Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Segui la storia  |       
Autore: darkroxas92    19/06/2022    2 recensioni
Midoriya Izuku è un ragazzo privo di Quirk. Per questo si è convinto di essere inutile e che il suo sogno di diventare un eroe resterà tale. Ma il destino potrebbe avere in mente piani diversi per lui. Dopotutto, non succede tutti i giorni che una nevicata improvvisa seguita da uno tsunami ti trascini in un nuovo mondo abitato da strane creature digitali, no?
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 12
La richiesta del mago


Izuku fissò in silenzio il ragazzo di fronte a lui, soffermandosi sul Medaglione.
“Cos’hai detto?” Chiese Leomon.
“So che state proteggendo la bambina. E sono d’accordo con la vostra scelta.”
A quella frase, Izuku e Leomon si guardarono, per poi rivolgere di nuovo la loro attenzione sull’albino.
“Come sei a conoscenza di tutto questo? Chi sei?” Domandò Midoriya.
Il ragazzo sorrise. “Immagino sia giusto che dubitiate di me. Ho scelto quest’aspetto per passare più inosservato… ma immagino sia meglio mostrarvi chi sono davvero.”
Detto ciò portò in avanti una mano e pochi istanti dopo uno scettro magico apparve tra le dita.
Senza aspettare oltre, cominciò a pronunciare delle parole in una lingua sconosciuta, lasciando che dallo scettro uscissero letteralmente delle righe di codice binario, che lo avvolsero fino a creare un enorme uovo composta da 0 e 1.
Quando questi scoppiò, rivelò al posto del ragazzo Wizardmon, il quale abbassò lo scettro.
“Che cosa?!” Esclamò Izuku, guardandolo con gli occhi spalancati. “Un Digimon?! E sei uno di quelli che erano presenti nel castello di Vamdemon!”
Wizardmon alzò una mano in segno di resa, mentre con l’altra gli lanciò il Medaglione, che il ragazzo afferrò al volo per istinto.
“Vamdemon ne ha consegnato uno a ciascuno dei suoi sottoposti.” Spiegò alla silenziosa domanda. “Ma non si è mai accorto che ho sostituito l’originale in suo possesso. Quello è il vero Medaglione della Luce. Consideralo una prova della mia buona fede. Odio Vamdemon quanto voi.”
Izuku alzò il Medaglione, per poi guardare il suo partner, che annuì.
“Ho incontrato Wizardmon molto tempo fa.” Rispose Leomon. “Non mi era parso malvagio, nonostante per chi lavorasse.”
“Ho seguito gli ordini di Vamdemon per un solo motivo. Ed era ripagare un debito verso una mia cara amica, che mi salvò la vita.”
“E chi sarebbe?”
“Tailmon. Mi ha salvato la vita, e io gli ho promesso che l’avrei aiutata in qualsiasi cosa. Oltre al fatto che mi ricorda una mia ancora più vecchia conoscenza.”
Detto ciò agitò lo scettro, creando altri sei cerchi magici, al cui interno era possibile vedere altri ragazzi e Digimon, ma nessuno di loro famigliare al duo.
In uno c’era un bambino affiancato da un dinosauro rosso, i quali si stavano abbracciando mentre ridevano.
In un altro c’era un gruppo di sei bambini, nessuno con un Digimon al suo fianco ma tutti pronti ad affrontare quello che sembrava a tutti gli effetti un angelo bambino
Nel terzo invece c’era un ragazzo davanti ad un Agumon più grande di quello di Taichi, i quali partirono uno contro l’altro, colpendosi a vicenda con un pugno.
Nel successivo invece c’era un ragazzino, il quale alzò una specie di cellulare, facendo uscire da esso centinaia di Digimon che si posizionarono alle sue spalle, pronti a combattere.
In quello dopo un ragazzo dai capelli verdi e un grosso paio di occhiali gialli sopra essi stava fissando un ragazzo dai capelli rossi, entrambi con a fianco una creatura digitale.
