Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |      
Autore: Mary 95    16/08/2022    3 recensioni
Da cosa ha avuto origine in Zamasu il suo terribile odio per i mortali, al punto da mettere in atto il suo piano denominato zero mortali? in questa fan fiction ho cercato di immaginare cosa potrebbe averlo spinto a tanto, partendo dal periodo in cui era il Re Kaioh del nord. Il titolo della storia è il motto di Gellert Grindelwald ,ho pensato potesse starci bene in questo contesto. Detto questo vi auguro buona lettura
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zamasu
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Zamasu, Re Kaioh del Nord del decimo universo era fermamente convinto di essere stato scelto dal Kaioshin Gowasu come suo potenziale successore perché era stato investito da una missione divina,estirpare dal mondo il suo peggiore dei mali:i mortali. Ma come era nata la convinzione di Zamasu?per rispondere a ciò occorre fare un passo indietro ai giorni in cui aveva trascorso come Re Kaioh . Quello era stato un periodo felice e tranquillo della sua vita, il suo pianeta era piccolo ma accogliente e lui era solito trascorrere il suo tempo allenandosi e osservando lo svolgersi della vita dei mortali. Non era mai da solo poiché aveva un grazioso maialino alato a fargli compagnia, e poi c’era Xenia Re Kaioh del Sud che andava a trovarlo spesso,i due infatti erano molto amici. Quello che però Zamasu preferiva era osservare i mortali Xenia gli diceva scherzosamente che ne era ossessionato. Lui però non se ne sentiva ossessionato ne era incuriosito,vedeva nascere civiltà estinguersi, aveva notato che in grande maggioranza erano assai bellicosi e pareva traessero un vero piacere nel far soffrire i propri simili. C’era però una razza,che si era guadagnata in un certo modo la sua benevolenza era molto più pacifica e laboriosa delle altre vivevano in totale armonia e non sembrava provassero odio l’un per l’altro si chiamavano Seleniti, esseri con il corpo da insetto e testa da uccello.Un giorno l’armonia dei Seleniti venne messa seriamente in pericolo da una pericolosa razza gli Havoc molto più grossi e forti dei Seleniti: vestiti in stile militare con maschere che gli coprivano il viso, lasciando scoperti gli occhi e i lati della testa. Zamasu si rese conto che non poteva ignorare che una razza che di male non aveva fatto nulla soccombesse così,una parte di lui sarebbe voluta intervenire in loro favore ma l’altra era consapevole che lui non poteva e non doveva immischiarsi,se i Seleniti erano destinati all’estinzione lui non poteva e doveva fare niente. Solo che a Zamasu non piaceva l’idea di stare senza fare nulla e conscio che i suoi poteri erano sufficientemente grandi ribaltò le sorti di una guerra già persa in partenza. Era consapevole di aver trasgredito alle regole ma gli Havoc non sarebbero mancati di certo a nessuno. Tuttavia ciò che osservò dopo lo fece pentire amaramente della sua scelta, la vittoria aveva reso i Seleniti estremamente aggressivi forti di avere dalla loro parte il favore degli dei uccisero nei modi più atroci gli Havoc ormai inermi e sconfitti. Si era sentito un idiota come aveva potuto pensare che loro fossero diversi erano in realtà meschini come tutti gli altri,  e ciò che era peggio era che avevano finto di trovare un accordo di pace con gli avversari prima di ucciderli. A peggiorare la situazione sul suo pianeta era arrivata Xenia: era alta quasi quanto lui, snella e dalla pelle scarlatta i capelli alla moicana bianchi, lisci piegati su un lato della testa. I suoi occhi sempre sorridenti avevano stavolta un cipiglio severo, teneva i pugni sui fianchi era arrabbiata, probabilmente quel giorno non avrebbero preso il tè assieme che lei un giorno gli aveva insegnato a preparare. Una cosa per lui diventata un abitudine. l’aggredì, lui abbassò la testa colpevole lo conosceva troppo bene aveva capito che era opera sua prese a mordicchiarsi il labbro inferiore,infastidito dal modo in cui si era rivolta a lui, come se fosse un ragazzino la cui madre aveva beccato fare una sciocchezza. Era pur sempre una divinità al pari di lei che rispetto a lui aveva solo due secoli in più! ammise infastidito,   ribattè  lei sollevata Zamasu si rabbuiò < intendevo dire che mi sono sbagliato su quei mortali che ti dicevo parevano diversi dagli altri. Sono orribili odiano le cose, vorrei che morissero tutti > gli sfuggì infine, Xenia lo fissò inorridita un Re Kaioh non doveva fare discorsi del genere, Zamasu si era reso conto di aver parlato troppo,ma sinceramente non si pentì di quanto detto gli disse l’amica scaldandosi di nuovo  < non devi lasciarti coinvolgere troppo da ciò che accade ai mortali> aggiunse, il Re Kaioh del nord le lanciò un occhiata furente si rese conto in quel momento di odiarla le avrebbe volentieri fracassato la testa con una pietra. Si rese conto in quel momento di quanto fosse patetica con quel non dover far nulla invece di ammettere quanti gli dei avessero sbagliato. Il loro legame si era rotto per sempre quel giorno e maledisse per ciò i mortali. Dopo quella spiacevole conversazione le visite di lei si ridussero drasticamente,neanche Zamasu cercava la sua compagnia preferendo di gran lunga stare da solo. Si limitavano a prendere il tè e parlavano poco, era chiaro che nessuno dei due volesse la compagnia dell’altro. Infine Xenia smise di andare da lui definitivamente. Per Zamasu da quel momento uccidere i mortali divenne un idea fissa, ne avrebbe fatto la missione della sua vita spazzare via quegli esseri immeritevoli, il solo pensiero di loro che respiravano ancora tormentava le sue notti. Con il tempo però aveva imparato a mascherare bene i suoi reali sentimenti. Non avrebbe mai immaginato che la sua vita sarebbe presto cambiata infatti un giorno nel suo piccolo pianeta si presentò un essere dalla pelle gialla e dal viso segnato da profonde rughe,altri non era che il Kaioshin Gowasu. Il viso dell'anziana divinità era serio,tanto che Zamasu temette che Xenia avesse raccontato cosa aveva fatto e lui fosse lì per punirlo,il volto del Dio della creazione invece si distese in un sorriso e lui sospirò di sollievo, Gowasu allora porgendogli la mano gli fece un incredibile proposta non riusciva a crederci lui Zamasu Kaioshin fece un profondo respiro e gli rispose e ricambiò la stretta di mano. C’era un sinistro luccichio negli occhi di Zamasu  l'anziano  Kaioshin pensò si trattasse di gioia per la proposta che gli aveva fatto. In realtà l’ormai ex Re Kaioh si era convinto che tutto ciò non era avvenuto per caso,c’era un disegno più grande per lui si sarebbe allenato duramente per diventare un Kaioshin, così sarebbe stato degnamente pronto per la missione a cui era destinato:eliminare i mortali per il bene superiore. 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Mary 95