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Autore: Vimi roronoa    24/08/2022    0 recensioni
[Yandere Simulator]
Questa sarà la storia del mio personaggio Vimi, che vivrà le proprie avventure all'interno della scuola, città e storia del gioco Yandere Simulator. Si relazionerà con diversi personaggi, soprattutto. Sarà una semplice vita scolastica? O sarà coinvolta dagli avvenimenti della storia principale del gioco?
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Le due ragazze rimasero per un lungo istante immobili a fissarsi senza pronunciare parola. Qualche istante e nell’udire l’ultimo suono di campanella, le due si muovono per entrare in aula.

La bionda osserva tutti i nuovi compagni seduti ai banchi, alcuni occhi si posano su di lei con curiosità, appena la ragazza dai capelli corvini si è seduta, gli occhi verdi di Vimi si spostano dunque sul solo banco libero vicino alla finestra e decide di accomodarsi.

Proprio in quel momento ecco entrare l’insegnante.

Prof. Rino: - Buongiorno studenti – si posiziona dietro la cattedra posando il registro e una piccola pila di fogli, tutti i ragazzi alzandosi in piedi salutano -mettete via i cellulari e preparate il materiale della lezione- mentre tutti con i propri tempi eseguono, la donna apre il registro e incomincia l’appello.

Prof. Rino:- Ayano Aishi – la mora mostra la mano dicendo presente, la donna annuisce e prosegue guardando in volto ogni ragazzo che dice presente -Osana Najimi- la si vede alzare mano e dire presente. Mano a mano che ogni nome e cognome viene pronunciato e una persona risponde, Vimi li osserva sperando di memorizzarli.

Prof. Rino:- oh ma abbiamo qualcuno di nuovo.. Vimi Koneko -

Vimi:- presente - alza mano un po’ timida.

Prof. Rino:- ti sei trasferita da poco in questa città?-

Vimi:- sì professoressa, per cause lavorative di mio padre… io la mia famiglia siamo venuti a vivere qui-

Prof. Rino:- spero riuscirai ad ambientarti bene, se avrai bisogno di aiuto i tuoi compagni saranno disponibili e inoltre ci siamo noi insegnanti, e le ragazze del consiglio studentesco – togliendosi un istante gli occhiali le sorride molto affabile e Vimi annuisce.

Dunque le lezioni scolastiche hanno inizio.


 

Finite le prime ore del mattino, suona la campanella della pausa pranzo.

Udito il suono, tutti gli studenti con i propri tempi si alza dal posto, la professoressa raccomanda loro di non fare troppa confusione e di non tardare all’inizio delle lezioni dopo pranzo.

Vimi alzandosi dalla sedia si concede un breve stiracchiamento, per poi prendere dalla cartella il suo cestino del pranzo e dirigersi fuori dall’aula, camminando vede la scala dal quale ricorda era sopraggiunta Ayano quando si sono incrociate e fatta piccola riflessione, vedendo anche altre persone scenderle, opta per cercare un posticino tranquillo dove pranzare al piano inferiore.

Nei corridoi il brusio di persone, rimbombava giusto un po’ e sceso l’ultimo gradino, Vimi si sofferma a guardare quale direzione prendere ora, quand’ecco una ragazza distratta dal cellulare arrivare nella sua direzione e solo qualche minuto dopo, i suoi occhi si alzano dal dispositivo.

Midori:- oh ciao – sorride allegramente -hai trovato la tua classe? E ti stai ambientando qui a scuola?- la bionda annuisce sorridendole di rimando -senti se hai bisogno di conoscere meglio tutto l’edificio, mi offro volentieri come gingerone-.

Vimi:- ehm.. gingerone? - la guarda parecchio confusa.

Midori:- si si da guida!! Ti va?-

Vimi:- ah cicerone –

Midori:- sì quello che ho detto – notando solo ora il cestino del pranzo della ragazza -oh vieni qui c’è un bel posto per pranzare tranquilli- prendendole la mano la conduce alla porta che da sul cortile interno.

Vimi osserva la fontana centrale, il prato, i cespugli, le panchine e soprattutto i ciliegi in fiore che rendono tale luogo una favola. La ragazza dai capelli verdi invita la bionda a pranzare in compagnia e dopo una buona riflessione, Vimi annuisce e le due si accomodano sotto uno dei ciliegi.

