Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Spirit734    08/10/2022    3 recensioni
Il Torneo Tremaghi è sempre stato un evento eccezionale, alcuni dei nostri eroi dovranno destreggiarsi tra le sfide di magia per poter emergere, ma in questa storia l'evento non sarà come tutti se lo sarebbero aspettato: Una terribile tragedia sta colpendo le mura di Hogwarts, gli strani incubi di Anna non hanno fine e gli studenti si ritroveranno ad indagare su un male ben più grande.
[Hogwarts/AU - Crossover Disney/Dreamworks e altri film]
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Hans, Kristoff
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap 53: Addii

 
  i am good at emotion — merida-straighthair: In which Queen Elinor...

 


Sebbene Nord e gli altri insegnanti si fossero assicurati di non far trapelare troppe notizie all'interno della Sala Grande, la voce iniziò facilmente ad espandersi, specie dopo l'arrivo di Jim, Elsa e Bunnymund.
Le sue condizioni in particolare erano ben più gravi di quello che si pensava e senza indugi Nord lo aveva fatto trasferire al San Mungo.
L'agitazione ormai era presente tra tutti, studenti, insegnanti, perfino il consiglio.
Questi ultimi si trovavano ancora nella scuola quando tutto era successo, mai avrebbero potuto immaginare un disastro del genere, non dopo le precauzioni che furono state prese durante l'attacco di quei draghi. 
Filippa e Agenore, avendo i loro figli ancora studenti, non riuscivano a tenere a freno la loro agitazione. Filippa in particolare sembrava sul punto di un crollo emotivo.
Era subito partita alla loro ricerca, com'era riuscita a scovare il piccolo Antonio tra la folla lo aveva afferrato e stretto in una morsa talmente forte da impedirgli quasi il respiro.
"M_mamma!" aveva piagnucolato mentre con lo sguardo vagava nel tavolo dove si trovavano i suoi compagni di casa, grato almeno di poter nascondere il rossore del suo imbarazzo da quell'abbraccio dato con tanta enfasi.
"Come sarebbe a dire che quella donna era una metamorfomagus?!" aveva esclamato nel frattempo Agenore al preside, con il volto paonazzo per la rabbia. 
Nonostante il tono di voce imperturbabile, l'esitazione nell'affrontare alcune domande del consiglio lo tradirono.
"Dov'è finita Dorothea, Nicholas?!" insistette ancora l'uomo.
"Ed Elinor?!" mugugnò Filippa con ancora il figlio più piccolo tra le braccia "E' sparita da prima della prova, se le fosse successo qualcosa?! E se fosse la fuori con quei...." si trattenne e cercò di allontanare quell'orribile pensiero dalla sua mente. 
Antonio lo percepì e, nonostante l'imbarazzo nel farsi vedere davanti ai suoi compagni di scuola, tornò ad abbracciare sua madre per rassicurarla. Lei lo lasciò fare e questo gesto sembrò calmarla almeno un po'.
"Sono sicuro che Signora Dumbroch sta bene" disse Nord.
Uberta lo aveva appena raggiunto dopo aver cercato di calmare alcune delle sue studentesse.
"Ma questa è una maledizione! Prima i draghi, poi quel lupo mannaro... Ed ora questo! Sono tutti impazziti!"
"Cerca di non farlo anche tu" la rimproverò Sinbad. Nord, seppur grato, sperò che quel commento non desse il via ad un'ennesima discussione.
Non ne sentiva proprio il bisogno, non adesso.
Uberta gli rivolse uno sguardo truce, la tiara sulla testa era in parte scivolata e per poco non le stava coprendo l'occhio sinistro, sarebbe stata anche una scena che avrebbe fatto sorridere Sinbad se fosse avvenuta in circostante diverse.
"E non pensiamo ai nostri studenti?! I miei ragazzi sono terrorizzati, non posso lasciarli in un luogo così pericoloso!"
Nord vide l'uomo mordersi la lingua prima di rispondere "In questo momento cerchiamo di non trasmettere altro panico. Lo hai detto tu Uberta, non diamo un altro motivo per allarmarsi ancora."
