Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: MsLucry94    16/07/2022    0 recensioni
Albion e Onore sono il nome di una daga e una spada donate a una bambina dorniana con i capelli argentati e gli occhi viola da parte di due padrini speciali: Lewyn Martel e Arthur Dayne
Questa storia parlerà di Game of thrones da prima della Ribellione di Robert alla fine della serie ma dal un punto di vista diverso. Quello di una bambina.
Si vedranno tutti gli avvenimenti principali e spero che possa piacere
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La sala del trono mi sembra improvvisamente molto diversa, molto più cupa di come l’ho sempre vista e le persone che ci sono dentro mi sono totalmente sconosciute. La persona che in questo momento sta seduta sul trono che è sempre stato del padre di zio Rhaegar è un uomo veramente enorme, alto e grosso, con una folta barba nera e occhi chiari, così diverso da zio Rhaegar e la sua famiglia. Le altre persone sono tutti uomini e sono in pochi quelli che in questo momento sorridono. Riconosco zio Barristan ai piedi dei gradini che portano al trono e provo a fargli un piccolo sorriso, cercando un po’ di conforto nella sua figura, ma il sorriso che ricevo da lui non mi convince. Non arriva agli occhi e non sembra neanche vero. - Molto bene, signori, adesso possiamo risolvere questo problema. – A parlare è stato proprio l’uomo sul trono, con una voce profonda e uno sguardo indecifrabile negli occhi. Occhi che mi fanno molta paura. Per quanto abbia un aspetto molto diverso e anche uno sguardo normale, mi ricorda troppo re Aerys prima di lui e mi fa paura. Mi giro in parte verso sinistra, come se accanto a me ci fosse mio padre e io fossi aggrappata al suo mantello bianco e questo mi dà sicurezza, come è successo spesso in questi anni. - Come ti chiami, bambina? – - Nymeria, sire. Nymeria Nymeros Martell. – - Se ho capito bene sei la figlia di una Guardia reale, il principe Lewyn, è esatto. – - Sì, sire, è esatto. Sono stata riconosciuta come sua figlia due anni fa. – - Siete molto legata alla famiglia del principe Rhaegar? – - Zio Rhaegar per me è stato un altro padre e zia Elia era imparentata con papà. Ero molto legata a tutti e due e consideravo sia Rhaenys che il piccolo Aegon come dei fratelli minori. – - Rimane il fatto che non è una Targaryen, nonostante l’aspetto, Robert. Non ha fatto nulla di male. – A parlare è un uomo restato sempre un po’ in disparte nella sala, un uomo che mi ricorda molto due altri che sono morti proprio qui, che fossero suoi parenti? - E che cosa dovrei fare di lei, Ned? Dimmelo, visto che non perdi tempo per ricordarmi la sua innocenza. – - Rimandala dalla sua famiglia a Lancia del Sole. Abbiamo già abbastanza problemi con i Martell senza che uccidiamo anche una bambina innocente. – - Non posso mandarla a Lancia del Sole come se niente fosse, era troppo legata alla famiglia Targaryen, potrebbe essere pericoloso. – - Allora cosa hai intenzione di fare, far giustiziare anche lei? Un altro bambino morto per colpa di questo assedio? Vogliamo essere ricordati tutti come infanticidi? – - Tu e il tuo dannato orgoglio, Ned! Non posso lasciarla libera come se niente fosse, punto e basta! Dobbiamo trovare un’altra soluzione, se non vuoi accettare forse la più semplice. – - Potremmo sempre tenerla qui come protetta. – A parlare è un altro uomo della sala, molto più vecchio degli altri due, ma anche molto più pacato. - Potrebbe anche essere una buona idea. – - No! Qualsiasi cosa ma non lasciatemi qui! – Le lacrime tornano prepotenti, ma cerco di darmi un contegno. Non voglio piangere davanti a questi sconosciuti, ma non posso rimanere in questo posto, è legato a troppi ricordi dolorosi. - Basta! – L’urlo del re mi gela il sangue e mi zittisce all’istante. I suoi occhi pieni di disprezzo mi mettono una paura incredibile addosso. - Per adesso sarai portata in una stanza e chiusa dentro. Non potrai uscire per nessuna ragione finché non verrà deciso il tuo destino. Potete andare. – Vengo trascinata fuori da questa sala da due uomini molto rudi, che con poco tatto mi portano fino in cima ad una torre, mi spingono senza tatto dentro ad una stanza e poi chiudono la porta a chiave. Finalmente mi prendo il lusso di piangere senza ritegno. Piango per mio padre, per zio Rhaegar e anche per zia Elia e i miei fratelli morti. - Robert, ti ripeto, abbiamo già abbastanza problemi con Dorne senza uccidere anche quella bambina. Lasciamola andare come pegno per quello che è successo alla principessa Elia ed ai suoi bambini. – - Non posso, Ned, è troppo pericoloso. La bambina era troppo legata alla famiglia di quel bastardo