01/09/2022
0 recensioniAnni e secoli
È una fredda mattina di metà settembre quando Sersi si sveglia da sola, avvolta nelle calde coperte del letto.
È il 1922, e in quel piccolo appartamento parigino tutto tace. L’unico suono proviene dall’esterno: è la pioggia che cade incessante dalla sera prima, quando lei e Ikaris sono andati a letto.
Sersi si alza interdetta e si avvolge nella vestaglia da camera abbandonata sulla sedia.
Quell’autunno si sta rivelando particolarmente freddo, e lei non ama particolarmente il freddo, ma ama Parigi. Anche se le piacerebbe tanto andare al sud, pensa, uscendo dalla camera da letto, in Provenza. Magari fra qualche decennio…
La cucina è vuota, è tutto in ordine, tutto al suo posto, tutto come era stato lasciato la sera prima.
Sersi si guarda attorno, avvolta dal silenzio. Si avvicina a una finestra, guarda fuori: la strada è deserta, il cielo è grigio.
Ikaris non può essere uscito con quel tempo, nemmeno per andare alla boulangerie all’angolo e comprarle quei croissants al cioccolato che le piacciono tanto.
Va in bagno, in salotto, poi torna in camera da letto.
È tutto immobile, tutto al suo posto.
<< …Ikaris? >> chiama incerta.
Nessuna risposta.
Forse…
Forse è sceso a prendere la posta.
Forse è uscito a- a fare qualcosa.
Forse doveva-
Forse…
Tornerà. Certo che tornerà. Dove potrebbe essere andato?
Il 1922 era diventato il 1932, e Ikaris non era tornato.
Sersi l’aveva aspettato in quell’appartamento parigino che era solo loro, aveva continuato la sua vita certa che lui, prima o poi, sarebbe tornato. La fede sempre al dito, in vista, e la testa alta nonostante gli sguardi tristi che i vicini, e soprattutto le vicine, le rivolgevano.
Ikaris sarebbe tornato, lo sapeva, doveva solo aspettare. Sicuramente gli era capitato qualcosa, sicuramente c’era un motivo valido, ma sarebbe tornato.
Il 1942 arriva quando lei è in Provenza, proprio come aveva desiderato tempo prima. Con Parigi distrutta e occupata, non potendo fare molto per fermare quella guerra che stava piegando il mondo intero, aveva deciso di andare al sud.
Aveva già visto altre guerre nella sua lunga vita, ma non le aveva mai vissute in prima persona in quel modo e, quando anche quella era terminata, aveva deciso di lasciare la Francia.
Pazienza per i croissants al cioccolato, Edith Piaf dal vivo, e quei paesaggi così romantici e malinconici.
La Francia le ricordava la guerra, e Ikaris, e per lei era impossibile continuare a vivere lì.
Aveva scelto di vivere nella grigia e piovosa Londra, e aveva smesso di aspettare.
Si era iscritta all’università, aveva studiato, si era immersa quanto più aveva potuto nella vita del quartiere in cui era andata ad abitare.
Aveva rincontrato Sprite, che a Londra ci viveva già da tempo, e si era trasferita a vivere con lei.
Non voleva stare nella vita di chi non la amava, ma esistere in quel mondo in completa solitudine era difficile.
Si era chiesta spesso che fine avessero fatto gli altri, ma non aveva mai provato a cercarli.
Gli anni erano passati, il secolo vecchio era finito, e ne era iniziato uno nuovo.
È il 2012, e New York è distrutta dai Chitauri, e ancora Sersi deve restare a guardare…più passano i secoli, più comprende il tormento di Druig.
Londra le piace, la sua vita le piace, il suo lavoro.
Ha deciso di andare avanti, anche se il ricordo di Ikaris non l’ha mai davvero abbandonata.
E poi nella sua vita compare lui.
Impacciato, nerd della storia, attento…
Dane Whitman attira in fretta la sua attenzione, e Sersi, ancora incerta su cosa provi per lui, si lascia avvicinare, si gode la sua compagnia, le lunghe conversazioni davanti a un caffè caldo.
<< Sei davvero innamorata? >>
<< E se lo fossi? >>
Fidarsi nuovamente è più difficile di quello che aveva pensato, e ancora non riesce a decidersi.
NOTE:
Questa è la prima ff che scrivo su ‘Eternals’, era da un po' che volevo scriverci qualcosa ma non avevo mai idee.
L’idea per questa ff mi è venuta mentre ascoltavo Edith Piaf, e mi sono immaginata Sersi a Parigi, una città che trovo romantica e malinconica allo stesso tempo. Spero che il risultato finale non sia troppo OOC ^^’.
Grazie a chiunque leggerà e, se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate :).