01/10/2022
4 recensioniWritober day 01: This is the sign you've be looking for
È un segno del destino!
È un segno del destino!
Atsumu se ne sta con un'aria funerea seduto sulla panchina dello spogliatoio dei Black Jackal, rimuginando sull’inutilità della sua esistenza. Come diavolo era possibile che anche quando c’era solo mezza possibilità di mettersi in ridicolo, lui doveva riuscire a coglierla? Che immenso spreco di ossigeno.
Quando Bokuto entra come un fottuto uragano nello spogliatoio - Hey hey hey! - gli viene quasi da vomitare. Ha una smorfia talmente ampia a deformargli il viso che definirla sorriso sarebbe un insulto alla categoria.
«Oi, Bokuto-san, vacci piano. Con quel sorriso accecherai la principessa. Oggi è molto sensibile.» Sakusa, come sempre, è simpatico come una supposta. Atsumu si limita a fulminarlo con un’occhiata di puro odio.
«No no no, non posso contenermi! Tsum Tsum tutto bene? Io sto alla grande!»
«Che ti è successo? Akaashi ti ha comprato un nuovo giocattolo?» Doppia supposta. Con le spine. Ma Bokuto non ci fa nemmeno caso. Lui sta su un altro livello, sempre mezzo metro sopra il cinismo altrui. Non lo tange minimamente.
«No bro! Un mio amico, anzi, il mio adorato discepolo, ha fatto il provino per entrare in squadra e mi è giunta voce che lo prenderanno! Ah, non vedo l’ora di giocare con il piccoletto!»
Atsumu cambia espressione nel giro di un secondo. È quasi comico: se fosse un insetto gli si drizzerebbero le antenne.
«E chi sarebbe questo discepolo?» domanda Sakusa sinceramente preoccupato. Un discepolo di Bokuto non può far altro che aggiungere disordine al caos.
«Hinata Shouyou! Della Karasuno!»
«Ah, ho capito. Quell’idiota che si è fatto venire la febbre in partita.»
«Si, proprio lui!» esulta incontenibile.
A quella conferma Atsumu si alza così repentinamente da mandare all’aria tutte le grucce appese alle sue spalle. Sbatte i palmi sulle spalle di Bokuto e inizia a scuoterlo come un lenzuolo, la tristezza di poco prima completamente svanita. «Hinata Shouyou è tornato in Giappone? Ed entrerà nei Jackal?!»
«Si!» strilla Bokuto iniziando a saltare dalla gioia e trascinandolo in quella danza stramba.
Atsumu ha gli occhi che brillano mentre vorticano per lo spogliatoio, «Questo è un segno del destino! Potrò finalmente mantenere la mia promessa!»
«Promessa… Minaccia…» borbotta Sakusa, l’espressione ben intuibile nonostante la mascherina che indossa.
«Quale promessa?» domanda Bokuto tra una piroetta e l’altra.
Quando Bokuto entra come un fottuto uragano nello spogliatoio - Hey hey hey! - gli viene quasi da vomitare. Ha una smorfia talmente ampia a deformargli il viso che definirla sorriso sarebbe un insulto alla categoria.
«Oi, Bokuto-san, vacci piano. Con quel sorriso accecherai la principessa. Oggi è molto sensibile.» Sakusa, come sempre, è simpatico come una supposta. Atsumu si limita a fulminarlo con un’occhiata di puro odio.
«No no no, non posso contenermi! Tsum Tsum tutto bene? Io sto alla grande!»
«Che ti è successo? Akaashi ti ha comprato un nuovo giocattolo?» Doppia supposta. Con le spine. Ma Bokuto non ci fa nemmeno caso. Lui sta su un altro livello, sempre mezzo metro sopra il cinismo altrui. Non lo tange minimamente.
«No bro! Un mio amico, anzi, il mio adorato discepolo, ha fatto il provino per entrare in squadra e mi è giunta voce che lo prenderanno! Ah, non vedo l’ora di giocare con il piccoletto!»
Atsumu cambia espressione nel giro di un secondo. È quasi comico: se fosse un insetto gli si drizzerebbero le antenne.
«E chi sarebbe questo discepolo?» domanda Sakusa sinceramente preoccupato. Un discepolo di Bokuto non può far altro che aggiungere disordine al caos.
«Hinata Shouyou! Della Karasuno!»
«Ah, ho capito. Quell’idiota che si è fatto venire la febbre in partita.»
«Si, proprio lui!» esulta incontenibile.
A quella conferma Atsumu si alza così repentinamente da mandare all’aria tutte le grucce appese alle sue spalle. Sbatte i palmi sulle spalle di Bokuto e inizia a scuoterlo come un lenzuolo, la tristezza di poco prima completamente svanita. «Hinata Shouyou è tornato in Giappone? Ed entrerà nei Jackal?!»
«Si!» strilla Bokuto iniziando a saltare dalla gioia e trascinandolo in quella danza stramba.
Atsumu ha gli occhi che brillano mentre vorticano per lo spogliatoio, «Questo è un segno del destino! Potrò finalmente mantenere la mia promessa!»
«Promessa… Minaccia…» borbotta Sakusa, l’espressione ben intuibile nonostante la mascherina che indossa.
«Quale promessa?» domanda Bokuto tra una piroetta e l’altra.
«Quella che gli ho fatto ai nazionali cinque anni fa! Finalmente alzerò per lui!»
Sakusa alza gli occhi al cielo, piccato. «Si come no, perché alzare è l’unica cosa che vorresti fargli.»
«Ovvio che no,» Atsumu ammicca in modo plateale, un sorrisino furbo che fa compagnia alle guance leggermente arrossate. «Ma non essere geloso Omi-Omi! Ce n’è abbastanza per tutti. Ti basta chiedere.»
«Ovvio che no,» Atsumu ammicca in modo plateale, un sorrisino furbo che fa compagnia alle guance leggermente arrossate. «Ma non essere geloso Omi-Omi! Ce n’è abbastanza per tutti. Ti basta chiedere.»
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Hihihihihi! Ebbene si, sono completamente fuori di testa e ho deciso di partecipare al Writober! Hihihihihihi!
Quindi aspettatevi una marea di flash/drabble/os senza ne capo ne coda 😈
Questa si colloca esattamente qui:
Quindi aspettatevi una marea di flash/drabble/os senza ne capo ne coda 😈
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