Adrien poteva vedere i giorni trascorrere lentamente fuori dalla sua finestra e mentre il mondo andava avanti... lui si sentiva intrappolato e solo, così dannatamente solo. Suo padre non gli permetteva di fare nulla fuori dall'ordinario; passava il tempo a studiare, prendere lezioni di pianoforte e di scherma. Certo aveva tutto quello che gli altri desideravano: una villa enorme, la bellezza, la fama e i soldi. Erano cose materiali che lui iniziava a detestare. Sentiva che tutto il suo malessere era dovuto da questo...voleva solo essere normale, libero dalle aspettative di suo padre. Uscire e scherzare con degli amici,questo è sempre stato per Adrien un mondo inesplorato, soprattutto dalla morte di sua madre...tre lunghi anni erano passati da quando non vedeva più il suo viso, la sua voce e il suo sorriso, le mancava tutto di lei...anche suo padre, lui non era più lo stesso da allora, passava il tempo chiuso in casa, ore e ore nel suo ufficio. Fortunatamente nella sua vita, proprio quando tutto stava andando in pezzi , è arrivato Plagg che ha dato al ragazzo una nuova speranza, una voglia irrefrenabile di tornare a vivere ed essere libero. Tutto quello che ad Adrien mancava, con Chat Noir poteva raggiungerlo, e col tempo anche il vuoto dentro di lui iniziava a sparire, quel gatto nero era tutto ciò che aveva e che lo rappresentava, una delle poche volte nel corso della giornata in cui poteva essere sé stesso e non il figlio perfetto del misterioso stilista Gabriel Agreste,che dopo la morte di sua moglie...non si è più fatto vedere in pubblico. E poi c'era lei...LadyBug, la ragazza che più amava al mondo, colei che gli fece battere il cuore, incontrarla era tutto per lui, le sue giornate dipendevano da questo tanto che aspettava con ansia l'arrivo di un akuma o di una pattuglia. La situazione a casa sua era sempre più difficile e soffocante, suo padre era spesso nervoso e irritabile, passava molto tempo solo con la sua segretaria. Adrien aveva anche scovato Gabriel più volte ad osservare il grande ritratto della moglie nel suo ufficio con in mano un calice di vino. Secondo Plagg, Gabriel stava prendendo una brutta dipendenza dall'alcool e più volte aveva incitato Adrien a lasciare quella casa quando la situazione iniziava a scaldarsi. I loro incontri erano sempre meno, da una volta al giorno ormai erano diventate due, se non una volta a settimana. E quando succedeva, il disagio che calava era difficile da gestire, come se in quella stanza non ci fossero padre e figlio ma due perfetti sconosciuti. Un giorno però, la vita di Adrien venne sconvolta, il ragazzo era in camera sua come sempre, pronto per andare alla sua solita lezione di scherma... tuttavia mentre si recava verso l'uscita qualcosa nella conversazione tra Nathalie e suo padre lo incuriosì, l'uomo sembrava più nervoso del normale e solitamente questo basta per indurre Adrien ad allontanarsi da lui il prima possibile. In quel momento però...sentì una parola che attirò la sua attenzione: "Miraculous" Come Adrien anche Plagg era incuriosito e mentre lui tentava inutilmente di capirci qualcosa, il piccolo kwami aveva drizzato le orecchie e sbarrato gli occhi sconvolto "Non è possibile..." sussurrò Prima che il ragazzo potesse chiedere una spiegazione, Plagg con una fretta irrazionale attraversò le mura per piombare in ufficio, cercando di non farsi vedere. L'errore fu grande e Irreparabile... Gabriel aveva infatti interrotto la conversione, distratto da qualcosa...o in questo caso...qualcuno. Un secondo dopo Plagg sfrecciò via,nascondendosi nella giacca del ragazzo mentre la porta dell'ufficio si aprì...mostrando Nathalie al fianco dell'uomo che ora sembrava ancora più alto ed imponente agli occhi del ragazzo. Entrambi avevamo sul volto un espressione indecifrabile...ma ciò che più lo sconvolse fu l'esserino viola affianco allo stilista che guardava Adrien con un velo di preoccupazione. Il ragazzo rimase sconvolto... quello era un kwami?! Lo stilista rivolse uno sguardo penetrante al ragazzo, facendosi ancora più grande ai suoi occhi. <>