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Autore: MaryFangirl    12/08/2022    1 recensioni
Takao ha un segreto e lo confessa a Max, ma Max non sa mantenerlo. E Kai lo scopre...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Professor Kappa, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Fanfiction tradotta dall’inglese, potete trovare i dettagli dell’originale qui sotto.
 
Titolo originale: The secret
Link storia originale:
https://www.fanfiction.net/s/1717977/1/The-Secret
Link autore: https://www.fanfiction.net/u/368358/TechnoRanma
 
Una graziosa one shot, molto semplice ma che ho trovato divertente e tenera, in realtà è divisa in due capitoli ma ho deciso di unirla per fare prima, inutile lasciare in sospeso per una storia così tranquilla ^^’’
Kai/Takao, ovviamente (ma il rating è super verde!)
 


 
Il ragazzo dai capelli scuri si rigirò nel comodo letto dell’hotel e fissò il soffitto della stanza, un solo pensiero ad attraversargli la mente.
 
-Kai-
 
Il nome era nella sua mente da un po’ quella sera, proprio come durante le sere degli ultimi due mesi...e le mattine...e i pomeriggi...e tutto il tempo, in realtà.
 
Ogni volta che vedeva il ragazzo, provava sempre quella sensazione. Il suo stomaco si riempiva di farfalle palpitanti, il suo cuore iniziava a battere forte, i suoi palmi sudavano e le sue guance diventavano rosse. In qualche modo riusciva a balbettare con la più semplice delle parole e a rendersi stupido senza nemmeno provarci, tutto a causa di un’occhiata verso Kai.
 
E recentemente, c’erano state molto occhiate.
 
I membri della squadra avevano preso strade separate per un po’, incontrandosi solo casualmente per via di alcuni eventi speciali di Beyblade nel quartier generale della BBA. Ma ora i BBA si erano riuniti per un torneo imminente in cui avrebbero dovuto difendere il titolo. La forte amicizia con Rei e Max – e Kyoju – si era riformata, ma con Kai era un po’ diverso.
 
All’inizio aveva pensato che la presenza di Kai lo rendesse nervoso e teso perché l’atteggiamento del ragazzo si era attenuato dopo il campionato del mondo in Russia.
 
Ma non si trattava solo di quello. Non era solo nervoso, era felice di poter parlare e giocare di nuovo a beyblade con Kai.
 
Era felice quando Kai lo guardava, quando Kai gli stava vicino, quando lo toccava...ed era stato più che felice quando un paio di settimane prima aveva fatto qualcosa di particolarmente buffo durante un incontro e Kai gli aveva rivolto un piccolo sorriso, anche se unito ad uno sguardo particolare.
 
Non sapeva come fosse successo, o perché, né quando esattamente avesse iniziato a considerarlo diversamente, ma Takao era consapevole di cosa si trattasse.
 
Aveva una cotta. Per Kai.
E non poteva dirlo a nessuno. Il giovane sospirò e infilò una mano sotto il cuscino. Per una volta avevano stanze separate e Takao ne era contento, perché spesso restava sveglio fino a tardi pensando a cosa avrebbe fatto riguardo la sua cotta. Per Kai.
 
Ci era dentro fino al collo, era certo, e imbottigliare ciò che provava era qualcosa di estraneo alla sua natura. Aveva mantenuto il segreto per più tempo di quanto avesse pensato...aveva davvero bisogno di dirlo a qualcuno.
 
In genere Takao aveva scoperto che, se parlava dei suoi timori a qualcuno, se ne andavano, sembrando di colpo stupidi...voleva capire se era lo stesso in quel caso. Se ne avesse parlato a qualcuno, avrebbe capito che Kai non gli piaceva tanto quanto gli sembrava? La cotta sarebbe apparsa sciocca e persino assurda? Doveva saperlo. Doveva scoprire se quello che provava per Kai era di più...e doveva scoprire se qualcuno degli altri pensava che anche Kai potesse...provare una cosa simile.
 
“Sono senza speranza...” sussurrò Takao nell’oscurità. Il ragazzo si girò su un fianco e si allungò, abbracciando l’altro grande cuscino. Era morbido e Takao chiuse gli occhi, premendo il viso contro l’oggetto, immaginando che fosse Kai.
 
Sorridendo ampiamente, strinse il cuscino più forte, strofinandovi sopra il naso. La sua lunga frangia si mosse e sospirò sognante, riaprendo i grandi occhi blu. Doveva parlare a qualcuno dei suoi sentimenti, perché tenerli dentro di sé lo stava divorando. Ma a chi? Kyoju probabilmente sarebbe svenuto. Rei forse sarebbe stato rispettoso...ma lo avrebbe esortato ad agire a riguardo e Takao non pensava di poter sopportare commenti imbarazzanti.
 
Rimaneva solo Max.
 
