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Autore: Rainbow_unicorn    12/06/2022    1 recensioni
Zoe è una ragazza normale... Normale? ok forse non così tanto, dopotutto essere la nipote di Stephen Vincent Strange toglie tutto quello che può essere considerato razionalmente nella norma.
Ma d'altronde cosa significa normale? Zoe non l'ha mai capito, ma forse ora che entrerà alla E.S.U. riuscirà a comprenderlo.
Le stranezze però sono dietro l'angolo e non solo quelle purtroppo, ma per fortuna non è da sola... o forse per sfortuna: dipende dai punti di vista. Starà a lei decidere se essere una normale adolescente o la stravagante nipote di un dottore piuttosto... particolare.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor Stephen Strange, Nick Fury, Nuovo personaggio, Peter Parker/Spider-Man, Tony Stark/Iron Man
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Zoe uscì da quell’aula con un mal di testa, probabilmenre dovuto all’ansia, ma anche perchè non aveva praticamente mangiato.
Una volta uscita dalla scuola trovò seduta su una delle panchine Ann intenta a leggere un grosso libro appoggiato sulle sue ginocchia.
Il tomo sembrava antico, se avesse dovuto fare un paragone, le ricordava molto quelli custoditi a Kamar taj.
Si avvicinò all’amica.
«Cosa leggi?» chiese incuriosita.
Shannon alzò gli occhi dalle pagine ingiallite e li spostò sulla ragazza in piedi di fronte a lei.
«Hai finito il test, come l’hai trovato?» chiese mentre rimetteva in cartella il tomo.
«Non so, speriamo in bene!» le rispose non staccando gli occhi dal libro che veniva messo via.
La mora si alzò, si guardò in torno e poi sussurrò «Andiamo in un altro posto, qui potremmo attirare l’attenzione»
Lo sguardo di Zoe si fece serio e annuì decisa: era qualcosa di segreto.
«Seguimi, andiamo da mio zio» disse Ann.
Lo zio di Ann era un cuoco e aveva un ristorante lì vicino, era molto simpatico e di solito, quando andavano a mangiare da lui, lasciava loro la saletta sotto il ristornate che veniva aperta solo la sera: era un luogo perfetto per le riunioni segrete.
Entrarono nel ristorante.
«Ecco la mia nipote preferita!» disse il signor Miller abbracciando Ann.
«Oh Zoe ci sei anche tu!»
«Zio!» lo rimproverò scherzosamente la mora, mentre l’altra ricambiò il saluto.
«Siete venute qui per pranzare, immagino.»
Annuirono.
«Prego accomodatevi pure nella saletta.» fece loro strada.
Si sedettero a uno dei vari tavoli e guardarono il menù.
Poco dopo passò un cameriere a prendere gli ordini.
Quando furono di nuovo sole Shannon tirò fuori il libro.
«Dove lo hai preso?»
«L’ho trovato quest’estate nascosto tra gli scaffali della biblioteca di mio nonno» disse sottovoce.
«Sembra molto antico…» constatò Zoe guardandolo «ma allo stesso tempo nuovo» di solito un libro del genere non era in così buone condizioni: sembrava un manoscritto medievale, eppure a toccarlo dava come la sensazione che fosse stato appena rilegato.
Le pagine erano ingiallite, ma non deteriorate, il cuoio sembrava stato applicato di recente e anche le cinghie di metallo erano lucide non arrugginite.
«E non hai visto ancora il pezzo forte!» disse Ann con un sorriso soddisfatto stampato sul volto «è scritto in latino!»
Zoe rimase estasiata, era proprio come un codice medievale, con tanto di miniature: era stupendo!
«Non ho mai visto un libro del genere nella biblioteca di Wong» disse sfogliando le pagine.
Arrivarono le ordinazioni.
Ann chiuse il libro e lo poggiò sulla sedia di fianco per mangiare.
L’altra ragazza si ricordò solo in quel momento che doveva chiamare Stephen, tirò fuori il cellulare e digitò il numero.
«Zoe! Eccoti finalmente, pensavo non mi avresti più chiamato.»
«Scusa, siamo andate a mangiare dal signor Miller e mi è passato di mente.»
«Immaginavo… allora? Come è andato l’esame?»
«Non so, ho riposto a tutto, speriamo in bene…»
«Sono sicuro che andrà tutto bene. Sai già quando torni a casa?»
Zoe guardò l’amica che le indicò il libro: dovevano prima studiarselo.
«Non ne ho idea, volevo passare un po’ di tempo con Ann visto che non ci siamo viste tanto ultimamente.»
