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Autore: Cesca_Haibara20    03/10/2022    0 recensioni
Conosci Nobu da quando andavi alle superiori, eravate nella stessa classe e insieme a lui hai stretto amicizia anche con Nana.
Da quando sono stati formati i Black Stones, Nobu ha cercato di portarti con sé ovunque andava perché per lui sei un portafortuna. Ti ha fatto conoscere Yasu, Shin, Hachiko e quando Ren e Takumi si sono uniti al gruppo, hai inevitabilmente fatto conoscenza anche con questi ultimi.
Anche se con Takumi è successo qualcosa di più; fin dal vostro primo incontro è stato gentile e disponibile con te, un vero gentiluomo, ti ha addirittura chiesto il numero di cellulare per poterti messaggiare o chiamare di tanto in tanto. Ha voluto anche il numero di Hachiko, ma non ti ha interessato la cosa.
All'inizio pensavi che si comportasse in questa maniera perché voleva apparire gentile siccome tu e Hachiko siete grandi fan dei Trapnest, ma col passare del tempo hai capito che dietro le intenzioni di Takumi c’era ben altro.
Genere: Angst, Fluff, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nana Komatsui, Nana Osaki, Nobuo Terashima, Nuovo personaggio, Takumi Ichinose
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tu e Takumi vi siete visti spesso negli ultimi mesi lasciandoti intendere che le sue intenzioni nei tuoi confronti sono serie. La voglia di vederlo era tanta che ti ha portata ad allontanarti da Nobu per un lungo periodo di tempo, cosa che lo ha fatto sentire incredibilmente solo. Nemmeno i tentativi di Shin di prenderlo in giro gli scatenavano una reazione, passava tutto il tempo aggrappato alla sua chitarra nella speranza di vederti sbucare dalla porta di casa sua.
Già da tempo provavi forti sentimenti per Nobu ma hai sempre voluto tenerli nascosti soprattutto ora che vuole diventare famoso, causerebbe disagi e rovinerebbe la vostra amicizia. Takumi sembrava l’opzione migliore dove versare i tuoi sentimenti nonostante non sia lui il vero destinatario. Tu e Takumi siete andati avanti ad incontrarvi “clandestinamente” fino ad un fatidico giorno di pioggia.


Oggi piove a dirotto così ci siamo riuniti nell'appartamento di Nana e Hachiko per passare del tempo insieme bevendo un po’ e giocando a Mahjong . Shin e Nobu sono andati insieme al supermarket più vicino a prendere da bere mentre io, Yasu e Nana stiamo aspettando Hachiko che torni dal lavoro.
Improvvisamente il cellulare di Nana inizia a vibrare, probabilmente a causa di un messaggio. Controlla chi la cerca per poi tornare con l’attenzione verso di noi.

«T/N, puoi per favore scendere ed aspettare Hachi fuori dalla porta così la aiuti a portare delle borse?»

Mi chiede e piego di poco il viso confusa dalla sua richiesta.

«Perché ha delle borse?»
«A quanto pare la sua responsabile le ha dato del cibo del supermercato da farci assaggiare, ti dispiace scendere tu a darle una mano?»
«Ah, capisco. No, non preoccuparti vado ad aiutarla volentieri!»
«Grazie, ti devo un favore.»
«Allora la prossima volta che ci vediamo mi prepari una delle tue salatissime zuppe di miso che mi fanno impazzire.»
«Sarà fatto.»

Mi fa l’occhiolino scherzosa, io indosso le scarpe che ho lasciato davanti alla porta, prendo la giacca e scendo velocemente i sette piani di scale raggiungendo in pochi minuti l’entrata del condominio. Apro la porta, prendo un ombrello lasciato nel porta ombrelli del condominio ed esco mettendomi di fronte alle scale che portano all'entrata per aspettare Hachiko.
Non credo che si offendi qualcuno se lo prendo in prestito solo per qualche minuto.
La pioggia è così fitta che rende quasi difficile vedere ad un palmo dal naso, mi guardo intorno cercando di scorgere qualche figura ma è una impresa. Dopo interminabili minuti, in lontananza, noto due ombrelli sotto la pioggia.
Probabilmente sono Shin e Nobu!
Mi avvio verso di loro per domandargli se hanno visto Hachiko ma quello che accade di fronte ai miei occhi sembra surreale.
Che ci fa qui Takumi… mano nella mano con Hachi…?
Istintivamente il mio corpo si blocca, il mio cuore batte all'impazzata e la mia testa si svuota completamente.

