Anime & Manga > BeyBlade
Segui la storia  |       
Autore: KurryKaira    17/08/2022    1 recensioni
"Sai Hiromi? Giravano voci su quanto tu fossi pazza di me, completamente presa dal nostro rapporto, tanto da non renderti conto di non essere ricambiata. Perché sempre così distaccato, silenzioso, assente, sembrava chiaro a tutti che io non fossi in grado di amare. Ne erano convinti tutti, nonostante tutti i miei immensi sforzi, erano tutti convinti che io non ti avrei mai resa felice ma che a te non importava tanto era grande il tuo amore per me. Tanto che quasi me ne convinsi, non del fatto che non ero capace di amare, sapevo benissimo che avevo un cuore particolarmente caldo che batteva dentro di me e batteva per te, ma mi convinsi che tu saresti stata disposta a tutto pur di restare al mio fianco, per sempre."
Coppia principale: Kai e Hiromi.
Altre coppie: Max e Mariam, Rei e Mao, e un'altra che non posso dire perché sarebbe spoiler XD
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
' Ehi Kai, come va?' Scriveva l'amico biondo sdraiato sul letto nel buio della sua stanza, a illuminare sono un abat-jour alla scrivania, dove Mariam ticchettava il muso al peluche di quello squalo che lui le aveva regalato, lo aveva lasciato in casa di Max alla fine, come scusa per venirlo a trovare più volte che poteva. - Pensi davvero che scrivere a Kai sia una buona idea?- Gli chiese.
- Come fai a sapere che sto scrivendo a lui?-
- Sei prevedibile, sai?- Gli si avvicinò piano stendendosi sensuale accanto a lui.
Si guardarono un po' l'un l'altra senza sapere cosa dire.
- Pensi che un giorno possa capitare anche a noi?- Chiese lei con quegli occhi accecanti.
- Sono sicuro che si sistemerà tutto anche tra loro- disse.
- Tu mi perdoneresti?-
- Ci sono tante variabili, alla fine non è stato nulla di così grave non credi?-
- Sì ma quindi? Vuoi fare la spia a Kai? Occhio non vede cuore non duole no?-
Max guardò il suo telefono:- Io non lo so... Kai è mio amico.-
- Anche Takao- ridacchiò:- Allora ti pongo un'altra domanda visto che alla prima non mi hai risposto- un po' infastidita:- Se un tuo amico mi vedesse con un altro uomo tu lo vorresti sapere?-
- Potrebbe capitare?- Chiese adesso ironico e cinico l'americano guardando la sua bella stesa accanto a lui, lei rise di gusto prendendolo in giro.
- Gli ho solo scritto come va- disse poi lui tornando serio:- E poi tanto so che non risponderà- poi sfiorò i capelli di Mariam scostandoglieli dal viso asciutto:- Ehi- le disse dolce sussurrando:- Ti ricordi quando ti dissi quel ti amo così fuori luogo prima di metterci insieme?-
- Certo che me lo ricordo.-
- Adesso lo penso davvero- sorrise per poi pizzicarle il fianco, infastidita lei saltò giù dal letto, prese per la coda quel grosso peluche tenerone e glielo sbatté in faccia mettendosi a cavalcioni su di lui. Risero di gusto per poi baciarsi. - Io non ti tradirei mai- disse lei ancora sghignazzando. - E io ti perdonerei sempre- rispose adesso lui stringendola a sé. 

Ma Rei non ragionava troppo quanto Max in queste cose, bussò direttamente alla porta dell'amico solitario in un giorno di sole. Nessuno aprì, allora si fece strada fino alla finestra della camera dove lo vide e lo costrinse ad aprire, per l'esattezza aprì solo la finestra e Rei si intrufolò.
- Si può sapere cosa vuoi?-
- Vogliamo solo sapere come stai.-
- Come devo stare?- Si risedette sul letto:- Non capisco a cosa ti riferisci.-
- Tu e Hiromi state ancora insieme?-
Allora Kai lo guardò aspettandosi altro e il cinese continuò:
- Perché tu non ti fai vedere da un sacco ma lei la vediamo Kai. E da come si comporta mi pare evidente che la relazione tra di voi sia finita. Come stai?-
- Da cosa ti sembra così evidente?- Chiese unicamente il ragazzo con voce sempre più bassa.
- Non dovrei dirtelo. Ma ti sono amico e te lo dirò- il russo strinse i pugni e Rei gli si avvicinò senza paura:- Promettimi che non farai scenate e che non te la prenderai con nessuno. E' stata solo una bravata, ed è finita lì che io sappia. Promettimi che non te la prenderei né con Hiromi né con Takao- allora gli occhi di Kai si sgranarono, guardò Rei serrando i denti.
