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Autore: Sia_    04/08/2022    1 recensioni
Hogwarts AU | A Mari Lace
Luka/Chloé – Adrien/Marinette
Manca una settimana e mezza alla partita di Quidditch tra Corvonero e Grifondoro.
Adrien è innamorato di Marinette. Marinette è innamorata di Adrien. E sono i soliti Adrien e Marinette, che non riescono a parlare a cuore aperto e a dichiararsi.
Qui la loro goffaggine potrebbe persino mandare a monte l'intera partita! Riusciranno Luka e Chloé a ribaltare il risultato?
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“È la prima volta che mi capita.” Chloé gli si piazza a fianco, le loro spalle si toccano, “È la prima volta che qualcuno mi fa notare di essere indiscreta. Insostenibile, certo. Odiosa, anche. Viziata, pure. Indiscreta però mi è nuovo.”
“Ti piace collezionare complimenti, vedo.”
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Chloe Bourgeois, Luka Couffaine, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Una lunga lista di indiscreti complimenti 


A Mari Lace, buon non compleanno. Il giorno del tuo compleanno, leggilo senza negazione. 
Ti voglio bene 

1. 

Chi?!” 

Il chiacchiericcio della sala studio diventa silenzio e persino i tavoli più lontani si girano verso quello di Adrien Agreste e Chloé Bourgeois. Sono venuti in biblioteca con l’idea di fare i compiti di Aritmanzia, materia che al quinto anno hanno deciso di seguire insieme. I compiti però sono dimenticati da qualche minuto, lasciati nell’angolo della scrivania di legno. 

Chloè, che è saltata in piedi poco prima, adesso stringe le labbra e torna seduta con le braccia incrociate nel tentativo di disperdere l’attenzione. Adrien, dall’altra parte, è diventato rosso in faccia e fa finta di studiare il suo libro di testo. Appoggia il gomito al tavolo e si nasconde sotto l’avambraccio. “Hai sentito benissimo” mugugna, alzando titubante gli occhi sull’amica. 

Chloè se ne sta zitta per qualche secondo, poi la risposta prende forma sulle sue labbra sporche di un velo di lucidalabbra. “Adrikins, è ridicolo, assolutamente ridicolo!” 

 

Chloé arriva a Hogwarts quando ha undici anni, tiene stretta la mano di Adrien per la traversata del lago e poi per tutti gli scalini. La lascia andare solo quando il cappello chiama Agreste e non se la sente di sembrare una bambina in Sala Grande. Guarda l’amico fare i metri senza di lei, lo vede diventare Corvonero e poi si vede diventare Serpeverde. Fa i capricci per tutta la notte, finché non si addormenta. Si sveglia con il pensiero che qualcosa dev’essere andato storto: non hanno il diritto di toglierle Adrien così. Lo cerca la mattina dopo, sorride quando scopre che frequenteranno insieme almeno tre classi: lo studia mentre sradica la sua prima mandragola, lo osserva far volare una piuma e ride con lui quando sbaglia gli ingredienti di una pozione. 

Anche se Adrien ride con qualcun altro non sembra dimenticarla. Tutt’altro, passano insieme la maggior parte del tempo ed è inevitabile che i loro nomi siano oggetto di un gran numero di pettegolezzi: metà della scuola pensa che stiano insieme. A Chloè Adrien è piaciuto per tre anni, sei mesi e trentasei ore. Non gli ha mai chiesto se anche lui la pensasse allo stesso modo, se d’estate quando si vedevano e stavano seduti sul prato di villa Agreste, il cuore di Adrien battesse veloce quanto il suo. 

 

Adrien prende un lungo respiro, poi si passa una mano tra i capelli. “Sorvoliamo la parte ridicola, io ho bisogno di essere aiutato.”

“Da uno bravo, però.” Il Corvonero si imbroncia, per un attimo pensa di chiudere il libro e ritirare le sue cose. “Avanti, Agreste, devo ancora digerire la cosa.” Lo trattiene lei d’impulso, adagiandosi allo schienale.

“Hai approssimativamente una settimana e mezza, poi c’è la finale di Quidditch tra Corvonero e Grifondoro” dice pratico, rilassando il volto in un sorriso. 

“Avrei sperato in qualcosa di più generoso, ma vedrò di farmi venire qualche ide…” Chloè sbatte gli occhi un paio di volte, osservando l'amico sparire dentro la tracolla d’improvviso. “Adrien, che stai cercando? Adrien?”

“Che ti dicevo, Mari? C’è raggio di sole che va alla perfezione in Aritmanzia!" Alya Césaire, poco vicino a loro, sta tirando per la tunica Dupain-Chen. La Serpeverde nasconde un sorriso complice sotto il palmo della mano e tira un calcio alla caviglia di Adrien. 

