Adrien
ripenso' nuovamente se andare ancora a fare visita al cugino si rivelasse una
buona idea, ma doveva assolutamente togliersi quel sassolino dalla scarpa e
Felix era l'unico che poteva fare.
La prima volta che era andato da lui, Felix lo aveva convinto con poche e
semplici parole, recitando alla perfezione la parte di una persona anch'essa
raggirata e tradita.
"Allora ne sei proprio convinto" Gli disse Plagg notando nei suoi
occhi quella determinazione che lo contraddistingueva nel suo essere Chat Noir.
"Si, Plagg. Non vedo altra soluzione al momento."
"Avviserai Lady Bug del tuo piano?"
A malincuore Adrien dovette negare, non era il caso di farla preoccupare per
niente.
"Penso si arrabbiera' quando lo verra' a sapere?" Chiese in tono
avvilito.
"In ogni caso, tu saprai come placare la sua ira." Ammicco'.
Adrien sospiro' "Lo spero, anche se ultimamente mi sembra più malleabile e
più tollerante nei miei confronti, lo hai notato anche tu?"
"Io sento tutto quello che provi e che vedi, quindi si, me ne sono reso
conto... E mi sono accorto anche di altro."
"Tipo?" Fece lui interrogativo.
"Niente, lo capirai." Plagg si cuci' subito la bocca "...
Spero" sussurro' quando il suo portatore si volto'"
Il biondo apri' il cassetto dove teneva denaro e documenti personali, prese
alcuni contanti e le carte di identita' in caso ce ne fosse stata la
neccesita', non aveva ancora deciso se andare in treno oppure se prendere il
volo, sicuramente più facile e veloce la seconda, ma e' anche vero che sua zia
Amelie, se fosse stata in casa, non avrebbe esitato ad informare suo padre dove
si trovasse, soprattutto se non era stata avvisata del suo arrivo.
Accanto pero' a quelle cose importanti, Adrien ritrovo' il monocolo che aveva
raccolto dal pavimento dello studio di suo padre, lo indosso' per scrupolo e
pigio' il pulsantino in alto, accendendolo.
Il fato ha voluto che proprio in quel momento, Nathalie, bussasse alla sua
porta, avvisandolo dell'imminente lezione di scherma a cui avrebbe dovuto
presenziare.
Mise via quell' oggetto, intento in un secondo momento a scoprire che cosa ci
facesse in quella stanza e a che cosa servisse.
*
Gabriel batte' i pugni sulla scrivania, facendo sobbalzare alcune penne e
documenti che doveva firmare, per essere poi protocollati e spediti ai vari fornitori.
"Ci e' mancato poco, Nathalie. E Lady Bug e' riuscita a recuperare un
altro Miraculous." Digrignò i denti dalla rabbia.
"Lei ne ha ancora tanti a sua disposizione." Convenne la segretaria
muovendosi in maniera quasi robotica a causa del busto che l'aiutava a
camminare.
Prese quei documenti dopo che il suo capo li ebbe siglati e timbrati e li
infilo' in una cartellina, successivamente li avrebbe fatti recapitare ai
legittimi destinatari.
"Si, ma se non fosse stato per Volpina, per me sarebbe stata sicuramente
la fine."
"Ma non e' successo..."
"Ho comunque deciso di affidare permanentemente a Lila il Miraculous della
Volpe, ha fatto un ottimo lavoro durante l'ultima missione."
Nathalie quasi fece cadere la cartellina a terra per lo smacco appena subito:
era stata sostituita da una ragazzina, ed in più non si fidava proprio di lei,
il suo intuito le diceva che quell' italiana avesse qualcosa di losco in mente,
ma che il suo mentore non se ne era accorto a causa della sua smania di
impossessarsi dei Miraculous di Lady Bug e Chat Noir.
"Ne e' sicuro, signore? Non credo possa rivelarsi una mossa vincente."
Gabriel si porto' le mani dietro la schiena e volse lo sguardo fuori dalla
finestra.
"Ha visto che cosa e' successo con la signorina Bourgeois." Continuo'
Nathalie .
"Quello e' stato un grave errore, che non deve ripetersi." Alzo' il
tono lo stilista.
"Ovviamente. Ma vede..." Provo' a dire prima di venire interrotta.
"Non avevi del lavoro urgente da sbrigare? Quel pacco di carte non si
spedisce da solo." Disse in tono perentorio prima di sentirla scusarsi e
lasciare la stanza dispiaciuta.
Gabriel tiro' un pugno al muro vicino la finestra, odiava rivolgersi a lei in
modo così meschino, ma se era ridotta in quello stato era solo per causa sua.
Ora lo stilista doveva trovare qualcun altro con cui allearsi e Lila era la
persona perfetta, meschina e perfida, e soprattutto con un obiettivo in comune,
spodestare Lady Bug e Chat Noir, facendogli così abbassare la cresta.
