NOTE: non so bene come sia uscita fuori questa…cosa/ff. Volevo scrivere qualcosa di fluff sulla coppia PeterxMJ, e questo è il risultato.
Non so bene quando sia ambientato, potrebbe essere un campus universitario, un appartamento condiviso…decidete voi.
Scusate per la banalità del titolo ^^; , ma non sono proprio riuscita a farmi venire in mente altro.
Buona lettura, e grazie a chi leggerà :) !
 


 
                                                                                                                        Period
 
                                                                      
 
 
 
 
 


 
MJ chiude gli occhi nascondendo le mani sotto il cuscino su cui è adagiata la sua testa. Un altro cuscino è sistemato fra le sue gambe, fra le ginocchia.
Peter le allunga una borsa dell’acqua calda, e lei se la mette subito contro il ventre.
Il ragazzo la guarda preoccupato. << Sei tanto pallida… >> mormora piano, come per paura di spaventarla.
<< Va tutto bene, non preoccuparti, >> mugugna lei. Una parte di lei vorrebbe essere più convincente, ma l’altra è troppo stanca anche solo per provarci.
Non è vero che va tutto bene: le fa male tutto. Non ha un solo muscolo nel corpo che non sia in tensione, e ha freddo. E fame. Ha voglia di una ciambella vuota, con glassa al cioccolato, e di un chai latte molto speziato.
Il ragazzo temporeggia, riflette, poi decide di sedersi sul letto sistemandosi le gambe di MJ in grembo.
Lei apre un occhio e lo osserva massaggiarle le gambe. Sospira, rilassandosi, e non dice nulla.
Una mano di Peter sale lunga la sua coscia e si ferma alla base della schiena per muoversi con lenti movimenti circolari.
È piacevole, rilassante, e lui è sempre così gentile con lei. Con lui si sente bene.
<< Parker, se continui così, te la do come si dà l’acqua alle piante. >>
Lui si ferma, interdetto. << Cos-? >> sobbalza lui, arrossendo violentemente, e fermandosi. Lui davvero non stava pensando a quello, non ne aveva alcuna intenzione.
<< Oppure no! >> balbetta lei, pentendosi di ciò che ha detto, le guance arrossate per l’imbarazzo. Solitamente le piace mettere Peter in difficoltà, ma ora si sente solo in colpa per non aver pensato prima di aprire bocca << se non vuoi, non importa- >>
<< Certo che voglio! Cioè, no! >>
<< Sì o no? >> si mette a sedere e lo guarda in attesa di una risposta.
<< Sì, ma non ora, insomma... >>
<< No, no, non ora, lo so…il sangue e tutto il resto. Faccio schifo, okay, lo capisco- >>
<< No, non è vero, è solo che stai male. >>
MJ tace, poi i crampi, che sembravano aver deciso di darle tregua, la fanno gemere di dolore. La ragazza si piega in due, entrambe le mani premute sul ventre.
Peter si allunga subito verso di lei. << Torna giù, resta tranquilla, >> mormora aiutandola a sistemarsi sul letto. Le sistema i cuscini e le allungando la borsa dell’acqua calda. << Cosa posso fare? >>
<< Niente, non preoccuparti, >> è più forte di lei << hai da studiare? Vai a studiare. >>
<< Posso prendermi il pomeriggio libero, >> risponde lui, allungando la mano verso i suoi capelli e prendendone una ciocca fra le dita.
<< Potresti sdraiarti con me? >> chiede lei, in un sussurro. << Se-se hai tempo, se non- >> si interrompe osservando il ragazzo che, senza dire nulla, si sta sistemando accanto a lei, la testa poggiata sul cuscino.
<< Possiamo restare qui finché vuoi. Finché non ti senti meglio. >>
MJ si sistema meglio contro il suo corpo.
Non ha più freddo. Né troppo caldo.
Fra le braccia di Peter si sente più tranquilla, e il battito regolare del suo cuore la calma.
I crampi sono meno dolorosi, e comincia a sentirsi troppo stanca e assonnata per aver voglia di piangere.
<< Cerca di dormire un po', se vuoi ti sveglio io più tardi. >>
<< Mh, >> risponde, determinata a restare sveglia, poco prima di entrare in un piacevole stato di dormiveglia.