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Autore: therevange    11/10/2022    4 recensioni
Per celebrare l'ultimo successo di Ash, la lega dà una festa spettacolare. Riuscirà una rossa di nostra conoscenza a superare il confine delicato tra amicizia ed amore?
Genere: Fantasy, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Coppie: Ash/Misty
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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SUPERA IL CONFINE

 
 
Misty non avrebbe mai pensato che sarebbe arrivata ​​a questo punto.
Non avrebbe mai pensato che si sarebbe ritrovata in piedi, avvolta in un accappatoio di un hotel, a guardare mille vestiti come se questa fosse la decisione più grande e pericolosa della sua vita. Forse lo è. Forse se sceglierà l’abito rosa, Ash la rifiuterà definitivamente e tutta questa faccenda sarà solo una perdita di tempo.
 
Non che nelle sue intenzioni ci sia una qualche dichiarazione che Ash poi possa rifiutare. Sta solo considerando molte ipotesi. Sai, nella remota possibilità che le capiti il ​​coraggio di prenderlo in disparte e dirgli qualcosa che suona come un “Ehi, sono innamorata di te da tipo più di dieci anni e vorrei avertelo detto l'ultima volta che ci siamo visti e... oh, non provi lo stesso? Bene, va bene, tranquillo, scusami tanto e...”
 
Misty geme. Anche nella sua immaginazione, viene rifiutata. Innamorarsi del tuo migliore amico d'infanzia sembra una cosa così romantica, ma in realtà è una vera seccatura. È pensare troppo a ogni tocco e a ogni sorriso, sono lunghe notti insonni sdraiata, sveglia a chiedersi cosa accadrebbe se si superasse il confine. Ci sono sempre stati l'uno per l'altro, nonostante tutti i giorni di litigi, le settimane di silenzio, i mesi di allenamento e gli anni di separazione. La distanza non ha mai distrutto la loro amicizia, ma forse questo potrebbe. E il pensiero di rovinare un sentimento che li ha accompagnati per più della metà della loro vita... la terrorizza.
Non aiuta nemmeno il fatto che ripensi praticamente sempre alla loro ultima giornata insieme.
 
Il weekend prima della finale del Campionato Mondiale Pokémon, Ash, tornato a casa per ricaricarsi, era stato raggiunto da Misty. Avevano trascorso l'intero fine settimana andando semplicemente in giro, combattendo tra di loro e guardando film insieme. La domenica mattina, Misty si era svegliata sul divano con Ash al suo fianco - sotto una coperta che, ha poi realizzato con imbarazzo, Delia doveva aver messo su di loro - e nonostante lo spazio angusto e il fatto che il suo braccio fosse insensibile sotto il peso di Ash, era così comoda, era a casa. Tutto sembrava così giusto.
Misty, allora, si sentì così sicura di sé, che quando Ash la salutò da lontano, pronto a riprendere gli allenamenti intensi, lo raggiunse e alla fine lo fece. Lei... lei lo baciò, proprio fuori dalla casa di sua madre, sulla strada che lo avrebbe portato alla vittoria. Misty gli avvolse le braccia intorno al collo e spinse le labbra contro quelle di Ash, come aveva sempre sognato.
E quando si tirò indietro, trovandolo a bocca aperta—perché ovviamente, troppo Ash per fare altro che sbattere le palpebre e arrossire—non esitò, sorrise fiera.
«Non ti auguro buona fortuna», disse concitata. «Perché non hai bisogno di fortuna. Ce l'hai. E so che vincerai.»
«Pika!»
Misty accarezzò la pelliccia gialla di Pikachu. «Anche tu, Pikachu!»
«G-grazie.» Ash annuì, e la sua bocca si piegò in un sorriso, facendo trasparire tutta la sicurezza che Misty, infondo ha sempre amato. «Stai attenta a me, ok? La prossima volta che ci incontreremo, sarò un Pokémon Master!»
 
E lo ha fatto veramente. Quell'incredibile idiota ha vinto davvero, ed è per questo che Misty è qui stasera. Per una festa in una sala da ballo di un grand hotel, pagata dalla Lega stessa. Una festa che è iniziata venti minuti fa. Avrebbe dovuto essere già laggiù, e lo sarà. Non appena avrà deciso che vestito indossare.
 
«Misty!» La ragazza salta per lo spavento, hanno bussato alla sua porta. «Hai finito?»
Apre leggermente la porta e trova Brock e Tracey in piedi con i loro abiti. Come fanno a sembrare così belli? Così composti?
«Oh,» dice Brock. «Tu non sei…»
«No, non sono pronta, e sì, sto pensando di andarmene prima ancora che tutta questa cosa inizi, e no, non voglio parlarne!»
 
Brock e Tracey si scambiano uno sguardo complice.
«Possiamo entrare?» chiede Tracey in tono rassicurante.
Misty spalanca la porta e si limita a sospirare in risposta.
 
Si siedono in fondo al suo letto, salutando affettuosamente Psyduck quando esce per vederli. Brock tira fuori ridendo un sacchetto di snack dalla tasca della giacca, come se si fosse già aspettato tutto questo. Misty è contenta che qualcuno trovi i suoi problemi divertenti.

«Non posso affrontarlo» dice, camminando avanti e indietro davanti al letto. «Vado a casa.»
«Non puoi andare a casa», dice Brock. «Ad Ash gli si spezzerebbe il cuore se tu non ti presentassi stasera.»
«Ha così tanti amici», ribatte testarda. «Probabilmente non se ne accorgerebbe nemmeno!»
«Certo che lo farebbe, vuole davvero vederti», dice Tracey.
«Sarebbe dispiaciuto per chiunque. Sai com'è Ash. È tutto amichevole e gentile e sempre lì per incontrarti con quel grande sorriso da stupido e...»
 
