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Autore: niny95    22/08/2022    4 recensioni
[Henry/Ivy]
Piccolo spaccato quotidiano nella vita di Henry e Ivy diversi anni dopo la nascita dei Reami Uniti.
Dal testo:
[...]Aveva un piede già sull’uscio quando Ivy disse «Non dimentichi niente?» un sopracciglio inarcato.
«Oh già!» esclamò Henry avvicinandosi a grandi passi e azzerando la distanza che lo separava dalla moglie e indugiando qualche minuto di più sulle sue labbra.
A quel gesto Ivy arrossì, poi prese tra le sue la mano di Henry «Intendevo queste.» disse lasciandovi cadere le chiavi «Ma grazie.»
A quel punto anche Henry arrossì, grattandosi lievemente la testa imbarazzato mentre Daisy se la rideva di gusto.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Henry Mills, Ivy Belfrey/Drizella Tremaine, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Next Generation'
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Di cuccioli abbandonati e richieste insistenti  
 
 
Quando Henry aveva rivisto Ivy, qualche tempo dopo la nascita dei Reami Uniti, era bastato un singolo sguardo per capire che … che si era sbagliato, non era Ella il suo Vero Amore, e Dio come aveva fatto a non capirlo prima? Arrivare a quella consapevolezza non era stato semplice: Henry era un uomo leale e rendersi conto di non essere innamorato di quella che era a tutti gli effetti era sua moglie e madre di sua figlia non era stato affatto facile, per un po’ aveva provato a negarlo a sé stesso: insomma il suo incontro con Ella,  l’arrivo di Lucy era ciò a cui era destinato, ciò che aveva sempre cercato. Che motivo c’era di farsi domande? Di cercare altro? Eppure quella vocina che gli diceva che stava facendo un grosso errore non voleva saperne di andarsene. E diventava più forte ogniqualvolta Ivy si trovava nelle vicinanze. Così si era detto che non ci sarebbe stato niente di male a conoscere meglio sua cognata. Ma la verità fu da subito evidente a tutti: quando era con Ivy era più felice, più sereno. Aveva finalmente trovato il suo posto nel mondo. La prima a farglielo notare fu Emma,  seguita a ruota da Regina e Killian. Persino Ella, a malincuore, un giorno gli disse se non preferiva stare con sua sorella. Henry inizialmente rifiutò, ma quando la moglie lo pregò di pensarci, per il bene della propria famiglia lui l’assecondò e… e adesso lui e Ivy erano sposati da diversi anni, nove e mezzo per l’esattezza e avevano una graziosa bambina di sette anni: Daisy.  
Nonostante tutto Henry sorrise, era bello pensare a come era arrivato a quel momento, si voltò dall’altro lato del letto dove Ivy  dormiva tranquillamente. La sua solita compostezza per il momento dimenticata, i suoi lineamenti distesi e sereni.  
Il sorriso di Henry si allargò, portandole delicatamente una ciocca randagia dietro l’orecchio. A quel gesto Ivy aprì lentamente gli occhi.  
«Buongiorno!» la salutò allegramente.  
«Buongiorno.» biascicò lei, la voce impastata dal sonno.  
I due coniugi si stavano godendo ancora un po' di tempo a letto prima di doversi recare ai rispettivi luoghi di lavoro – Henry, dopo la rottura della maledizione aveva continuato il lavoro come tassista. Mentre Ivy, al momento, stava aiutando Regina nei preparativi dell’anniversario dei Reami Uniti – quando un peso  piombò loro addosso «Svegliaaa dormiglioni! È tempo di alzarsi!» cantilenò Daisy con voce squillante.  
Ivy sbuffò infastidita dal tono acuto della figlia «Tua sorella non è proprio in grado di scaricarla?» la bambina infatti aveva passato il giorno prima insieme alla zia.  
Henry per tutta risposta ridacchiò «Le sue pile sono infinite, vero tesoro?» rispose solleticando il pancino della bambina che a quel gesto iniziò a ridere.  
Qualche tempo dopo erano tutti svegli, vestiti e sistemati e si stavano gustando la propria colazione.  
«Anche oggi con Hope?» chiese Henry curioso mentre tagliava i propri pancake.  
La settenne scosse la testa «No. Hope ha da fare con Cole.» disse riempiendosi un bicchiere di succo d’arancia «Secondo me sono fidanzati.»  
«Daisy.» la richiamò Ivy «Cosa ti ripeto sempre sui pettegolezzi?»  
Daisy fece una smorfia contrariata prima di continuare a parlare «Ad ogni modo esco con Lucy.»  
Henry annuì, gli faceva piacere sapere che nonostante la grossa differenza d’età le sue figlie andassero d’accordo. Finì di mangiare i propri pancake prima di sistemarsi per uscire.  
Aveva un piede già sull’uscio quando Ivy disse «Non dimentichi niente?» un sopracciglio inarcato.  
«Oh già!» esclamò Henry avvicinandosi a grandi passi e azzerando la distanza che lo separava dalla moglie e indugiando qualche minuto di più sulle sue labbra.  
