano. "Bè, di certo non è divertente per la povera Pia—o meglio, Jazz. Ma sono più rilassato perché ho un vantaggio rispetto a chiunque altro."
 
Brienne ha quasi paura a chiedere. "E quale sarebbe?"
 
"So di non averlo fatto." Lui sorride e si appoggia all’indietro. "Non sono così ingenuo da pensare che solo perché sono innocente ciò significhi che sono a posto, e anche se quei due poliziotti mi sembrano decenti, non voglio affidare la mia vita e la mia reputazione a un paio di piedipiatti sottopagati."
 
"Quindi...ti affideresti a un’investigatrice privata che non ha fatto altro oltre lo scattare delle foto sconce per dei casi di divorzio?" lei chiede in modo scettico.
 
"Lo hai detto tu stessa: sei testarda e vai sempre fino in fondo riguardo le tue promesse." Poi, lui scrolla le spalle. “Inoltre, non posso permettermi di ingaggiare qualcun altro al momento—almeno fino a quando non arriverà il mio prossimo assegno per i diritti d’autore. Tu, almeno, puoi farlo per avere un posto gratis dove vivere per te e le tue amiche.”
 
Brienne spalanca di nuovo la bocca, e dopo assottiglia lo sguardo. "E se trovassi delle prove che hai ucciso davvero quella povera ragazza?"
 
"Se tu dovessi trovare delle prove che mostrano senza ombra di dubbio che ho ammazzato quella povera ragazza, allora mi costituirò." Lui si sporge di nuovo in avanti, i suoi occhi penetrano in quelli di Brienne.  "Ma non l’ho fatto."
 
Brienne è ipnotizzata, inchiodata alla poltrona dal suo sguardo deciso. Lei deglutisce e dice, "Se—se io dovessi accettare il lavoro, seguirò ovunque portino le prove, non importa quale strada sia.”
 
Questa volta, il sorriso di Jaime è lento, ed è anche più sexy dal vivo di quanto non sia nei suoi video musicali. "E’ tutto ciò che chiedo," lui replica in modo accattivante.
 
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“Bene,” Jaime dice mentre la sala di controllo torna a fuoco.
 
Brienne lo fissa, assottigliando lo sguardo. “Lui è davvero innocente?”
 
Jaime alza un sopracciglio. “Abbiamo concordato che non avremmo condiviso i pensieri più intimi delle nostre controparti, così da non influenzarli involontariamente.”
 
Brienne sbuffa col naso. “Comunque dubito che possiamo influenzarli.”
 
“Ah. Ci hai provato?”
 
Brienne arrossisce. “No!” Lei aggrotta la fronte. “Non sei preoccupato?”
 
“No, ma sento di aver bisogno di popcorn.”
 
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Jaime trova dei popcorn per il microonde negli scaffali della cucina, e ne porta un sacchetto nella sala di controllo, insieme a dei fazzoletti per pulirsi le mani. Saranno pronti per quando saranno in attesa che i generatori tornino alla massima potenza dopo il prossimo turno d’esecuzione dell’esperimento. Saranno ancora caldi perché, dopo tutto, gli esperimenti durano solo cinque secondi.
 
La dissonanza tra il lasso di tempo che passa negli altri universi e il lasso di tempo che passa qui nel suo, gli fa girare la testa. Un’altra cosa che dovrà risolvere quando torneranno ad Approdo del Re, lui decide, mentre rientra nella sala di controllo e appoggia i popcorn sopra un tavolo.
 
Si siede accanto a Brienne.
 
Dovrebbe solo essere grato di star pensando di nuovo alla scienza invece di domandarsi se la Brienne Principale sarebbe bella tanto quanto Septa Brienne nella luce della luna, o domandarsi se le gambe della Brienne Principale sarebbero belle quanto quelle della Brienne contadina se lui la dovesse mai vedere con addosso un vestito e dei tacchi alti.
 
Lui sorride e il suo cenno d’assenso è quasi sollevato, quando Brienne gli lancia un’occhiata per vedere se lui fosse pronto al prossimo turno dell’esperimento.
 
Lei preme invio.
 
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Morgan e Karl fissano Brienne con dei volti inespressivi.
 
“Un’investigatrice privata,” Morgan alla fine dice, con una voce piatta.
 
Brienne si schiarisce la gola e alza il mento verso l’alto. “Sì,” lei ribatte in modo fermo. “Il signor Lannister mi ha chiesto di indagare sul caso, a suo favore.”
 