E nell’ultimo un ragazzino dai capelli castani stava fissando sorpreso un piccolo Digimon vagamente simile a un triceratopo completamente bianco.
“C-Che cosa… Chi sono?” Domandò Izuku, guardando i vari gruppi di ragazzi e ragazze.
“Gli eroi di altri Mondi Digitali che ho avuto modo di osservare.” Rispose Wizardmon. “Ne esistono più di quanti possiate immaginare, e in ognuno di essi un gruppo di Bambini Prescelti interviene sempre, anche se non sono chiamati così.”
Midoriya e Leomon continuarono a guardare sorpresi l’interno dei cerchi, dove si poteva effettivamente notare che ogni umano aveva in suo possesso una diversa versione di Digivice.
“Ho vagato per molto tempo in questo posto, ma infine sono riuscito a capire come muovermi al suo interno.” Continuò Wizardmon. “Questo posto è lo spazio che divide i vari Mondi Digitali. In seguito a una battaglia, sono stato scaraventato al suo interno, e per molto tempo mi sono ritrovato a vagare in esso, senza una meta.”
Izuku e il suo Digimon restarono in silenzio ad ascoltarlo.
“Allora tu vieni da un altro Mondo Digitale, esatto?” Domandò infine l’umano.
“Proprio così. Non vi dirò i dettagli perché non è giusto rivelare troppe informazioni sugli altri mondi, ma vi basti sapere che ho affrontato le forze del male insieme a molti altri Digimon. Ma non posso più tornare a casa. Il passaggio verso il mio mondo si è chiuso definitivamente.”
“Perché ci stai aiutando?” Domandò Leomon. “Hai detto che stai seguendo Tailmon per ripagare il debito nei suoi confronti, ma questo non sarebbe un tradimento?”
Sotto la bandana di Wizardmon fu quasi possibile vedere un sorriso.
“E per lei che sto facendo tutto questo. Non si direbbe, ma Vamdemon ha torturato per molti, molti anni Tailmon, fin da quando il suo Digitama si è schiuso. Questo perché non è sempre stata la docile servitrice che ora mostra di essere.”
“Davvero? Da quel che ho visto di Tailmon, è una dei Digimon più fedeli a Vamdemon.” Replicò Izuku.
“Non lasciarti ingannare dalle apparenze. Lo serve perché è più forte di lei, e sa che la potrebbe cancellare in qualsiasi momento. Tuttavia, io sono a conoscenza di qualcosa che sia Vamdemon che Tailmon ignorano.”
“E sarebbe?”
“Tailmon è il Digimon del Bambino Prescelto a cui appartiene quel Medaglione.” Rispose Wizardmon, facendo spalancare gli occhi agli altri due.
“C-Cosa?!” Esclamò Midoriya, non riuscendo a credere alle proprie orecchie.
“Esatto. E so per certo che Tailmon sta ancora cercando quel qualcuno che mi ha detto di sentire di dover incontrare. E quel qualcuno è la bambina che ha viaggiato al tuo fianco. Vi abbiamo seguito per un po’ di tempo durante il vostro viaggio, e l’ho visto: l’interesse inconsapevole e incondizionato di Tailmon nei confronti di una bambina umana apparentemente insignificante. E lì ho capito la verità. Nel momento in cui Tailmon le parlerà, il legame tra di loro si completerà. E la sua felicità sarà il saldo del mio debito nei suoi confronti.”
Izuku guardò negli occhi il Digimon, cercando di capire se stava mentendo. Tutto ciò che vide furono due occhi verdi stanchi.
“Ci tieni proprio a lei, vero?” Domandò infine, sospirando, per poi mettersi attorno al collo il Medaglione. “Ti credo, e ti ringrazio. Mi assicurerò di aiutarti con tutto me stesso nella tua missione! Sei con me, vero Leomon?”
Il Digimon sorrise, per poi annuire.
“Grazie.” Rispose il Digimon mago, chinando leggermente la testa.