«Takumi, non so se è giusto nei confronti di T/N… so che vi frequentate da un bel po’ di tempo...»

Esordisce lei voltando l’attenzione verso il ragazzo che sembra avere una espressione beffarda in volto.

«Io e T/N?» nega col capo. «Ci siamo visti un paio di volte per bere qualcosa insieme, non ha niente a che vedere con i sentimenti che provo per te. Sei tu l’unica che frequento per davvero.» la rassicura.

Takumi la ferma dalla camminata per prenderle il viso con la mano libera, avvicinarla a sé e rubarle un bacio sotto il suo ombrello nello stesso modo in cui li rubava a me.
Il mio stomaco è in subbuglio, mi viene da vomitare, mi gira la testa e la presa sull'ombrello si fa debole da farlo cadere e farmi bagnare ma non mi importa.
L’impatto dell’ombrello con la terra ha causato un piccolo rumore, Takumi si volta verso di me e l’espressione sul suo volto cambia radicalmente.
Tremo come una foglia, vorrei piangere, vorrei urlare, vorrei prendere a schiaffi quella faccia di bronzo che si ritrova ma il mio corpo sembra inchiodato al terreno.

«T/N… da quanto tempo sei qui?»

Mi domanda con un fintissimo tono preoccupato, Hachiko mi nota e si affretta a venire nella mia direzione porgendomi l’ombrello e coprirmi.

«T/N! Sta piovendo che Dio la manda, che ci fai qui fuori?» mi domanda Hachiko coprendomi.
«E menomale che ero io l’unica per te...» sibilo con l’unico filo di voce che risponde ai miei comandi.
«Ascoltami T/N, evidentemente c’è stato un fraintendimento.»
«Mi fai schifo Takumi.» finalmente la mia voce ritorna. «Tutti questi mesi a fare l’amore giorno e notte per te non erano nulla allora, eh?! Mi hai riempito la testa di cazzate per tutto questo tempo e volevi fare lo stesso con lei!»
Anche l’espressione di Hachiko sembra cambiare, chissà cosa le ha detto nel mentre che io non c’ero.
«Tu sei uno schifoso, stai alla larga da me e Hachi o ti prendo a calci in culo.»

Dopo quella sentenza mi allontano da loro senza proferire altro. Sono bagnata dalla testa ai piedi ma poco importa, la sensazione di vomito non accenna a fermarsi e la mia mente si affolla di pensieri di ogni tipo.
Come cazzo ha fatto la vipera a vedersi con entrambe contemporaneamente?! Perché mentire per tutto questo tempo? Se non gli interessavo bastava dirlo subito invece di riempirmi la testa di progetti insieme e cazzate varie! “Ti amo T/N.”, “Per me sei l’unica ragazza che esiste in tutto il mondo.”, “Appena uscirà il nuovo disco dei Trapnest potremmo pensare di andare a vivere insieme e, chi lo sa, magari sposarci.” cazzate! Tutte cazzate!
Alzo lo sguardo verso la strada e la prima cosa che mi viene in mente è andare a casa di Nobu, ma siccome lui sarà a casa di Nana ora come ora, non mi resta che raggiungere il mio secondo posto felice; il parco giochi dove andavo da piccola.

Raggiungo il parco deserto sia per l’orario che per il tempo e, bagnata come un pulcino e gocciolante, mi nascondo sotto la pedana di uno scivolo che sembra allestito come se fossero delle finestre. Mi rannicchio come per scaldarmi e rimango in silenzio con il suono della pioggia a cullarmi.
Chissà cosa ha detto Hachi a quella bestia di Satana dopo che me ne sono andata via…” sospiro. “E dire che ero pronta a mandare tutto e tutti a fanciufoli e sposarmi con lui… ci rendiamo conto che stavo per sposarmi con un ragazzo talmente infoiato che voleva fare sesso con me anche quando avevo il ciclo?!” sul mio volto appare involontariamente un’espressione contraria a quel ricordo. “Con che faccia di bronzo mi stavo per presentare a casa di Nobu…? Dopo tutto il tempo passato lontani per colpa sua… anche stasera doveva essere una scusa per passare del tempo insieme come ai vecchi tempi e riavvicinarci… sarà per un’altra volta. Domani lo raggiungo alle prove portandogli il suo dolce preferito, sarà abbastanza come gesto di riappacificamento?
Passo le mani sul viso e mando indietro i capelli nel tentativo di asciugarlo dalle gocce che scendono, e una voce familiare mi coglie di sorpresa.

