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Autore: Kodama_    03/07/2022    3 recensioni
[OiHina | 1600 parole]
Shouyou vuole lasciarsi inghiottire da Oikawa e poi vuole che il mare li inghiotta entrambi.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Shouyou Hinata, Tooru Oikawa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sei minuti sotto l'acqua


Il primo minuto, Shouyou fissa Oikawa che fissa il mare e pensa: oh, merda. Merda, merda, merda.
È che, vedete, in quell’arco di tempo, in quell’apostrofo microscopico lungo sessanta secondi, Shouyou trova l’infinito. Shouyou fissa Oikawa che fissa il mare e si disgrega, si dissolve nella notte, nella sabbia tiepida, nell’odore di salsedine.
Merda. Sarà stato l’ultimo Mojito?
No, non è stato l’ultimo Mojito. È stato il mare.
È stato il rumore del mare, lo sciabordio notturno delle onde. Ed è stato Oikawa, seduto accanto a lui, che fissa l’oceano scuro e denso come se volesse annegarci dentro. Non con disperazione, ma con bramosia: vuole che il mare lo ingoi, lo divori.
Oikawa fissa il mare incantato e Shouyou vede i suoi occhi riflettere le increspature dell’acqua. Anzi, no, non si limitano a riflettere, è come se all’improvviso i suoi stessi occhi si fossero trasformati nell’oceano.
No, pensa Shouyou. Non sono stati i suoi occhi a cambiare. È stato il mare.
Il mare ha rubato gli occhi di Oikawa. E Oikawa glieli ha ceduti volentieri in cambio di sessanta secondi di immortalità.
Ne è valsa la pena?
Shouyou fissa Oikawa che fissa il mare.
Sì.

(E per te? Ne è valsa la pena? Soffrire così tanto, sacrificare così tanto, secondi e ore e giorni e settimane e mesi e anni, tempo e tempo e tempo, in equilibrio su una sinfonia lenta e agonizzante, spine nella carne e un cappio intorno al cuore. Dolore, dolore e dolore. Ne è valsa la pena? Per un’immortalità di sessanta secondi?
Shouyou fissa Oikawa, ma pensa al mare. Non esita.
Sì.)

*

Il secondo minuto, Shouyou distoglie lo sguardo dal viso di Oikawa e lo punta sull’oceano.
Scopre che non c’è poi tanta differenza.
Shouyou vorrebbe immergersi dentro l’acqua. Piano, dolcemente, prima la punta dei piedi, poi le caviglie, poi continuare ad avanzare lasciando che l’acqua salga, che gli bagni i polpacci e le cosce e la pancia e il petto e le spalle, mentre il corpo, passo dopo passo, diventa sempre più leggero. Poi vorrebbe trattenere il fiato e andare giù.
Andare sott’acqua significa escludere la realtà. L’unica cosa che senti è il rumore dell’oceano che ti comprime, e l’unico colore che vedi è il suo. Immergersi significa tornare a percepirsi interamente, profondamente. Solo sott’acqua puoi vedere e toccarti l’anima.
Sprofondare significa ritrovarsi, capirsi, ricalcare i contorni della propria sagoma e poi lasciare che si sciolgano col sale. Poi la corrente li porterà via. Ti porterà via e sarai in grado di arrivare ovunque.
Shouyou vorrebbe Oikawa addosso un po’ come vorrebbe addosso l’oceano. Vuole sentire le mani di Oikawa prima sulle caviglie, poi sui polpacci, vuole che lo tocchino sempre più in alto, che lo accarezzino ovunque. Shouyou vuole le sue mani conficcate dentro la gola.
Shouyou vuole lasciarsi inghiottire da Oikawa e poi vuole che il mare li inghiotta entrambi.

(Allora vai giù. Vai lontano, al largo, e poi vai giù. Lascia che il mare ti racconti una storia mentre vi annega.)

*

Il terzo minuto, Shouyou tocca la gamba di Oikawa col tallone. Oikawa, al contatto, scopre i denti in un sorriso compiaciuto senza distogliere lo sguardo dall’oceano.
Guarda me. Devi guardare me, pensa Shouyou.  E poi: che cosa vedi? Cosa vedi davanti a te, dentro al mare? È la stessa cosa che vedo io?
Oikawa gli prende la mano. È un gesto improvviso, inaspettato. Shouyou, colto di sorpresa, drizza le spalle in uno spasmo. Poi punta lo sguardo verso il basso e guarda le loro dita intrecciate, offuscate nel buio. Shouyou stringe la presa, e guarda la sua mano mentre lo fa. La grandezza è diversa, ma entrambe sono bollenti, Shouyou non capisce quale scotti di più. Percepisce la sabbia sotto i polpastrelli, setosa e ruvida come vetro.
Shouyou vuole mettersi la mano di Oikawa in bocca. Vuole mettersi la mano di Oikawa in bocca e poi vuole leccargli le dita e leccare la sabbia sulla pelle e poi il collo e le labbra e ingoiare prima la saliva e l’oceano, e poi il cielo stesso. Shouyou vuole ingoiare tutto quello che si trova intorno a lui e lontano da lui, vuole che la realtà si dissolva sotto il palato, vuole scolarsi Oikawa come il Mojito di prima.

(Il mare è spietato. Eppure, di tanto in tanto, sa essere gentile. Ti alleggerisce il corpo, ti disinfetta le ferite. E c’è gentilezza anche nel modo in cui Oikawa ti tiene la mano.)