“Come pensi di fare però? Dubito che Tailmon ti seguirà senza fare domande. Senza contare che al momento ci sono praticamente tutti gli eroi allertati e pronti a combattere qualsiasi Digimon senza un umano come partner.”
“Beh, allora è una fortuna che abbia usato su di lei lo stesso incantesimo che ho usato prima. In questo momento sembra un’umana in tutto e per tutto. E a questo proposito… devo chiederti scusa, Midoriya.”
Il verde sbatté le palpebre. “Per che cosa?”
“Ho dovuto far credere a Vamdemon di essere dalla sua parte. Per quello ho mandato i vostri amici a combattere altri Digimon. Sfortunatamente, anche Tailmon ha partecipato a questi scontri, con un obiettivo preciso… catturare l’umano chiamato Katsuki Baguko. Missione che ha portato a termine.”
Izuku spalancò gli occhi.
“Perché? Perché avrebbe dovuto rapire Kacchan? Non è un Bambino Prescelto!”
“So solo che è perché ti conosce. Forse spera di poter scoprire di più sul tuo conto.”
Il ragazzo restò in silenzio per qualche secondo, per poi sospirare. “Immagino non mi resti altro che sperare nella determinazione di Kacchan.” Disse infine. “Ha sempre voluto essere un eroe tanto quanto me. Per quando dica di odiarmi, non mi venderebbe mai a dei cattivi, soprattutto se questo significherebbe coinvolgere la mia famiglia.”
Wizardmon restò in silenzio, come anche Leomon.
“Non riesco a capire come puoi continuare a difenderlo nonostante tutto quello che ti ha fatto passare.” Fece Leomon. “Ma immagino che anche questo significhi essere un eroe, vero?”
Izuku sorrise e annuì.
“Midoriya Izuku… sei davvero un essere unico.” Mormorò Il Digimon mago. “In ogni caso, tutti gli altri sono riusciti a sconfiggere i propri avversari o a uscirne indenni. Rimangono solo tre di loro che non sono ancora stati attaccati, e fortunatamente tra di loro c’è anche Hikari. Vi manderò da loro mentre cercherò di rintracciare Katsuki e Tailmon.”
Detto ciò alzò lo scettro, aprendo un varco davanti ai due.
“E aspetta ancora un attimo.” Aggiunse, per poi mormorare altre parole in una lingua sconosciuta, lasciando che un’aurea verde avvolgesse Izuku.
“Ho creato una barriera intorno alle tue ossa. Mi pare di aver capito che quel tuo potere abbia un effetto negativo su di te. Ma funzionerà solo per pochi colpi, quindi cerca di controllarti.”
Izuku si guardò le mani, per poi chiuderle a pugno.
“Grazie. Devo fare mio questo potere, ma ora non ne ho il tempo. Il mio mondo, la mia famiglia, i miei amici… devo difenderli! Se questo significa rompermi ogni singolo osso, allora così sia!”
Detto ciò corse dentro il varco, seguito da Leomon.
“Midoriya… il tuo potere va ben oltre quello che hai appena guadagnato.” Disse Wizardmon, chiudendo il varco. “E temo sia quel tuo potere a preoccupare davvero Vamdemon.”
 

~~~~~~~~~~~

 
Il duo uscì dal varco, solo per ritrovarsi subito una lancia di ghiaccio volare contro di loro. Lancia che fu facilmente distrutta dalla spada di Leomon.
“Izuku! Leomon!” Urlò Hikari, attirando l’attenzione dei due su di lei, Todoroki e Tokoyami, entrambi in posa di battaglia.
“Midoriya.” Fece Shoto, abbassando le mani. “Come hai fatto ad arrivare qui?”
Izuku deglutì nel guardare i frammenti di ghiaccio che poco prima avevano rischiato di trafiggerlo, per poi tornare serio.
“Beh, diciamo che sono qui per una consegna speciale.” Disse, prendendo il Medaglione della Luce e mostrandolo, mentre il varco alle sue spalle si chiudeva.
“Quello è-” Fece Hikari, spalancando gli occhi.