-Caro vecchio Max- pensò Takao, -sa mantenere un segreto, ne sono sicuro! E forse non mi prenderà in giro se saprà che è una cosa seria...-
 
Annuendo, il giovane chiuse gli occhi assonnati e si addormentò.
 
^ ^ ^ ^
 
“Ehi, ehm, Max posso parlarti un momento?”
 
“Eh?” Max alzò lo sguardo dalla rivista di beyblade e si voltò verso Takao. “Certo, di cosa vuoi parlare?” chiese, posando il giornale.
 
Takao si avvicinò e si sedette di fronte a Max. I due erano al tavolino situato nell’ampio soggiorno che collegava le suite dei BBA.
 
Kai, Rei e Kyoju stavano badando ai fatti loro mentre aspettavano notizie dal signor Daitenji per l’ultimo torneo.
 
Takao si agitò un po’. “Beh...” disse a disagio, -Ok, vai- pensò. “Ho qualcosa che mi frulla per la mente da un po’...” cominciò.
 
-Da un po’?- pensò Max, -sì, certo...almeno dall’ultimo paio di mesi...-
 
Infatti, da quando i BBA si allenavano e lavoravano insieme per il torneo, Takao appariva molto distratto. Tutti si erano un po’ preoccupati: a volte Takao diventava rosso e spalancava gli occhi, comportandosi come se non stesse bene...poi però tornava in sé, sorridendo e ridendo, dicendo che non si era mai sentito meglio. Ma era abbastanza ovvio che qualcosa stesse turbando il campione.
Forse il suo amico finalmente gli avrebbe fatto sapere cosa lo affliggeva.
 
“Qual è il problema?” chiese Max.
 
“Uh, beh...” Takao sbuffò e brontolò, come se fosse imbarazzato. Ma per quale motivo?
 
“È...uhm...beh, è un segreto...”
 
“Un segreto?” fece Max confuso. Non se lo aspettava.
 
“Sì...lo sto mantenendo da un po’ ormai e mi sta seccando...devo dirlo a qualcuno, capisci?” spiegò Takao.
 
“Wow” Max rimase a bocca aperta e si sporse in avanti, impaziente, “di cosa si tratta?”
 
Takao rise nervosamente e arrossì un po’. “O-oh...niente di importante...ma devi promettere di non dirlo a nessuno...ok?”
 
“Ehi, nessun problema, Takao. Sai che puoi dirmi qualsiasi cosa. Giuro che non svelerò il tuo segreto” rispose Max in confidenza.
 
Takao sospirò si sollievo e si reclinò sulla sedia. Sì, Max era la scelta migliore. “Grazie Max”
 
I due rimasero fermi per un po’ prima che Max tornasse impaziente. “Allora?”
 
“Allora?” fece Takao.
 
“Qual è il segreto!” esclamò Max.
 
“Oh, giusto” Takao sembrò trovare la determinazione, “okay, il fatto è...non so se l’hai notato, ma...”
 
Il ragazzo deglutì e aprì la bocca per dire il resto, ma poi sembrò notare qualcosa e il suo viso divenne molto rosso, e iniziò ad agitarsi.
 
“Eh?” Max sbatté le palpebre e si girò per guardare qualunque cosa Takao stesse fissando. “Oh, ciao Kai” disse Max al ragazzo che entrava nella stanza. Kai era riuscito a muoversi in silenzio, e apparentemente la sua improvvisa presenza causò quasi un infarto a Takao.
 
“Mpf” fece Kai, lanciando poi una strana occhiata a Takao.
 
Takao aveva il viso coperto con entrambe le mani, la lunga frangia arruffata. Le orecchie erano tinte di rosso acceso e Max era sicuro che il colore sulle sue guance fosse lo stesso. Per qualche motivo, il suo amico era la perfetta immagine dell’imbarazzo.
 
“Ehi Takao, stai bene?” chiese Max, spalancando gli occhi.
 
“S-sì, certo!” Takao si scoprì frettolosamente il volto e si sporse in avanti, distogliendo gli occhi dall’alta figura di Kai. Iniziò a disegnare dei cerchietti col dito, sempre senza guardare Kai. Takao si era effettivamente comportato così alcune volte nelle ultime settimane, anche se Max non vi si era mai soffermato. In realtà, di recente Takao aveva smesso di salutare Kai quando entrava in una stanza – era un po’ strano dato che era sempre stato il primo a farlo.
 
Max sbatté le palpebre e dede una seconda occhiata a Kai. Probabilmente si era allenato nella palestra dell’hotel, perché era sudato dopo un’evidente pesante sessione. Aveva tolto la sciarpa e i parabraccia, probabilmente lasciandoli al piano di sotto.
 
Alzando le spalle, Max continuò ad adocchiare la rivista che stava leggendo poco prima che Takao lo interrompesse.
 