A quel gesto Ivy arrossì, poi prese tra le sue la mano di Henry «Intendevo queste.» disse lasciandovi cadere  le chiavi «Ma grazie.»  
A quel punto anche Henry arrossì, grattandosi lievemente la testa imbarazzato mentre Daisy se la rideva di gusto.   
~~~
 
Ivy era davvero stanchissima, quei preparativi per l'anniversario dei Reami Uniti l'avevano completamente sciupata. In fondo era quello che succedeva quando mettevi insieme due perfezioniste — e capire chi fosse più perfezionista tra lei e Regina era davvero impossibile — 
Sospirò, adesso l'unica cosa che voleva era buttarsi sul divano, e magari per una volta, avrebbe potuto pure godersi una cioccolata calda.  
Aprì la porta di casa agognando già il momento di assoluto relax, ma invece fu accolta da due cagnolini bianchi che iniziarono a strusciarsi sul suo vestito di marca, scodinzolando e abbaiando allegramente . Sgranò gli occhi inorridita. 
Suo marito, per tutta risposta – come l’idiota che era – era piegato in due dalle risate «Qualcuno ha intenzione di darmi una spiegazione?» disse squadrando rispettivamente padre e figlia. 
«Glielo avevo detto che non saresti stata d'accordo.» fece spallucce Henry prendendo in braccio le due bestiacce, fece per darle un bacio ma lei si tirò indietro aspettando ancora una risposta «Ma non hai fatto niente?» chiese. 
A quel punto Daisy aveva preso parola, probabilmente nella speranza di difendere il padre  «Li ho trovati con Lucy, erano così soli, sarebbero morti! Posso tenerli?» chiese speranzosa. 
A Ivy dispiaceva dover deludere le aspettative della bambina, ma lei non era assolutamente tipa da animali domestici. Scosse energicamente la testa prendendo posto nel divano. 
Un broncio adornò le labbra di Daisy «Ti preeeegooo.» piagnucolò. 
Ma Ivy non si fece scalfire minimamente «No.» 
«Uno solo?» provò ancora la bambina. 
La donna sospirò «Sai che non è così semplice farmi cambiare idea.» 
«Sarò brava, per favore mamma.» disse mentre il suo labbro iniziava a tremare in procinto di piangere. 
A quel punto in sua difesa venne Henry «Dai, tesoro. Potremmo provare a fargliene tenere uno a patto che ci badi lei!» a quelle parole sul viso di sua figlia si disegnò un sorriso gigantesco. 
Ivy sospirò, le argomentazioni di Henry erano validissime e se doveva essere del tutto onesta l'idea di deludere sua figlia le spezzava il cuore.   
«E va bene.» acconsentì alla fine, Daisy stava per lanciare un urlo entusiastico ma Ivy prese nuovamente parola «Ma ve la dovrete vedere da soli. Io non voglio saperne niente. E soprattutto deve stare quanto più lontano possibile  da me.»  
Daisy a quel punto non trattene più il gridolino felice «Grazie, grazie, grazie! Non te ne pentirai!» esultò abbracciandola. 
«Lo spero.» bofonchiò la donna. 
Henry per tutta risposta stava sorridendo «Posso avere quel bacio adesso?»  
«Se proprio devi.» rispose Ivy ma un flebile sorriso le decorava le labbra. Henry rise baciandola. 
«Bleah! Che schifo!!!» proruppe Daisy, vedendo i propri genitori baciarsi, prese in braccio i due cagnolini e corse in direzione della sua stanza.  
Henry rise «Ragazzini!» esclamò «Allora dove eravamo rimasti?» chiese avvicinandosi ulteriormente e azzerando nuovamente la distanza.  
Era stata intenzione di Ivy fare una delle sue battute sarcastiche e rimettere a posto il marito, ma tutte le sue premesse caddero come tessere di domino non appena le loro labbra si incontrarono. La mano di Ivy si posò sul collo di Henry approfondendo il bacio, le loro lingue si cercarono iniziando una lenta danza. Quando si staccarono avevano entrambi il respiro corto e le labbra rosse. Si diedero uno sguardo complice, ponderando l’idea di ricominciare, ma la magia fu spezzata da Daisy che dalla sua stanza urlò «Ehiiiii! Io avrei fame!»  
Henry ridacchiò «Sembra che qualcuno abbia ben altre intenzioni!» disse alzandosi dal divano, e porgendo galantemente una mano alla moglie che l’accettò di buon grado.  
 Poco dopo, la famiglia Mills era seduta a tavola tentando di consumare la cena e, soprattutto, di evitare furti da parte dei due nuovi quadrupedi. La serata normale di una famiglia assolutamente ordinaria che presto, tuttavia, si sarebbe trovata ad affrontare sfide inimmaginabili.

Note: Ma ciaoo! Torno su questo fandom con questa ship che è un piccolo esperimento (avevo un po' voglia di provare a scrivere su personaggi diversi) ed è legato alla next!
Tra l'altro questa fanfic è un regalino per 
veronica85spero che apprezzi! u.u
E niente, spero vi piaccia e sopratutto che sia IC!

A presto!
Niny :)

 
   
 
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