“Lui non si fida che noi, dei membri rispettabili delle Cappe Dorate, possiamo fare il nostro lavoro?” Karl sbotta.
 
“Lui non mi ha detto la sua opinione sulle Cappe Dorate,” Brienne dice velocemente, “né mi ha nemmeno detto i suoi motivi per aver ingaggiato un’investigatrice. Sono qui solo per fare un lavoro.”
 
“Bè, non ti daremo accesso al fascicolo di un’investigazione in corso, visto che lavori per il sospettato principale!”
 
“Non mi aspetto che lo facciate, ma potete almeno darmi alcune informazioni.” Lei tira fuori un taccuino e una penna, e alza un sopracciglio.
 
L’espressione imperturbabile di Morgan si addolcisce leggermente, dopo lui getta uno sguardo a Karl e scrolla le spalle.
 
“Ti daremo ciò che possiamo,” Morgan dice.
 
Brienne annuisce. “Che è successo alla signorina Peckledon?”
 
“E’ stata strangolata. A giudicare dai lividi intorno al suo collo è stato usato un qualche tipo di corda—una corda spessa due centimetri o due centimetri e mezzo.”
 
“Dov’è stato trovato il corpo?”
 
“Nel soggiorno del suo appartamento, nella Approdo del Re antica.”
 
Brienne si acciglia. “Indirizzo?”
 
Morgan le dà l’indirizzo, e poi dice, “Non ti sarà permesso entrare. La scientifica sta ancora passando al setaccio il posto.”
 
“Chi ha scoperto il corpo?”
 
“La sua coinquilina, Hildy Bracken, è tornata a casa intorno alle dieci di mattina e l’ha trovata.”
 
Brienne annuisce mentre scarabocchia il nome. “Jazz è stata uccisa nell’appartamento?”
 
“Sembra proprio di sì,” Karl replica, “ma la scientifica non l’ha ancora confermato.”
 
“Ora del decesso?”
 
“Il medico legale stima che sia tra le 3:00 e le 5:00 di domenica mattina. Quella fascia oraria potrebbe cambiare una volta che l’autopsia sarà completata.”
 
Brienne aggrotta la fronte mentre prende un appunto. “Che sapete dei movimenti di Jazz prima di quello?” lei chiede.
 
Karl sogghigna. “Dici di essere una detective; scoprilo da sola.”
 
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“L’hai ingaggiata?” Tyrion dice con tono piatto. “Per davvero.”
 
Jaime scrolla le spalle. È spaparanzato sul divano del salotto della sua villetta. “Vuoi lasciare fare tutto alle Cappe Dorate?”
 
“Le Cappe Dorate sono addestrate a fare questo tipo di cosa. Se non ci sono delle prove che ti collegano al crimine…”
 
Jaime alza gli occhi al cielo. “Sei davvero così ingenuo?”
 
Tyrion fa una smorfia. “No.” Lancia un’occhiata a Addam. “I promoter stanno già cancellando i concerti?”
 
Addam fa spallucce. “Più che altro stanno mandando dei moniti prudenti, dicendo che i piani potrebbero andare in fumo per vari ‘motivi’. Non stanno dicendo che è perché Jaime è un sospettato in un’indagine per omicidio, ma…”
 
“Bè, non puoi dar loro torto,” Jaime borbotta, “se non altro perché potrei essere in prigione per quando arriveranno le date dei concerti.”
 
“Sono degli idioti,” Tyrion ringhia. “Ogni edificio in cui sei prenotato per i prossimi quattro mesi è tutto esaurito.”
 
Jaime alza gli occhi al cielo. “Non è difficile da fare quando gli edifici possono ospitare solo poche migliaia di persone.”
 
Tyrion passeggia fino al bar e inizia a preparare dei drink. “Odiavi esibirti in quegli enormi stadi,” lui ribatte.
 
Jaime fa una smorfia. “Lo odio ancora.”
 
“E di certo non ti mancano i tuoi giorni da Sterminatore di Re, vero?” Addam domanda.
 
Jaime trasalisce. “Era un tale stupido soprannome,” lui mormora, “e adesso Robert Baratheon è il re del Rock ’n’ Roll. Perché lui non viene chiamato lo Sterminatore di Re?”
 
Addam sbuffa col naso e accetta un bicchiere da Tyrion. “Perché non era lui il cantante rock, giovane ed eccessivamente bello, che aveva scalzato dalle classifiche Aerys Targaryen per la prima volta in interi decenni.”
 
“Ho brillato forte,” Jaime mormora, unendosi a loro al bar, “e mi sono spento in fretta.”
 