*

Al quarto minuto, Oikawa smette di fissare il mare e finalmente si volta verso Shouyou.
Shouyou gli fissa gli occhi che brillano come se oltre al mare avessero ingoiato i tramonti. Si crogiola in quel luccichio malizioso, se ne appropria, lo restituisce doppio con le guance arrossate.
“Di’ un po’, ti sei mai pentito?” gli domanda Oikawa. “Di tutto questo.”
Oikawa disegna un cerchietto con l’indice. In quel cerchietto è racchiuso il Brasile, il Giappone che si è lasciato alle spalle, le incertezze, i fallimenti, la caparbietà, la follia su cui ha scelto di scommettere il suo sogno.
Shouyou pensa che è diventato in grado di fermare il tempo. Ha sciolto tutti gli orologi del mondo e ora le lancette non esistono più. E insieme agli orologi ha sciolto le voci di tutti coloro che gli hanno detto che non ce l’avrebbe mai fatta. Shouyou ha accatastato tutte le persone che l’hanno deriso o criticato in un cestino, e le ha bruciate vive. Gettare le loro ceneri in mare è stata la prima cosa che ha fatto quando è arrivato in Brasile.
Shouyou ghigna. Le guance fanno male.
“No,” dice. “Mai.”

(Sii orgoglioso di quello che sei diventato. Perché quando nessuno sarà dalla tua parte, dovrai esserci tu. Dovrai tifare per te stesso a squarciagola. Tu, la tua ombra, i tuoi occhi, il tuo cuore. Poi guarderai il mare e capirai che è abbastanza. Più che abbastanza. Hai sempre avuto la chiave dell’infinito dentro la tasca.)

*

Il quinto minuto, Shouyou si innamora. E come potrebbe non farlo? Come potrebbe non innamorarsi di Oikawa che lo fissa come prima fissava il mare? Che lo fissa come se dentro Shouyou fosse custodito il segreto di quella fame insaziabile?
Shouyou si sente così desiderato. E desidera con altrettanta intensità. Oikawa e Shouyou bruciano più del sole, più del mare.
Ha la gola annodata per la felicità e l’ansia, il sapore dell’alcool e della salsedine sulla lingua.
Shouyou si innamora veementemente. Vuole infilargli le mani dentro le costole, aprire il suo corpo e nuotarci dentro. E come potrebbe non volerlo quando ci sono loro due, seduti sulla spiaggia? Come potrebbe non volerlo con tutto se stesso quando le dita di Oikawa sono così morbide e strette intorno alle sue, quando il mare davanti a loro scroscia e canta e urla e spiega loro il significato di permanente, di indelebile?
Dove inizia e dove finisce l’oceano? Dove iniziano e dove finiscono loro due?

(E ti senti così fragile. Fragile e a un passo dalla morte e per questo è bellissimo, per questo ti senti vivo e pulsante come il tuo cuore. Lo sai cosa adori particolarmente? Che Oikawa, oltre ad assomigliare all’oceano, assomiglia al tuo sogno che si concretizza. Assomiglia a te, ha fatto le tue stesse scelte, ha la tua stessa follia, ha scommesso sulla stessa probabilità microscopica. Eppure è lì, tu sei lì, siete entrambi lì e siete insaziabili e siete i più forti di tutti. E il mare, che potrebbe uccidervi in un istante, si è innamorato di voi e quella notte ha deciso di risparmiarvi la vita e di accarezzarvi le caviglie.)

*

Il sesto minuto lo vuoi baciare così forte che ti tremano le labbra. Perciò gli afferri il viso tra le mani e ti avvicini, sorridendo impacciato davanti alla sua sorpresa.
Il primo bacio è rigido perché hai troppa ansia, quindi ci riprovi ancora e ancora finché non ti sciogli contro la sua bocca e il suo respiro.
Mentre baci Oikawa ti sembra di assaggiare l’oceano e l’arroganza. Oikawa ti scivola nel cuore e nelle ossa con una facilità inaudita, perché ti capisce alla perfezione, perché sa cosa significa rinunciare a tutto e scommettere sulle tue sole forze quando nessuno crede nel domani che vedi, in quello che diventerai. Oikawa sa cosa significa amare visceralmente e violentemente, sa cosa significa non riuscire a smettere di desiderare, non riuscire a smettere di arrampicarsi verso l’alto prendendo a morsi la pietra. Condividete la dipendenza, la fame, e volete un mondo fatto di oro.
Oikawa ti sembra immenso e grandioso, e allora anche tu ti senti immenso e grandioso mentre ti bacia il collo, mentre ti infila le mani sotto la maglia e ti accarezza la schiena. Oikawa è immenso e grandioso e allora anche tu ti senti così, ti senti parte dei mare, sei parte del mare, distruttivo e bellissimo e crudele e fatale.
Tu vuoi baciare Oikawa per sempre. Vuoi inghiottirlo e vuoi che lui inghiotta te.
Siete senza fine e senza inizio, siete egoisti, voraci, inappagabili, sconfinati, cristallizzati nel presente e nelle conchiglie sotto i vostri piedi, e per questo perenni.

Siete liberi, liberi, liberi.


Note
ASDFGHJKLKGYFG OIHINAAAA!!! LI AMOOOOO.  Una vita che volevo scrivere su di loro,!!!! Molto cortina questa storia e pure frettolosa perché l'ho cacata in poco tempo ma sinceramente ho scritto roba molto peggiore impegnandomi molto di più (tristemente) quindi direi di prenderla così com'è. OIHINAAA!!!! spero di tornare con qualcosa su di loro di lungo e di drammatico. Oihina... bellissimi.... oighina... dquqyduiljKL
VABBè. grazie mille per aver letto! GRAZIE PER AVER LETTO UN ABBRACCIO ALLA PROSSIMA!!!
See ya! ♥
   
 
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