«Va bene, ma avvertimi quando stai per tornare a casa e mi raccomando prima che faccia buio!»
«Ok, allora a dopo, ciao ciao!» Zoe chiuse la chiamata.
Ann la guardò «per un attimo ho pensato che gli avresti parlato del libro!»
«No, non preoccuparti, la mia bocca è cucita.» disse facendo il segno con le dita.
«Però forse lui poteva aiutarci con la traduzione…» constatò Shannon.
«Beh ma possiamo farcela anche da sole, poi abbiamo Google traduttore! Lui faceva sempre così le prime volte.»  
Finirono di mangiare e iniziarono a ispezionare attentamente il libro.
«Sembra narrare una storia: un racconto di un avventuriero in una terra nuova» spiegò Zoe «conosci la leggenda dei vichinghi? Si dice che Erik il rosso fu in realtà il primo a scoprire l’America e non Colombo…»
Shannon annuì: «Potrebbe essere! Guarda questo disegno mostra dei guerrieri che parlano con un altro popolo, magari è il primo incontro con dei nativi Americani!»
«È questa sembra una nave vichinga!» indicò la miniatura «Non sapevo tuo nonno fosse uno studioso di manoscritti!»
«Infatti non lo è, questa è la cosa strana…» sospirò pensierosa
«Ann, guarda: una mappa del tesoro!»
A metà del manoscritto si trovava una grossa mappa con percorso da seguire, però era strano, perché, a differenza delle altre pagine, qui c’erano delle rune invece del latino, anche la geografia era moderna, non seguiva di certo i canoni medievali.
«Che libro strano!»  costatò Zoe «Non sai dove tuo nonno lo abbia preso?»
L’amica scosse la testa «No, ma non gli ho chiesto nulla, non sa neanche che ce l’ho.»
Era comprensibile, il nonno di Shannon era una persona parecchio strana, raccontava sempre storie avvincenti di battaglie e viaggi in modo talmente dettagliato che sembrava averle vissute in prima persona. In casa sua si trovavano sempre oggetti di antiquariato strani e ogni volta che gli si chiedeva da dove venissero rispondeva che aveva molte conoscenze, ma non approfondiva.
Ann non era la prima volta che tornava dalle vacanze con qualcosa di particolare da mostrarle, certo una come Zoe era abituata alle cose strane, anzi erano proprio all’ordine del giorno; ma un conto era lei che era cresciuta al Sancta Sanctorum un conto era la sua amica che viveva in una casa normale in cui non c’erano oggetti strani o posseduti!
Da una parte sapeva che forse avrebbe dovuto avvertire suo zio, dall’altra: c’era una mappa del tesoro e questo significava solo una cosa che da qualche parte c’era un tesoro e lei voleva trovarlo! Se l’avesse detto a suo zio probabilmente non glielo avrebbe mai permesso, ma se lui non lo sapeva, non avrebbe potuto impedirglielo, giusto?
Guardò l’amica che ricambiò lo sguardo: l’avrebbero cercato.
La loro riunione segreta venne interrotta dallo zio di Ann.
«Vi va un dolce?» chiese.
Gli occhi di Zoe si illuminarono.
Il signor Miller ridacchiò a quell’improvviso cambio di espressione: «Ho una New York cheesecake», mostrò quello che aveva sopra il carrellino dei dolci.
«Posso una fetta?» chiese la giovane speranzosa.
«Certo! Ann?»
«Ma sì, la prendo anche io.»
Il ristoratore tagliò due fette.
Dopo aver mangiato la torta tornarono a guardare la mappa.
«Secondo te che luogo potrebbe indicare la mappa?» chiese Zoe guardandola con molta attenzione.
«Non saprei, ma sembra fatta troppo bene per essere falsa…»
Prima che potessero continuare le loro speculazione il cellulare di Shannon iniziò a suonare: era suo padre che la intimava di tornare a casa perché la sera avrebbero avuto ospiti.
L’amica sbuffò contrariata: «Devo andare, c’è una delle solite noiosissime cene con i suoi ex compagni.»
Suo padre era un ex studioso che aveva deciso di togliersi dalla ricerca e insegnare all’università: era un professore di lingue nordiche.
Si salutarono e Zoe accompagnò l’amica all’uscita del ristorante.
Rimasta sola, dopo aver ringraziato il signor Miller per l’ospitalità e per non aver fatto loro pagare il conto, si diresse fuori dal ristorante.
Tirò fuori il cellulare indecisa su cosa fare: avrebbe potuto chiamare Stephen e farsi venire a prendere, oppure-
I suoi pensieri vennero interrotti quando qualcuno le andò addosso.
 
   
 
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