“Non tutti i Digimon di Vamdemon sono dalla sua parte.” Si limitò a dire il ragazzo, raggiungendola e consegnandole il Medaglione, che brillo non appena toccò le sue mani. “E presto libereremo la tua partner.”
Hikari lo guardò, lasciando che alcune silenziose lacrime cominciassero a scendere dagli occhi. “Hai scoperto chi è?”
Izuku si limitò ad annuire.
“Midoriya… I rapporti su di te dicevano chiaramente che eri privo di Quirk.” Fece Todoroki. “Ti andrebbe di spiegarci che cos’è successo prima? Hai colpito quel mammut con un pugno facendolo volare via. Non è certo qualcosa che uno privo di Quirk può fare.”
Izuku si girò, ridendo nervosamente.
“Izuku ha scoperto di avere quel potere mentre si allenava con me.” Rispose Leomon, incrociando le braccia, mentre guardava Hikari sperando comprendesse il silenzioso messaggio. “A quanto pare, il suo viaggio nel Mondo Digitale gli ha permesso di risvegliare il suo Quirk, che fino a quel momento era rimasto dormiente. Non aveva detto nulla perché non è ancora riuscito a controllarlo.”
“Per quello il tuo braccio sembrava essersi rotto prima?” Chiese Tokoyami.
“Già…”
“Ma davvero, Deku?” Fece una voce alle loro spalle.
Tutti si girarono, ritrovandosi a guardare Bakugo, che teneva lo sguardo verso terra.
“Kacc-”
“Per tutti questi anni… non hai fatto altro che prendermi in giro, vero?” Lo interruppe il ragazzo esplosivo. “Beh, non che sia una sorpresa… sei un bugiardo seriale.”
“Kacchan?” Fece Izuku, sorpreso. “Che cosa stai dicendo?”
“Ti sei divertito a farmi credere di essere incapace? A interpretare la parte del debole bambino privo di Quirk?”
Leomon estrasse nuovamente la sua spada. C’era qualcosa di strano, e il suo istinto stava suonando l’allarme in proposito.
“Bakugo, che stai dicendo?” Domandò Fumikage.
“Sta zitto, testa d’uccello!” Gli urlò contro il compagno. “Questo riguarda solo me e Deku!”
Katsuki alzò lo sguardo, mostrando due occhi privi di emozioni.
“Mi è stato spiegato tutto quanto… nuovo One For All.” Disse infine, facendo spalancare gli occhi a Izuku e Leomon. “Dimmi… come ci si sente a essere il nuovo All Might? Anche se il fatto che tu non riesca a controllare il suo potere deve farti sentire piuttosto giù di morale. Ma quella tua testa da nerd starà sicuramente cercando di trovare un modo per risolvere quel problema, non è forse così?”
“D-Di che stai parlando Kacchan?”
Il ragazzo provocò due esplosioni dalle mani.
“Devo essere più chiaro? Sto parlando del fatto che All Might ieri ti ha passato il suo Quirk, ritenendo per qualche motivo noto solo a lui che tu fossi la persona più adatta per riceverlo!”
Todoroki e Tokoyami spalancarono gli occhi, guardando Izuku, come stava facendo anche Hikari.
Il ragazzo dai capelli verdi deglutì.
“N-Non ho idea di cosa stai parlando, Kacchan… Non si può ereditare un Quirk in quel modo. E poi perché All Might avrebbe dovuto scegliere proprio me, se fosse così?”
“E perché un ragazzino privo di poteri sarebbe stato scelto per viaggiare nel Mondo Digitale?” Continuò Bakugo. “Eri totalmente estraneo a quel mondo… eppure ti sei messo in mezzo, aggiungendoti ad un gruppo a cui non appartenevi. L’ottavo Bambino Prescelto… è quella mocciosa, no? E allora perché ci sei anche tu?”
“Chi sei?” Esclamò Leomon, avanzando. “Non dovresti conoscere le leggende del Mondo Digitale!”
A quel punto Bakugo restò in silenzio, per poi provocare altre due esplosioni, mentre l’aria intorno a lui comincio a offuscarsi.