*
Monarch e Lila si erano incontrati in un vicolo un po' fuori città, lontano da
occhi ed orecchie indiscrete, in un quartiere malfamato dove nessuno si sarebbe
messo a fare domande se li avrebbe visti confabulare. Semmai fosse passato
qualcuno di lì, e la tempesta che imperversava associata al buio della notte,
giocava a loro favore.
Sarebbero stati due puntini neri in mezzo alla pioggia battente, invisibili ad
occhi inesperti.
"Potevi scegliere un posto migliore" convenne l'italiana aprendo
l'ombrello per non bagnarsi ulteriormente.
"Sai com'è... La prudenza non e' mai troppa." Rispose mellifluo
"... Non vorrei mai che Lady Bug avesse installato delle microspie nelle
fogne."
"Come a casa mia, dici?" Si, Lila se ne era accorta subito che
qualcuno era stato in camera sua, e in quel periodo era riuscita a mantenere il
solito comportamento.
"Esatto, meglio non correre rischi, quei due impiastri si stanno facendo
furbi. E se non fosse stato per te, l'ultima volta sarebbe potuta finire male."
"La super eroina giusta al posto giusto." Fece spallucce come se quella
fosse una cosa ovvia e scontata.
Monarch annui' ed abbozzo' un qualcosa di simile ad un sorriso.
"Sai... Ho parlato con Chloe' in questi giorni." Continuo' lei con il
solito fare innocente, ma che nascondeva ben altro.
"E ti ha detto qualcosa di importante?" Domando' curioso mentre la
pioggia aveva iniziato a battere più forte e si vide costretto ad aprire anche
lui un ombrello per sentire che cosa quella ragazza avesse scoperto di
eclatante.
"Dipende... Diciamo che e' stata Zoe a fare scattare accidentalmente
l'allarme in camera sua il giorno prima."
"E con questo?" Monarch sinceramente non ci vedeva nulla di strano,
era pur sempre sua sorella, magari era entrata in camera sua senza pensare che
il.sistema d'allarme fosse in funzione.
"Non ti sembra strano che per pura coincidenza, il giorno dopo abbia
subito l'attacco da parte di Lady Bug e Chat Noir? E che conoscessero
esattamente i tempi tecnici per agire come ladri astuti?"
Monarch degluti', non ci aveva proprio pensato a questo piccolo dettaglio
"Chloe' ha adottato tutte le precauzioni necessarie, so anche che aveva
preventivamente replicato il portagioie dove teneva il Miraculous dell'ape. E'
stata solo fortuna che abbiamo trovato in tempo quello giusto." Il super
cattivo cerco' di giustificare in qualche modo le azioni di Chloe.
"Non credo... Chloe' mi ha riferito che il portagioie incriminato aveva un
difetto, un difetto che solo una persona conosceva, ovviamente escludendo
lei." Spiego' mentre sul volto si materializzava un ghigno sadico e saccente.
"Sua sorella Zoe?" Sarebbe stata l'ipotesi più ovvia e gettonata.
Lila sogghigno' "No, si tratta di Adrien Agreste."
A Monarch prese per poco un infarto, ma dovette contenersi e trasformarsi in
una statua di sale per non fare trasparire alcuna emozione.
Il cuore vibrava cosi' forte che si sarebbe potuto persino vedere spingere il
petto dentro e fuori con vigore.
Adrien Agreste era la spia che stavano cercando? Suo figlio e' in combutta con
Lady Bug e Chat Noir?
Monarch si schiari' la voce con un colpo di tosse. "Sono amici d'
infanzia, e' chiaro che lo sapesse... Secondo te conosce i super eroi e li ha
indirizzati nella giusta via?"
Lila scoppio' a ridere nervosamente, era incredibile quanto stupido fosse
quell'uomo e ora le era assolutamente chiaro del perche' non era ancora
riuscito ad impossessarsi dei Miraculous di Lady Bug e Chat Noir.
"Non ne sono sicura, ma secondo me Adrien Agreste e' Chat Noir!"
Esclamo' con assoluta convinzione "... Altrimenti non si spiega come
abbiamo fatto ad individuare il portagioie giusto in pochi secondi. Se solo si
conoscessero, dubito che Adrien avesse rivelato a Chat Noir quel dettaglio
insignificante, del resto, non potevano sapere che avrebbero trovato centinaia
di copie nella cassaforte."
*
La testa aveva iniziato a vorticare e tutto attorno a lui stava assumendo
colori sfocati e distorti, la voce di Lila era diventata ovattata e presto
sarebbe svenuto.
Non poteva credere che in poco tempo quella ragazza avesse scoperto tutte
quelle cose, anche se erano solo supposizioni e niente di certo.
Se suo figlio si fosse rivelato essere in realtà Chat Noir, questo significava
che aveva avuto sempre la soluzione davanti agli occhi, uno dei Miraculous più
potenti proprio sotto il suo tetto.