Misty si blocca e nota che l’espressione di Brock e Tracey è identica. Le stanno praticamente urlando di finirla con questa storia e di dirgli tutto questa sera, vada come deve andare; lei vorrebbe che in quel momento non sapessero affatto dei suoi sentimenti, ma dopo più dieci anni solo la persona più ottusa del pianeta non se ne sarebbe accorto.
Quindi Ash, in pratica.
Misty geme e si lascia cadere sul letto.
 
«Attenta», le fa notare Brock. «Ti rovinerai i capelli.»
Ne aveva arricciato le punte prima - le sue sorelle le avevano insegnato come - e per una volta sembrava davvero qualcosa di diverso dalla sirena maschiaccio che era.
«Oh, che importa?» Misty sospira. «Non posso farlo. È così egoista da parte mia presentarmi alla grande serata di Ash e dire—oh, cosa dirò?»
 
«Ricordi cosa mi hai detto anni fa sull'aereo di ritorno da Alola?» le chiede il ragazzo più grande.
Misty sospira di nuovo. «Che non volevo dirglielo, perché ero felice solo di essere sua amica. Non volevo appesantirlo con tutto questo mentre aveva così tanto da fare.»
 
«E?»
«C'era un'altra parte?»
«E?» urlano Brock e Tracey insieme.
Misty prende fiato. «E che glielo avrei detto quando ce l'avrebbe fatta. Se i miei sentimenti fossero rimasti immutati.»
«E stasera è...» suggerisce Tracey.
 
Misty si copre il viso. Vuole nuotare nella piscina dell'hotel. No, vuole corrompere qualcuno per prestarle un Pokémon volante in modo che possa uscire di qui e non voltarsi mai indietro.
 
«Non so nemmeno come affrontarlo. Cosa mi metto in testa? “Ehi, Ash, ricordi quando ti ho baciato?”»
«Fai quello che fai sempre», suggerisce Brock. «Congratulati con lui. Insultalo. Non è cambiato niente.»
«Hai ragione», risponde. «Stiamo parlando di Ash. Probabilmente ha solo pensato che fosse un gesto amichevole.»
 
Misty rabbrividisce, sa che non è stata la prima ragazza a baciarlo sperando che se ne accorgesse. Probabilmente non sarà nemmeno l'ultima, e quel pensiero le si conficca in testa e nel cuore, fa male. Non è sicura di cosa si aspettasse da quel bacio. Che l'avrebbe presa in braccio e l'avrebbe fatta girare e avrebbe detto una battuta perfetta da film romantico su come non potrebbe vivere senza di lei? Certo. Continua a sognare.

«Non lo saprai mai se non gli parli», dice Tracey, indovinando i suoi pensieri.
«E,» continua Brock, «se tutto va storto, ho più snack di quanto chiunque possa aver bisogno e un minibar ben rifornito con il tuo nome sopra.»
 
Misty sorride debolmente.
 
«Ash tiene a te», aggiunge Tracey. «E qualunque cosa accada, sono sicuro che resterete sempre amici.»
«Va bene,» dice Misty. Prende la mano di Brock e lascia che lui la sollevi e le sistemi i capelli.
Lei può farlo. Gestisce la sua palestra. Ha vinto molti tornei. È senza paura. (A parte l'intera faccenda dei Pokémon insetto) Ash è il suo migliore amico, e indipendentemente dal fatto che il suo amore non sia corrisposto, lei vuole essere lì per lui. «Va bene» dice di nuovo.
Si dirige decisa verso la porta, pronta ad affrontarlo.
Ma poi Tracey la ferma appena in tempo «Ehm, Misty?»
«Oh giusto! Indosso ancora l'accappatoio.» Allora torna indietro, afferra un mucchio di vestiti, poi si gira verso i migliori amici che potrebbe desiderare. «Quale?»
 
 

«Sei sicuro che abbia scelto l'abito giusto?» Chiede Misty a Brock mentre aspettano fuori dalle grandi porte della sala da ballo dell'hotel.
È un po' un cliché vestirsi di blu mare come Capopalestra di Celestopoli, ma se venisse fotografata risulterebbe fedele alla sua città. Ed è un bel vestito. Sfiora le ginocchia di Misty e brilla alla luce. La fa sentire carina.
 
«È perfetto», dice Brock. «Sei bellissima.»
«Penseresti che un ananas sia bellissimo», dice Misty, alzando gli occhi al cielo, ma poi gli stringe il braccio. «Grazie. Per tutto. Sei un grande amico, lo sai.»
«Lo so. Senza di me, tu e Ash vi sareste uccisi a vicenda anni fa e non ci sarebbe nemmeno una festa a cui andare.»
 
Misty ride. Vengono spuntati da una lista degli invitati, varcano le porte e... è bello. È sorprendentemente normale. Certo, è decorato in modo stravagante, ma non è così intimidatorio come pensava. Lei può farcela.
 
Ci sono persone e Pokémon ovunque. Ash ha così tanti amici, quindi Misty non è sorpresa dalla grande affluenza, ma non ci sono solo amici. Ci sono allenatori, capipalestra, campioni e la stampa. La Lega ha organizzato un evento enorme. Ci sono persino degli stendardi con il volto di Ash; sta benissimo in quella fotografia. Sebbene sia cresciuto molto da quando viaggiavano insieme, il suo sorriso rimane sempre lo stesso. Poi senza volerlo inizia a cercarlo tra la folla.
 