di Rhaegar Targaryen, lo chiama addirittura zio! – - E allora, è una bambina molto piccola, potrebbe essere solo un modo affettuoso di chiamarlo. – - E i due principi che credeva suoi fratelli? – - È cresciuta con loro e la differenza di età con la principessa Rhaenys deve essere stata veramente molto poca. È normale che a quest’età siano diventate come sorelle. È successo quasi lo stesso anche a noi due, ti ricordo. – - Non posso lasciarla andare come se niente fosse, non posso e basta! L’idea di Jon di tenerla come protetta mi piace molto. – - La bambina però non vuole restare alla capitale. – - Un protetto non decide dove stare! – - Robert… - - E va bene, quindi cosa suggerisci? – - Potrei prenderla io e portarla al Nord. – - Ne sei sicuro? La bambina potrebbe rivelarsi un problema non da poco. Le guardie mi hanno raccontato del pugnale. – - Sì, quella storia penso che farà il giro di mezza Approdo del Re. Due guardie che sono state pugnalate da una bambina di otto anni. – - Comunque non mi interessa, la bambina sarà al sicuro con me al Nord. – - Per me va bene, un posto vale l’altro. – - Bene, adesso che abbiamo risolto questo problema, devo andare. – - Ned, sei sicuro di andare? – - Sì, Robert, sono ancora arrabbiato per quello che è successo con i bambini e non posso perdonare quello che è successo così facilmente. Andrò a sud anche per cercare notizie di Lyanna. – - Bene. – L’ennesima nuvola all’orizzonte indica che qualcuno si sta avvicinando ancora una volta a questa torre. Da un posto abbandonato che nessuno conosceva come lo ha sempre definito Lewyn, sta improvvisamente diventando un posto fin troppo frequentato, soprattutto visto il momento delicato. È stato difficile per tutti questo periodo, dopo la scoperta di quello che è successo sul Tridente tutti noi abbiamo dovuto venire a compromessi con la nostra coscienza e con il nostro giuramento. Sapere che non eravamo lì quando Rhaegar è morto è stato un colpo terribile. E se lo è stato per noi, quello che ha passato la principessa Lyanna è stato ancora peggio. In fondo lei porta in grembo il figlio di Rhaegar e la prospettiva di crescere il bambino da sola e senza aiuto non deve essere stato facile da digerire. Almeno è tranquilla che il piccolo non sarà un bastardo. In fondo il loro matrimonio è stato ufficiale ed evidentemente consumato. I testimoni di tutto questo siamo noi e nessuno metterà mai in discussione l’eredità che questa creatura innocente si porta dietro. Sempre che le cose vadano a finire bene, cosa non così scontata. Le notizie arrivate dalla capitale hanno reso tutti ancora più nervosi. Non è stato facile, ma alla fine non ce la facevamo più ad aspettare notizie, quindi siamo andati a cercarcele da noi. Oswell, quello di noi meno riconoscibile e più facilmente passabile per un semplice passante, è stato spedito nel villaggio più vicino per avere delle notizie, qualsiasi tipo di notizia possibile, e quello che ci ha riferito ci ha fatto accapponare la pelle. La notizia della caduta della capitale e di quello che ne è seguito è arrivata presto a diffondersi in tutti e Sette i Regni. Ci ha fatto orrore scoprire quello che ha fatto un nostro confratello. Tutti noi eravamo perfettamente consapevoli che il re non fosse più adatto, ma mai saremmo andati contro il nostro giuramento di proteggerlo a tutti i costi come ha fatto ser Jamie Lannister. Uccidere il re già di per sé è un reato terribile, ma se ad ucciderlo è stato proprio colui che avrebbe dovuto proteggerlo a costo della vita, quel reato diventa dieci volte peggio. La scoperta di quello che hanno fatto alla principessa Elia ed ai suoi figli ci ha fatto orrore, senza contare l’ansia che ci ha messo per quello che è successo alla piccola Nymeria, che nessuna storia menziona. Questo può purtroppo significare troppe cose. Da una parte potrebbe essersi salvata, ma dall’altra le morti sono state molto più illustri di quella di una semplice bambina dorniana presente alla corte della capitale ed è anche possibile che sia morta e che nessuno si sia interessato alla sua sorte, troppo poco importante per i potenti. È stato a questo punto che è arrivata una lieta notizia. Ser Willem Darry, maestro d’armi della Fortezza Rossa e fratello di un nostro confratello, è riuscito a fuggire dalla capitale prima che venisse presa con il principe Viserys e la regina Rhaella incinta. Quando dall’orizzonte si vede più chiaramente chi sta arrivando, capiamo che la guerra è arrivata anche qui. Nonostante la distanza non è difficile capire chi sta arrivando. Lord Eddard Stark deve aver scoperto in qualche modo dove si trovava la sorella e adesso sta arrivando con