Un lieve cipiglio aggrottò la fronte di Kai per l’interesse che Takao aveva verso il tavolo rispetto a lui. Takao non alzò gli occhi per guardarlo, nonostante lui fosse ancora lì. Lo faceva sentire...
 
“Se ti senti male, Takao, è perché sei rimasto rinchiuso troppo in albergo” dichiarò Kai avvicinandosi.
 
“Oh, sto bene!” disse Takao allegramente, interrompendo bruscamente l’esame sul tavolo e riuscendo a guardare Kai. Gli occhi ramati di quest’ultimo fissarono quelli blu di Takao.
 
“Assicurati di non ammalarti” gli disse Kai, più a suo agio ora che Takao finalmente gli prestava attenzione. “Il nuovo torneo non durerà molto”
 
Takao annuì. “Sì, lo so...” la risposta si affievolì quando il suo cervello registrò ciò che Kai stava facendo. Aveva fatto scivolare una mano sotto la magluetta umida, sollevando il tessuto per asciugarsi un po’ del sudore lungo la fronte e la tempia, dando a Takao una visuale nitida del suo stomaco modellato.
 
Un feroce rossore si impadronì di tutto il viso e il collo di Takao e rimase a bocca aperta, alcuni suoni soffocato gli sfuggirono, e tornò con le mani sul viso, girandosi sulla sedia e tremando leggermente, distogliendo lo sguardo.
 
Max alzò il viso dalla rivista. “Uh?” fu colpito dal movimento improvviso di Takao e lanciò un’occhiata al ragazzo ancora in piedi.
 
“Ti serve qualcosa, Kai?”
 
Kai rimase fermo, per un momento stupito, prima di aggrottare la fronte e dirigersi frettolosamente verso la sua stanza. Afferrò una asciugamano dalla borsa e tornò nella zona comune. “Non passate tutta la giornata a oziare” disse rudemente prima di andarsene.
 
Gli occhi di Takao erano nervosamente incollati al muro mentre Kai lasciava il luogo, dirigendosi verso mete sconosciute.
 
“Sei sicuro di stare bene, Takao?” lo interrogò Max, sporgendosi e posando una mano sulla tua fronte. “Non sembra che tu abbia la febbre”
 
Takao spinse via rapidamente la mano. “S-sto bene!” gracchiò, distogliendo lo sguardo dal muro.
 
Il detentore di Draciel sbatté ripetutamente le palpebre al comportamento assurdo di Takao. se non stava male, perché agiva così? Che stava succedendo al suo amico, così rosso da sembrare innamorato...
 
-Ecco!-
 
Max sorrise ampiamente. “Ho capito cosa c’è! Fammi indovinare, hai una cotta per qualcuno, vero?”
 
“C-cosa?!” balbettò Takao, poi deviò lo sguardo, apparentemente scoraggiato. “No...”
 
“Oh, andiamo Takao! non puoi nasconderlo!” Max gli diede una pacca, “è questo il segreto che volevi confessarmi! Sei innamorato di qualcuno!”
 
Takao si strofinò il naso cercando di riprendersi. –Sono così ovvio...- pensò, cercando di alleggerire il rossore. Decidendo che era più semplice confessare e farla finita, Takao rispose all’accusa nel modo più disinvolto possibile. “...quindi?”
 
Max sbarrò gli occhi e urlò: “DAVVERO?! Wow, Takao, io stavo scherzando, non pensavo fosse vero!”
 
Takao piazzò una mano sulla bocca dell’amico e lo guardò torvo. “Ssh, non gridare!”, poi si rese conto che qualcuno avrebbe potuto sentire anche lui. Lasciò Max e tornò a sedersi.
 
“Allora, chi è?” sussurrò Max.
 
-Probabilmente non ha senso nasconderlo...- pensò Takao e il rossore tornò mentre parlava casualmente. Disse il nome. Il nome di colui per il quale era del tutto andato.
 
“È solo...Kai...”
 
Gli occhi di Max uscirono dalle orbite e li strizzò più volte, del tutto stupito. “Quando è successo?!”
 
“Come si fa a saperlo?!” Takao alzò gli occhi al cielo, arrossendo in continuazione e cercando di controllare l’imbarazzo.
 
“Forse no, ma...wow” disse Max, shockato.
 
“Sì...infatti” rispose Takao con un piccolo sorriso mentre pensava a Kai: la sola idea gli inviava un brivido. Il rossore sul suo volto si fissò.
 
-Forse non è una cosa così da poco...- pensò confusamente. Raccontare il suo segreto aveva in realtà intensificato la sua cotta per Kai, ed era sicuro che si sarebbe svelato quando lo avrebbe rivisto.
 
“Grazie per avermi ascoltato, Max, mi sento molto meglio ora che l’ho detto” disse Takao con aria grata.
 
“Certo, nessun problema” annuì l’amico, ancora piuttosto sconvolto.
 