«Ehi Brock,» dice Misty. «Hai visto per caso…»
«Laggiù!» e Misty segue il suo sguardo speranzosa. Stringe il pugno. Non è Ash. È l'infermiera Joy. «Oh e guarda lì!» dice Brock mentre una bella ragazza passa davanti a loro. «E lì! E,» ansima, afferrando il braccio di Misty per stabilizzarsi. «Quella è Suzie?!»
Misty gli dà una gomitata nelle costole, e poi si blocca, perché appena oltre Suzie c'è una faccia che riconoscerebbe ovunque. Lui è qui. (Certo che lo è. È la sua festa!) È infondo alla stanza a farsi fare delle foto ufficiali con sua madre. Delia è più piccola di lui e lo soffoca con abbracci. Misty sorride mentre li guarda, il cuore che le accelera all'impazzata nel petto.

Tutto quello che vorrebbe fare è correre da lui. Vorrebbe abbracciare Delia e chiederle dei suoi fiori. Vorrebbe stringere Pikachu e vedere Ash per congratularsi con lui e baciarlo di nuovo e chiedere ogni dettaglio banale di ogni giorno in cui sono stati separati.
Ma è impegnato. E poi non lo è. Misty osserva il fotografo abbassare la sua macchina fotografica. Guarda Ash liberarsi dalla presa di sua madre. E poi i loro occhi si incontrano attraverso la stanza, ed è come se il mondo intero si fermasse. Il viso di Ash si illumina e le sorride, salutandola con tutto il braccio. Misty alza la mano e ricambia.
 
«Gruppo C!» annuncia il fotografo, e il momento va in frantumi. La musica si interrompe e un annunciatore entusiasta ripete il messaggio all'altoparlante.
«Oh! Siamo noi», dice Brock.
«Cosa intendi?»
«Avanti! Pokémon alti sul retro», grida il fotografo, sembrando sopraffatto dall'enorme quantità di persone e Pokémon che emergono.
È una foto con tutti i compagni di viaggio di Ash; Pikachu la vede mentre si avvicina, sfreccia tra la folla e salta tra le sue braccia. Misty tiene stretto Pikachu mentre si dirige verso il gruppo, fermandosi per un momento quando è lì. Quasi tutti sono già in fila. Non sa dove andare.
 
«Misty!» la saluta Suiren, dalla seconda fila. «Adoro il tuo vestito!»
«Grazie!» Probabilmente può infilarsi accanto a Suiren. Se Ibis si sposta, allora...
«C'è spazio qui!» dice Vera, spingendo il fratello di lato con l'anca. Indica il punto alla sua destra mentre Max inciampa e la guarda molto male.
 
Davanti e al centro. Accanto ad Ash.
 
«Misty!» dice Ash, sorridendole. «Vieni qui!»
 
Il suo cuore batte forte mentre Ash si avvicina un po' a Lucinda per fare spazio. Sembra irragionevolmente bello nel suo vestito. Pikachu salta dalle sue braccia alla spalla di Ash mentre Misty si infila accanto a lui.
 
«Come al solito è colpa tua.» borbotta. «Ci hai fatto aspettare!»
«Ehi, ho viaggiato molto per essere qui, sai,» scatta Misty sulla difensiva. «E non mi aspettavo un incontro diretto con i paparazzi nel momento stesso del mio arrivo.»
«Lo hanno annunciato ad inizio festa. Lo avresti saputo se fossi arrivata prima.»

Ash aveva notato il suo ritardo? Stava... la stava cercando?
 
«Stringetevi un po’ tutti!» annuncia il fotografo, sembrando sempre più stressato di minuto in minuto.
 
Il respiro di Misty lascia il suo corpo mentre Ash le avvolge la vita con un braccio e la tira verso di lui. La sua pelle brucia sotto il tocco. E poi una mano sulla sua spalla la spinge più vicino.
Misty si gira per capire a chi appartenga e Brock è proprio lì dietro di lei. «Ehi! Si può sapere che stai fac...»
 
«Hai sentito il fotografo! Stringetevi!» Brock sorride malizioso.
«Non mordo, sai,» dice Ash, piuttosto divertito. «Bel vestito, comunque.»
 
Non era abbastanza che il suo corpo si stesse surriscaldando. Ora anche la sua faccia sta bruciando!
 
«Va bene, tutti fermi!» Il fotografo richiama l’attenzione di tutti con voce stridula. «Dite Pikachu!»
«Pikachu!»
 
Il gruppo si disperde poco dopo. Ci sono così tante chiacchiere e risate.
«Va bene», dice il fotografo. «Poi vorremmo fare qualche ripresa con Ash e Dandel. Aspetta. Dov'è? Qualcuno ha visto Dandel?»
Misty sorride e si allontana, chiedendosi chi seguire. Brock è già distratto con un'altra bella ragazza e chissà dov'è Tracey. Ci sono un sacco di persone con cui potrebbe parlare. Ha incontrato la maggior parte degli amici di Ash abbastanza volte per fare conversazione. Sta valutando le sue opzioni quando qualcuno le prende la mano.
 
«Dove pensi di andare?» chiede Ash.
 