“Tailmon, ora!” Urlò all’improvviso.
Prima che qualcuno potesse anche solo muoversi, la ragazza che aveva rapito Bakugo apparve come dal nulla di fronte a Shoto e Fumikage, colpendoli in pieno con una serie rapida di pugni, che li fece volare contro un muro vicino.
Allo stesso tempo Katsuki sembrò quasi sparire solo per riapparire alle spalle di Leomon, con le mani in avanti pronto a colpire Izuku, che fece giusto in tempo ad assicurarsi che Hikari non venisse coinvolta prima di prendersi in volto un’esplosione che lo fece sbalzare via.
“Izuku!” Urlarono insieme la bambina e il Digimon leone, mentre la corda del medaglione del ragazzo si ruppe, lasciando cadere a terra l’oggetto, proprio ai piedi del biondo.
“K-Kacchan…” Mormorò Izuku, rialzandosi. Fortunatamente l’esplosione non era stata così forte da lasciarli danni permanenti, ma sicuramente le ustioni si stavano facendo sentire.
Il suo vecchio amico non rispose, ma si abbassò a raccogliere il medaglione, tenendolo in vista di fronte a lui.
“Quindi è questa… è questa la brutta imitazione del tuo Simbolo. Non ci hai nemmeno provato, eh?”
“Chi sei?” Esclamò il verde, guardandolo. “Non sei Kacchan, vero?”
Bakugo lo guardò, mentre un sorriso deformò i suoi lineamenti.
“Sei sempre stato attento, Izuku.” Disse. “Ma non hai del tutto ragione stavolta. Questo corpo è effettivamente quello di Bakugo Katsuki… ma al momento sono io a controllarlo.”
“E lui ne è consapevole?” Mormorò Todoroki, cercando di alzarsi e di usare il suo Quirk, solo per ricevere un altro calcio allo stomaco da Tailmon.
“Non parlare, umano.” Disse, solo per saltare via per evitare di venire colpita da un’ombra simile a un uccello, proveniente dall’altro studente.
“Oh, questa non me l’aspettavo. Un potere così oscuro per uno che vuole diventare un eroe?” Fece il Digimon in incognito, sorridendo.
“Non dare per scontato le cose.” Rispose l’ombra. “Il fatto che io sia così non significa che sia del tutto cattivo.”
Bakugo sorrise. “Occupati di loro, Tailmon. Non importa cosa ne fai.”
La ragazza annuì, per poi lasciarsi avvolgere dai dati, tornando al suo aspetto originario, sfoderando così i suoi artigli.
“Come desidera.”
“Kacchan!” Urlò Izuku. “Se quello che dici è vero, allora devi opporti!”
Il biondo sorrise. “È inutile. La sua volontà è totalmente oscurata. Ma ora torniamo a noi, Izuku. È da tanto tempo che desidero parlarti nuovamente.”
Leomon digrignò i denti.
“E di cosa vuoi parlare?!” Domandò il Digimon.
Bakugo lo fissò. “Del suo tradimento. Di come Izuku Midoriya, apprendista eroe, ha tradito la persona a lui più cara.”
Non appena ebbe detto ciò dalla mano che teneva il Medaglione scaturì una forte esplosione.
E pochi secondi dopo i frammenti dell’oggetto caddero a terra, per poi dissolversi in pixel.
“Cosa?!” Esclamarono assieme Prescelto e Digimon, non riuscendo a credere ai propri occhi.
“Come ho detto, era solo una brutta imitazione.” Disse Katsuki.
“Non è possibile… ha brillato! Leomon è riuscito a evolvere!”
“Oh, Izuku… il fatto che tu sia riuscito a far evolvere un Digimon non è impossibile. Dopotutto…”
E mentre diceva ciò alle spalle del biondo apparve Vamdemon, il quale teneva in mano un oggetto famigliare al duo.
“Il tuo Medaglione ha brillato anche a distanza.” Concluse il Digimon vampiro, sorridendo.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: darkroxas92