«Sapevo di trovarti qui.»

Mi volto verso la mia destra e noto delle scarpe e dei jeans a me familiari. Una figura si abbassa alla mia altezza e Nobu si rivela a me coperto dal suo ombrello.

«Ciao ciao.»

Esordisce con un piccolo sorriso, in mano ha un sacchetto di plastica, chiude l’ombrello e si siede accanto a me sotto lo scivolo. Dal sacchetto estrae due lattine di birra ed un asciugamano.

«Come sapevi che ero qui?»
«Appena siamo tornati a casa ed Hachi chi ha raccontato quello che è successo con Takumi il mio primo pensiero è stato quello di venirti a cercare a casa mia, ma siccome io a casa non c’ero, sono venuto a cercarti nel posto più importante per la tua infanzia.»
«Te lo sei ricordato...»
«Certo, io ti ascolto quando parli.»
«Già...» mormoro. «Lo hai sempre fatto...»
Nobu inizia a tamponarmi il viso con l’asciugamano e successivamente passa ai capelli.
«Mi dispiace che hai dovuto scoprire in questo modo il vero volto di Takumi.»
Esordisce e sento come se il mio cuore si stringesse come uno straccio.
«So che i tuoi sentimenti erano sinceri e posso capire quanto possa far male.»
«Sono io quella che si deve scusare e con te...»
«E perché? Non hai fatto nulla di male nei miei confronti.»
«Invece sì, ti ho trascurato per stare con lui e so che ci hai sofferto per questa cosa, è inutile che la neghi! Me lo ha raccontato Shin che passavi tutte le notti abbracciato alla chitarra come un koala abbracciato all'eucalipto.»
«Dannazione a Shin… non si fa mai i cazzi suoi.» sussurra a denti stretti.
«È inutile che sussurri, sono a due centimetri da te, ci sento benissimo.»
«Hai ragione, scusami.» ridacchia imbarazzato.
Rimaniamo in silenzio per alcuni minuti, appena Nobu finisce di tamponare i miei capelli, stappa le lattine di birra.
«So che l’idea iniziale era berla tutti insieme e al calduccio, ma meglio di niente, no?»
Sorrido ed annuisco.
«A me basta anche che ci sei tu e mi sento subito meglio.»

Facciamo cin cin e beviamo qualche sorso di birra ed è come se scacciasse i brutti pensieri. Rimango appoggiata alla sua calda e asciutta spalla per un tempo non precisato e piano piano sento una sensazione di calore pervadermi il corpo dalla testa ai piedi.

«Nobu...»

La mia voce è leggermente tremante a causa dei denti che battono di riflesso all'aria fredda e Nobu volta il viso verso di me.

«Sì? C’è qualcosa che non va?»

Alla sua domanda nego col capo e poso la lattina mezza vuota di fronte ai miei piedi.