Adrikins, abbiamo visite” gli dice, quando due fanali verdi le si posano addosso. Si gira poi verso le nuove arrivate e scuote il capo, “Voi Grifondoro dovreste cominciare a stare attenti in classe.” 

Marinette rimette a posto la mantella e alza gli occhi al cielo, “I Grifondoro ci provano anche, ma è difficile concentrarsi quando un Serpeverde non riesce a tappare la bocca durante lezione, nonostante sieda in prima fila.” Ignorando il tono acido, Chloè le fa posto e, sentendosi più generosa del previsto, le presta anche una pergamena vuota.

Adrien si sposta per fare spazio ad Alya, che dei quattro ha l’aria più disperata. “Ho bisogno di andare bene in questa materia, Agreste, quindi tira fuori tutto il tuo sapere e infilamelo in zucca.”

“Andresti bene se non rimanessi a scrivere articoli per il giornale della scuola tutta notte.” La canzona Marinette, facendo riemergere il libro di testo dalla tracolla.

“Andresti bene anche tu se non passassi tutta la lezione a guardare…” l’occhiataccia dell’amica riporta Alya sui binari e finisce la frase con qualche secondo di ritardo, “fuori dalla finestra.” 

“Posso farti… farvi vedere gli appunti, se serve.” Propone Adrien a quel punto – solo Chloè si è accorta che ha lo sguardo fisso su Marinette da quando si è seduta? “Cosa non hai capito, Alya?” 

“Dire che ho capito qualcosa quest’anno sarebbe riduttivo.” La Grifondoro si risistema gli occhiali sul naso e si stringe nelle spalle. 

“Non hai capito due mesi di lezioni?” La voce del ragazzo si incrina leggermente, ma non si perde d’animo: torna alla prima pagina del quaderno e lo mette sotto gli occhi dell’amica. Le si avvicina, appoggiando il palmo allo schienale della sedia per indicarle meglio sul foglio. Le loro spalle si toccano e le narici della Grifondoro si riempiono di Adrien, the Fragrance. Se Marinette fosse nella sua stessa situazione, probabilmente morirebbe.  

Il Corvonero prende coraggio, si schiarisce la gola e poi alza lo sguardo, “Mari, serve una mano anche a te?” 

Mari. La sorprende sempre la leggerezza con cui Adrien pronuncia il suo nome e trova affascinante il modo in cui la a si lega così bene alla r e poi finisce a braccetto con la i. “Dupain-Chen, non mi pare una domanda tanto complicata.” La richiama Chloè, picchiettandole sulla spalla. 

Marinette arrossisce e sembra arrossire così tanto che pure le guance di Adrien prendono colore. “No, certo, è solo… no, io… ho capito.” Se solo il Corvonero facesse un movimento verso di lei, ne è sicura, esploderebbe in un mare di coriandoli e al momento non le viene in mente un solo incantesimo di pulizia. Forse è che non ne ha mai imparato uno: le piace di più sporcare. Gliel’ha insegnato Tom, il suo papà babbano che porta avanti una delle pasticcerie di Londra più famose. La conosce persino il preside Damocles: l’ha fermata per il corridoio una volta e le ha fatto l’occhiolino. Sussurrano in giro che la parola chiave per salire nel suo ufficio sia una specialità della famiglia Dupain-Chen, ma Marinette non riesce proprio a credere che per azionare le scale qualcuno si debba mettere urlare “macarons” per i corridoi. 

 

🐞

 

Prendono pausa alle cinque e mezza, quando Nino si piega sul tavolo e lascia un bacio veloce sulla fronte di Alya. “Studio matto?” domanda, dando un'occhiata più da vicino alle due pieghe che si sono formate vicino agli occhi della sua ragazza. 

“Per descrivere quello di Césaire userei un aggettivo più drastico, come disperato.” Fa notare la Serpe, controllando il trucco nel riflesso dello specchio che si porta dietro tutti i giorni. 

Adrien sorride, pulisce il pennino della piuma con un colpo di bacchetta, “Duole dirlo, Clo, ma non è che sei messa molto meglio.” 

Chloè abbassa lo specchio e intercetta lo sguardo del Corvonero con un certo divertimento. Ci mette un attimo a pensare a cosa potrebbe dire per metterlo sui carboni ardenti, ma non fa in tempo a incastrare insieme due parole che una voce piomba su di loro con un certo trasporto. 