Misty si gira verso di lui, le sue guance si scaldano di nuovo. Cose come tenersi per mano erano così normali quando erano bambini, ma ora è così consapevole di ogni tocco.
«Cosa stai facendo?» la voce di Misty arriva flebile alle orecchie di Ash, indica il fotografo. «Non hai posti dove stare e persone con cui parlare?»
«Sì», risponde. «Con te!»
«Ma gli altri ti aspettano e hai così tanto da fare che io…»
«Gli altri possono aspettare. Una dei miei migliori amici è appena arrivata e non l'ho ancora salutata, quindi...» Le sta sorridendo di nuovo. Oh, quanto le mancava quel sorriso. «Ciao Misty.»
«Ciao, Ash.» dice Misty, e poi lo abbraccia così forte che sente la risata causata dallo stupore di Ash, Misty non riesce a smettere di sorridere. «L'hai fatto davvero!» continua a ripetergli e le lacrime di gioia che aveva versato quando lo aveva visto alla TV le pizzicano di nuovo gli occhi. «Hai vinto davvero!»
 
Quando si separano Misty ha gli occhi lucidi e Ash è felice come un bambino davanti ala sua prima Pokéball.
«Ti aspettavi qualcos'altro?» chiede compiaciuto.
«Oh, e vedo che sei ancora così modesto.» Misty ride. «Questa festa è fantastica! Ed è tutta per te.»

Non sa spiegarsi perché, ma all’improvviso sente un vuoto nel petto, forse la lontananza dal calore dell’abbraccio di Ash, o forse la sua immaginazione che le proietta l’immediato futuro del suo migliore amico: invitato a mille feste in suo onore in giro per il mondo, sempre a contatto con mille persone, mille ragazze…
 
«Vuoi fare un giro della sala con me? Vuoi esporare questa festa? Con tutte queste foto non ho avuto nemmno il tempo di bere o ehm, mangiare!»
Il calore si accumula nello stomaco di Misty mentre Ash la conduce verso il tavolo del buffet. Quel vuoto sembra riempirsi ogni volta che lo guarda così entusiasta, non riesce a tenere il sorriso lontano dalla sua faccia. Con o senza il titolo di Campione, è sempre lo stesso Ash che vive con il cuore e pensa con lo stomaco. Pikachu salta di nuovo tra le sue braccia e Misty lo tiene stretto.
 
«Allora, come stanno le cose?» chiede Ash attraverso un boccone di cibo. «Come va la palestra? Facciamo un po’ di incontri più tardi? Devi tenermi aggiornato su tutti i tuoi trucchi più difficili. Ora devi difendere il mio titolo, giusto?»
«Beh, conosco una Capopalestra forte e valorosa, specializzata in Pokémon di tipo Acqua, che potrebbe ancora batterti.»
«Ah-ah! Ti piacerebbe! Potrei batterti proprio qui e proprio ora!»
 
Misty è così felice che sia sempre così. È una sensazione calda e familiare anche dopo mesi di distanza. Potrebbero non sentirsi sempre quando Ash è in viaggio, ma c'è una vicinanza più intima tra loro che non va mai via. Stare con Ash schiaccia sempre tutte le insicurezze che Misty sente riguardo all'essere lasciata indietro. Dopo tutto questo tempo, sono ancora migliori amici.
 
«Ah, sì? Davvero? Vediamo mister Pokémon Master!» la ragazza si prepara alla battaglia imminente e nella sua mente frecciano le strategie più vincenti.
«Oh Misty, non immagini che soddisfazione sentirti pronunciare quel titolo. Ora è davvero mio!»
 
«Ash Ketchum,» una voce lo rimprovera. «C'è un povero fotografo laggiù che ti aspetta! Non stai evitando le tue responsabilità, vero?»
 
La posa sicura di Ash vacilla mentre Delia sta davanti a loro, le mani piantate sui fianchi.
«Uh, no mamma. Stavo solo...»
«Facendo aspettare le persone?» Delia è molto arrabbiata e la sua voce non ammette repliche.
 
Ash si passa le dita tra i capelli. Probabilmente ad inizio serata i suoi capelli erano in ordine, ma ora stavano prendendo angolazioni strane (ma piuttosto familiari) sul suo volto.
«Volevo solo salutare Misty...»
«Certo, lo hai fatto e lo farai. Ma puoi parlare con i tuoi amici dopo aver finito di lavorare. Tutta questa festa è per te. Non vorresti sembrare ingrato ora, vero?»
«No» dice sconfitto. «Andrò.»
«Bene» dice Delia severamente, e poi il suo viso si addolcisce. «Oh, Misty, è meraviglioso vederti. Sei così bella.»
«Grazie, Delia. Anche tu! Come stai?»
 
«Ti troverò più tardi» le sussurra Ash all’orecchio, sfiorando dolcemente il braccio di Misty con le dita mentre passa.
 
E in qualche modo, lo fa.
 
Ash è l'uomo più popolare nella stanza, ma continuano sempre a ritrovarsi. Non è che Misty passi tutta la notte ad aspettarlo. Trova molte persone con cui parlare. Ma lei è sempre lì quando lui trova un momento tranquillo. E ogni volta che sente la sua mancanza e lascia che i suoi occhi vaghino verso di lui, in qualche modo Ash la sta sempre guardando già da prima.
 
È lo stesso con tutti gli altri? C'è qualcun altro che Ash continua a guardare?
 
Finiscono uno accanto all'altro, seduti ad un tavolo con un gruppo di amici. Gary ha appena interrotto una storia che Ash stava raccontando quando lo stridio di un microfono lo sovrasta.
 