Ma come fare a capire se effettivamente fosse cosi'? Eppure quando aveva
akumatizzato la sua guardia del corpo ed Adrien era caduto da quel palazzo,
ricordava bene che il ragazzo non si era trasformato per salvarsi, nonostante
la situazione di assoluto pericolo, che lo aveva costretto ad ordinare a Gorizilla di liberare la super eroina
in modo che lo aiutasse ed evitare così la tragedia.
"Ti stai sbagliando!" Riusci' a dire in un soffio mentre riprendeva
fiato ed il suo stato d'animo di stava normalizzando.
"Puo' darsi" Disse con il suo solito modo menefreghista "Ma e'
una cosa che io terrei in considerazione. E se vuoi posso indagare per te, per
quanto sia, e' un mio compagno di classe e mi verrà facile tenerlo d'occhio."
"NO!" Esclamo' alzando il tono della voce in modo che le sia chiaro e
che le entro bene nella testa "... Se Adrien Agreste e' veramente Chat
Noir si accorgera' subito che lo stai spiando. Ci pensero' io."
E fu quell'ultima affermazione che fece assotigliare gli occhi a Lila e fare
accendere nella sua testolina malata un campanello d'allarme.
"In ogni caso" Concluse Monarch "... Per premiare quanto mi hai
fatto scoprire fino ad ora, ti consegno la collana della Volpe."
*
Alla fine, Adrien, aveva deciso di trasformarsi nuovamente in Astrocat e volare
verso la capitale londinese in cerca di ulteriori risposte dal cugino.
Stranamente questa volta sia zia Amelie non era in casa e Adrien venne accolto
calorosamente da Felix.
"Non sono qui per una visita di cortesia" Gli disse con lo sguardo
duro e mettendo subito le cose in chiaro.
"Lo immaginavo!" Rispose mellifluo e indurendo anche lui
l'espressione nella stessa identica posa del cugino, al quale percorse un
brivido lungo alla schiena perché gli sembro' di guardare dentro uno specchio.
Erano proprio uguali, e fino a quel momento, Adrien, non ci aveva dato più di
tanto peso.
"Vuoi seguirmi in casa?" Al momento si trovavano nel giardino esterno
a bordo piscina e consumavano una spremuta fresca portata dal maggiordomo.
"Va benissimo qui, non mi intraterro' a lungo, a meno che tu non voglia
dirmi subito quello per cui sono venuto."
"Se e' ancora per la storia del Miraculous, ti ho già detto com'è andata
realmente." Mormoro' sorseggiando con nonchalance la bevanda.
"TU MENTI" Bercio' alzandosi e facendo cadere per sbaglio il suo
bicchiere, rompendolo in mille pezzettini.
Felix gli rivolse uno sguardo truce e non per il piccolo inconveniente.
"E sentiamo... Secondo de com'è andata?" Chiese mellifluo e in tono
assolutamente calmo, come se effettivamente non avesse nulla da nascondere.
"Tu sei in combutta con Monarch! Lo so."
"Bene, ora che lo sai, cosa intendi fare?"
Adrien rimase di stucco a quella domanda, allora era vero o lo stava prendendo
per i fondelli? In ogni caso doveva esserne certo e non cadere in accuse
infondate, ma la sicurezza e la faccia tosta di Felix gli stava facendo salire
il nervoso.
"Chi ha il Miraculous del Pavone? Monarch non ce l'ha, ma ha quello del
Cane che Lady Bug aveva affidato temporaneamente ed erroneamente a te."
Felix era un ragazzo intelligente e perspicace e capi' subito dalle parole di
Adrien che anche lui nascondeva qualcosa di grosso, ma ovviamente non glielo
fece intendere.
"Sai, Adrien..." Inizio' a dire mellifluo "... Tutti abbiamo dei
segreti e tu e tuo padre non fate eccezione."
*
Gabriel spalanco' la porta di camera di Adrien con il cuore che continuava a
battere all'impazzata, baipassando anche Nathalie che aveva cercato di
chiedergli del perche' fosse cosi' agitato.
"Adrien!" Lo chiamo' più volte, ricordandosi poi che suo figlio
probabilmente era fuori con i suoi amici.
Meglio cosi', avrebbe potuto agire indisturbato e frugare in camera in cerca di
qualche prova tangibile che lui era il super eroe Chat Noir.
Controllo' minuziosamente la cabina armadio, cassetti e sotto il letto, non
trovando nulla di concreto, solo qualche calzino sparso qua e là, e piu tardi
avrebbe rimproverato la signora delle pulizie.
Nathalie lo raggiunse poco dopo con aria preoccupata.
"Tutto bene?" Gli domando' mettendogli la mano sulla spalla.
"Si, ho solo preso un abbaglio."
Gabriel chiuse la porta nell'esatto momento in cui Astrocat varco' la finestra.
*
Continua