“Marinette, grazie al cielo che ti ho trovato!” Luka Couffaine si piega sulle ginocchia e prende fiato. “Ho organizzato un allenamento straordinario in vista della partita di settimana prossima… oh, ciao Adrien.” Lo saluta sornione, facendogli un cenno con la mano. Luka è al sesto anno, è il Capitano della squadra di Grifondoro e membro onorario del coro delle rane. La passione per il canto, ha confessato a Marinette una volta, gliel’ha passata sua madre. 

“Quando?” si informa lei, ritirando in velocità le poche cose che le appartengono. 

“Tra dieci minuti, ho lottato con tutte le mie forze per avere il campo almeno per un’ora.” 

Adrien risponde al saluto del maggiore con un cenno del capo e poi si ferma ad osservare i movimenti concitati di Marinette. Nota il modo in cui i suoi occhi prendano un colore più acceso se guardano Luka o come le lentiggini spariscano nelle pieghe di un sorriso. 

“Alya, Nino, venite anche voi?" Propone Marinette, sistemandosi la tracolla sulla spalla e abbandonando la panca a Chloè.

“Grazie della considerazione, Dupain-Chen” commenta la Serpe, ma sul viso è stampata una smorfia che dice ‘se mi inviti, a questo giro la scopa la strego davvero’. 

“Privilegio di miglior amica” s’affretta a dire Alya, sgusciando al lato della compagna di Casa. 

“Privilegio di commentatore.” Nino appoggia le braccia alle spalle delle due Grifondoro, prima di stringerle a sé. In questa posa sono molto simili alla foto che Sabine, la mamma di Marinette, tiene in salotto e che ha scattato quando avevano cinque anni a testa.

Luka nasconde le mani nelle tasche dei pantaloni, “Spiacente Agreste, non posso accettare nemici sul mio campo.” 

 

🐞

 

Chloè chiude lo specchio per la terza volta e lo ripone definitivamente nella borsa. “Mi stai passando la depressione per osmosi.” 

Adrien ha la guancia destra appoggiata al tavolo e sta fissando fuori dalla finestra da almeno dieci minuti. “Non è che puoi prendertela tutta?” Se ne resta in silenzio ancora un po’, mentre l’amica gli accarezza il capo lentamente. “Non posso accettare nemici sul mio campo” ripete poi, serrando le labbra. 

“C’è la finale tra una settimana e mezza, è naturale che…” 

Adrien torna dritto d’improvviso, così che la mano di Chloè adesso è ferma a mezz’aria. “È così palese che mi piaccia? Giuro che io ci provo a non far vedere che mi piace… Merlino, ma proprio Luka Couffaine se ne doveva accorgere? 

Chloè boccheggia, in un paio di secondi considera perfino di tirargli il libro di Aritmanzia in testa. “L’hai detto a me, non penso che lui possa essere tanto peggio di quella che s’è alzata urlando dallo shock in sala studio.”

“A te però Marinette non piace.” Chloè abbassa gli occhi per un secondo, un solo secondo. Impercettibile a chiunque, soprattutto a Adrien. Più di metà del quinto anno trova che Luka e Marinette siano una coppia perfetta: entrambi sportivi, energici, coraggiosi ed estremamente attraenti. Inutile negarlo, Luka Couffaine ha un certo fascino quando in groppa ad una scopa protegge le porte della sua squadra. Non che Chloé lo sappia: non le è mai successo di rimanere incantata a guardarlo due minuti interi. O forse le è successo una volta, durante una stupida partita di Quidditch. 

“Torniamo al problema principale?” domanda, nel tentativo di mettere da parte il Capitano di Grifondoro che si sistema i capelli dopo aver tolto il casco. 

Adrien si fa aderente al tavolo, questa volta ci appoggia la guancia sinistra. “Non che sia meglio, Clo, a meno che tu non abbia miracolosamente trovato un modo per non avere il cervello in pappa ogni volta che vedo Marinette, così da prendere il boccino al suo posto.” 

“Hai già pensato a degli occhiali da sole?” 

 

🐞

 

Marinette si asciuga la fronte con l'avambraccio. La frangetta è tirata indietro con una fascia: Luka non ammette che ci sia qualcosa davanti ai suoi occhi a distrarla. Deve prendere il boccino. Allo stesso tempo, Luka sa che a distrarla è molto più che una semplice frangetta: Adrien Agreste, cercatore della squadra di Corvonero, sarà il suo nemico tra una settimana e mezza.

“Fai finta che sia lui.” Il Capitano è in piedi davanti alla scopa, già sollevata in aria di qualche centimetro. 

“Sai Luka, questo sarebbe un ottimo allenamento se tu fossi, a tutti gli effetti, lui.” Implode Marinette, lanciando la testa all’indietro e lasciandosi scappare uno sbuffo. “Non potremmo semplicemente accettare il fatto che andrò a schiantarmi contro una torre?” 

Luka si mette a sorridere. “Solo se ti vai a schiantare dopo aver preso il boccino.” 

La cercatrice alza l’angolo sinistro della bocca e torna a guardare il suo compagno di squadra, “Fa sempre piacere sapere che ti preoccupi per me.” 

“Mari, è solo Adrien.” 

I piedi di Marinette tornano a toccare terra. Ferma la scopa al suo lato e stringe il manico, “Lo sai che non è solo Adrien. Fosse solo Adrien, non avremmo bisogno di prenotare un intero campo di Quidditch per convincermi che è solo Adrien.” Si toglie la fascia con un movimento veloce e si rimette a posto la frangia. “Scusa, Luka, non è nemmeno colpa tua… ma sai di che è la colpa? Sua! Non posso nemmeno immaginarlo in mutande… dico, hai visto la sua ultima pubblicità?”

 

🐞

 

A Luka Marinette è piaciuta per sette mesi, tre settimane e quattro giorni. Gliel’ha persino confessato un pomeriggio sul campo da Quidditch, ma a Marinette piace Adrien da quando lui le ha offerto mezzo ombrello per arrivare alle serre. A Marinette piace Adrien e non c’è modo di scalfire il sentimento: così Luka ha finito per rinunciarci. 

“Couffaine.” Chloè gli si affianca nel corridoio. Ha modo di osservarla da vicino adesso: la coda alta ondeggia a sinistra e a destra ogni volta che muove un passo in avanti, il rossetto che porta sulle labbra sta scomparendo. E ha dei begli occhi. L’ha sempre pensato, dalla prima volta che ha attivamente cercato di separare la Serpeverde da Marinette in corridoio. Fa ridere che ora, a un anno e mezzo di distanza, le due siano arrivate a sopportarsi a tal punto da riuscire a mantenere una conversazione e a sedersi vicine. 

“Chloé?” 

“Sono Bourgeois per te, Couffaine.” 

Lui sorride, si sistema la borsa sulla spalla. “Preferisco Luka, in modo da distinguermi da mia sorella.” Non che abbia problemi con Juleka, ma è bello aver trovato una sua identità a Hogwarts. 

Chloè sembra pensarci su qualche secondo e Luka trova la cosa estremamente divertente. “Ho una domanda, Couffaine.” Decide invece di dire lei, mantenendo la calma e focalizzando la sua attenzione sulla ciocca di capelli blu del Grifondoro. Ironico, che non sia entrato in Corvonero. 

Luka.”  

Chloé sorride, “Couffaine, sei innamorato di Dupain-Chen?” 

Il mago smette improvvisamente di camminare, si pianta in mezzo al corridoio e non osa spostare lo sguardo lontano da lei. “Cos’hai contro i nomi propri?” 

“Dimezzano la distanza.” Chloé alza le spalle con nonchalance, “Hanno un senso di familiarità e di relazione che non mi piace.” 

“Eppure vieni qui a farmi domande così private da richiedere ben più di una distanza dimezzata.” Le fa notare lui, appoggiandosi a una delle due pareti. “Sei particolarmente indiscreta.”

“È la prima volta che mi capita.” Chloé gli si piazza a fianco, le loro spalle si toccano, “È la prima volta che qualcuno mi fa notare di essere indiscreta. Insostenibile, certo. Odiosa, anche. Viziata, pure. Indiscreta però mi è nuovo.” 

“Ti piace collezionare complimenti, vedo.” 

Lei sorride. Avrebbe senso dirgli che Adrien riesce ad annullare quelle parole? Avrebbe senso dirgli che un po’ quelle parole sembrano cascarle addosso a pennello? Avrebbe senso dirgli che è solo da poco che anche Marinette e Alya e tutta la squadra che si portano dietro riescono a farla sentire meglio? Ha la sensazione che per Luka non sarebbe abbastanza: meglio, direbbe, non è abbastanza. Così si limita ad alzare le spalle, di nuovo. 

“Luka” sussurra poi ed è strano

“Mh?” 

“Ti piace Marinette?” 

Il Grifondoro sorride, alza gli occhi al soffitto e ci pensa su. “Mi piaceva, mi è piaciuta, ma non penso di avere molte possibilità con lei.” 

Ecco perché dimezzare le distanza non fa per Chloé. Perché adesso non riesce a trovare parole da dire e se ne sta a fianco a lui, trattenendo il fiato. Non le è mai successo nemmeno di dover tirare su il morale a qualcuno: è sempre stata lei quella che veniva tirata su. Da Adrien. Lo stesso Adrien che per anni l’ha tirata su senza sapere che era proprio lui la causa di tutti i suoi giù. 

