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Autore: Etali    06/09/2022    2 recensioni
Passano così le notti, al piano superiore del 221B di Baker Street, il geniale Sherlock Holmes e il suo fidato Watson.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Rosamund Mary Watson, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hanno uno strano modo di dormire, John se ne rende conto.

Nella penombra della stanza percorre con lo sguardo, velato di sonno, di mille altre cose, la figura addormentata accanto a lui.

Non gli viene più naturale dormire rannicchiato, o di pancia come faceva prima dell'esercito. Il sonno lo coglie disteso supino sul materasso, sebbene questo sia molto più morbido e molto più caldo della sua branda.

Sono anni che la stampella vaga per casa, appoggiata a un angolo o vicino all'armadio a prendere polvere; ma lui dorme ancora da soldato, dritto di schiena e pronto a scattare vigile al primo rumore.

L'unica concessione è la mano destra che cade fuori dal corpo e ne rompe l'equilibrio statuario, abbandonata sulle lenzuola a fare da ponte tra i due
corpi.

Un lembo di pelle o di stoffa sfiora con le nocche, a volte una ciocca di capelli.

Vede le sue spalle che si muovono lievi al ritmo dei respiri, lo sente spostarsi appena nel sonno.

Sherlock dorme rannicchiato, rivolto verso l'altro lato del letto: le membra raccolte e il viso rivolto verso la porta.
Gli volge la schiena pallida e si addormenta, il suo lato cieco protetto da un soldato steso supino.

Passano così le notti, al piano superiore del 221B di Baker Street, il geniale Sherlock Holmes e il suo fidato Watson.

Quelle notti almeno ove non si verificano particolari eventi. Sherlock e John hanno passato svariate notti nelle situazioni più disparate, sui tetti di Londra, appostati nei vicoli in rocamboleschi inseguimenti o in piedi nel loro stesso salotto a lavorare su un caso fino alle luci del mattino.

Ultimamente però il turbamento della loro quiete notturna si annuncia con un ritmico rumore di passi.

Echeggiano per il corridoio, attutiti dalla moquette, fino allo stagliarsi di una figura sulla soglia della porta, aperta con un cigolio appena percepibile.

Rosie si arrampica sul lettone, pesticciando le gambe di entrambi, e va a infilarsi sotto le coperte nel mezzo tra i due.

“Hai fatto un brutto sogno?”

Risponde con un mugolio assonnato, mentre la bambina con le palpebre già pesanti si accoccola meglio.

“Attenta a non scalciare Watson.”

John sorride ripensando a come qualche notte prima Rosie era riuscita a sdraiarsi completamente sopra i cuscini, creando qualche problema nella logistica del letto.

Sherlock si gira, le sistema meglio il lenzuolo e riappoggia la testa sul cuscino incrociando gli occhi di John.
Si addormenta così, conscio delle probabilità di ricevere una tallonata nello stomaco prima di mattina, vegliando su Rosie con gli occhi che si chiudono, i riccioli neri abbandonati sul cuscino e la porta semiaperta alle sue spalle.

 
   
 
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