un manipolo di uomini per riprendersela. Guardo per un’ultima volta questa torre che è stata la nostra casa per quasi un anno con occhi diversi. Adesso non è più possibile tornare indietro, succeda quel che succeda. Spero solo che la principessa non voglia tirarci un brutto scherzo proprio ora. È a fine della gravidanza, è ormai questione di ore, massimo di qualche giorno, e sono state chiamate delle levatrici dal villaggio più vicino proprio per questo, ma non sarebbe facile se decidesse di entrare in travaglio proprio adesso, con il fratello venuto a riprendersela. Ma non posso pensare a queste cose in questo momento. Il mio dovere, il mio onore e l’amicizia che mi ha legato a Rhaegar per tutti questi anni, mi dicono di mettermi davanti a questa torre diroccata e di combattere contro questi uomini che non hanno colpe, tranne quella di non sapere la verità. Verità che non abbiamo nessun diritto di dire noi. Ser Gerold è al centro, stagliato contro chiunque si stia avvicinando con la sua solita figura statuaria che incute timore in tutti i nemici, con me e Oswell ai lati. Oswell continua ad affilare la spada con la cote, inginocchiata per terra, senza preoccuparsi troppo di alzarsi per stagliarsi contro i nemici che stanno arrivando. Saranno pure in sette e sicuramente sette ottimi combattenti, ma noi rimaniamo pur sempre tre dei migliori guerrieri di tutti e Sette i Regni e non ci impensieriscono poi molto, nonostante il numero non vada a nostro favore. Ed eccolo qui, lord Eddard Stark, lord di Grande Inverno, protettore del Nord e grande amico dell’usurpatore Robert Baratheon. Arrivando si guarda intorno un po’ spaesato, ma si riprende in fretta quando ci trova tutti e tre pronti a combattere. - Vi ho cercati sulla Forca Rossa del Tridente. – Dice - Non eravamo là. – Controbatte ser Gerold. - Se ci fossimo stati, l’usurpatore avrebbe incontrato la sua fine. – - Anche quando Approdo del Re è caduta. Quando ser Jamie ha ucciso il vostro re con la sua spada dorata, ho continuato a chiedermi dove foste. – - Lontano. Diversamente, Aerys continuerebbe a sedere sul Trono di Spade e il tuo falso fratello Robert brucerebbe al fondo dei sette inferi. – - Sono venuto a Capo Tempesta a rompere l’assedio. I lord Tyrell e Redwyne hanno abbassato i loro vessilli e tutti i loro cavalieri si sono inginocchiati per giurare fedeltà. Ero certo di trovarvi tra loro. – - Noi non c’inginocchiamo facilmente. – - Ser Willem Darry è fuggito alla Roccia del Drago, con la tua regina e il principe Viserys. Ho pensato che vi foste imbarcati con loro. – - Ser Willem è un uomo valoroso e fedele. – - Ma non fa parte della Guardia reale. E la Guardia reale non fugge. – - Né allora, né ora. – - Abbiamo giurato. – - E questo è l’inizio. – - No. È la fine. – Nel momento in cui mettiamo tutti mano alla spada, sappiamo tutti come andrà a finire. Gli uomini del Nord sono risoluti e non si fanno scoraggiare dall’evidente disparità di forze. Fanno pressione incalzati dal maggior numero e non si fanno abbattere dalla palese discrepanza di forze. Sono risoluti a vincere a tutti i costi e ci danno del filo da torcere, ma sembra ancora che si possa vincere, finché non vedo nel giro di poco sia Oswell che ser Gerold cadere sotto i colpi di vari guerrieri. È terribile, ma non mi posso permettere il lusso di pensare alle loro morti, devo concentrarmi ancora di più per mettere fine a tutto questo il prima possibile. Adesso sono rimasto solo, ma questo non significa che gli uomini del Nord hanno già vinto. È una situazione molto simile a quello che è successo con la Fratellanza del Bosco del Re anni fa, l’ho già vissuta in prima persona e non ho paura. Ormai rimaniamo solo io e lord Stark, nessun altro degli uomini è ancora vivo e gli devo dar merito di essere un discreto combattente. Non certo al mio livello, ma non se la sta cavando per niente male, mi ha messo anche un paio di volte in difficoltà, ma inizio ad essere stanco di tutto questo, così impugno Alba, pronto a dare il colpo di grazia, quando sento qualcosa di metallico che mi trapassa il collo. È solo un attimo, sento un dolore lancinante, vedo tutto sfocato mentre cado a terra e poi l’impossibilità di respirare, il sangue che esce dalla mia bocca quando provo a respirare, la sensazione di annegare ad ogni singolo respiro. Un modo orribile di morire, soprattutto perché sono stato colpito alle spalle da qualcuno che credevo ormai già morto. Vedo per un ultimo istante lord Stark che incombe su di me con uno sguardo indecifrabile e alla fine sento la sua spada che mette fine al mio agonizzare.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: MsLucry94