“È innamorata di un altro e…”

“È innamorata di Adrien, non è vero?” Chloé si gira guardarlo, riesce a respirare quando legge la verità sul viso del Grifondoro. “Quanto pensi che ci metterà Marinette a capire che Adrien è innamorato di lei?” 

Luka sorride, “Più o meno quanto Adrien ci metterà a capire che Marinette è innamorata di lui.”

La Serpeverde si stacca dal muro e scrolla la coda di cavallo, “Allora siamo fregati, perché Adrien è convinto che Marinette sia innamorata di te.” Lo punta con l’indice e si ferma solo quando il suo dito è a qualche centimetro di distanza dal naso di Luka. 

Lui lo guarda, poi torna a focalizzare l’attenzione sugli occhi di Chloé. Di nuovo, pensa che siano belli. “Esci con me.” Si trova a dire, prima di chiudere la bocca e connettere il cervello. Eppure, anche adesso che avrebbe modo di rimangiarsi le parole e dire che è solo uno scherzo, se ne sta zitto. Non vuole tirarle indietro: gli piace l'idea di stare intorno alla Serpe qualche manciata di ore ogni giorno. E poi, certo, gli piace il pensiero di sapere che Marinette torni la solita cercatrice di prim'ordine. 

Come?” Luka trattiene una risata a stento, mentre la mano della strega scende verso il basso e si ferma all’altezza del fianco. “Cosa hai detto?” 

“Esci con me, Chloé Bourgeois.” 

La strega cerca in tutti i modi di non arrossire. Pensa a sua madre, poi a Sabrina, poi a… dannazione. “Sapevo che eri non eri molto a posto, ma non pensavo così tanto.” 

Luka adesso ride davvero, complice anche l’imbarazzo sulle guance di Chloé, “Allora riformulo: esci con me, così Adrien capisce che Marinette non è innamorata di me, si mettono insieme, Marinette torna a essere la mia punta di diamante della squadra di Grifondoro e tu la smetti di preoccuparti per Adrien.” 

“Io non sono preoccupata per Adrien.” Il silenzio e lo sguardo di Luka sono abbastanza convincerti da far spazientire la strega, “Sei nel coro delle rane, non esiste che io stia con qualcuno che è membro onorario di una cosa così ridicola.”

“È una finta relazione!” 

Chloé reprime l'istinto di schiantarlo contro il muro, “E a sapere che è una finta relazione siamo in e te, che mi dici di tutto il resto della scuola?” 

Luka infila le mani nelle tasche dei pantaloni. In questo modo sembra molto più alto di prima e il cuore della strega perde un battito: ha sempre saputo fosse un ragazzo affascinante, ma adesso ha qualcosa in più. “Aggiungerei anche arrogante alla lista di complimenti.” Chloé boccheggia, ci prova in tutti i modi ad arrabbiarsi. Non ci riesce se Luka la guarda sorridendo e se sulla guancia destra compare una fossetta. “Anche questa sarebbe una prima volta?” Le domanda, soddisfatto dal silenzio che riempie lo spazio intorno a loro. 

La Serpe si ricompone, sente che deve allontanarsi velocemente. “Lo faccio solo per Adrien.” Mette in chiaro, alzando di qualche tono la voce per farsi sentire da Luka. 

“È una prima volta?” Le domanda di nuovo. 

Non è la prima volta che la chiamano arrogante, no. È la prima volta però che il suo cuore si fa più pesante nel petto da quando ha deciso di rinunciare a Adrien. La prima volta che le parole le sono sparite. La prima volta che è arrossita davanti a un ragazzo. Non gli risponde, preferisce scivolare via.  

 

AAAA. 
Mi ero ripromessa niente long, quindi eccomi qui con una long. Non so quanto lunga sarà, ma so che ho amato mettere giù il primo capitolo. 
Piccolo recap: Mari, Alya e Luka sono Grifondoro, Nino è un Tasso, Adrien è un Corvonero e Chloé è una piccola serpe carina 
❤ (se lo chiedete a Luka, certo che vi dice che è carina).


Regalo questa storia a Mari Lace, che è un piccolo tesorino anche a lei e mi scuso già per la lunghezza e per il fatto che gli aggiornamenti arriveranno quando arriveranno. Prometto di impegnarmi çç
Ti mando un abbraccio e abbraccio anche tutti quelli che si sono fermati a leggere questo esperimento AU. 
Sia 

 
   
 
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