“Non so cosa farò se lo vedrò, Max...” dichiarò Takao guardando in basso, giocherellando con i guanti privi di dita.
 
“Perché non vai a vedere un film? Ti divertirai e Kai non ti troverà” suggerì Max.
 
“Ottima idea! Chiedo a Kyoju di venire con me!” Takao sorrise e si alzò, aggiustandosi il berretto in testa. “Ehi, Max, ricorda...non dirlo a nessuno...va bene?”
 
“Capito” rispose Max. Non avrebbe spifferato nulla.
 
^ ^ ^ ^
 
Erano passati circa quindici minuti dalla confessione di Takao sulla sua cotta segreta per Kai, e Max cominciava ad agitarsi. Sembrava che il segreto non volesse saperne di rimanere sigillato. Max praticamente anelava di svelare a qualcuno quelle interessanti informazioni. Passeggiava per l’area giochi dell’hotel, quando osservò la stanza dedicata al beyblade.
 
Max notò Rei che si esercitava con Driger e immediatamente aprì la sua grande bocca. “Oh dio, Rei, non potrai mai indovinare!”
 
“Cosa?” il blader cinese alzò lo sguardo dall’area e afferrò Driger che volava fuori.
 
Max gli si avvicinò. “Hai presente il comportamento strano di Takao? Beh, ho scoperto il motivo”
 
“È una buona notizia!” esclamò Rei, sollevato. “Cominciavo a preoccuparmi. Allora? Cosa ti ha detto?”
 
“Beh, ha detto che...uh...beh...”
 
“Allora?” insistette Rei.
 
-Takao ha detto che era un segreto- pensò Max, -ma non posso credere che l’abbia detto a me e non a Rei! Sicuramente aveva intenzione di farlo, solo che non ci è riuscito-. Max annuì, doveva essere andata così.
 
“Okay, Rei, te lo dico...ma devi promettere di non dirlo a nessuno altro, okay? E non far sapere a Takao che te l’ho detto!” lo avvertì.
 
“Uh, Max” fece Rei incerto, “se Takao non voleva che lo dicessi a nessuno, allora forse dovrebbe rimanere un segreto”
 
“Non preoccuparti” disse Max fiducioso, “Takao te lo dirà prima o poi, ne sono sicuro!”
 
“Beh...okay allora. Che succede? Ha a che fare con l’atteggiamento recente di Takao?”
 
“Puoi scommetterci”
 
Rei drizzò le antenne, interessato. “Sputa il rospo!”
 
Max rifletté, cercando di capire il modo migliore per rivelare la novità, e decise di cominciare lentamente prima di dire tutto.
 
“A Takao piacciono i ragazzi” dichiarò.
 
Rei rimase immobile per un momento, con un’espressione confusa. “Lo sapevo. Cioè, Takao fa amicizia molto facilmente”
 
“No, no, voglio dire...a Takao piacciono i ragazzi” Max enfatizzò i termini e guardò Rei con aria significativa.
 
“Oh...” disse Rei, fissando Max con espressione incomprensibile. Cinque secondi dopo, aggiunse, “Oh” i suoi occhi si aprirono considerevolmente e le sue sopracciglia si inarcarono.
 
Max annuì solennemente.
 
Rei rimase a bocca aperta, incredulo. “Ma...pensavo che fosse...”
 
“A quanto pare no!” cinguettò Max, stranamente compiaciuto. Non capitava tutti i giorni di sapere qualcosa che poteva alterare l’atteggiamento calmo di Rei.
 
“Wow” disse Rei meravigliato, prima di scuotere il capo. “Te lo stai inventando!” lo accusò, incrociando le braccia.
 
“Cosa?! No! Me lo ha detto Takao!” esclamò Max.
 
“È una bugia!”
 
“Macché bugia!” disse Max sulla difensiva, “perché dovrei inventare una cosa del genere? So che è vero perché Takao mi ha persino detto chi gli piace!”
 
“...” gli occhi di Rei erano fuori dalle orbite, “...a Takao piace qualcuno?”
 
“Sì!”
 
“Chi è?”
 
“Kai” dichiarò Max trionfante, poi sussultò, iniziando a sudare nervosamente. “Oh oh...aspetta un momento...non avrei dovuto dirtelo...”
 
“KAI?!” i capelli di Rei si rizzarono. Poi sul suo volto apparve un ghigno. “È perfetto”
 
Max si sorprese. “Cosa?”
 
Rei alzò il pugno. “Perfetto...per un ricatto!”
 
“Uh...cosa intendi?”
 
“Hai presente come Kai non resista a qualsiasi cosa che riguardi Takao...se scopre che Takao gli sta nascondendo un segreto, diventerà matto!” affermò Rei, “è il mio momento! Intendevo vendicarmi di Kai per come ha usato la mia fascia per lucidare le sue scarpe...buttandola via come se niente fosse!”
 