“Oh, dèi,” Tyrion geme infastidito, “non iniziare di nuovo con quelle stronzate! Sei stato sotto i riflettori per quindici anni! Gli assegni dei tuoi diritti d’autore sono più guadagni dell’intero reddito di alcune delle Città Libere! Il pubblico ama te e le tue pagliacciate più di quanto non ami la famiglia reale!”
 
Jaime si passa le mani sul viso. “E sono cinque anni che non rilascio un nuovo album, e non ho un’etichetta discografica da più tempo ancora.”
 
“E di chi è la colpa?”
 
“Mia. Lo so.” Jaime si accascia sul bar. “E’ solo che sono stanco di cantare le solite vecchie canzoni.”
 
“Bè, puoi cambiare anche quello,” Tyrion dice.
 
“Ammesso che riuscirò a restare fuori di galera, naturalmente.”
 
“Bè,” Addam replica, “se ti sei stancato della musica, ho ricevuto una chiamata che mi chiedeva se tu fossi interessato a fare un film.”
 
Jaime si acciglia. “Un film?” Si rallegra. “Vuoi dire fare la colonna sonora?”
 
“No, no—si chiedevano se tu fossi interessato a recitare.”
 
“Recitare? Non sono un attore!”
 
“Come provato dai tuoi video musicali,” Tyrion borbotta e Jaime alza gli occhi al cielo.
 
“I miei pluripremiati video musicali,” lui controbatte.
 
“E’ soltanto un piccolo film indipendente,” Addam spiega. “Tutto ciò che offrono è una percentuale dei profitti, a posteriore…se ci fossero dei profitti, ovviamente. Ma conosco lo sceneggiatore. Podrick Payne. Un bravo ragazzo. Nel copione c’è un piccolo ruolo di cameo, quindi è probabile che sia quella la parte che ha in mente per te.” Addam scrolla le spalle. “Se stai cercando qualcosa di diverso…”
 
Jaime alza gli occhi al cielo.
 
“Ti darò il copione,” Addam dice, rassegnato. “In quel modo potrò almeno dire al ragazzo che lo stai valutando, per poi rifiutarlo con gentilezza.”
 
“E’ solo che ho altre cose per la testa,” Jaime replica in modo secco.
 
“Bè, non sei ancora stato arrestato,” Tyrion dice vivacemente, “e la tua vecchia casa discografica non è disposta a darti in anticipo il tuo prossimo pagamento per i diritti d’autore ora che questo scandalo è finito sui notiziari.”
 
“Non è uno scandalo, Tyrion,” Jaime mormora. “Una ragazza è stata assassinata. Una ragazza vera.”
 
Per un momento, Tyrion sembra vergognarsi. “Lo so,” lui borbotta. “Lei ha una qualche famiglia, che tu sappia?”
 
“Me la ricordo a malapena,” Jaime sospira. “Sono sicuro che i notiziari e le riviste avranno tutti i dettagli sulla sua vita e la sua famiglia.”
 
“E tu non vuoi leggerle quelle storie?”
 
“Qualcuno di voi due le ha lette?”
 
Tyrion e Addam si scambiano un’occhiata.
 
“Un paio,” Addam risponde, “ma le storie che ho letto non avevano ancora molti dettagli su di lei. Stavano tutti salivando sul fatto che eri stato nominato come una persona d’interesse in un caso d’omicidio.”
 
Jaime sospira. “Povera ragazza,” lui replica. Scuote la testa. “Lei mi aveva chiesto se io credessi nelle anime gemelle,” lui mormora, “e adesso per lei è troppo tardi per trovarne una.” Lancia uno sguardo ai suoi amici, e dice, “Ricordate: siamo dei coglioni, ma non siamo degli stronzi. Non dimentichiamoci che Jazz Peckledon era una persona vera. Ogni dichiarazione che facciamo ai media ha bisogno di tenere lei in primo piano. Quello che le è successo non dovrebbe essere messo in ombra dal mio essere una celebrità.”
 
Tyrion sbuffa col naso. “Buona fortuna con quello,” lui borbotta.
 
“I media faranno quello che fanno sempre,” Jaime dice. “Mentre questo è ciò che faremo noi.”
 
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Brienne si fa strada attraverso i varysazzi che adesso se ne stanno accampati ai bordi della proprietà, invece che sui gradini all’entrata della villetta. Il personale addetto alla sicurezza che fa da guardia al vialetto d’ingresso, le lancia un’occhiata attraverso il finestrino e la fa passare con un cenno della mano.
 