"Sinbad ha ragione" disse infine Nord, cercando di attirare l'attenzione sia loro che quelli del consiglio "Capisco vostri timori, ma insegnanti stanno controllando ogni area di castello e ..."
"E questo non è abbastanza, Nord. Non più!" tuonò la voce di Claude Frollo, seguito da un paio dei suoi funzionari. Si fece largo a passo svelto, degnando solo per un breve istante i membri del consiglio con un lieve cenno del capo, ma poi concentrò tutta la sua attenzione sul preside di Hogwarts. Ignorando volutamente gli altri due al suo fianco.
"Ma guarda, sbuchi sempre nei momenti meno opportuni" borbottò Sinbad. 
Claude lo fulminò con lo sguardo per un breve istante.
"Claude Frollo" George sollevò tremante il bastone nella sua direzione "Le voci circolano troppo in fretta. Immaginavo non perdesse tempo."
"Non provo certo soddisfazione per il mio intervento in un momento del genere" si giustificò, portandosi una mano al petto.
George si limitò a lanciare un'occhiataccia poco convinta agli altri membri del consiglio.
"Ma come temevo, è evidente che a dispetto di quello che continua a dire, Nord non ha il minimo controllo di questa scuola" continuò con lo sguardo fisso verso il preside "Con gli anni la sua autorità è andata sempre più a diminuire. Lo trovo inconcepibile."
Nord fece un passo in avanti per rispondere, ma la voce tagliente di Frollo lo fermò ancora "Nicholas Nord, in questo momento la dichiaro ufficialmente sospeso dalla carica di preside di Hogwarts. Troppi errori sono stati fatti sotto la sua sorveglianza." 
Lo shock per tale affermazione sconvolse tutti i presenti, tranne Sinbad. Probabilmente sospettava fin dall'inizio questa uscita.
Non era nascosto a nessuno la poca simpatia di Frollo nei confronti di Nord, benché meno delle sue regole. Aveva sempre espresso il suo totale disaccordo nei suoi modi di fare, in netto contrasto con i suoi. 
Tuttavia Nord aveva sempre goduto di grande stima tra i maghi, in particolare di Atlanta, capo del Ministero della Magia. Anche se ultimamente trovava sempre più difficile mettersi in contatto con lui, Frollo non avrebbe mai agito senza il suo consenso.
"Lei non può..." Nord era avanzato verso di lui e, forse dovuto dalla differenza di stazza, sembrava ergersi più minacciosamente. Ma Frollo non si scompose anzi, gli tenne notevolmente testa.
"Posso, e lo farò" disse "Dal momento che Aster Bunnymund non può occuparsene, mi assumerò io la piena responsabilità nel dirigere questa scuola. Ovviamente fino al ritorno del vicepreside."
In quel preciso momento si aggiunsero anche Pitch Black e Maui Jonhson, ma questo non impedì a Frollo di continuare il discorso.
"Applicherò dei cambiamenti seri che renderanno Hogwarts un posto sicuro per le nuove generazioni. E questa volta per davvero" fece un passo verso i membri del consiglio, come per cercare il loro supporto "Non ci saranno più presunti scherzi che coinvolgeranno gli studenti, né creature impazzite, verrà ristabilito l'ordine e la disciplina. Nel frattempo il Ministero si assicurerà che vengano ritrovati e catturati i responsabili di quegli attacchi." 
A quelle ultime parole Maui esitò un momento. Prese un lungo respiro prima di parlare, forse per cercare di trattenere il nervoso dovuto al comportamento di Frollo.
"Una di loro la conosco molto bene, so che potrei..."
"Zhijie..." lo interruppe Claude, stupendolo.
"Lo sapeva?"
"Naturalmente. Namaari Zhijie e altri suoi compagni stanno da tempo dando...Problemi. Ironico pensare che fino a pochi anni fa questa donna lavorava sotto il nostro comando. Ma questo non credo ci sia bisogno di ricordarglielo" disse, senza nascondere un cipiglio divertito "Quale coincidenza fortuita, una ribelle del Ministero ed ex collega del qui presente Maui Johnson."