“Rei, non stai indossando la fascia in questo momento?” Max indicò il capo che Rei portava, identico a quello di cui parlava.
 
“È un’altra” disse Rei, alzando le spalle, “ma non è questo il punto. È ora di fare giustizia”
 
“Va bene...ma non dire a nessuno che te l’ho detto” implorò Max.
 
“Non preoccuparti, Max, non farò la spia” rispose Rei, sollevandosi con un sorriso e dirigendosi verso la porta. “E poi hai detto che Takao prima o poi lo confesserà a tutti, no? Faremo accelerare le cose!” disse prima di uscire.
 
Max riprese a sudare, borbottando: “Certo...Takao mi ucciderà...”
 
^ ^ ^ ^
 
“Rei...” sussurrò max.
 
“Non preoccuparti!” rispose il blader cinese mentre entravano nella suite die BBA..
 
Kai era nella zona comune, di fronte a loro. Era seduto su una comoda poltroncina con una rivista, vicino alla porta vetrata del balconcino.
 
Rei osservò Kai prima di guardare Max. Questi seguì l’esempio, ma era confuso invece che determinato.
 
“È ora di mettere in moto...” bisbigliò Rei, parlando poi con voce molto alta e nitida. “NON POSSO CREDERE CHE A TAKAO PIACCIA QUELLA PERSONA” finse di parlare con Max, volendo in realtà che Kai lo ascoltasse.
 
Max scoppiò di nervosismo, sudando. “Rei!” sussurrò freneticamente, “che stai facendo?!”
 
“Rilassati” rispose Rei con calma, “è solo la fase numero uno della mia giusta vendetta”
 
“Ma, ma...!” annaspò Max, “smettila, non sai se funzionerà!”
 
“Sì, funzionerà” Rei accennò verso Kai, “vedi?”
 
Max osservò Kai e notò che, mentre lui e Rei parlavano, aveva girato leggermente la testa in modo da sentire meglio quello che dicevano. Rei aveva ragione nel dire che Kai non poteva resistere su qualsiasi cosa concernesse Takao, ed era sicuramente un fatto importante. Sentendo che a Takao piaceva qualcuno, Kai si era risvegliato.
 
“Rei, non puoi dirgli che piace a Takao!” sussurrò Max, preoccupato che l’altro spifferasse il segreto alla persona coinvolta.
 
“Non lo farei mai!” rispose Rei, “ma è un’ottima opportunità...se Kai pensa che a Takao piaccia qualcun altro, non credi che ne sarà infastidito perché non ne aveva idea? Cercherebbe sicuramente di fare qualcosa a riguardo!”
 
“Beh...sì...ma non sai se sarà qualcosa di buono o meno!”
 
Mentre bisbigliavano tra loro, Kai era completamente immobile e decisamente non era più concentrato sulla rivista che aveva in mano. Ovviamente, stava cercando di origliare. Non riusciva a sentire molto bene dato che parlavano a bassa voce, ma tutto ciò che la sua mente aveva colto era il fatto che a Takao piacesse qualcuno...un sacco. E questo lo faceva sentire...
 
“E SONO ANCHE USCITI AL CINEMA INSIEME?” urlò Rei improvvisamente, prima che Max gli tappasse la bocca con una mano.
 
Kai si alzò di colpo con tale forza che la poltroncina si schiantò sul pavimento. Si allontanò rapidamente con un profondo cipiglio mentre entrava nella sua stanza singola e sbatteva la porta, facendo oscillare la lampada sulla scrivania.
 
Max e Rei si guardarono con ansia prima di muoversi in silenzio e risollevare la poltrona. La rivista che Kai stava leggendo era stata irreparabilmente mutilata, Max deglutì. Rei raccolse con cautela l’oggetto strappato e notò che era aperto su una pubblicità con l’immagine di un cuore...spezzato ora in due. Il resto si disintegrò tra le sue mani.
 
“Uh...beh...penso che il mio piano abbia funzionato” disse, un po’ spaventato dal massacro della rivista. Max annuì e i due saggiamente decisero di stare alla larga da Kai per il resto del pomeriggio.
 
Qualche ora dopo, Takao e Kyoju rientrarono in hotel e nella loro suite dopo la loro uscita al cinema. Takao si stiracchiò e sbadigliò ampiamente mentre Kyojy apriva la porta con la chiave magnetica.
 
“Sbrigati ad aprire!” si lamentò. Era ansioso di parlare di nuovo con Max ora che aveva avuto un po’ di tempo per calmarsi dal sovraccarico di emozioni in seguito allo svelamento del suo segreto...e aveva voglia di vedere Kai. Era sempre così, ma forse avrebbe potuto davvero provare ad accennargli i suoi sentimenti...sempre se fosse riuscito a controllare il rossore e le balbuzie...
 