«Amici e formatori», rimbomba la voce del presentatore. «Tra pochi istanti inizierà la celebre ‘danza del campione’!»
«Cos'è la danza del campione?» chiede Gary.
Ash geme, scivolando sulla portrona in velluto verde. «Solo una stupida cosa rituale.»
«Oh, come la danza del prescelto sull’isola di Shamuti? Hai un costume da indossare?» Misty lo provoca, suscitando l’ilarità generale.
«No!» urla Ash, mentre il suo viso assume una delicata sfumatura di rosso. «Non è... non è un grosso problema, ok? Non è così impegnativo…»
«È un ballo tradizionale», afferma compiaciuta Serena. «Ash - uh, il Campione - deve scegliere qualcuno con cui ballare. Dicono che la loro relazione sarà duratura e baciata dalla fortuna!»
 
La ragazza sorride radiosa e Misty si chiede se voglia ballare con Ash. Serena è così carina che Misty è sicura che starebbero benissimo insieme. I capelli biondi e curati, il vestito impeccabile, il sorriso sincero, la possibilità di viaggiare per il mondo…
 
«Ma la vera domanda è: Ash sa ballare?» chiede ridendo Iris.

Misty si riscuote e sussussurra una frase che non passsa innosservata.
«Non mi ricordo che fosse così male come ballerino…»
«Quando abbiamo...» Ash si acciglia, e poi il suo viso si illumina. «Oh, al festival estivo! Quando Brock...»
«Sì!» esclama Misty, coinvolta nell’entusiasmo. «Con il fantasma!»
«Ah! È stato pazzesco.»
«Chuu. Pika pika!»
 
C'è un silenzio morbido e confuso dal resto del gruppo mentre ridono insieme, ma Misty se ne accorge a malapena. Ama quella notte. Si sentiva così carina a ballare con Ash. È un peccato che non possa farlo di nuovo stasera. Non sa cosa farà quando lui sarà là in pista con qualcun altro. Si nasconderà in bagno, forse, o andrà seriamente a nuotare nella piscina dell’hotel, cercando di convincere sé stessa di quanto poco gli importi di quella scelta.
 
Ancora una volta l’annunciatore cattura l’attenzione di tutti: «Il nostro nuovo Campione, per favore, potrebbe scendere in pista?»
Ash sospira e si tira su.

«Buona fortuna.» gli dice Misty, sforzandosi di fare una strizzatina d'occhio e un sorriso. «Cerca di non cadere a faccia in giù!»
«Potrei dire lo stesso a te,» dice Ash. «dato che ballerai con me.»
«Con me?» Misty cerca di non dimenarsi mentre tutti al tavolo si girano a guardarla. Ash vuole ballare con lei?
«Assolutamente sì! Se mi sto mettendo in imbarazzo, allora tu verrai con me. Considerala una vendetta.»
«Per cosa?» Misty è perplessa non sa cosa dire, resta ferma immobile seduta sulla sedia.
 
Lui le prende le mani e le tira con abbastanza forza da farla alzare e quasi si scontra con il suo petto. La prende prima che cada, le dita che si posano sulla sua vita. «Lo sai, Mist.» dice, con gli occhi che brillano.
 
Lei davvero no, non lo sa. Ma c'è un compiacimento che fa desiderare Misty di essere all'altezza della sfida.
«Come se non fossi una ballerina eccellente. Non riusciresti comunque a mettermi in imbarazzo!»
 
«Dimostralo.» dice. «Vieni. Non costringermi a portarti.»
«Non oseresti.»
«Non lo farei?»
 
Gli occhi di Ash si accendono e Misty squittisce mentre le sue braccia si avvolgono più strette intorno alla sua vita e lui la solleva, così i suoi piedi lasciano il pavimento.
«Ash! Mettimi...»
 
La musica si interrompe. Un riflettore li illumina e Ash la abbassa mentre tutti nella stanza si girano a guardare.
 
«Sembra che il Campione Ash Ketchum ballerà con la Capopalestra di Celestopoli. In effetti, potrebbero aver già iniziato!»
C'è una grande quantità di risatine che attraversa la stanza, e le guance di Misty bruciano, la sta davvero mettendo in imbarazzo.
 
«Sono sempre così?» chiede Goh mentre si dirigono verso la pista da ballo.
L'intero tavolo risponde con un “sì” corale. Ma Misty non se ne preoccupa, ora la sua mente è tutta rivolta al ballare con Ash mentre tutte queste persone guardano.
 
Prima si inchina - davvero si inchina - e poi inizia la musica e si muovono insieme, toccandosi le mani, la vita e le spalle. E ballano. Per fortuna, la canzone non è troppo lenta. C'è un ritmo decente e Ash sembra sicuro di sé in un modo che la rende sicura che qualcuno lo abbia fatto allenare. Delia scatta una foto mentre ballano. Ash la guida e Misty lo segue, come all’inizio della loro avventura.
 
Alla seconda strofa, altre persone si uniscono a loro e la pista da ballo è più affollata. Sembra più facile senza che tutti li guardino.
 