- Mercoledì sera, alla festa di Max a cui non sei venuto, lei è apparsa all'improvviso e si sono baciati.-
Il cuore gli si fermò in petto ma non mosse un muscolo.
- Tutto qui. Promettimi che non farai pazzie e promettimi che se avrai bisogno di sfogarti, in tutti i modi, una rissa, uno scontro di beyblade, un pianto liberatorio, promettimi che lo farai con me, lasciando perdere Takao e Hiromi.-
" Il mercoledì che non sono andato al Belvedere" pensò Kai ancora immobile mentre ascoltava l'amico " non dovevo preoccuparmi, sarai stata felice."
- Me lo prometti Kai? Mi prometti che non farai pazzie né con Hiromi né con Takao?- Serio ancora di fronte a lui.
- Tu che avresti fatto Rei? Tu non avresti fatto pazzie?-
- Io avrei spaccato il muso a quello stronzo. Ma io non sono te e so che sei una persona migliore di me- posò una mano sulla spalla dell'amico che lasciò cadere la testa in giù inarcando la schiena.
- Se hai bisogno sono qui- ripeté e uscì di nuovo dalla finestra, lasciandolo lì solo, immobile con la schiena inarcata.
Solo quando Yuki saltando sul letto iniziò a vagargli attorno accarezzandolo con la coda lui lasciò la schiena cadere ancora di più, coprì il viso tra le mani, e pianse, a lungo, in quella solitudine che un tempo sembrava piacergli tanto.
Mantenne la promessa che aveva silenziosamente fatto a Rei, nessuna scenata, nessun pugno, lasciò il tempo correre tra gli esami dell'università e un tiro con Dranzer. E' vero quei lanci erano pieni di collera, ma nessuno al mondo lo capiva meglio della sua Aquila rossa. Tempo dopo accettò anche una sfida con Driger come Rei gli aveva gentilmente offerto. Per il beyblade non ci furono chance, Dranzer lo spazzò via immediatamente, tanta sembrava la calma apparente di Kai tanta era la furia del suo beyblade. Rei sconfitto guardò la sua donna, che non sapendo che fare per aiutare l'amico alzò le spalle accettando sportivamente la sconfitta del fidanzato.
' Sto bene, grazie' rispose un mese dopo all'americano, che leggendo il messaggio sfiatò contento di sentirlo.
Tempo dopo incontrò anche il Professore e chiese lui un consiglio per Dranzer. - Kai, quasi non giocate più, ma Dranzer è a pezzi- gli disse stupito intuendo di quanto sfogo doveva esserci stato su quel beyblade.
- Farai qualcosa o sei troppo impegnato con gli studi?- Gli chiese il blader.
- Certo, certo. Aiuterò Dranzer- diede due colpetti affettuosi al braccio dell'amico, nella speranza che aiutare Dranzer significasse anche aiutare lui:- Sono contento di vederti Kai- sorrise e il blader ricambiò gentile.
Una volta incontrò anche Daichi per le strade, faceva un chiasso, i due si scambiarono lo sguardo senza dirsi nulla, non erano mai stati così in intimità da dover aggiungere altro.
In quei mesi passati sui libri però non aveva mai cercato Takao né aveva mai risposto ai messaggi di Hiromi, perché temeva che se fosse accaduto non sarebbe riuscito a mantenere quella promessa.
Eppure i messaggi di lei non erano stati pochi, specialmente le prime settimane.
Passò i primi giorni a piangere mattina e sera, non riusciva nemmeno a pensare agli studi, non voleva mangiare, non voleva uscire. Dormiva in camera con sua madre perché la notte era colta da attacchi di panico e rifiutava a priori ogni discorso riguardasse la sua vita.
Si era pentita così tanto di quel gesto che decise di costruirsi una prigione mentale, nonostante questo l'unico che nelle prime settimane riuscì a sentire era proprio Takao. L'unico che non provava vergogna a sentire. Era chiaro a entrambi che quella era stata solo una pessima idea e anche il ragazzo lo aveva accettato. Poi il Professore le scrisse, anche Max e Mao a nome della coppia (così diceva lei almeno) e a poco a poco i rapporti con la comitiva tornarono per fortuna quelli di sempre. Riuscì a riprendere gli studi, riuscì di nuovo a dormire nel suo letto dopo un bacio della mamma e riuscì di nuovo a sorridere, o almeno per facciata.