Nel mentre pranzano Midori racconta un po’ di tutto e Vimi mangia prestandole attenzione, senza farlo notare ogni tanto gira lo sguardo pensando tra se: ma quanto parla? Notando poi appena finito il proprio, che la ragazza fosse solo a metà.

Midori:- ah poi hai per caso deciso di entrare in un club scolastico? Sai ce ne sono tanti: giardinaggio, arte, cucina, light music, fotografia, teatro – riflette contando con le dita – poi c’è il club del gaming oh sarebbe super fantastico se tu decidessi di unirti a questo – fissa la ragazza molto entusiasta – perché vorrebbe dire che il destino ha voluto che ci incontrassimo per diventare migliori amiche!!-

Vimi:- ehm.. come?-

Midore:- perché io faccio parte del club e oltre a tipo pranzare cosi insieme, potremmo trovarci al club e giocare insieme e poi magari uscire per andare alle sale giochi e poi guarda tu hai gli occhi verdi! E io guarda – indica capelli, occhi, telefono, calze. Vimi alla fine di tutto si sente come se avesse un cerchio alla testa e quasi vorrebbe astenersi dal rispondere.

Ne osserva l’espressione felice con gli occhi luccicanti, per poi fare un breve respiro e decidersi a dire qualche cosa.

Vimi:- ci devo pensare… e questi sono tutti i club presenti? - alla domanda la verde riconta mentalmente quelli detti e aggiunge i mancanti.

Midori:- c’è anche il club dello sport, dell’occulto e delle arti marziali – a quel punto la bionda mentre chiude e risistema il cestino riflette.

Vimi:- non mi dispiacerebbe quello di arti marziali – la verde commenta che in quel club si fa solo fatica, la bionda portando le mani dietro la nuca spiega: - nella vecchia scuola avevo da poco incominciato ad apprendere qualcosa, nel cambio temevo non avrei potuto proseguire – Midori per la prima volta ascolta senza dire nulla.

Improvvisamente la calma è rotta dall’arrivo di una ragazza che correndo inciampa e cade, facendo cadere sul pavimento il pranzo, successivamente viene raggiunta da un ridacchiante gruppetto di ragazze appariscenti. La mora chinata a terra guarda tristemente il proprio pranzo rovesciato e tenta come può di recuperare qualche cosa, ma una delle ragazze decide di dare un calcetto alla scatola facendo si che il contenuto si rovesci del tutto. La povera ragazza portando le mani a nascondere il volto piange, mentre le cinque ridono prendendola in giro.

Diversi che assistono la scena sono increduli, ma allo stesso tempo hanno espressioni di chi è oramai abituato a simili avvenimenti nella scuola. Vimi fissa quella scena sentendosi come ribollire, e alzandosi in piedi fa per andare verso di loro, Midori vedendola si alza frenandola.

Sconsigliandole di fare azioni avventate, spiegandole che quelle erano un gruppo di ragazze che è meglio evitare, Vimi continua a fissare irata la scena mentre Midori cerca di spiegarle qualcosa trattenendola.

Le cinque bullette notano la presenza delle due vicine al ciliegio e denotando l’espressione di Vimi, le domandano se abbia qualche problema.

Midori decide di rispondere spiegando che Vimi è nuova e che le stava facendo fare un piccolo giro, ridendo da colpetto con il gomito alla bionda, che dopo un bel lasso di tempo che pareva infinito decide di seguire il gioco della verde e mostrare mezzo sorriso di circostanza, vedendo poi la vittima dei loro scherzi approfittare per alzarsi e scappare via.

Vimi seguita da Midori esce nel corridoio, tra poco sarebbe suonata la campanella del fine pranzo e inizio delle ultime lezioni.

Midori:- bene ti lascio tornare in classe e rifletti bene sul club in cui vuoi entrare – sorride per poi avere espressione lieve preoccupata -e non prendertela troppo… queste cose capitano frequentemente, ma se eviti di incappare in quelle persone... vai avanti senza problemi – sorride per poi dirigersi nella propria classe.

Vimi respira sentendosi infastidita da quel che ha assistito, poi non desiderando fare tardi corre in classe e sedendosi al proprio banco, osserva anche gli altri compagni essere già comodi o che arrivano.

  
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