Lei entra in tutta fretta nella villetta, chiamando Nan e Nymeria.
 
Anche gli uomini escono dal salotto, mentre Nan e Nymeria le vanno incontro nell’atrio.
 
“Perché sei così eccitata?” Nymeria domanda.
 
Brienne getta lo sguardo su ognuno, rivolgendo loro un sorriso torvo. “Ho bisogno degli occhi di tutti.” Lei si volta verso Nymeria. “Vai a prendere tutte le chiavette USB della notte dell’orgia. Sono nella mia camera da letto.” Tyrion solleva di scatto la testa e Brienne alza gli occhi al cielo. “Non eccitarti troppo,” lei ordina, “cercheremo tuo fratello.”
 
Tyrion arriccia il viso, facendo una smorfia. “Ew.”
 
“L’ora del decesso è stimata tra le tre e le cinque di domenica mattina. Nym aveva piazzato delle videocamere dappertutto in questa casa, grazie al caso a cui stiamo lavorando. Dobbiamo trovare qualsiasi filmato possibile di Jaime, e vedere a che ora è arrivato qui—e se è andato via di nuovo.”
 
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Brienne si arrende nel cercare di tenere Nymeria e Tyrion concentrati in modo appropriato, mentre guardano i filmati andando avanti alla massima velocità. Brienne rivolge a Jaime uno sguardo scandalizzato quando quei due iniziano ad incitare e fare commenti riguardo la performance di una coppia in una delle camere da letto.
 
Jaime scrolla le spalle. “Pensavi davvero che io fossi l’unico in famiglia ad essere così?” lui le mormora.
 
“Lo speravo,” lei borbotta.
 
“Ah, piccola dolce figlia dell’estate…”
 
Lei alza gli occhi al cielo e scuote la testa, poi fa tornare la sua attenzione al proprio computer.
 
“Ah,” lei dice, sporgendosi più vicina allo schermo.
 
Jaime le si avvicina, scrutando lo schermo del computer, con la testa piegata vicino a quella di Brienne.
 
Loro osservano in silenzio mentre la lunga limousine nera si ferma davanti all’ingresso e Jaime e Bronn ne scendono, parlando l’uno con l’altro, e poi Bronn risale in macchina e se ne va.
 
Brienne mette in pausa il video e guarda l’orario segnato.
 
“Bingo,” lei dice. “Due e mezza del mattino.”
 
“Troppo vicino alle tre per poter stare tranquilli,” Jaime mormora.
 
“Ma dovrebbe essere abbastanza per del dubbio fondato, specialmente se potremo provare che non te ne sei andato di nuovo.”
 
“E ammesso che l’orario della videocamera sia accurato.”
 
Brienne sbatte le palpebre guardandolo. “Anche quello.”
 
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“Bè, grazie agli dèi la festa era stata filmata,” Jaime dice, allungando la mano per afferrare i popcorn.
 
Brienne si acciglia mentre imposta i generatori per farli salire di nuovo di potenza per l’ultima sessione d’esperimento della serata.
 
“Puoi almeno dirmi se il Jaime versione Megastar ha partecipato all’orgia?”
 
Jaime tossisce e le offre i popcorn. “Perché lo vuoi sapere?”
 
“Perché così almeno sarò preparata a vederlo nel video, anche se la povera Brienne investigatrice privata non lo è.”
 
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Sgranocchiano i popcorn e scrivono le proprie annotazioni, e poi, quando i generatori sono tornati alla massima potenza, Jaime preme invio quasi con entusiasmo.
 
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Per il sommo sollievo di Brienne, il tempo che Jaime aveva passato alla festa era stato innocuo: era arrivato, aveva vagato tra la folla—la cui maggior parte era troppo…impegnata in altre attività per notare che Il Jaime Lannister si trovava nella stanza—e poi si era diretto al piano di sopra. Aveva aperto delle porte fino a quando non aveva trovato una camera da letto vuota, ed era sparito lì dentro per il resto della nottata, e anche quello era stato immortalato nel video.
 
“Stai diventando vecchio, fratellone,” Tyrion commenta.
 
“Hey! Non puoi biasimarmi per il fatto che ero troppo fatto per potermi fare qualcuno! Dopo tutto, mi ero sbronzato per giorni!”
 
“Lo so. Eri incoerente ogni volta che avevamo parlato.”
 
Jaime aggrotta la fronte. “Avevamo parlato?”
 