Insomma il tempo passò e come sempre portò via quel dolore pietrificante che ti impedisce di avere una vita, era stato così per Kai, ed era stato così anche per Hiromi, ma quello che il tempo non riuscì a portare via dal cuore della ragazza era l'immenso e costante amore che aveva per Kai, e dalla testa la pesante e opprimente consapevolezza di essere colpevole del suo stesso male.
Chi è causa del suo mal pianga sé stesso si dice, e lei stava facendo suo questo detto più che mai. Riusciva a vivere, a studiare, a uscire e anche a ridere, ma non riusciva a perdonarsi di aver commesso quel piccolo terribile errore; non quello di aver baciato Takao, perché quello era già una conseguenza e non sapeva nemmeno se Kai lo avesse mai saputo, ma quello di essere fuggita quella notte, senza aver dato a Kai nemmeno il tempo di farle la domanda, lasciando quell'anello poggiato lì, su quel tavolino, ad aspettarla per sempre.
E adesso lei viveva, ma con la consapevolezza che mai nella vita avrebbe ritrovato un compagno come Kai, forse un po' assente, forse un po' strano, ma l'uomo col cuore più grande che avesse mai conosciuto, di una gentilezza profonda e delicata, dal sorriso raro ma spontaneo come quello di un bambino e dagli occhi più innamorati che avesse mai visto. Nessuno al mondo l'aveva mai guardata con quegli occhi, cosa le importava di parole sfuggenti, lui parlava con gli occhi e non aveva bisogno di dire altro. Sarebbe stato fedele, sarebbe stato coraggioso, sarebbe stato premuroso e le sarebbe stato vicino in ricchezza e in povertà, nella buona e nella cattiva sorte. In cambio voleva solo essere amato tanto quanto amava lui.
Ma lei non era mai riuscita a dimostrarglielo, lei non era mai cambiata per lui, lei aveva solo preteso e poi perso.
" Che stupida, che stupida, che stupida inutile donna" si fermò ancora una volta su quel Belvedere, dove gli dichiarò i suoi sentimenti quel lontano marzo " scusa" disse poi, ma non più a Kai, lo disse a sé stessa " Scusa per quello che ti ho fatto ingenua ragazzina innamorata. Kai non è mai più riuscito a perdonarmi, ma almeno perdonami tu. Scusa se ho lasciato cadere il tuo castello e tutte le sue favole per inutili paure. Scusa, se non sono stata la brava ragazza che tanto dicevi di essere. Scusa" non riusciva a fermare le lacrime affacciata a quella ringhiera " Scusa se ti ho delusa a questo modo" si asciugò le lacrime " e Kai. La vita andrà avanti, incontrerò qualcun altro, magari ti assomiglierà, magari no, magari sarò di nuovo felice ma vorrei tu sapessi che in alcun modo è stata colpa tua. Cresci forte e consapevole dello splendido uomo che sei e trova la donna giusta per te, vorrei ancora tanto che fossi io."
Scrisse queste ultime frasi su un foglio di carta e le lasciò lì, su quella panchina dove la prima volta lo incontrò, finché il vento non le portò via.

Il giorno che si rincontrarono era a metà di dicembre, la giornata era fredda ma non c'erano nuvole. Era passato più di un anno ma quando i loro sguardi si incrociarono in quell'atrio dell'università a lei sembrò di rinascere.
- Ciao- gli disse con dolce stupore in un sorriso sincero e le gote rossastre
Lui silenzioso come al solito accennò un movimento di testa.
- Non è facile con te capire se sei arrabbiato o il solito Kai eh- ridacchiò e continuò mentre erano in fila a uno sportello della segreteria:- Come mai qui?-
- Immagino per lo stesso motivo tuo- disse con gli stessi documenti tra le mani.
- Vero, che stupida- disse ma in realtà pensò a quanto gli fosse mancata la sua voce, appena profonda ma pacata e dolce, la sua voce gli assomigliava, pensò.
- Come vanno gli studi? Quanti esami ti mancano?- Chiese per poi preoccuparsi:- Ti sto disturbando?- Attese la risposta con estrema paura.
- No- rispose lui alleggerendola ma non rispose comunque alle sue domande.
Riuscirono a fare quello per cui erano venuti e si allontanarono insieme dall'atrio.
- Mi ha fatto piacere vederti Kai. E' passato un anno, ti rendi conto? Non sono mai riuscita a trovarti, capisco tutto, credimi, ma ti vedi mai almeno con gli altri?-
- Mi vedo con Rei e Max ogni tanto, ci sfidiamo. E con il Professore quando con Rei e Max ci sfidiamo troppo e Dranzer ne risente- rise lievemente e lei ricambiò con un sorriso.
