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Autore: Europa91    01/10/2022    1 recensioni
Raccolta di storie per il #Writober 2022 indetto da fanwriter.it. Lista pumpNEON.
Dal primo capitolo:
“Silenzio. C’era troppo silenzio intorno a lui. C’era stato un tempo in cui Endeavor avrebbe pagato per avere una simile quiete, ora invece la trovava semplicemente insopportabile. Rimanere da solo, in compagnia dei propri pensieri era più doloroso di qualsiasi ferita.
Per un istante, aveva quasi sperato di chiudere per sempre gli occhi, così da non dover affrontare la realtà.
Touya era vivo, ma era diventato un Villain, un assassino.”
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Dabi, Endeavor, Hawks
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Note autrice: allora, il mio Writober di quest’anno sarà abbastanza caotico. Ho deciso di dividere i prompt su tre fandom con dieci storie ciascuno, per concludere con il 31 a sorpresa. Inauguriamo la prima raccolta con My Hero Academia. Questo è un fandom che ho più volte evitato, seguito negli anni a fasi altalenanti e recuperato bene solo di recente. Da subito mi sono innamorata di Dabi (e di Shouto, Kacchan, Monoma e praticamente mezzo cast) ma i sono stati i drammi della famiglia Todoroki che più mi hanno affascinata, quindi mi sono detta, perchè non approfittare del Writober per scrivere qualcosa anche su di loro e soprattutto su Endeavor? So che ci sarebbe tanto, troppo da dire (e il tempo è tiranno) questo è solo un esperimento. Niente di che, anzi spero di riuscire ad essere puntuale con gli aggiornamenti. Buona lettura!!!















 

1 - This is the sign you’re be waiting for



 

Silenzio. C’era troppo silenzio intorno a lui. C’era stato un tempo in cui Endeavor avrebbe pagato per avere una simile quiete, ora invece la trovava semplicemente insopportabile. Rimanere da solo, in compagnia dei propri pensieri era più doloroso di qualsiasi ferita. 

Per un istante, aveva quasi sperato di chiudere per sempre gli occhi, così da non dover affrontare la realtà. 

Touya era vivo, ma era diventato un Villain, un assassino. 

Aveva confessato senza alcun pudore e davanti al mondo intero il proprio dolore, esibendo quasi con orgoglio le proprie cicatrici, arrivando a dipingerlo come un mostro. La cosa peggiore in tutta quella storia, era ammettere quanto in fondo suo figlio avesse ragione. Non era stato un buon padre, né un bravo marito, forse nemmeno un eroe degno di tale nome.

Endeavor si era ripromesso di cambiare. Voleva farlo per Shouto, ma anche per Natsuo e Fuyumi, perché potessero essere fieri di lui. Vedere Dabi, anzi Touya ed ascoltare le sue parole era stato peggio che ricevere un pugno in pieno petto o una coltellata.

Endeavor, il Flame Hero ormai non esisteva più. Aveva lasciato il posto ad un uomo sconfitto, schiacciato dal peso dei suoi stessi errori. 

Insieme ad un mare di rimorsi, solo una cosa appariva chiara nella sua mente: Todoroki Enji non sarebbe mai stato in grado di combattere contro il proprio figlio. Aveva perso quella battaglia in partenza, nel momento stesso in cui aveva udito il nome di Touya qualcosa dentro di lui si era spezzato per sempre.

Nel silenzio asettico di quella camera d’ospedale, l’eroe si abbandonò ad un pianto inconsolabile. Si vergognava di se stesso, di ciò che era diventato. L’ultima volta che aveva affrontato un dolore simile era stato proprio il giorno in cui aveva seppellito il primogenito. Sebbene una parte di lui avesse sempre sostenuto che Touya fosse ancora vivo, vederlo sotto le spoglie di Dabi lo aveva distrutto. 

Era stato in quell'istante, che Endeavor aveva realizzato la natura del proprio fallimento, non solo come padre ma anche come modello.

Il giudizio della società non sarebbe tardato ad arrivare e non gli avrebbe lasciato scampo. Come poteva un uomo che non era stato neppure in grado di allevare un figlio, vantarsi del titolo di Number One Hero, ricoprire quel ruolo che un tempo era stato di All Might. 

Anni di lavoro erano andati in fumo, bruciati dalle stesse fiamme che lui stesso aveva generato. C’era un'ironia di fondo in tutta quella storia. Era come se l’universo gli avesse presentato lo scotto da pagare per tutti i propri errori. Fu in quel momento che la porta della sua stanza si aprì rivelando prima Shouto, Natsuo, Fuyumi e infine, l’ultima persona che Endeavor si sarebbe mai aspettato di vedere al proprio fianco.

 

-Qualche anno prima-



 

Rei Himura era come il ghiaccio. Questo fu il primo pensiero che attraversò la mente di Todoroki Enji mentre osservava per la prima volta, la donna che da lì a un mese, sarebbe diventata sua moglie.

Rei aveva accettato di contrarre un matrimonio di Quirk per il bene della propria famiglia, ma fino a quel giorno, non si erano ancora incontrati di persona. Quando Enji si era recato a chiedere la sua mano, la ragazza era rimasta per la maggior parte del tempo seduta con lo sguardo basso, in segno di rispetto. Malgrado le apparenze, a quel tempo il Flame Hero non poteva vantare molta esperienza con il gentil sesso. La sua vita non era stata altro che un susseguirsi di allenamenti e missioni, con il solo scopo di diventare un eroe degno di tale nome. Un Hero in grado di superare anche All Might. Per questo, il numero dei suoi appuntamenti si poteva contare tranquillamente sulle dita d'una mano. 

Quando, grazie ad un impiegato della propria agenzia, Endeavor aveva scoperto della possibilità di contrarre un matrimonio simile, aveva pensato di approfittarne. 

Todoroki Enji apparteneva ad un’antica ed importante famiglia di proprietari terrieri. Suo padre gli aveva concesso di intraprendere la carriera di Hero ponendo una sola condizione: entro i trent’anni avrebbe dovuto sposarsi e generare al più presto un erede, che un giorno, si sarebbe occupato di gestire gli affari di famiglia. 

L’antico casato degli Himura era famoso per il proprio lignaggio e per il possedere un Quirk basato sul controllo del ghiaccio. Per questo la scelta era ricaduta su di loro. 

Enji ricordava perfettamente come Rei non avesse parlato per tutta la durata dell’incontro, limitandosi ad annuire alle parole del padre, mantenendo sempre un atteggiamento composto e rispettoso. Quando il capo famiglia aveva proposto ai due fidanzati una passeggiata per conoscersi meglio entrambi avevano sussultato.

Fu in quell’occasione, che si guardarono per la prima volta negli occhi, prima di ritrarsi imbarazzati. Enji pensò che anche lo sguardo di Rei fosse glaciale. Gli ricordò molto un cielo invernale, era davvero freddo, imperturbabile. Per la prima volta, Endeavor arrivò a dubitare di una propria decisione. Quella donna sembrava essere così diversa da lui, come avrebbe potuto un matrimonio simile avere un futuro? L’avrebbe mai resa felice? Non era troppo tardi per cambiare idea.

Camminarono per qualche minuto l’uno accanto all’altra, senza mai sfiorarsi, anzi quasi con il timore di farlo. Todoroki fu il primo a rompere il silenzio, notando come la donna si fosse fermata all’improvviso per osservare qualcosa;

“Ti piacciono i fiori?”

“Si. Sono molto belli” 

Rei gli regalò un sorriso appena accennato e ogni preoccupazione di Enji si sciolse come neve al sole.

 
  
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