Tyrion alza gli occhi al cielo. “Non sono sorpreso che non te lo ricordi. Eri davvero andato.”
 
“Se sapevi che era messo così male, perché non eri andato a Lancia del Sole a recuperarlo?” Brienne chiede.
 
“Oh, togliti quel cipiglio di disapprovazione dalla faccia,” Tyrion dice. “Non riuscivamo a trovarlo quel bastardo.”
 
Jaime aggrotta le sopracciglia. “Bronn—”
 
“Ti eri sbarazzato di Bronn quasi subito.” Tyrion fa una pausa, aggrottando la fronte. “Quei poliziotti hanno detto che ti eri rintanato nella suite nell’attico per quattro giorni insieme a Jazz Peckledon…ma quello non può essere del tutto esatto. L’hotel aveva giurato che tu non eri lì; Bronn era salito nella suite, ed era vuota a parte per delle bottiglie vuote di liquore sparse in giro per il posto.”
 
“Erano state usate delle droghe?” Nymeria domanda.
 
“Bè, quello spiegherebbe il blackout totale,” Jaime dice, “ma se ci sono state davvero, non sarebbe stato per una mia scelta consapevole. La mia preferenza è l’alcol; ho sempre evitato qualsiasi altra sostanza.”
 
Le tre donne alzano delle sopracciglia scettiche.
 
Jaime ride. “Sentite, anche quando avevo diciassette anni, quando avevo fatto il botto, sapevo che se fossi andato per quella strada, mi avrebbe distrutto prima ancora di cominciare. Mi piace far festa, mi piace bere, ma non sono un alcolizzato. Chiedetelo a chiunque abbia mai lavorato con me: una sbronza di questa portata è rara, nonostante quello che le riviste e i siti di gossip vorrebbero farvi credere.”
 
“Intendi dire che non sei così tanto scatenato quanto la genti pensi?” Nymeria chiede, delusa.
 
Jaime scrolla le spalle. “Le persone credono a ciò che vogliono credere.” Il suo sorriso improvviso è peccaminoso. “E non si sbagliano del tutto.”
 
Brienne alza gli occhi al cielo. “Anche se tutto ciò è affascinante,” lei dice compitamente, “dobbiamo portare questo filmato alle Cappe Dorate.”
 
Jaime annuisce e rivolge verso di lei il suo sorriso peccaminoso. “Ma guardati,” lui parla. “La tua prima indagine per omicidio, e mi hai scagionato in meno di un giorno.”
 
“Ma non ho risolto l’omicidio,” lei ribatte, “e quello è ciò che ho promesso di fare.”
 
Lei arrossisce quando tutti la fissano increduli.
 
“Io prendo le mie promesse molto seriamente,” lei borbotta, distogliendo lo sguardo.
 
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Morgan e Karl sono scettici, e ci vogliono molte spiegazioni prima che loro lascino perdere quell’argomento. Brienne sospetta che sia stato il civettare non molto velato di Nymeria con Karl ad aiutare a convincere quell’uomo della verità della storia. Morgan e Nan sembrano adocchiarsi a vicenda con un simile livello d’interesse.
 
Brienne trattiene un sospiro, e poi ripete a se stessa che almeno sanno portare a termine le cose.
 
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Il giorno dopo, il capo delle Cappe Dorate fa una dichiarazione pubblica, rimuovendo Jaime Lannister come sospettato dell’omicidio di Pia ‘Jazz’ Peckledon. Brienne e Nymeria trovano lo scatto vincente di cui avevano bisogno per il loro precedente cliente, e Brienne fornisce l’estratto del video, prendendo il pagamento con una sensazione di disgusto sollevato.
 
Jaime tiene una conferenza stampa improvvisata coi varysazzi e i giornalisti ancora accampati fuori da casa sua, e nomina pubblicamente Brienne Tarth come l’investigatrice privata che ha scoperto le prove che lo scagionavano dai sospetti. Con cautela, lui non menziona che era stato possibile perché Nymeria aveva registrato una festa che si era tramutata in un’orgia. Quella notte c’erano state davvero molte persone ricche e potenti, e alcune di loro sarebbero estremamente scontente di scoprire che ci potrebbero essere dei video compromettenti delle loro attività.
 
Brienne si perde la conferenza stampa; ha un lavoro come fornitrice di catering, e lei e Nan sono in cucina, e poi alla festa a servire il cibo. È tardi quando finalmente tornano alla villetta, e lei striscia nel letto, grata, per dormire.
 
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“Brienne.”
 
Brienne grugnisce e si alza le coperte sopra la testa.
 