«Te la posso fare una confessione?»
Il ragazzo sembra colto di sorpresa dalla mia domanda ma annuisce ugualmente.
«Certo, sei la mia migliore amica. Puoi dirmi tutto.»
«Ecco… è un po’ imbarazzante.» arrossisco.
«Sicura di non essere ubriaca?»
«No!» mi affretto a dire. «Lo reggo bene l’alcol, tu lo sai bene. E fammi fare questa confessione!»
«Okay, scusa.» ridacchia.
Sbuffo e faccio un profondo respiro pronta ormai a sputare il rospo.
Ora o mai più, tanto cosa potrà fare…? … Rifiutarti e spezzarti doppiamente il cuore, ecco cosa può fare! … Ma ormai il tuo cuore è già spezzato, magari gli farai un po’ di pena.
«Prima hai detto che i miei sentimenti verso Takumi sono sinceri...»
«Sì, l’ho detto. Perché?»
«Beh… non è del tutto vero...»
«Ah, no?»
«Eh no… io riversavo su di lui dei sentimenti che erano diretti ad un’altra persona in realtà.»
«E perché?»
«Non volevo dichiararmi a quella persona, la paura di rovinargli i progetti e l’amicizia era immensa.»
«E ce l’hai ancora quella paura?»
Quella domanda mi fa sospirare ed annuire.
«Non immagini quanto… siamo amici da anni e tengo a lui in una maniera assurda, è come se fosse il mio raggio di sole che colora questo mondo grigio e triste.» confesso col sorriso in volto.
Nobu rimane in silenzio per alcuni secondi come per processare la mia risposta ed improvvisamente assume un’espressione scioccata.
«No...»
Oh no… ha capito…?
«No, no, no...»
«Nobu, aspetta posso-...»
«Sei innamorata di Yasu?!»
La sua esclamazione lascia ammutolita.
«Yasu?! Che c’entra Yasu?»
«Non… non sei innamorata di lui…?»
«Assolutamente no, scemotto!» ridacchio. «Non è affatto il mio tipo!»
Gli do uno schiaffo sulla spalla continuando a ridere e lui sembra più preoccupato.
«Ho capito, sei innamorata di Shin! Ma Shin è troppo piccolo per te!»
«Ma la fai finita di sparare nomi a caso e mi fai finire?!»
«Allora dev'essere sicuramente Ren! Ma lui sta già con-...»
«HO DETTO: LA FINISCI DI SPARARE NOMI A CASO?!»
Alla mia esclamazione esasperata, finalmente, si zittisce.
«Oh… grazie a Dio!»
Faccio un sospiro di sollievo ma Nobu sembra non aver comunque capito un accidenti.
«Però chi altri rimane? Hai detto che è un tuo amico ma se non è Yasu, non è Shin, non è Ren e Takumi lo eliminiamo per ovvi motivi, chi è?»
Sul serio…? Chi altri rimane secondo te?” penso alzando un sopracciglio.
«Riflettici, in quanti siamo nella nostra solita compagnia?»
«Sei: Nana, Hachiko, Yasu, Shin, io e te.»
«Bene, segui il mio ragionamento ora.»
«Okay.»
«Togliamo Nana e Hachi, chi rimane?»
«Io, te, Shin e Yasu.»
«Bravo, ora togli Shin e Yasu, chi rimane?»
«Io e te.»
«Ora togli me, chi resta?»
«È ovvio, rimango io!»

Al che gli sorrido come per dirgli: “Visto che ci sei arrivato?” e, lentamente, Nobu realizza.

«Sono io! Tu sei innamorata di me!»

Esclama e dalla gioia si alza in piedi ma sbatte la testa a causa della pedana sopra le nostre teste.

«AHI! AHI! AHI! AHI!»

Piagnucola portandosi la mano alla testa e si inginocchia nuovamente.

«Oh mio Dio, Nobu! Fa tanto male?»
«Da morire, ma ora che so che i miei sentimenti sono finalmente ricambiati, non sembra più fare così male.»
Il ragazzo sorride facendo sorridere anche me e mi accarezza una guancia. Poso una mia mano sul suo polso come per tenere la sua calda mano sulla mia guancia infreddolita.
«Perché hai preferito cedere alle attenzioni di Takumi se i tuoi sentimenti erano per me?»
«Perché mi sembrava più semplice iniziare qualcosa con qualcuno che sembra avere le tue stesse intenzioni, piuttosto che buttarsi nel confessare i propri sentimenti. E poi, so che vuoi diventare famoso insieme ai Black Stones, una relazione ti sarebbe solo d’intralcio.»
«E perché?» sembra confuso. «Nana e Ren stanno insieme ma non mi sembra che si intralcino a vicenda, e poi, tu sei il mio portafortuna, senza di te non posso raggiungere i miei obbiettivi.»
«Lo pensi sul serio?»
«Certo. Sei la mia stella protettrice, se tu non fossi stata al mio fianco fin dall'inizio, sono sicuro che non sarei arrivato dove sono ora. Avevi ragione, sai? Senza di te mi sono sentito tanto solo...»
«Oh Nobu...»
«Sono rimasto tutto il tempo con la chitarra, il mio secondo braccio. Ho anche scritto una melodia durante questo periodo che mi piacerebbe far sentire ai ragazzi, magari viene fuori una bella canzone.»
«Ne sono sicura.»