"Cosa vuole insinuare? Che l'ho fatta entrare di nascosto?!" lo provocò.
Maui sembrava sul punto di esplodere, al contrario di Claude che pareva fermo ed impassibile, mantenendo lo sguardo fisso su di lui.
"Sta facendo tutto da solo. Ma per sua fortuna, non la ritengo così idiota da voler sfidare ancora una volta il volere del Ministero, rischiando addirittura il carcere."
Maui strinse i pugni con così tanta forza che Nord si sentì obbligato ad intervenire al suo posto, prima che la situazione peggiorasse.
"Non dubito di fiducia di Johson. Si è sempre dimostrato molto leale."
"Leale? E allora, sentiamo... Dove sarebbe la traditrice?" sorrise Frollo, sprezzante. Poi lo indicò poi con un gesto plateale con il braccio "Quest'uomo le avrà permesso di fuggire."
"Impossibile" disse Nord autoritario, posando poi lo sguardo su Pitch in cerca di sostegno, ma l'uomo, dopo un breve istante di silenzio, scosse debolmente il capo.
"L'ha fatto, ci sono i testimoni" confermò.
L'espressione di Nord si fece glaciale, ma questo non fece scomporre Pitch.
"Mi spiace Nicholas, ma non posso mentire sull'inefficienza di un collega."
Maui borbottò qualcosa, sembrava essere diventato ancora più nervoso. 
"Inefficienza. Non avrei saputo trovare termine migliore" sorrise soddisfatto Frollo, avanzando poi verso Maui "I suoi sentimenti potrebbero offuscare...Se non intralciare, le ricerche. Non sono così sprovveduto da permettere ad un auror senza licenza di inseguire una fuorilegge!" si mosse e fece cenno ai suoi compagni di seguirlo "Mi impegnerò affinché vengano condannati senza possibilità di appello."
Lo sguardo di Maui si rabbuiò "Intende..."
"Una volta catturati, verranno condotti ad Azkaban. Fermeremo una volta per tutti quei ribelli, a cominciare da Zhijie. Sono certo che alla sua esecuzione tutti gli altri diventeranno più...Mansueti, e collaboreranno."
"N_No! Il bacio del Dissennatore era stato abolito anni fa!"
"Verrà reintrodotto."
Maui a quel punto non ci vide più e, con un gesto talmente inaspettato da stupire perfino Pitch, si avventò su Claude, sollevandolo per il vestito "E' una cosa spregevole!" urlò, ormai in preda dalla rabbia.
I due colleghi che accompagnavano Frollo si mossero per intervenire, ma l'uomo li fermò con un gesto della mano. Al contrario degli altri, lui non si lasciò intimidire e sollevò leggermente un lato della bocca in un sorriso lieve.
Maui non sembrava ragionare, ma per fortuna la voce di Nord parve risanarlo, almeno per quei pochi istanti, permettendo quindi di allentare finalmente la presa.
"Per un bene superiore" con fermezza Claude si liberò. Avanzò poi qualche passo li vicino, per poi fermarsi di punto in bianco "E...Prima che me ne dimentichi. Signor Johnson, come potrà intuire è sollevato anche lei dal suo incarico. Ripulisca la sua scrivania e si prepari ad uscire, la voglio fuori entro un'ora."
"Ora stai esagerando! Non hai alcun diritto di prendere queste decisioni senza l'intervento di Atlanta!" sbottò Sinbad.
"Mi è stata conferita la piena libertà sul destino di questa scuola, vogliamo forse mettere in discussioni il volere del Ministero? Pensate ai vostri figli..." spiegò, voltandosi successivamente verso Filippa e Agenore "Se questi ribelli tornassero è mio dovere assicurarmi la completa fedeltà di ogni funzionario di Hogwarts, non c'è spazio per i ripensamenti. Non se sono a discapito dei giovani. Non credete?"
I due si scambiarono un lungo sguardo, finendo poi per annuire, anche se con riluttanza. 