“Brienne!”
 
“Nym,” lei borbotta senza emergere dal suo comodo bozzolo, “è meglio che la casa sia in fiamme.”
 
“Ancora meglio. Stamattina abbiamo appuntamento con una potenziale cliente. La collana di diamanti di Lyanna Baratheon è stata rubata un paio di giorni fa, e lei vuole ingaggiarti per scoprire chi è stato.”
 
Brienne abbassa le coperte e sbatte le palpebre in modo assonnato verso la sua amica. “Lyanna Baratheon? Come fa a conoscermi?”
 
Nymeria alza gli occhi al cielo. “Devi davvero iniziare a capire il potere della celebrità,” lei dice. “Jaime ti ha nominata come la persona che l’ha scagionato. Da quel momento, il telefono non ha più smesso di squillare.”
 
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Quella sera, Jaime alza lo sguardo quando Brienne entra nel soggiorno.
 
“Donna impegnata,” lui dice con un sorriso pigro.
 
Brienne annuisce. “Io…abbiamo tre nuovi clienti, e verso il fine settimana abbiamo altri appuntamenti con diversi potenziali clienti.” Lei lo guarda con degli occhi frastornati e davvero molto incantevoli. “Perché hai menzionato il mio nome nella conferenza stampa?”
 
Jaime scrolla le spalle. “Cerco di dare credito dove il credito è dovuto, Gambe. Mi hai scagionato come sospettato, anche se era per pura fortuna che Nymeria fosse qui e stesse riprendendo quella festa.” Lui si alza e passeggia verso la porta. “Comunque. Fortuna o no, ero in debito con te…e un Lannister ripaga sempre i propri debiti.”
 
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“Bè,” Brienne dice con sorpresa, “è finita bene.”
 
Jaime sorride in modo ampio. “Proprio così.”
 
Lui si alza e si stiracchia, per poi risedersi di nuovo per aiutare Brienne ad iniziare il processo di spegnimento della Barriera.
 
“Non sarà così domani,” Brienne commenta sommessamente.
 
Jaime si ferma, le rivolge uno sguardo indagatore, e dopo annuisce.
 
“Lo so. Ma non dobbiamo tornare per forza in quegli universi se le cose si fanno davvero brutte.”
 
Brienne si mordicchia il labbro, e lui sa che lei sta pensando agli effetti che quello avrebbe sull’integrità dei dati che hanno già raccolto come risultato di quegli esperimenti.
 
Lui appoggia la mano su quella di lei, facendola sobbalzare.
 
“Ascoltami, Junior,” lui inizia, e lei sbatte le palpebre guardandolo. Lui si sporge verso di lei, e dice, in modo lento e fermo, “Non dobbiamo continuare con quegli universi se le cose si fanno davvero brutte. Possiamo trovare degli altri universi, o iniziare l’esperimento da capo se proprio dovremo farlo.” Lui la fissa intensamente. “Va bene?”
 
Brienne si mordicchia il labbro inferiore e annuisce.
 
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Nota dell’autrice: Morgan e Karl sono stati chiamati col nome degli attori che ho messo nelle loro parti: Morgan Freeman e Karl Urban. Tecnicamente, sono dei personaggi originali, ma una ricerca su “A Wiki of Ice and Fire” ha rivelato i due seguenti personaggi:
 
“Morgan è una guardia della Casa Baratheon di Roccia del Drago e un uomo della regina. È un ubriacone senza speranza.”
 
“Karl, soprannominato Karl Piededuro, è un sovrintendente dei Guardiani della Notte.”
 
Dire che Morgan e Karl sono dei personaggi del canon è un po' barare…ma lo accetto. ;P
 
 





- I “varysazzi” dell’universo di Jaime Megastar/Brienne investigatrice privata sono, ovviamente, la loro versione dei nostri paparazzi. E sì, in quell’universo il Jaime Megastar ha trovato anche lui un nomignolo per la sua Brienne…“Gambe”…
 
- Vi pubblico questo capitolo un po' in anticipo per festeggiare il fatto che GRRM abbia parlato sul suo Not A Blog di star lavorando su dei capitoli di Jaime e Brienne per Winds. È un evento più unico che raro, infatti il caro George non ha mai praticamente parlato di progressi sui loro capitoli, se non molti anni fa dove disse “In Winds Brienne e Jaime avranno modo di conoscersi meglio”, ad un certo punto sembrava dare aggiornamenti su tutti gli altri personaggi a parte loro, lol.
 





 
   
 
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