Rimaniamo in silenzio a scrutarci gli occhi a vicenda, né l’uno né l’altra sembriamo voler prendere una decisione.

«Alloraaa… che facciamo…?»

Domando interrompendo il silenzio e quella domanda gli fa accendere una lampadina.
Si avvicina al mio viso in modo che le nostre bocche siano pericolosamente vicine, il mio corpo prende improvvisamente fuoco, il mio cuore batte con la stessa intensità della batteria di Yasu e Nobu non accenna ad interrompere il contatto visivo; pochi istanti dopo chiudiamo entrambe gli occhi e ci lasciamo andare in un bacio ricolmo di desiderio e passione. Posso notare l’enorme differenza tra questo bacio e quelli di Takumi, i suoi risultavano freddi, ma questo è come una fiamma d’amore che riscalda ogni centimetro del mio corpo, è come toccare il cielo con un dito.
Nobu posa una mano dietro la mia testa in modo da non farmi interrompere il nostro bacio, posso percepire la sua lingua picchiettare contro i miei denti, timidamente li schiudo lasciandogli il completo accesso alla mia bocca e sento la sua lingua incontrare la mia che iniziano a danzare lentamente.
Dopo poco allontaniamo la nostre labbra senza interrompere i movimenti circolari delle nostre lingue. Apro lentamente gli occhi e noto che anche Nobu lo fa.
Le sue guance sono completamente rosse, che carino!
Non posso trattenere un sorriso che ricambia anche lui con altrettanto piacere.

«Sembri una bambolina con le guance rosse.»

Si complimenta accarezzandole con i pollici e facendomi arrossire maggiormente.

«Anche tu sei tutto rosso...»

Replico cercando di farlo imbarazzare, fallendo miseramente.

«Questa è una dimostrazione dell’effetto che mi fai. Tu mi fai sentire come un ragazzino che si innamora per la prima volta.»
«Ti faccio davvero tanto effetto?»
«Sì T/N, per me sei come la fiamma che accende la miccia del fuoco d’artificio che è il mio cuore. Dalla prima volta che ti ho incontrato, quando ti ho difesa da quei bulletti, sapevo che eri quella giusta, sapevo che eri la mia bambina da proteggere a tutti i costi.»
«Nonostante le braccia esili che ti ritrovi?» lo prendo in giro.
«Mai sottovalutare la persona che hai di fronte.»

Scherza con me e lo abbraccio tenendolo stretto a me, nascondo il viso nell'incavo del suo collo. Era da tanto tempo che mi mancava il minimo contatto fisico con lui. Ne avevo e ne ho bisogno.

«Ti amo Nobu.»

Confesso anche se a voce bassa.

«Ti amo anche io T/N.»

Replica accarezzandomi i capelli ancora bagnati.

«Mi prometti che non mi lascerai mai, qualsiasi cosa accada?»
«Te lo giuro sulla mia vita. Niente e nessuno ti porterà via da me.»
Sorrido sollevata dalle sue parole.
«Ora però, è meglio che ti riporti a casa, se restiamo fuori ancora un po’ rischi di prenderti un raffreddore e non voglio che ti ammali.»
«Va bene.»

Fortunatamente ha smesso di piovere e, mano nella mano, ci incamminiamo verso casa mia che dista solo pochi metri.
Arrivata alla porta di ingresso, mi giro nuovamente verso Nobu.

«Buonanotte Nobu.»

Il ragazzo si avvicina a me dandomi un bacio sulla fronte.

«Buonanotte T/N, ci vediamo domani dopo il lavoro. Ci stai?»
«Puoi scommetterci.»

Ci diamo un ultimo bacio ed entro in casa mia con un sorriso a trentadue denti stampato in volto ed il cuore leggero e felice.
   
 
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