“Ancora non capisco perché non potevi andare al cinema da solo. Avrei potuto lavorare sui nuovi design degli anelli d’attacco!” lo rimproverò Kyoju, “e hai preso un sacco di popcorn! E hai mangiato anche i miei!”
 
“Lo so, lo so!” Takao alzò gli occhi al cielo. I due entrarono nella suite e furono accolti da Rei e Max con espressioni ansiose, balzando in piedi e precipitandosi di fronte a loro.
 
“Ehi ragazzi” disse Takao confuso.
 
“Ehi Takao!” rispose Max, con aria nervosa.
 
“Sì, ciao Takao” disse Rei molto più calmo, ma sospettosamente a disagio. “Com’era il film, ragazzi?” sorrise.
 
“Abbastanza bello” disse Takao allegramente, scostandosi la frangia dagli occhi e guardandosi intorno. Uno sciocco sorriso apparve sul suo volto quando scorse la porta chiusa di Kai. Rei e Max si scambiarono un’occhiata.
 
“Qualcosa non va, Rei? Max?” Kyoju si sistemò gli occhiali e li guardò entrambi.
 
“Oh no, niente...” Max agitò le mani. Takao scrutò l’amico.
 
“Sei sicuro? Sembri un po’ pallido”
 
“Takao” la voce severa di Kai risuonò alle sue spalle e il ragazzo sobbalzò per la sorpresa.
 
“Kai!” esclamò Takao, girandosi di scatto.
 
Kyoju, Max e Rei a loro volta fissarono il ragazzo più grande. Kyoju sospirò, Kai era riuscito ad avvicinarsi in silenzio, causando a tutti loro un infarto. Anche se non era più meschino e riservato come un tempo, Kai sapeva comunque essere inquietante a volte. E a giudicare dalle espressioni sui volto di Rei e Max, questa era una di quelle occasioni.
 
Kai lanciò un’occhiataccia a Rei e Max e sembrò soddisfatto quando i due rabbrividirono. Poi rivolse su Kyoju uno sguardo così gelido che il minuto ragazzo fremette allarmato.
 
“Ah...” Kyoju indietreggiò di un passo.
 
Kai riportò la sua attenzone su Takao, la sua aria arrabbiata diminuì, risultando solo leggermente distaccata. “Dove sei stato questo pomeriggio?” chiese mentre i loro occhi si incrociarono.
 
-Oh cavoli...- pensò Takao mentre il suo cuore iniziava a battere più forte e una sensazione di beatitudine lo pervase. –Diventa più bello ogni volta che lo vedo...-
 
Takao strinse le mani dietro la schiena e, dondolandosi avanti e indietro sui talloni, con con un sorriso abbagliante e una sfumatura rosa sulle guance, alzò lo sguardo per rispondere. “Al cinema! Non c’erano allenamenti oggi, quindi io e Kyoju siamo andati a vedere un film! Era carino, ma solo perché l’attore principale mi ricordava te, ahahah...” la frase si spense in una leggera risata senza senso, finché Takao non chiuse la bocca e distolse lo sguardo, mentre il suo viso diveniva di un rosso brillante.
 
Alla risposta di Takao, l’espressione di Kai si era sciolta in qualcosa di simile a una triste disperazione per una frazione di secondo prima di indurirsi di nuovo. Kai allungò la mano e afferrò l’avambraccio di Takao, gli occhi scuri fissavano direttamente quelli blu e spaventati del più giovane.  
 
“...dobbiamo parlare”
 
Takao aprì bocca quando Kai lo tirò verso la sua stanza, le sue lunghe falcate fecero inciampare leggermente Takao mentre il suo braccio veniva strattonato. Il campione lanciò uno sguardo sbigottito e timoroso all’altro blader prima di essere trascinato con forza, subto dopo Kai chiuse saldamente la porta.
 
“Oh no...” Max si afferrò i capelli, “sono spacciato!” si avvicinò al giovane cinese, “Rei, guarda cos’è successo!”
 
Rei tossì. “Ehi! Non mi sarei mai aspettato che Kai si ingelosisse così!”
 
“Uno di voi vorrebbe dirmi che sta succedendo?” strillò Kyoju.
 
“Ehm...è solo un grosso malinteso...” affermò Max.
 
“Takao aveva un segreto e l’ha raccontato a Max. Ma Max non è riuscito a mantenerlo, quindi abbiamo detto alcune cose che hanno provocato la reazione...strana...di Kai” spiegò Rei.
 
Kyoju li guardò, sospirò e si sistemò gli occhiali. “Ah, vorrei non averlo chiesto!”
 
^ ^ ^ ^
 
-L’ha scoperto. Kai l’ha scoperto. Come?! Oh cavolo...- i pensieri impanicati di Takao gli attraversarono la mente, e derivavano tutti dalla conclusione che Kai aveva saputo della sua cotta. Che Takao aveva per Kai. E ovviamente, non ne era contento.
 