«Avresti potuto avvertirmi, sai», dice mentre Ash la fa girare. «Avresti potuto chiedermelo!»
«Non l'avevo pianificato!» risponde, e poi fa una smorfia quando gli occhi di Misty si restringono. «No. Voglio dire... pensavo a te quando l'ho saputo... n-non che io passi molto tempo a pensare a te o... aspetta. Non che io non ... Guarda. Io solo...» fa un suono piccolo e frustrato e Misty cerca di nascondere il suo divertimento. «Stavo per chiedertelo ma me ne sono dimenticato, ok?»
«Allora è così, eh? Piuttosto plausibile da parte tua.» non riesce a trattenersi dal sorridere. Ash pensa a lei. Tra tutti quelli nella stanza, ha scelto lei per ballare. Ma perché? Perché sono amici? Perché stanno bene insieme? O perché sono qualcosa di più?
«Beh, sono contenta che tu me l'abbia chiesto. Anche se all’ultimo secondo. È bello sapere che finalmente mi vuoi intorno.» Misty abbassa lo sguardo, proprio non ce la fa a sostenere i suoi occhi.
«Che dici? Ti ho sempre voluto intorno.»
Misty sbuffa, anche se dalla voce capisce che Ash è seriamente risentito.
«Mi lasciavi sempre indietro prima!» solleva lo sguardo e gli lancia una linguaccia.
«Eravamo bambini. Non ti conoscevo allora, Misty. Non come adesso.»
 
Mi conosci davvero, Ash? Vorrebbe chiedere. Ma invece gli spinge la spalla perché prenderlo in giro è sempre stato più naturale che essere onesta.
«Oh sì? Mi conosci? Cosa sai adesso? Che sono il miglior allenatore di Pokémon d'acqua al mondo? Che sono famosa a livello internazionale per la mia forza e bellezza?»
«Sì, in realtà, sì.» la risposta è così diretta e sincera che Misty quasi gli calpesta un piede. «Sei un’ottima allenatrice. E sono abbastanza sicuro di poterti battere a braccio di ferro, ma stai decisamente meglio di me con questo vestito, quindi...»
 
Ash è d'accordo sul fatto che è bella? Lo stesso ragazzo che le diceva che era una racchia? Non è più un ragazzo. La sta fissando, e loro si muovono a malapena. Il mondo intero si scioglie finché non rimangono solo loro due, uno di fronte all'altro, la pelle che formicola dove si toccano.
Erano stati più vicini di così quando lei lo aveva baciato. Non ci vorrebbe molto per farlo di nuovo.
 
«Mi scusi, signor Ketchum!» dice un giornalista, ed entrambi sussultano. «Possiamo fare una foto di te e della tua ragazza per il Daily Starmie?»
«Da quanto tempo state insieme?» chiede un altro giornalista.
«Eri tu quella ragazzina mingherlina che lo seguiva in giro?»
 
Misty stringe il pugno mentre la sua rabbia ribolle. Non solo un gruppo di giornalisti ha avuto il coraggio di interrompere il loro bel momento, ma stanno anche insinuando che fosse mingherlina??
 
«Scusate,» dice Ash, mettendosi di fronte a Misty. «Abbiamo già concesso a qualcun altro i diritti esclusivi sulla nostra storia.»
«Che?» esclamano Misty e i giornalisti.
«Vieni.» sussurra Ash, afferrando il braccio di Misty e trascinandola attraverso la pista da ballo. «Andiamo.»

«Dove stiamo andando?» chiede mentre escono dalla sala da ballo attraverso una grande serie di porte di mogano. «Non hai altri compiti da Campione di cui occuparti?»
«Pikachu pensa che mi sia guadagnato una pausa.»
«Uhm, davvero?»
«Pika!» In effetti Pikachu si mostra molto d'accordo. «Pikachu!»
«Ho finito tutte le faccende ufficiali, quindi penso di poter uscire di nascosto per qualche minuto. Vuoi naconderti con me?»
Il cuore di Misty perde un colpo, ma riesce ad annuire. «Dove andiamo?»
Ash preme un pulsante e le porte dell'ascensore si aprono. «Da qualche parte.»
 
Da qualche parte, si scopre, è il tetto. La porta in cima alle scale è contrassegnata con un cartello che ne vieta l’accesso, ma Ash la conduce comunque attraverso. Una fresca brezza la investe e Misty ha la pelle d'oca, ma forse sono le stelle e la mano di Ash sul suo braccio. Non riesce a decidere se il cielo notturno o gli occhi di Ash brillano di più.
 
«Ma Ash, possiamo stare qui?»
 
Il ragazzo evita la sua domanda. Conduce Misty su una piccola piattaforma panoramica, e lei trattiene il respiro, ammirando la città che scintilla sotto di loro.
«Piuttosto carino, eh?».
«È così bello», dice, appoggiandosi alla ringhiera per una visuale migliore. «Non ci metteremo nei guai, vero?»
«Va tutto bene. Tranquilla. Ho il permesso.»
«Di chi? Avevi già previsto tutto questo?» Misty socchiude gli occhi.
«La smetti di preoccuparti? Vuoi iniziare a goderti questo momento?»
 
Misty sorride e incrocia le braccia al petto. «Okay. Ma se l'agente Jenny ci becca, ti do la colpa.»
«Affare fatto!» dice Ash. Guarda oltre la ringhiera e prende fiato. «Grazie per essere venuta con me, comunque. Se avessi dovuto fare un altro commento sulla mia tecnica di battaglia, sarei impazzito.»
«Ma come? Ami vantarti sempre delle tue tecniche di battaglia. Ricordo un sacco di discussioni tra te e Gary…»
 
Ash ha un’aria strana, fissa lontano l’orizzonte. «Forse voglio una pausa a volte.»
«Cosa? Da quando?»
«Da adesso! Non lo so.» Ash si strofina la nuca, poi si gira, sistemandosi su uno degli ampi gradini di legno che portano alla piattaforma. «Ci sediamo?»
«Certo…» dice Misty un po’ confusa, e si siede accanto a lui.

«Pikapi! Pikachupi chaaa, Pikachu!» 
«Che cosa?!» risponde preoccupato Ash. «Adesso?»
«Pika!» dice Pikachu prima di dare una testata alla gamba del suo allenatore e partire per esplorare il tetto.
«Traditore.» borbotta.
 
