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Autore: Nikita Danaan    01/08/2022    8 recensioni
Questo racconto partecipa alla challenge indetta dal gruppo privato Facebook "3 personaggi in cerca d'estate".
Giocare bene è importante per una squadra, ma è altrettanto importante poter giocare senza subire la pressione psicologica del tifo avversario. Quindi sia Daichi, sia Ukai senior, sia Saeko sanno dell'importanza di un buon tifo per tirare sul morale del Karasuno durante la partita contro l'Inarizaki.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Daichi Sawamura, Tanaka Saeko
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Gruppo A: Il numero del mese di nascita: 1. Sawamura Daichi
Gruppo B: Il numero del giorno di nascita: 28. Ikkei Ukai
Gruppo C: L'ultima cifra dell'anno di nascita: 2. Saeko Tanaka

 

Daichi sentiva la pressione del tifo dell’Inarizaki ed era certo che anche per i suoi compagni di squadra fosse lo stesso. Avevano persino una banda della scuola con tanto di trombettisti degni della filarmonica di Vienna!
A pensarci ne era quasi invidioso. Il problema era che quel tifo così agguerrito impediva a lui e agli altri di ingranare.

Tutto a un tratto sentì il suono di quelli che parevano tamburi.

Ci mancavano solo questi... pensò frustrato.

“Saeko-onesan!” la voce di Hinata però lo portò a guardare in alto e ad accorgersi che quel suono non proveniva dagli spalti dell’Inarizaki, ma dai loro.

Saeko era lì a colpire un wadaiko con l’espressione seria e concentrata di un monaco buddista.

“È così bella da far male!” esclamò Hinata tenendosi il petto con una mano, gesto compiuto anche da Nishinoya. Sembrava quasi che stessero per avere un infarto.

Daichi pensò che sarebbe stato un modo alquanto bizzarro di morire, su quel campo da gioco, dopo aver visto Saeko suonare. Il suo arrivo però era stato provvidenziale. Grazie a lei non avrebbero più dovuto continuare a subire il tifo dell’Inarizaki e avrebbero potuto concentrarsi meglio.

Potevano farcela.

 

Ikkei Ukai sorrise, osservando lo schermo del televisore*.

Gli veniva ancora spontaneo coordinare nella sua mente i movimenti della squadra, pensare ad eventuali consigli da dare ai giocatori. Suo nipote aveva dimostrato di cavarsela piuttosto bene. Non poter essere lì di persona in fondo gli dispiaceva: vedere le partite dal vivo era tutta un’altra cosa, però tutto sommato gli andava bene anche fare il tifo anche da casa.
L’Inarizaki sembrava veramente ostica, così come la sua tifoseria. Dalle riprese sembrava che però fosse arrivato anche per il Karasuno una tifoseria davvero agguerrita.

Quei ragazzi erano perfettamente in grado di vincere.

 

Saeko batteva colpi potenti sul tamburo.

“Forza!” gridò per incitare le compagne.

Delle ragazze la seguivano con i loro tamburi, mentre altre si occupavano di suonare dei flauto.

Erano arrivate in ritardo perché la sera prima avevano bevuto e fatto tardi, nonostante fossero partite in orario. Maledisse mentalmente quei dannati guidatori della domenica che andavano troppo lenti. Infatti aveva dovuto premere un bel po’ acceleratore per poter arrivare il prima possibile!

Respirò a fondo. In quel momento doveva rimanere concentrata. Il loro compito era creare un tifo non troppo rumoroso da sovrastare quello della squadra avversaria, ma che fosse come un secondo ritmo per permettere al Karasuno di non sentirsi schiacciato dalla pressione psicologica.

Ricordava ancora cosa era successo con la Shitarorizawa, anche essa squadra temibile dal tifo agguerrito. Ciò l’aveva innervosita. Era riuscita ad arrangiare qualcosa con il resto della tifoseria del Karasuno, ma quella volta la loro squadra necessitava di un tifo più organizzato.

Non migliore di quello dell’Inarizaki, anche perché vi era il rischio di non riuscire a dare ai ragazzi la spinta necessaria ad agire. Quello avrebbero dovuto farlo a modo loro.

Tutto ciò che potevano fare loro dunque era dare loro un po’ di respiro ed equilibrare la situazione tra le due squadre, altrimenti sbilanciata troppo a favore dell’Inarizaki.

O almeno quello era ciò che Saeko sperava, ma tutti loro avevano fiducia nel Karasuno.

Ce l’avrebbero fatta, come sempre.
 

Angolo dell'autrice

*[...] televisore: non mi sembra che Ikkei Ukai fosse presente fisicamente durante la partita con l’Inarizaki, quindi me lo sono immaginata che segue la partita da casa, visto che viene trasmessa in TV.

Come al solito ho leggermente sforato con il limite di parole. Ho fatto del mio meglio per tagliare, ma più di così non riuscivo a fare. Devo dire che sono stata abbastanza fortunata, poiché mi sono usciti 3 personaggi che era anche facile far interagire in un qualche modo tra di loro, anche se all’inizio avevo letto l’Ukai sbagliato e allora avevo narrato dal suo punto di vista (meno male che me ne sono accorta e ho cambiato). È stato più difficile gestire questo personaggio: ero più soddisfatta di come mi era venuto il punto di vista di Ukai junior, però spero di essere riuscita anche a tratteggiare al meglio Ukai senior.

Ho leggermente "barato" perché ho inserito, per motivi di trama, anche degli accenni a Hinata e Nishinoya. Però spero di aver fatto un buon lavoro tratteggiando la psicologia dei "miei" 3 personaggi. Ditemi che ne pensate se volete con un commento e alla prossima!
Nikita

P.S. Immaginarmi Saeko che guida come una matta per cercare di non fare troppo tardi mi ha ricordato la scena di quando deve portare Hinata e Kageyama a Tokyo. È stata una cosa che ho voluto troppo inserire come citazione XD

 

 

   
 
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