Guardarlo
negli occhi è un tormento.
Will
abbassa sempre lo sguardo in sua presenza.
Sbuffa e osserva i lacci delle sue scarpe. Si morde le guance e sente
il sapore
dell’essere non accettato - rifiutato
in eterno.
Sembra
uno stupido.
Lo
prendono tutti in giro e lui non biasima
nessuno dei suoi amici. Hanno
ragione. Innamorato del suo migliore amico e
senza alcuna speranza. Ridicolo.
Si
ritrova spesso con lacrime fredde sul mento e
non se ne accorge, non le cancella. Rimangono lì come segno
dell’errore in cui
ha messo radici.
Max
- le spalle
coperte dal braccio
di Lucas, una mano fra i suoi capelli rossi -
tenta sempre di farlo sorridere, sollevandogli gli angoli
della bocca con i polpastrelli.
Se
solo ti lasciassi andare,
Will.
Se solo tu non avessi paura.
Se solo gli permettessi di parlarti.
Il
lucchetto della bici non si apre e i palmi
delle mani si stanno arrossando. Le dita di Mike si intrecciano al suo
polso e
la sensazione di cadere gli apre lo stomaco e gli fa riversare mille
farfalle
nel Sottosopra.
Miliardi di pipistrelli che si mangiano la coda e che lo
lasciano lì, a tremare contro la pelle e il sangue di un
ragazzo che non lo ama.
E
che non lo amerà mai.
“Ho
lasciato Undici.”
Angolo
autrice
Che
emozione approdare per la prima volta su
questi lidi, sono contentissima di aver dato sfogo ad una parte del mio
amore
per questa serie e per questi personaggi. Li amo davvero tantissimo!
Fatemi
sapere se la storia vi è piaciuta, vi ringrazio.