«Cosa ha detto Pikachu?» chiede Misty incuriosita.
«Uh. Niente!» Ash sussulta ed intreccia le dita. Sembra quasi nervoso. «Sai è bello essere qui, passare un po’ di tempo insieme. Il fine settimana è passato così in fretta l'ultima volta che tu...» Ash tossisce nascondendo l’imbarazzo. «Quando sei passata a trovarmi.»
 
Quando ti ho baciato, vorrebbe dire Misty. Il ricordo la fa rabbrividire. È andata davvero così male?
 
«Hai freddo?» chiede Ash preoccupato.
«Oh. No.» protesta Misty. «Io non ho…»
«Ecco qui.»
Si toglie la giacca e gliela avvolge intorno alle spalle. È calda e ha il suo profumo. Se la stringe più forte intorno a sé come se fosse l'abbraccio che desiderava da così tanto tempo.
«Grazie.» dice così piano che Ash la guarda accigliata.
«Qualcosa ti infastidisce? La mia giacca ha un odore strano o qualcosa del genere?»
 
Misty ride piano. «Oh, no. Niente mi disturba. Davvero. Penso di provare solo nostalgia. Seduta sotto le stelle con te...»
Ash sospira. «È fantastico, vero? Proprio come ai vecchi tempi! Anche se, se fosse davvero come ai vecchi tempi mi sgrireresti per aver messo male la legna per il fuoco.»
«Solo perché l’avresti messa davvero nel modo sbagliato!» risponde risentita Misty.
«Non lo farei!»
«Lo faresti eccome!»
 
Ridono insieme e Misty sa che non c'è motivo di essere nervosa. È solo il suo migliore amico, con cui ha trascorso così tanto tempo, e con cui ha condiviso così tante avventure. È solo Ash. Osa avvicinarsi un po', annullando i pochi centimetri tra le loro braccia e appoggiandosi ad Ash. Si blocca per un momento, e poi anche lei lo sente rilassarsi.
 
«Mi mancano quei giorni…» mormora, la voce poco più di un sussurro.
«Anche a me.» risponde Ash. «Sembra strano, eh? Essere diventati tutti grandi? Brock medico Pokémon, Tracey e Gary professori e io…»
«Tu?» Misty sbuffa divertita. «Non credo che diventerai mai grande.»
«Ehi! Ho fatto molta strada da quando sono partito da Biancavilla!»
«Mmm. Hai imparato a leggere le mappe?»
«Lo sai che potrei riprendermi quella giacca, vero?»
«Ma non lo farai!»
 
Ash gira la testa per guardarla, e il suo sorriso si trasforma in qualcosa di più dolce. Sono così, così vicini. Le toglie il fiato. Cosa avrebbe fatto se lei lo avesse baciato di nuovo, esattamente così? Sarebbe una scena perfetta in un film, vero? Loro due, con le stelle sopra di loro e la città in basso.
 
«Ehi, Ash?» mormora Misty. «Sono davvero orgogliosa di te, lo sai.»
Ash sbatte le palpebre, e poi annuisce. «Anch'io sono orgoglioso di te.»
«Di me?» Misty è sorpresa. «E cosa avrei fatto? Sono nello stesso posto da anni.»
Ash sembra arrabbiato quando le risponde. «Potresti essere nella stessa città, ma la tua palestra è un milione di volte meglio di quando l'ho visitata per la prima volta. Stai gareggiando nei tornei. Hai dei piani per il futuro. Lavori così tanto, Mist, e questo ha sempre fatto venire voglia anche a me di lavorare sodo.»
 
Misty sorride. Oltre i litigi e i mesi trascorsi lontani, si motivano sempre a vicenda. Probabilmente è una delle cose che ama di più di Ash. Il modo in cui non si arrende mai.
«Non hai mai avuto bisogno di me per incoraggiarti.» gli dice. «Niente ti avrebbe mai fermato.»
«Non è vero. Non avrei mai potuto fare niente da solo. Significava molto che tu fossi sempre lì.» Ash si appoggia allo schienale e guarda le stelle. «È stato davvero incredibile in quello stadio, sai» dice scuotendo la testa. «C'erano così tante persone che acclamavano il mio nome. Mia madre era lì, e Brock e il professor Oak e così tanti amici che ho incontrato durante il mio viaggio.»
«Pikachu!» Pikachu urla da qualche parte del tetto, giusto per ricordare la sua presenza.
«E Pikachu, ovviamente!» aggiunge sorridendo. «E tutti i miei Pokémon.»
«Sembra incredibile, Ash.» Misty ha gli occhi lucidi e lo guarda super orgogliosa.
 
«Lo è stato! È stato uno dei giorni più belli della mia vita. Ma quando ero lì ho capito che l'avevo sempre immaginato diversamente. Ti avevo sempre immaginato lì con me.»
Misty si morde il labbro e il suo viso prende colore improvvisamente. «Mi dispiace tanto, Ash. Avrei voluto così tanto essere lì. Ma la palestra...»
«Lo so, lo capisco.» le risponde. «Sei occupata. Io sono occupato. E per noi ha sempre funzionato in questo modo, ma...»
 
Misty trattiene il respiro, davvero non sa cosa aspettarsi. «Ma cosa?»
 