Per quanto i metodi di Claude Frollo fossero ben lontani da quelli di Nord, non potevano ignorare gli ultimi avvenimenti e le azioni di Maui dovevano essere riconosciute.
Anche George, seppur controvoglia, dovette accettare questi provvedimenti, per il bene dei ragazzi, anche se questo significava la sospensione di Nord per il momento.
Frollo non brillava di simpatia, questo era certo, ma su una cosa tutti erano sicuri: avrebbe reso Hogwarts una fortezza da cui era impossibile scalfirla. Nel bene o nel male.
"Molto bene" salutò dunque con un cenno col capo e si preparò ad uscire dalla stanza con passo svelto, ma una volta uscito, si vide arrivare in contro la figura di Rapunzel. Purtroppo lei non riuscì a frenare il passo e lo colpì, facendolo quasi vacillare all'indietro.
Era stato solo un incidente, una piccola sbadataggine dovuta alla fretta, ma a Frollo questo non importava.
"Perché non guardi dove metti i piedi?! Stupida ragazzina!" le urlò, facendola sussultare per lo spavento.
"I_Io non..."
"Cosa ci fai qui? Torna subito al tuo dormitorio o mi vedrò costretto a metterti in punizione!"
Avrebbe avrebbe dovuto dire qualcosa, scusarsi o semplicemente allontanarsi da quella spiacevole situazione, ma era come se qualcosa le avesse impedito di muovere anche un solo muscolo.
Si sentì come colpita da una scossa lungo tutta la schiena.
L'agitazione iniziò ad aumentare, il battito accelerare. Alzò lo sguardo ed incrociò i piccoli occhi scuri di quell'uomo, sentendo come se le mancasse la terra sotto di piedi. 
Quella voce...
Aveva una sensazione orribile.
Quella voce la riconosceva...
"Hai sentito ragazzina? Vai via" uno degli uomini che avevano accompagnato Frollo le diede una leggera spinta per farla spostare di lato.
Mentre la sorpassava, Frollo le lanciò un'ultima occhiata ripugnante ed infine si allontanò, lasciando Rapunzel in quell'angolo della sala, ancora paralizzata dalla paura.
E fu in quel momento che quel ricordo tornò a fissarsi nella sua mente.
Non poteva sbagliarsi: quella era la voce dell'uomo che aveva ucciso Gothel.

 

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"Avremo fatto bene a lasciarlo li?" aveva chiesto Anna, riferendosi ovviamente ad Hans.
"Non mi dirai che ti preoccupi ancora per lui?" sentenziò Merida accigliata. Anna rispose con una smorfia.
"Certo che no! Temo solo possa scappare come con la madre di Hiccup" avvertì poi il sospiro dell'amico accanto a lei.
"Non ricordarmelo..." 
"E' in una stanza sigillata da un incantesimo, legato e anche se riuscisse a liberarsi non potrà fare molto senza questa" Moana alzò la bacchetta rossa che apparteneva ad Hans, sotto lo sguardo furibondo di Merida.
"Sono seriamente tentata di spezzargliela."
"Penseremo a cosa fare di lui domani, d'accordo?" la fermò Judy, vedendo già come si stava scaldando.
Dal momento che il sole stava ormai calando e visto il caos che era successo solo poche ore prima, tutti loro avevano deciso di tornare al castello e tenere segreto il fatto di Hans, in modo da interrogarlo e scoprire quanti più dettagli possibili su quel gruppo che voleva uccidere Elsa.
Una scelta un po' sofferta da Merida, che dal canto suo voleva dargli una sonora lezione per tutto il male che aveva causato ai suoi amici, ma alla fine, dovette accettare il voto della maggioranza, seppur controvoglia.
Neanche Anna era al settimo cielo, avrebbe voluto interrogare Hans seduta stante e sputargli in faccia tutto il dolore che sentiva, ma si era già fatto tardi, gli insegnanti avevano radunato gli studenti in sala grande per assicurarsi che stessero tutti bene. Non potevano destare altri sospetti.
