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Autore: MauraLCohen    05/07/2022    0 recensioni
Sandy e Kirsten rimangono chiusi fuori casa.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kirsten Cohen, Sandy Cohen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fuori Casa 


« Ho già detto che mi dispiace. » Sandy guardava la moglie fare avanti e indietro per il loro vialetto, chiaramente spazientita. 

« Non ho detto niente » replicò, secca, fermandosi un momento per rivolgere lo sguardo verso di lui. 

« Tu no, ma i tuoi occhi sì. » Sandy le sorrise, conosceva quello sguardo che gridava ”te lo avevo detto”, era impossibile per lei evitarlo, era la sua indole perfezionista, quella della donna che aveva sempre tutto sotto controllo e a cui non capiterebbe mai di rimanere chiusa fuori casa per colpa delle chiavi. 

« Sei proprio sicuro di non averle prese? » 

« Tesoro, è la terza volta che me lo chiedi e la terza che ricontrolliamo. Non le ho addosso, né nella valigetta e non sono in macchina. Devo averle lasciate sulla scrivania dello studio, quando sono tornato per prendere la cartella di Sophie. » 

Kirsten alzò gli occhi al cielo e riprese a camminare. 
Avanti e indietro. Avanti e indietro. 

« Mi fai venire il mal di mare » azzardò lui, sapendo che in quel momento qualsiasi parola fuori posto avrebbe potuto costargli caro. 

« Sto ragionando. » Era seccata. 

« Non potresti ragionare da seduta? » 

Lo sguardo che gli rivolse fu sufficiente come risposta e Sandy tornò a guardare in basso. 
Poi, di colpo, Kirsten ebbe l’illuminazione: 

« Se passassimo dalla porta sul retro? » disse, guardando Sandy speranzosa. 

« Non è chiusa? »

« Tentar non nuoce, no? » 

E in effetti, bastava scavalcare la piccola staccionata e atterrare sul giardino. Un piccolo sforzo per evitare di passare le successive due ore ad aspettare che la loro bambina tornasse da scuola con la copia delle chiavi di casa. 
Così Sandy si mise in piedi, risvegliando le gambe dal torpore in cui erano piombate nell’ultima mezz’ora di attesa. 
Si diresse verso la staccionata e vi si ancorò con le mani, facendo forza sul legno per darsi la spinta giusta e saltare. 
Atterrò dall’altra parte senza alcun danno collaterale. I piedi erano ancora interi, così lui. 

« Ah! » esclamò, voltandosi verso la moglie, dall’altra parte del muro di legno. « Sono ancora agile come un ventenne. » 
La guardò con fare allusivo e soddisfatto, ma Kirsten non gli diede alcuna soddisfazione. 

« Ventenne, apri quella porta. » 

Così, senza dire altro e privato del suo momento di gloria, Sandy si diresse verso la porta laterale, che fungeva da accesso diretto tra la casa e la piscina. 

Kirsten attese impaziente davanti all’ingresso. Guardava la porta e ascoltava i rumori, sperando di sentire i passi di Sandy dentro casa. 
Quando finalmente sentì il perno della serratura scattare, si rese conto di aver trattenuto l’aria nei polmoni fino a quel momento e la lasciò andare. 

« Non dovevi averla chiusa tu la porta sul retro? » Sandy inarcò un sopracciglio, fingendo una nota di disappunto. 

« Non mi sembra rilevante adesso » glissò lei, portandosi le mani sui fianchi. « Anche stavolta ci ho tirato fuori dai casini. » Sorrise soddisfatta, fingendo di non notare la sua schiacciante colpevolezza. 

Sandy rise. La prese per un braccio e la tirò in casa. Spingendola contro la porta, mentre la chiedevano. 

« Tu? » le mormorò contro le labbra. « A me risulta di essere stato io a scavalcare la recinzione, ad aprire la porta e tirarci fuori dai casini. » 

Lei annuì, osservando la bocca del marito che si muoveva. 

« Di chi è stata l’idea di usare la porta sul retro? » 

« Tua » replicò lui, avvicinandosi ancora. 

« Chi l’ha lasciata aperta? » 

« Chi si è scordato di chiuderla, vorrai dire. » 

« È lungimiranza. » 

« Ah! Si chiama così? »

« Mmh-mmh. » Kirsten sorrise contro la lieve pressione che le labbra di Sandy avevano iniziato ad esercitare sulle sue. « So prevedere le tue mosse anche involontariamente. » 

« Sono un uomo fortunato. » Sandy ricambiò il sorriso, schiudendo la bocca per accogliere quella di lei.

« Non sai quanto. »
   
 
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