-Probabilmente sarà disgustato...-, il cuore di Takao crollò a quell’idea e le sue mani si strinsero nervosamente sulle lenzuola del letto su cui Kai gli aveva detto di sedersi.
 
Kai era di fronte a Takao, con le mani chiuse in pugni lungo i fianchi.
 
“Takao...” iniziò Kai, fermandosi come se non fosse sicuro di come continuare. “Io pensavo che...” si interruppe e incrociò le braccia, distogliendo lo sguardo dall’altro. “Perché sei andato al cinema con Kyoju?” chiese, un po’ acidamente.
 
“Uh, beh io...” balbettò Takao, perplesso dalla domanda. “Non volevo andarci da solo...”
 
Kai si voltò e sembrò scrutare Takao. il cuore di quest’ultimo iniziò a battere più forte quando Kai avanzò e si sedette, incrociando le gambe. Kai fissò la parete opposta.
 
“...Lui ti piace?” interrogò.
 
Takao guardò Kai confuso per un secondo prima di rendersi conto a cosa stava alludendo. “...KYOJU?!” esclamò shockato, ridendo appena. “È assurdo! A me...” si morse il labbro e lanciò un’occhiata di sbieco a Kai, temendo di essersi tradito.
 
Qualcosa nell’espressione di Kai sembrò cambiare mentre elaborava l’esclamazione e l’atteggiamento ansioso di Takao. I suoi occhi persero un po’ della loro durezza, ma rimasero diffidenti. Si voltò per studiare Takao, guardando dall’alto in basso alla ricerca di qualsiasi segno di...qualunque cosa stesse cercando.
 
“Beh, se non ti piace lui...chi ti piace realmente?” domandò Kai, con un piccolo cipiglio che apparve rapidamente, mentre si spostava sul letto. Si avvicinò ancora di più a Takao. Il viso di Takao stava lentamente prendendo fuoco e le sue mani tremavano gravemente per la vicinanza di Kai e il suo tono vigile.
 
“Uhm...beh...” balbettò Takao, totalmente in imbarazzo per cui sembrava non riuscire a parlare in modo intelligente, sia per la presenza di Kai che per la domanda rivelatrice. –Non lo sa!- gli gridò la sua mente, il cuore gli batteva all’impazzata alla consapevolezza che Kai non sapesse del suo segreto...ma ci era vicino. –Potrei dirglielo...potrei dirlo e basta...potrei...-
 
“So che stai nascondendo qualcosa, Takao” dichiarò Kai senza mezzi termini, interrompendo i pensieri di Takao, il suo tono era accusatorio e leggermente...turbato? Non poteva essere. Perché Kai avrebbe considerato un problema il fatto che lui tenesse per sé una cosa personale...
 
“Sei distratto da settimane” dichiarò Kai, “il tuo gioco sta peggiorando”, aggiunse alzandosi, fissando Takao con sguardo illeggibile. “Non so perché mi sono disturbato ad aiutarti a riformare la squadra” disse, voltandosi per uscire.
 
“No! Aspetta, Kai!” Takao balzò in piedi e tese una mano per impedirgli di andarsene. La sua mente cercava freneticamente cosa dire, ma la sua bocca agì più velocemente.
 
“I-io ho...una cotta!” sbottò.
 
Kai si bloccò.
 
Takao aveva la bocca secca. –Ora o mai più...prima o poi l’avrebbe scoperto...- pensò, cercando di raccogliere un po’ di coraggio. –Se glielo dico e se ne va, non sarà un gran problema, se ne sarebbe andato comunque...- Takao deglutì e continuò.
 
“Ecco...perché sono stato distratto”
 
“Quindi...ti piace davvero qualcuno” disse Kai, voltandosi. “L’avevo immaginato” un mezzo sorriso teso si formò sul suo volto. “Chi è la sfortunata persona, Takao?”
 
Takao arrossì e si guardò i piedi. Le sue mani si strinsero intorno al tessuto dei pantaloncini, in preda all’ansia. Osservò Kai che stava aspettando la risposta, prima di parlare, la voce tinta di nervosismo, imbarazzo, affetto e l’onnipresente speranza che la cotta fosse più importante di quanto nemmeno lui sapesse.
 
“B-beh...è...proprio di fronte a me...”
 
Il viso di Kai sembrò incrinarsi. Lentamente, il sorriso compiaciuto scomparve e i suoi occhi si spalancarono, in un’espressione sbalordita. I due rimasero in un imbarazzante silenzio per un po’ prima che Takao improvvisamente si colpisse sulla nuca con la mano, come se avesse fatto la più grande battuta della storia.
 
Una ridicola risata scoppiò dal suo viso sorridente e agitò selvaggiamente le mani. “Hahahah! Sai, Kai...dimentica tutto!”
 