Purtroppo erano ancora ignari di quello che era successo tra le mura della scuola nel tempo in si erano allontanati.
Mentre uscivano dal boschetto dove fino ad un'ora prima Merida ed Hiccup si erano avventurati per cercare Anna, si era formato uno strano silenzio in comune. Nessuno sapeva più cosa dire, forse perché avevano tanti pensieri per la testa e faticavano a tenere in balla un discorso.
Hiccup decise di spezzare quell'attimo di smarrimento, rivolgendo a Judy un'occhiata "Come sapevi che la Stramberga Strillante era libera?"
La ragazza sobbalzò, probabilmente interrotta in uno dei suoi ragionamenti. 
"Già, pensavo fosse invasa dai fantasmi" mormorò Merida, sovrappensiero.
"Solo solo dicerie, non c'è niente di tutto questo" disse infine Judy, alzando le spalle.
"Fammi indovinare, sei andata ad indagare tu stessa per accertartene?" chiese Moana con un mezzo sorriso, che si spense nel momento esatto in cui vide il corpo dell'amica irrigidirsi "Che ti prende?"
Lei tergiversò qualche istante, rischiando quasi di inciampare per colpa di un ramo troppo esposto ai piedi del terreno, ma le continue insistenze di Moana alla fine la convinsero a parlare.
"Uhm...Diciamo che negli ultimi anni mi sono...E_eercitata con la magia in privato..."
"In...Privato?" chiese ancora Mona "Sei andata li più volte?"
Judy non rispose.
"Ma perché? Non potevi esercitarti ad Hogwarts?" vedendola ancora esitare, le scosse un brivido "Non...Non parli mica di...Arti Oscure?"
L'altra sollevò le sopracciglia in un'espressione sconvolta "Sei matta?! Pensi davvero che potrei studiare quella roba?!"
In quella breve occhiata che le fece Judy, Moana capì di aver detto una grossa cavolata e di aver esagerato. Sapeva di aver toccato un tasto dolente, ma per quanto cercasse di frenare quei pensieri, se non erano arti oscure, cosa aveva spinto la sua amica ad esercitarsi lontana dalle mura della scuola?
L'ultima cosa che voleva Judy era spifferare il fatto di essere un animagus a così tante persone, ma dagli sguardi che le stavano lanciando tutti gli altri, alla fine si convinse a sputare fuori il rospo per non rischiare anche lei un'interrogatorio.
"Non è niente di tutto questo, in verità..." si fermò, lasciando che gli altri la sorpassassero e, dopo aver giocherellato pochi secondi con le maniche della sua maglia, parlò "Sono...Unanimagusnonregistrato."
Lo disse talmente veloce che spero' ardentemente che nessuno l'avesse capita, ma una volta incrociati i loro sguardi (concentrandosi in particolar modo su quello di Moana) purtroppo comprese che erano riusciti a capirla. 
Moana fu la prima a reagire e le si avvicinò, sconvolta "M_Ma...Ma come..."
Lei alzò gli occhi al cielo e questa volta fece per sorpassarla e tornare alla pari degli altri "Non farmelo ripetere ancora." 
La discussione aveva preso talmente piede che non si resero nemmeno conto di essere arrivati praticamente all'entrata del cortile, ma questo non pose fine al discorso. 
"Sei impazzita Judy?! Tu più di tutti dovresti sapere che è illegale, passeresti dei grossi guai" continuò Moana.
"Johnson lo sa e mi ha promesso che non lo avrebbe detto" rispose eloquente l'amica, facendo strabuzzare ancora di più gli occhi ai presenti.
"Johnson sa COSA?!" 
A quel punto Judy la raggiunse con uno scatto e le tappo' la bocca "Vuoi che mi scoprano davvero?! Era per questo che non volevo dirtelo! Ne avresti fatto una tragedia."
"Una tragedia? ripeté Moana mentre cercava di liberarsi dalla presa "Sei tu quella che non ha mai infranto le regole. Chi è la prefetta tra le due?!"
Judy la fissò rigida "Come vedi non lo sono più, ormai."