«Ma quando mi hai chiamato quella notte, ho passato l'intero after-party desiderando che avessimo parlato più a lungo. E ho capito che voglio che tu sia lì la prossima volta, e non intendo solo per tirarmi su il morale. Voglio che tu sia lì per tutto. E voglio esserci anche per te. Non voglio passare tutta la vita a mancarci l'un l'altro, Mist. Voglio...» Ash tentenna, come se stesse lottando per trovare le parole giuste. «Voglio...»
«Me?» Misty osa sussurrarlo, non crede di essere riuscita a dirlo.
 
«Sì.» dice piano Ash. «Te.»
 
Un'ondata di calore si abbatte sul petto di Misty. Ash vuole lei. Lo sogna da così tanto tempo che è senza parole.
 
«Non sono bravo in queste cose.» dice Ash. «E so che dovrò partire di nuovo, ma... ma voglio tornare da te. Oppure voglio portarti con me, se vorrai, se potrai. Ti penso così tanto che mi fa male la testa, e a meno che io non mi stia sbagliando totalmente, prendendo una cosa per un’altra, ecco, io penso che anche tu lo vorresti. Stare di più con me, quindi…»
 
Si allunga e le tocca la guancia, sfiorando con il pollice lacrime calde. Si rende conto, allora, che sta piangendo. Ma non c'è modo di nasconderlo. Non c'è modo di fermarsi.
 
«Oh, non sei triste, vero?» chiede Ash preoccupato. «Perché se ti faccio arrabbiare, o ti do un dispiacere, allora io...»
Misty ride. È un tale idiota. Il suo idiota.
«La mia persona preferita al mondo mi ha appena detto cosa prova per me.» dice guardandolo negli occhi. «Questo è il giorno peggiore della mia vita, davvero.»
«Preferita? Chi, io?» Ash fa un sorriso ebete, forse ora ha capito veramente cosa prova Misty.
«Non lasciare che questo ti vada alla testa.» dice calorosamente. Poi si abbandona tra le sue braccia che le avvolgono la schiena, si incastrano così alla perfezione.
 
«Ti amo, Ash Ketchum.» dice. Non riesce a credere che sia reale. Ash ... il suo Ash. Il ragazzo con gli occhi più dolci e il cuore più gentile che abbia mai incontrato. Lui…

Misty si appoggia allo schienale. «Solo per essere chiari. Anche a te piaccio, vero? In senso romantico e uhm, amorevole?»
 «Sì! È quello che sto cercando di dirti da inizio serata!»
«Beh, non l'hai ancora detto.» Misty adora mettere in difficoltà Ash.
«Ci stavo arrivando! Era implicito.»
«Difficilmente puoi biasimarmi per avertelo chiesto! Immagina quanto sarei stata in imbarazzo se avessi sbagliato!»
 
Ash le tocca di nuovo la guancia e tutte le sue preoccupazioni svaniscono.
 
«Ti amo.» le dice. «E sei così bella. Non che sia l'unico motivo per cui mi piaci o altro, ma avere una ragazza davvero carina è un grande vantaggio! Aspetta, ora sei la mia ragazza, vero? Non sono sicuro di come funzioni, ma…»
 
Misty gli prende la mano e lo tira a sé. «Non sei mai riuscito a capire quando stare zitto.»
 
E prima che possa dire altro, lei lo bacia.
 
Questa volta non è una scelta avventata. Non sta rischiando tutto e spera che Ash capisca. Lo bacia perché può. Perché Ash la ama, e lei lo ama, e ha aspettato questo momento per tutta la vita.
 
Si stanno ancora tenendo per mano quando tornano alla festa, dopo aver condiviso altri momenti insime, facendo tesoro del calore delle labbra dell'altro nella fresca aria notturna. (Hanno molti anni da recuperare).
 
«È troppo presto per dirlo a tua madre?» chiede Misty. «Pensi che le andrà bene?»
«Se va bene?» ripete Ash mentre si fermano a cercarla. «Mi ha sempre ripetuto tutte le tue qualità negli ultimi dieci anni. Penso che le piaci più di me.»
 
«Ash! Misty!» Una voce attraversa tutta la sala e si girano per vedere Brock che si lancia verso di loro. «Voi due...» indica le loro mani e il labbro gli trema. «Davvero...»
 
«Ehi, Brock.» Misty sorride compiaciuta. «Vorrei presentarti il ​​mio ragazzo, Ash. Potresti aver già sentito parlare di lui. È una specie di pezzo grosso ora.»
«Voi due!» si lamenta Brock, versando lacrime di gioia. Si porta le mani alla bocca e urla attraverso la stanza. «Tracey, Tracey! È successo!»
 
«È felice per noi o sconvolto perché è ancora single?» sussurra Misty.
Ash alza le spalle. «Uhm, per tutte e due le cose insime?»

«Beh, era giunto il momento.» dice Tracey quando si unisce a loro.
 
«Pikapi! Pikachupi!» Pikachu corre incontro a Misty e felice inizia a richiederle attenzioni.
 
Brock sta ancora piangendo. È così rumoroso che quasi tutti si girano ad osservare la scena. Misty è segretamente entusiasta che tutti possano vedere le sue mani intrecciate con quelle di Ash. Vuole dire al mondo intero che lui è suo.
 
La strada da percorrere potrebbe essere incerta. Ci saranno ostacoli e bivi e notti solitarie ancora da trascorrere. Ma Misty desiderava intraprendere questo viaggio da anni. E finché Ash sarà lì con lei e per lei, andrà tutto bene.
 
Brock e Tracey li attirano per un goffo abbraccio di gruppo e Misty sorride. Non riesce a smettere di sorridere.

Ash non è l'unico i cui sogni d'infanzia si sono avverati stanotte.
   
 
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