Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: Ladyhawke83    04/10/2022    1 recensioni
[https://it.m.wikipedia.org/wiki/Il_Signore_degli_Anelli_-_Gli_Anelli_del_Potere]
[https://it.m.wikipedia.org/wiki/Il_Signore_degli_Anelli_-_Gli_Anelli_del_Potere]Per il writober di quest’anno vorrei cimentarmi in un fandom dove non ho mai scritto, anche se avrei sempre voluto. Sto parlando del Signore degli Anelli e della serie tv “Gli anelli del potere”.
Userò diversi personaggi, prompt, coppie e ratings. Quindi non assicuro che sarà un risultato eccelso. Quello che è certo però è che questa serie mi ha fatto tornare la voglia di scrivere.
Buona lettura
Genere: Angst, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing
Note: AU, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Semi di Alfirin

 

 

Argento scorrono i fiumi di Celos ed Erui
nei verdi campi del Lebennin!
L'erba alta cresce lì. Nel vento del mare
ondeggiano i gigli bianchi;
e dai mallos e dagli alfirin si agitano le campane d'oro
nei prati verdi del
Lebennin ,
nel vento del mare.

(Il Signore degli Anelli ~ poesia cantata da Legolas)

 

Per più di settant’anni Arrondir aveva vegliato, insieme al Custode Guardiano, quegli esseri umani, quel minuscolo aggregato di vita e miseria nelle terre del Sud, Tirharad, inconsapevole della vastità del mondo e della Terra di Mezzo, che possedeva poco più che la torre di Ostirith come baluardo e la paura della morte come costante compagnia.

All’inizio gli era risultato facile, persino naturale pensare che quegli esseri umani, quelle vite piene di fatica e ombre, non potevano che essere corrotti, avendo servito ed essendo stati assoggettati in passato da Sauron e dalla sua oscurità, che tutto pervade lentamente, ma senza posa, col tempo però aveva mutato opinione.

Si dice che lo sguardo degli elfi vada molto oltre l’umana comprensione, e che veda la luce del sole, quando ancora esso non è sorto, gli occhi di Arrondir avevano sempre indugiato lontano, all’orizzonte, colmi di una velata malinconia per la sua terra, per la vita elfica che aveva dovuto abbandonare per servire l’Alto Re Gil Galad e diventare guardiano degli umani.

Proprio perché aveva spesso il cuore altrove, Arrondir non si era mai accorto di Bronwin, almeno fino al giorno in cui lei stessa non gli si era presentata davanti, con i capelli arruffati, il volto pallido e tirato, e con un neonato urlante fra le braccia.

 

“So che non dovrei disturbarti, ma non so più cosa fare. Il mio bambino sta male e io non riesco a curarlo…” Gli aveva detto lei, sull’uscio, con le lacrime agli occhi.

Arrondir si era voltato verso il suo superiore, il custode guardiano, come in attesa di qualcosa: una parola, un ordine, un suggerimento, ma nulla era uscito dalle labbra tirate del nobile elfo, solo uno sguardo sprezzante e indifferente insieme, come a voler dire: “le loro vite e le loro morti non mi riguardano”.

“Ha la febbre alta ed è pallido e assetato, in queste condizioni non vedrà la luce del giorno”. Constatò Arrondir quasi come se avesse detto una cosa di poco conto, un’ovvietà. Ma, per l’elfo a quei tempi, le vite umane di assomigliavano tutte, e tutte erano fin troppo brevi e tribolate perché lui potesse capire e scorgere la bellezza fugace che albergava in esse.

“Mi stai dicendo che sta morendo? E io dovrei lasciarlo morire? Io sono la guaritrice del villaggio e non riesco a curare l’unica persona a cui tengo più a questo mondo?” La disperazione nelle parole di Bronwin era qualcosa di nuovo e insolito per Arrondir, non aveva mai sperimentato sentimenti simili, o almeno non così da vicino e non certo riflessi negli occhi di una semplice donna giovane ed esausta, che in quel momento, però, stava mostrando una determinazione senza pari.

“Aiutami, te ne prego, mi è rimasto solo lui…” arrivò a pregarlo lei, e Arrondir incrociando i suoi occhi e le lacrime trattenute a stento, sentì incrinarsi tutte le granitiche certezze e i giudizi di valore che si era fatto sugli esseri umani, in quegli anni di vicinanza forzata.

Bronwin era determinata, e per quel bambino avrebbe fatto qualsiasi cosa.

“Vieni, portalo dentro, vedrò cosa posso fare”. Arrondir guardò il suo superiore, ma il nobile elfo non diede cenno. Non lo fermò e non gli disse nemmeno che poteva aiutare quella donna.

“Noi elfi curiamo con la luce, la musica e l’armonia con il creato. Se in questo bambino c’è abbastanza volontà e forza, allora vivrà”. E, dicendo questo, Arrondir pose una mano sul piccolo, che smise di piangere. Mentre intonava delle parole in elfico che Bronwin non capiva, sparse della polvere sul piccolo.

Era polvere ricavata dai fiori di Alfirin, fiori molto rari in quelle terre del sud, ma che crescevano copiosi e profumati là, da dove veniva Arrondir. Tutti gli elfi ne conoscevano gli usi.

“Che cos’è?” Bronwin si fece vicino e parlò con voce sospettosa.

“Non sei l’unica a curare e medicare con le erbe e in armonia con la natura. Questo è polvere di fiori di Alfirin. Alfirin significa “immortale” nella vostra lingua... vedrai che la forza del fiore donerà salute al tuo bambino. La febbre scenderà...”.

“Il suo nome è Theo”. Gli confidò Bronwin, quando il piccolo, poco dopo si fu addormentato.

“E dov’è suo padre?”. Domandò Arondin, più per curiosità, che per indiscrezione.

Lei non rispose, si limitò ad abbassare lo sguardo e, così come era venuta a bussare alla loro porta per chiedere aiuto, così se ne andò. Ma all’orecchio attento di Arrondir, non sfuggì il suo “grazie” quasi sussurrato, e quell’ultimo suo cenno di gratitudine.

Cominciò tutto così: semi di Alfirin per curare una febbre e parole sussurrate nel vento di una notte qualsiasi. Arrondir e Bronwin sarebbero stati per sempre legati, solo che ancora non lo sapevano.

 

***

2 ottobre

Prompt “febbre”

Fandom: Gli anelli del potere

Rating Verde

Words: 837

 

***

 

Note dell’autrice: con un po’ di ritardo arrivo a pubblicare questo capitolo dedicato al prompt del due ottobre.

Se non si è già intuito, mi piace molto la coppia impossibile e osteggiata “Arondir/Bronwin. Mi ricorda un po’ la mia coppia originale Vargas/Isabeau. Lui mago mezzelfo/ druida... Qui ho pensato ad un missing moment sul passato di loro due, dato che, nella serie al momento non viene detto nulla di come si sono conosciuti e innamorati Arrondir e Bronwin...

Buona lettura e, come sempre fatemi sapere se vi piace oppure no. 

Ladyhawke83

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Ladyhawke83