"Ehi voi. Cosa ci fate qua fuori?" disse una voce sconosciuta, dalla veste sembrava un funzionario del Ministero "Non è sicuro uscire adesso, studenti e insegnanti devono restare tra le mura di Hogwarts."
Judy sorpassò dunque gli altri per entrare per prima nel castello, Moana rimase qualche istante a guardarla e, seppur ancora perplessa, alla fine si unì a loro.
A scuola c'era un gran via vai, tra studenti che bisbigliavano preoccupati ad insegnanti che parlottavano per cercare di organizzare il tutto, qualche funzionario del Ministero attraversava il corridoio agitando la bacchetta per lanciare qualche incantesimo o chissà, forse individuare qualcosa, per evitare altre spiacevoli sorprese.
Si respirava un'aria pesante e sebbene il tutto si era svolto nel giro di poche ore, gli altri ebbero come la sensazione che si fossero allontanati per anni.
Si guardarono tra loro e mentre sembravano sul punto di separarsi, approfittando che la guardia stava parlando con un suo collega, un'altra voce attirò nuovamente la loro attenzione.
Elinor Dumbroch stava inveendo contro il professor Pitch Black, fuori di sé dalla rabbia. Vicino a loro Filippa, Agenore e George osservavano in silenzio, dall'aria alquanto dubbiosa.
"Oh-oh..." Merida sperò con tutto il cuore che non avessero parlato troppo, ma dalle loro espressioni sembravano confusi quanto bastava da farle capire che sì, probabilmente avevano parlato riguardo la sua scomparsa di tutto il giorno.
Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto affrontare quel problema, ma con tutto quello che era capitato se n'era completamente dimenticata.
Fortunatamente Elinor sembrava troppo impegnata a prendersela con Pitch per notarli.
"Come sarebbe a dire che non le trovate?!"
"Mi spiace non aver fatto da baby-sitter, ma come ben sa nelle ultime ore ho dovuto cacciare dei maghi ribelli per difendere i tanto amati studenti" commentò aspramente lui.
"Ma ora è qui. Dov'è Nicholas?! Che sta succedendo?!"
Pitch alzò gli occhi al cielo, infastidito.
Fu George questa volta ad intervenire "Ahimè, mi duole dirlo, ma Nord è stato sospeso" lo disse con un tale dispiacere da far pena. Elinor elaborò la notizia quel tanto che bastava da permettere a Pitch di riprendere in mano il discorso.
"Colui che lo sostituisce è in riunione, al momento."
"Bunnymund?" chiese lei, piuttosto sorpresa "Ma sono stata informata poco fa che lui è..."
"Al San Mungo. Claude Frollo lo sostituirà."
A sentire quel nome Elinor ebbe come un sussulto. Il professore non se ne curò molto, ma non appena vide in lontananza i ragazzi le fece cenno di voltarsi. 
Come vide Merida la donna si precipitò subito ad abbracciarla, avvolgendo anche Anna con un braccio un istante dopo.
Pitch li raggiunse con più calma, rivolgendo poi la sua attenzione alla guardia che nel frattempo aveva smesso di parlare col collega.
"Li ho trovati fuori a passeggiare come se niente fosse."
"La ringrazio!" disse Elinor, ancora scossa e la voce impastata.
Pitch fece un lieve cenno col capo, abbassando poi lo sguardo severo verso gli altri ragazzi rimasti "Non pensiate che sia finita qui. Avremo modo di parlarne."
"Come sta Jim?" chiese infine Moana, preoccupata.
L'uomo inarcò lentamente un sopracciglio "Come pensa che stia? E' in infermeria. E anche la signorina Arendelle."
Anche Judy si allarmò "E Nick..."
"E' al dormitorio, ma credetemi, riceverà anche lui la giusta punizione per aver trasgredito alle regole, come voi altri" disse con un lieve sorriso "Le cose a quanto pare stanno cambiando."
Elinor non disse nulla, ma Merida avvertì la sua stretta farsi leggermente più forte.
