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Autore: Chiririra00    26/06/2022    1 recensioni
[TodoDeku]
[AU]
Conosciamo tutti la famosa storia di Romeo e Giulietta insieme alla scena del balcone. E se al loro posto trovassimo due protagonisti differenti?
Genere: Fantasy, Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Hanta Sero, Izuku Midoriya, Shouto Todoroki
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sul balcone di una grande e prestigiosa villa immersa nel verde della radura, ci stava un ragazzo dagli strani capelli bicolore: metà rossi come il colore della sua casata e metà bianchi come la fioca neve dell'inverno. Era sera, l'aria fresca si abbatteva sul suo viso mentre guardava l'ignoto sbuffando sonoramente. Non sapeva perché stava lì, forse aspettava un segno del destino, o semplicemente voleva solo prendere una boccata d'aria fresca per dimenticare il suo destino, oppure voleva sfuggire alle chiacchiere del suo migliore amico, Sero Hanta, che si trovava nella sua camera a leggere un libro commentandolo a voce alta.  Un frusciare dei cespugli sotto di lui lo mise sull'attenti; si sporse  dal balcone cercando di scrutare la fonte di quel lieve suono, ma intravide solo il verde scuro dei cespugli di more, o almeno così sembrava. Uno di essi si mosse, all'improvviso, il ragazzo non capiva, visto l'impossibilità della cosa, ma il chiarore della luna gli mostro la verità: un viso, che ogni volta che lo scrutava gli faceva venire il batticuore. Sgranò gli occhi eterocromatici, uno azzurro come il cielo privo delle nubi grigie come l'altro occhio che possedeva, dalla sorpresa, e si sporse più in avanti per scorgere quelle costellazioni che contornavano quel volto. "Izuku, cosa ci fai quì? E' pericolo per te rimanere qua, se mio padre ti vede per te è la fine, torna a casa prima che qualcuno ti possa scoprire". Il ragazzo dai folti capelli verdi sorrise e deciso disse "Shoto, non riuscivo a non pensarti. Al chiudersi degli occhi il tuo volto mi si parava davanti, stavo impazzendo, la tentazione era tanta, è una follia, ma dimmi, come facevo ad addormentarmi al pensiero che il mio amato si trovava solo a qualche passo di distanza?" Shoto sussultò a quelle parole e rispose con clamore "Anche per me è difficile rimanere chiuso qua, il mio amore è troppo grande è questa la verità. Vorrei abbracciarti, baciarti, sussurrarti "Ti amo", perdermi tra le tue braccia e donarti ogni mio arto." Izuku arrossì alla dichiarazione, non perse la sicurezza e si fece condurre dall'emozione. "Io strapperei le nostre vesti, eliminerei le differenze, ti renderei mio in un attimo, e tu mi renderesti tuo con questo atto." Anche le guance di Shoto si colorarono di rosso, la conversazione stava diventando interessate, benedisse chiunque l'avesse fatto uscire in quell'istante. "La voglia non ti manca, lo leggo sul tuo volto, siamo sicuri che sei uscito solo per avere questo confronto?" Izuku ghignò, gli occhi assottigliò, si appoggiò al muretto lì accanto incrociando le braccia, pronto a rispondere a quella provocazione mancata. "Il mio intento era dichiararti il mio amore, farti sapere quanto batte il mio cuore. Ora tu mi hai provocato, il calore in me hai portato, i brividi scorrono, un pensiero mi gira intorno; il sapore salato delle tue labbra, i baci sulla pelle bagnata." Shoto non poteva resistere più di tanto, decise di far diventare la parola un fatto. Si congedò con un sorriso sulle labbra, e andò nella sua camerata. Il suo amico, Sero, riposava, con il libro spalmato sulla faccia; sorrise alla tenera vista, e poi corse giù per le scale come un treno in pista. Quando aprì l'enorme portone un sorriso, davanti a lui, gli si presentò sornione; lo baciò senza perde tempo, ne avevano sprecato anche abbastanza per il momento. In braccio, Shoto, prese il suo amato, e le scale salì piano piano. Raggiunta una camerata con un letto a baldacchino ci posò sopra il ragazzo dal cappello verdino. I baci, le carezze, era tutto confuso: le sensazioni erano nuove, i sentimenti così profondi, e loro non desideravano altro che dar vita ai loro sogni. Dei vestiti si privarono, davanti all'altro nudi rimasero, arrossirono alla vista ma continuarono, quello che volevano era ben altro. Gli occhi che si specchiavano nelle iridi luccicanti dell'altro, trasmettevano paura, amore, una grande emozione, la voglia di trovarsi e legarsi per l'eternità, sotto le stelle di quella serata colma di libertà. Quando si unirono tutto era così strano, cosa stavano provando? Una lacrima solcava sul viso, l'altro l'asciugava, un gemito usciva involontario, l'altro con la propria bocca lo zittiva per tenersi privato quel suono incantato. Le mani si cercavano, le gambe si accavallavano, le coperte si scompigliavano, ma soprattutto, si amavano. Un ultimo movimento è quel momento di gioia finì con un bacio, una promessa di un amore purtroppo vietato. Dormirono insieme quella notte, cullati dalle braccia dell'altro e dalle note di quella canzone, il vento estivo suo cantautore, che narrava di due giovani e del loro amore, che con cura veniva custodito da ogni costellazione.
   
 
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