Il piccolo serpentello
Era una soleggiata mattina di un giorno
d’estate e il bosco si svegliò. Gli uccellini cominciarono a cantare, gli amici
fiori si aprirono e io uscii dalla mia tana.
Come ogni
giorno andai ad abbeverarmi al “ Lago
cristallino”, dove si riuniscono tutti gli animali, eccetto quei bisbetici dei
pipistrelli che escono solo di notte, e dormono appesi a testa in giù. Che
strani animali.
Comunque
mentre stavo percorrendo la strada per arrivare al lago passai davanti
all’edicola del gufo. Le ultime notizie erano che un cervo era stato morso da
un lupo durante un litigio. Che notizie emozionanti, non succede mai niente nel
bosco, è tutto così noioso.
Arrivato al
lago incontrai tanti animali ma nessuno voleva stare con me; ogni volta che provavo
ad avvicinarmi a qualch’uno tutti scappano.
Feci
colazione e tornai a casa. Nel fare il tragitto dal lago a casa notai un uno
strano movimento.
All’improvviso
vidi spuntare da dietro un cespuglio uno strano oggetto. Somigliava ad un legno
ma non poteva esserlo, perché il legno non si muove. Ero confuso, sapevo
spiegarmi cosa fosse quello strano essere.
Mi avvicinai
un po’, ma sentii un urlo che mi terrorizzò. Avevo capito di cosa si trattasse.
Era un umano: Spaventato corsi alla mia tana, dove raccontai l’accaduto alla
mia famiglia che mi sgridò e ridisse di non avvicinarmi mai più ad un essere
umano. Però, che strani gli umani, tu sei lì che prendi il sole e appena ti
vedono scappano urlando all’impazzata, senza che tu gli faccia niente. Mio
fratello mi raccontò un episodio molto triste che gli era capitato.
Era
tranquillo su un muretto con la sua fidanzatina quando ad un certo punto spuntò
un umano che la uccise a bastonate. Dovete sapere che esistono 2 tipi umani:
grandi e piccoli. Io ho più paura di quelli grandi perché cercano di colpirti
con il bastone e ti uccidono.
Io non verrei
mai essere un umano e se dovessi rinascere vorrei essere semplicemente come
oggi: un birbante serpentello di campagna.