Pitch infine li congedò, allontanandosi definitivamente dalla loro vista e permettendo così alla donna di riprendere fiato e, come se si fosse ricordata di qualcosa, di colpo la sua espressione dolce e apprensiva si fece decisamente più severa "Ora... Che cos'è successo?"
Nessuno seppe cosa dire, si limitarono a scambiarsi uno sguardo in silenzio. Merida ed Hiccup in particolare dovevano ancora concepire il fatto che Elinor fosse li tra loro, erano convinti che quell'incantesimo sarebbe durato di più. Prima o poi avrebbe dovuto affrontare quel problema, ma con tutto quello che era capitato se l'erano completamente scordati.
Elinor li scrutò attentamente uno ad uno, concentrandosi infine su sua figlia "Mi sono risvegliata al buio, dentro un armadio, con un terribile male alla testa e l'unica cosa che riesco a ricordare è quel tuo ragazzo...Jackson...Che mi offriva  qualcosa..."
"N_non è il mio ragazzo!" si giustificò subito Merida, leggermente rossa in viso "D_devi esserti sbagliata! Lui non..."
"Non mi sono sbagliata, è ovvio che si tratta di un incantesimo" sentenziò, bloccando ogni tentativo di discolparsi "Ed è buffo, perché non ricordo assolutamente di aver acconsentito per trasferire quel drago in una riserva! Tu ne sai qualcosa?"
A quel punto Merida si era zittita del tutto, sebbene negli ultimi anni era facile cadere in disputa con sua madre, dallo sguardo che le lanciava capiva benissimo di non aver possibilità di salvezza. Non questa volta.
Ma questo fece infuriare ancora di più Elinor.
"Mi vuoi rispondere?!" puntò poi gli occhi su Anna e gli altri "Se anche voi c'entrate qualcosa, dovete..."
Anna fece per parlare, ma Merida la fermò con un braccio "Non c'entrano nulla! Sono stata io. L'ho fatto per impedirti di giustiziare Sdentato."
Vide l'espressione perplessa di sua madre e si corresse "Il drago. E' quello il suo nome. Mi sono spacciata per te e..."
"Ti sei spacciata per me?!" fece Elinor sconvolta "Merida! Come hai potuto?!"
"Tu non mi avresti ascoltata!"
"Ti sembra una giustificazione?!" non la lasciò nemmeno finire. Si era alzata di colpo, guardandola affranta "Se volevi deludermi, ci sei riuscita."
Dopo un attimo di esitazione, anche Merida le rivolse la stessa, deludente espressione "Se per questo anche tu."
Elinor restò con lo sguardo fisso su di lei per un lungo secondo, la mente era pervasa da mille pensieri e sensazioni, ma su una cosa si sentì sicura.
E purtroppo sapeva bene che questo l'avrebbe fatta odiare ancora di più agli occhi di sua figlia.
"Basta. Ne riparleremo a casa" ma prima che Merida potesse dire qualcosa, precisò "E non intendo aspettare quest'estate, partiremo adesso."
Quella decisione detta così di getto, prese in contropiede chiunque nel gruppo. 
"Cosa?! Scordatelo!"
Merida batté i piedi come per indicare che da li non si sarebbe spostata e in tutta risposta Elinor la afferrò per un braccio, iniziandola a trascinare via.
Si odiava per quello che stava facendo, ma era la cosa giusta.
Prima o poi lo avrebbe capito.
Gli altri la raggiunsero, cercando di fermarla, di farla ragionare, ma la sua decisione sembrava irremovibile.
"Non la può portare via!"
"Signora Dumbroch aspetti!"
"Non lo faccia! Come farà con gli esami?"
"Studierà da casa. Come faranno anche i suoi fratelli, se Hogwarts continuerà di questo passo" rispose, continuando a mantenere lo sguardo dritto di fronte a se.
A quel punto però venne frenata dalla voce di Anna.
"Aspetta Elinor! Non lo fare!"
Lei si voltò e la guardò con un misto di compassione "Credimi Anna, fosse per me ti porterei via con noi, ma non sono la tua tutrice." 
"Non capisci!"
