» “Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it”

» Prompt: Be naked when I get home, dalla lista pumpNEON

» N° parole: 569 
 

Be naked when I get home

Sakura voleva un bambino. La consapevolezza della cosa scosse Sasuke, eppure era sempre stato quello il piano: metter su famiglia, procreare e fare un piccolo Uciha, ripristinando il clan. Perché la cosa lo spaventava?
Sarebbe stato pronto a diventare padre, lui che era praticamente un ninja rinnegato? Non sarebbe stato molto presente. Non sarebbe stato molto a casa. Non aveva avuto una infanzia felice nemmeno lontanamente. Come avrebbe fatto ad aiutare la moglie a crescere un bambino?
Sospirò, indeciso. Naruto gli aveva confidato qualche ora prima che Hinata era incinta, anche se non lo avevano detto a tutti perché era appena successo. Lo avevano però riferito a Sakura, che era rimasta entusiasta per loro… ma il suo sorriso tradiva un’ombra di preoccupazione, secondo Naruto.
Sasuke ripensò all’ultima volta in cui era riuscito a stare in intimità con la moglie. Quanto tempo era passato? Un mese? No, di più. Due, tre, quattro? Aveva perso il conto.
Sua moglie doveva sentirsi molto sola e abbandonata, lui non ci aveva pensato. O meglio, Sakura sapeva benissimo che sarebbe stato così e aveva accettato la cosa quando lo aveva sposato. Ma non si poteva chiederle di non soffrire per la mancanza del marito. Forse… forse avere un piccolo Uciha a casa l’avrebbe aiutata a sentirsi meno sola.
L’unica cosa da fare era parlarne con lei, inutile decidere prima il da farsi. La trovò nel bosco, ad allenarsi.
La vide con il copricapo da ninja a coprirle i corti capelli rosa, mentre distruggeva alberi e faceva praticamente scappare la fauna locale dal terrore. Sorrise, gli piaceva quando liberava tutta la sua forza.
Aveva la fronte imperlata di sudore e il fiato leggermente affannato, ma sentì subito la sua presenza e si voltò a guardarlo: “Non sapevo che fossi tornato. La missione è andata bene?”
Lui si limitò ad annuire e si avvicinò a lei ancora di più, finché non fu ad un soffio dal suo corpo e le sussurrò: “Vorresti avere un figlio, Sakura?”
Lei sobbalzò, sorpresa da quella domanda improvvisa. Ma annuì decisa, guardandolo con fermezza: “Ci ho pensato tanto. So che sei spesso in missione, anzi… quasi sempre. Ma voglio un figlio. Con te. E credo che sia arrivato il momento… se sei d’accordo anche tu.”
Lo sguardo di Sasuke si fece pensieroso mentre ponderava la questione. Non era solito prendere decisioni affrettate, ma questa fu una di quelle e si rivelò la migliore della sua esistenza, dopo quella di sposare Sakura.
Guardò sua moglie negli occhi e le baciò delicatamente le labbra, per poi bisbigliare al suo orecchio, con voce roca: “Tra venti minuti. Quando torno a casa, voglio trovarti nuda.”
Le guance di lei presero fuoco e non seppe cosa rispondere. Era lo strano modo di suo marito per dirle che da quella sera avrebbero provato senza sosta a fare un bambino. E l’idea non le dispiaceva per niente, ebbe un fremito al pensiero… dopotutto non facevano l’amore da mesi.
Sakura annuì, incapace di dire nulla.
Prima di andarsene, Sasuke le accarezzò una guancia calda: “Ti metterò presto incinta.”
Per la moglie, quelle erano le parole più eccitanti che lui le avesse mai detto. Solitamente non era un chiacchierone.
Sigillarono quella promessa con un bacio bollente e poi Sasuke, con un sorriso sornione, la lasciò finire di allenarsi.
Ma la mente di Sakura era già a quella notte, quando avrebbe avuto di nuovo suo marito tra le gambe.