Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Cesca_Haibara20    11/07/2022    1 recensioni
Tu e Jean state insieme da nove mesi, state bene nonostante qualche momento di gelosia da parte di lui.
Per partecipare all'ultima spedizione sei dovuta stare a stretto contatto con Reiner e lui per un po’ è riuscito a trattenere la gelosia, ma dopo che ti ha dato un bacio a stampo vicino alle labbra per ringraziarti di avergli guardato le spalle e salvato il culo, Jean non ci ha visto più.
Genere: Angst, Fluff, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jean Kirshtein, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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Dopo che hai finito di farti la doccia Jean ti raggiunge nel corridoio, ti prende per il polso e si dirige in camera sua trascinandoti letteralmente dietro di lui.

«A-amore che hai?»
Domandi sorpresa delle sue azioni, di solito non è così irruento con te anzi, è sempre dolce e ammettiamolo, sottone.
«Puoi stringere di meno...?»
Cerchi di decifrare il suo sguardo ma lui sembra una statua di pietra.

Entrate in camera, chiude la porta e ti sbatte contro il muro facendoti sbattere gli occhi per il dolore.

«Sbaglio o tu e quel deficiente di Reiner siete diventati molto amici, uh?» ti domanda freddo.
«M-ma di che parli...?» lo guardi confusa.
«Di che parlo? Di che parlo?! Credi che non me ne sia accorto di come ti tratta?! È da quando siete diventati pappa e ciccia che non fa altro che farmi innervosire trattandoti come se fossi sua!»
«Che cavolo dici?! Non mi tratta affatto così!»
«Ah no? Credi che io sia cieco per caso?!»
Sbatte entrambe i pugni contro il muro facendoti stringere nelle spalle e stringere gli occhi.
«Come se a te non piacessero le sue attenzioni...»
«Cosa stai insinuando? Credi che io ti tradisca o possa tradirti con Reiner!?»
«Beh, da come ti fai trattare da lui, un dubbio mi è venuto.»

Non puoi credere alle sue parole. Non riesci a concepire che il tuo ragazzo abbia il dubbio che tu lo stia tradendo.

«Ti prego, dimmi che scherzi...» avvicini una mano verso il suo viso ma lui ti ferma. «Perché dovrei tradirti se tutto quello di cui ho bisogno sei proprio tu?»
Alla tua domanda rimane in silenzio non sapendo cosa replicare.
«Jean...»
Lui abbassa lo sguardo e si allontana di te di qualche passo.
«Non ti fidi di me.» quella frase sembra toglierti il fiato.
«Piccola-»
«"Piccola" un cazzo, tu non ti fidi di me!»
Sei incredula alle parole che hai appena proferito.
«Allora se non ti fidi di me significa che anche io posso dubitare di te. Credere che guardi un’altra o che pensi a un’altra, e chi lo sa, magari si tratta proprio di Mikasa.»
Sai benissimo i sentimenti che provava nei suoi confronti e, in fondo, non ti è mai andata giù che lei li abbia sempre murati.
«Guarda che io e Mikasa siamo solamente buoni amici dopo che mi sono fidanzato con te.
«Che c’entra? Rimane comunque bella da morire!»
«Oddio bella! È… è un tipo.»
La sua risposta ti fa inarcare un sopracciglio in segno di disapprovazione. Come può negare con così tanta facilità?
«Certo… un tipo… Adesso mi prendi pure per cogliona, vero?»
Il tuo cuore batte all'impazzata. Non sai se credergli o no, ti senti ferita perché nonostante tu gli abbia dimostrato in tutti i modi che ami solo lui, non sembra abbastanza. Stringi i pugni.
«Hai paura di perdermi? Fai bene, perché può accadere.» sono le ultime parole che pronunci prima di uscire dalla sua stanza sbattendo forte la porta.

Corri verso la tua camera in lacrime colme di rabbia e delusione, entri in essa e ti butti sul letto piangendo.
Soffochi il pianto nel cuscino e ti addormenti così.

Ore dopo senti voci ovattate e qualcuno litigare col pomello della porta costringendoti ad aprire gli occhi.
"Chi è che rompe a quest’ora..?" ti alzi in piedi e stropicciandoti gli occhi vai ad aprire.
Nel vedere quella figura davanti ai tuoi blocchi ti blocchi come se fossi una statua.

«Jean…?» sussurri.
Lui barcolla e ti abbraccia forte facendoti irrigidire.
«Mi shei mancata...» sbiascica con una piccola risatina alla fine.
Posi le mani sulla schiena e puoi sentire il suo odore.
"Dio mio, che puzza di alcool! Ma quanto ha bevuto e soprattutto, dove cazzo lo ha preso?"
Lo allontani da te in modo che stia in piedi ma non è molto stabile.
«Hai una minima idea di quanto puzzi di alcool?»
Gli domandi con tono rimproveratorio. Osservi meglio il suo viso e noti che ha qualche graffio e il labbro inferiore sanguinante.
«Ma che ti sei fatto?» gli accarezzi il labbro facendolo sobbalzare a causa del dolore. «Ne avrai combinata una delle tue, come al solito...»
«Mi dispiace....» mormora. «Sono... sono stato stronzo...»
«Perché hai bevuto così tanto? Ti hanno visto?»
«Vederti triste... rende triste me.»

Lo aiuti a mettersi seduto sul tuo letto, prendi un piccolo kit di pronto soccorso e gli disinfetti i graffietti sul volto prestando maggiore cura a quello sul labbro.
«Ecco qua. Tu adesso stai qui, io vado a inumidire un paio di fasce e ti aiuto-»
Ti blocchi vedendolo portarsi una mano alla bocca.
NO! NON OSARE!
«A-aspetta! Resisti okay?! I bagni sono vicini, resisti.» lo fai alzare prendendolo per il braccio e lo accompagni al bagno più vicino.

Anche se entrate nel bagno delle ragazze gli dai una mano ad inginocchiarsi e gli tieni la fronte con una mano lasciandolo vomitare. Anche sei ancora arrabbiata con lui non puoi lasciarlo lì da solo e con la mano libera gli accarezzi la schiena.

«Adesso passa tutto...» continui ad accarezzargli la schiena rassicurandolo.

Appena ha finito lo aiuti ad alzarsi e gli pulisci il viso inumidendo l’angolo di un asciugamano.

«Va meglio adesso?»
«Va una merda... ma almeno ci sei tu.»
Gli accarezzi una guancia e rimani dolcemente sorpresa nel vederlo che non si scansa, anzi, poggia la guancia contro la tua mano per godersi meglio la carezza.
«Vieni, torniamo in camera mia.» posi un suo braccio intorno alle sue spalle e lo accompagni i camera tua.

Con attenzione lo aiuti a sdraiarsi e lui li attira a sé facendoti sdraiare accanto a lui. Ti soffermi a guardare il suo viso, i suoi occhi gonfi ed arrossati, il suo naso arrossato dall'alcool e le sue labbra lievemente schiuse facendoti sentire il suo respiro caldo contro la tua pelle.

«Sei andato a bere per dimenticare la nostra litigata?»
«Non la litigata... ma il dolore che ti ho procurato e la frase che hai detto prima di uscire... mi sento una merda per aver insinuato che tu mi stessi tradendo...» si passa una mano sugli occhi. «So che fra te e…» le sue labbra si incurvano in una smorfia. <<«Reiner, non c'è niente, ma sai come sono fatto, no? Allontano le persone ma con te non voglio farlo. Sei la persona più importante per me e non voglio perderti.»
Lo guardi negli occhi sorpresa.
«Sono stato ingiusto nei tuoi confronti e hai ragione. Posso sopportare l'idea che tu mi odia, ma non posso sopportare l'idea che non tu non sia più al mio fianco.»
Gli accarezzi una guancia.
«Ti prego... non abbandonarmi... ho bisogno di te nella mia vita.»
Ti avvicini al suo viso e gli dai un dolce bacio a stampo.
«Per questa volta ti perdono. Ma se succede di nuovo ti do un pugno.»
Sussurri sulle sue labbra facendolo sorride e ti bacia con foga.
   
 
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