Hiccup allora si posizionò di fronte alla donna, costringendola così a fermarsi "Merida ha mentito, se ha salvato quel drago è solo per aiutare me. Era MIO quel piano, IO lo volevo in quella riserva e sempre IO avevo la pozione polisucco" disse "La prego, faccia punire me, non mi importa e...E prometto che starò alla larga da sua figlia! Non la ritiri da scuola per un mio errore."
Elinor sentì la voce di Merida farsi più lieve "No Hiccup."
"Farò tutto quello che è necessario."
La donna mostrò un sorriso amaro, quasi rassegnato "lo so che lo faresti. E so che mia figlia tenterebbe di tutto pur di fare il contrario." 
Hiccup allora la guardò confuso "Allora, cosa vuole?"
"Voglio solo il bene per la mia famiglia."
"Non è vero!" Merida si liberò dalla sua presa e si avvicinò al ragazzo. Le lacrime iniziavano a rigarle il viso, ma non le importava nulla. Stava per perdere tutti i suoi amici, la famiglia che si era creata ad Hogwarts. 
Non c'era sensazione più brutta in quel momento "Non ti importa nulla di quello che penso io. Vuoi solo avere il controllo, vuoi il TUO di bene, è questa la verit..."
Ma poi si bloccò.
Quelle parole le tornarono in mente come se fosse accaduto pochi giorni fa.

"Non puoi sempre dirmi cosa devo o non devo fare."
"Io lo dico per il tuo bene, Hiccup!"
"Il mio bene? Forse il tuo!"


Spostò lo sguardo per incontrare quello di Hiccup.
Era lo stesso.
E aveva ragione, si era comportata esattamente come sua madre.
Elinor allora si chinò verso di lei, tenendola ferma per le spalle ed interrompendo così quel contatto "Al di la di tutto quello che pensi, resto pur sempre tua madre! E non posso permetterti di frequentare un luogo così pericoloso! Va al di la della tua stupida avventura con la polisucco."
"Ma non mi sono fatta del male! Sto bene!"
"Per ora! Santo cielo Merida, non puoi davvero pensare di essere invincibile, sei ancora una ragazzina! Quanti studenti devono morire prima che tu apra gli occhi?! Hogwarts non è più sicuro per voi!" anche le lacrime iniziarono a scenderle sul viso "Cerca, sforzati di capire, di comprendermi. Non posso perdere anche te!" si alzò, senza lasciare spazio ad altri ripensamenti e, dopo essersi passata leggermente un dito sulla guancia per levare via la lacrima, tornò con l'espressione severa e autoritaria di prima "Gurghi preparerà le tue cose. Ormai ho deciso. Saluta i tuoi amici."
Merida la lasciò allontanarsi, rimanendo li ferma con lo sguardo perso nel vuoto, sconcertata e delusa come non lo era mai stata prima d'ora.
Rimase in silenzio a scambiarsi quelle ultime occhiate silenziose con loro, più consapevole che mai di non aver scampo. Non ci sarebbe stata nessuna polisucco, né un incantesimo ad aiutarla questa volta.
Purtroppo era ben consapevole che questa sarebbe stata la fine del suo anno.

 

 
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NOTE AUTRICE:

Se il capitolo precedente era incentrato sul rapporto tra Hiccup e Valka, qui invece è su Merida ed Elinor. Ammetto che non era voluto, ma mi piace questo parallelismo che è uscito tra di loro.
Da adesso non vedremo Merida per un po'...E mentre una parte di me le dispiace perché la adora come personaggio, la me scrittrice tira un sospiro di sollievo perché almeno è un punto di vista che lascerò un pochino riposare.
Anche Frollo ci sta mettendo il suo. Ed ora ci sarà lui a gestire la scuola.
Sentite queste vibes alla Umbridge? Io sì.
Si sono scoperti anche altri dettagli interessanti sul suo conto, che Rapunzel si sia confusa? 👀
Spero vi sia piaciuto, nel prossimo potrebbe esserci un po' di ship, vi avverto.
 
~Spirit~
  
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