-Cavoli, non posso crederci...che stupido!- urlò mentalmente Takao, il cuore gli sprofondava nei piedi, la sensazione nel petto era quella di un ascensore che sfrecciava verso il basso.
 
“Adesso...me ne vado...” disse, muovendosi velocemente per aggirare Kai e uscire dalla stanza prima di umiliarsi ancora di più.
 
Kai si mosse e gli afferrò il braccio, fermandolo. “Takao...” iniziò e Takao lo osservò, con il volto paonazzo, di emozione e imbarazzo. Kai lasciò scivolare la presa.
 
Le sensazioni che attraversavano il viso di Takao furono sufficienti perché Kai capisse che quello che gli aveva detto era vero. I suoi grandi occhi blu rivelavano tutti i sentimenti segreti che doveva sapere. C’era un forte, potente affetto, insieme a un accenno di sfida. Era la prima volta da settimane che Taao lo guardava in quel modo, e la cosa gli era decisamente mancata.
 
Lo sguardo di Kai viaggiò sul viso di Takao, tornando sui suoi bellissimi occhi. Takao gli faceva avvertire la sensazione di poter...
 
Kai si chinò spontaneamente e premette le labbra su quelle di Takao per un breve istante prima di tirarsi indietro. Entrambi si fissarono prima di deviare lo sguardo rapidamente.
 
Il viso di Takao era rosso fuoco e si morse dolcemente il labbro, colto da una gioia sconvolta e nervosa. Le sopracciglia di Kai erano piegate verso il basso e la sua bocca era curva, nel tentativo di comportarsi come se quello che aveva fatto non gli fosse piaciuto. La tenue sfumatura rosa sulle sue guance, tuttavia, tradiva che pensava esattamente il contrario.
 
Entrambi osarono guardarsi di sbieco, poi si fissarono, mentre Takao arrossiva ancora di più, e l’aria rigida di Kai si dissolveva.
 
Kai incrociò le braccia e cambiò posizione senza guardare Takao, mentre questi intrecciava le mani dietro la schiena, senza nemmeno cercare di nascondere il suo brillante rossore.
 
“Uhm...quindi...” iniziò Takao, incerto. “Mi hai baciato”
 
Kai si schiarì la gola, a disagio, e prese fiato. “Ti ha...infastidito?”
 
“C-cosa, n-nient’affatto!” esclamò Takao, poi cinò la testa e continuò, timidamente, mentre Kai concesse un divertito ‘Mh’.
 
“Perché...beh, come sai...ho un’enorme cotta per te”
 
Qualcosa si scatenò nel corpo di Kai a quella confessione e si avvicinò a Takao, che lo guardò con un piccolo sorriso.
 
“...Chiudi gli occhi” disse Kai, e l’altro obbedì all’istante, inclinando il viso verso l’alto, le labbra leggermente imbronciate e inconsciamente alla ricerca di un altro bacio. Kai chiuse gli occhi a sua volta e si avvicinò più lentamente, riducendo la distanza tra loro. Le loro labbra si incontrarono e indugiarono un po’ più a lungo, assaporando la dolce sensazione del bacio, finché si separarono e aprirono gli occhi. Si fissarono più apertamnte ora, cercando di carpire i segreti negli occhi dell’altro.
 
“Beh, ci...vediamo a cena...?” chiese Takao, sorridendo ampiamente, il viso luminoso.
 
“...Sì” rispose Kai, guardando Takao che si spostava. Poi però si fermò, corse verso di lui e appoggiò le mani sulle sue spalle. Takao si alzò in punta di piedi e lo baciò rapidamente ancora una volta prima di sfrecciare via. Con un timido sorriso, Takao uscì dalla stanza di Kai, chiudendo la porta.
 
Dopo qualche secondo, quando Kai fu sicuro che il ragazzo fosse sparito, si lasciò cadere sul comodo letto, rimbalzando leggermente sul materasso. Fissando il soffitto, alzò lentamente la mano per sfiorarsi le labbra.
 
-Sfortunato?...sì, certo.- pensò.
 
^ ^ ^ ^
 
Takao tolse la mano dalla maniglia della porta e si girò verso gli altri membri della squadra, nel salotto in attesa che uscisse.
 
Takao cercò di mantenere un’espressione neutrale, ma un grande sorriso apparve sulla sua faccia. Gli altri batterono le palpebre, stupiti dalla felicità di Takao. Era l’ultima cosa che si aspettavano.
 
“Takao, cos’è successo?” domandò Kyoju, stressato.
 
“Cos’ha detto!” esclamò Max.
 
“Di cos’avete parlato?” chiese Rei, le sopracciglia alte per l’interesse.
 
Senza notare l’aria sconvolta degli amici, Takao ghignò, avvampando appena. “Scusate ragazzi!” replicò ridendo e abbassando la voce, “...ma è un segreto”.
 
 
  
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