- E...- stava per chiedere dell'unico non nominato, a parte Daichi, ma lui non era importante adesso, decise poi di evitare quel discorso. Eppure era davvero sciocco essere arrabbiato con Takao per quei messaggi dopo un anno, ma forse, le venne il dubbio che qualcuno dei presenti a quella festa potesse avergli spifferato ogni cosa.
Si limitò allora a guardare Kai senza aggiungere altro, si capirono col silenzio.
" Forse Takao non ti manca" pensò " ma mi chiedo se a Dranzer non manchi Dragoon."
- Come stai Kai?- Gli chiese soltanto prima di salutarlo.
- Vivo- rispose lui.
- La prossima volta che ci vediamo, permettimi di offrirti qualcosa di caldo o qualcosa di freddo, a seconda della stagione. Ci abbiamo messo un anno prima di rincontrarci quindi non si può mai sapere- ridacchiò:- Me lo prometti? Me lo lascerai fare?-
- Va bene- le rispose e si allontanarono prendendo due strade diverse.
Era stata una conversazione piacevole ed era stata così felice di rivedere Kai. Pensò, coricandosi la sera, che non le era mancata solo la sua voce, pensò che continuava a mancarle ogni cosa. Pensò ancora una volta di essere stata responsabile della più grave perdita della sua vita e pensò di non meritare mai più felicità se non al fianco di Kai, e quella notte ebbe a distanza di tempo di nuovo un attacco di panico.
" Ha detto va bene" pensò nel sonno disturbato " Devo incrociarlo di nuovo, devo fare di tutto per incrociarlo di nuovo."
In quell'anno per i suoi amici non era cambiato molto, Rei e Mao diventavano più affiatati anno dopo anno, Rei maturava e la sua voglia di libertà un po' si placava, Max e Mariam erano obiettivamente la più bella coppia che lei avesse mai visto, chi lo avrebbe mai detto? Il Professore continuava a piangere amori mai ricambiati e Daichi anche se andava alle superiori continuava ad essere tanto infantile. Takao però aveva una novità, aveva conosciuto una ragazza, sembrava incredibilmente una storia seria, nonostante l'esuberanza del ragazzo.
- Sono veramente innamorato- disse un giorno a Hiromi mentre prendevano un gelato insieme sullo stesso gradino del giorno del diploma:- Ora capisco quello che possa aver provato Kai- il tatto però non lo perdeva mai.
- Scusa! Non volevo!- Disse poi:- Ti offro il gelato ok?-
- Hai pensato di dirlo a lei che la ami, piuttosto?- Sgridò Hiromi.
- Me ne vergogno troppo- mugugnò sconfitto.
- Ma dai? E' una ragazza meravigliosa. Sono sicura che non scapperà il giorno che le chiederai di sposarla- disse ironicamente guardando il cielo, ma i suoi occhi si spensero appena e Takao lo notò, diede due colpetti sulla nuca di lei e le disse:- Scusa. Non devo essere stato un bravo amico.-
- Sei stato fantastico con me Takao- ammise ringraziandolo:- Non sono io la persona a cui devi chiedere scusa.-
- Lo so- disse lui:- Ma Kai non lo vedo più. Potessi gli direi tante cose, e potessi non ne farei tante altre- addentò il suo gelato:- Anche se non è stato male- ammiccò prendendo in giro Hiromi:- Questo non dirlo alla tua ragazza- risero di gusto, felici che malgrado tutto la loro amicizia era andata oltre a quei brutti e più o meno piacevoli avvenimenti.
- Sai cosa direi a Kai?- Guardò il cielo anche lui.
- Mm?-
- Che non c'è avversario che a Dragoon è mancato più di Dranzer. E che aspetta ancora una rivincita!-
- Ti ha battuto??-
- Sì- ammise più maturo:- Ma è stato tanto tempo fa ormai!-
E, come quella notte si ordinò di fare, fece di tutto per rincontrare Kai, forse era prendere un po' in giro il destino ma quello che aveva scritto su quel foglio al Belvedere era ancora la verità, e siccome la giovane adolescente Hiromi non l'aveva ancora perdonata sperava di poter rimediare, e sperava di poter ricominciare, perché il tempo guarisce tutte le ferite e magari aveva guarito anche quelle di Kai.
- Ciao, ti ho ribeccato eh- disse alle sue spalle, lui si voltò.
- E' ancora inverno, quindi che dici di una cioccolata calda?- Continuò lei sorridendo e sperando in un sì.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: KurryKaira