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Autore: Devil_san    02/11/2022    0 recensioni
Nessuno mai avrebbe potuto prevedere ciò che sarebbe successo al funerale di All Might e Deku.
Eppure era successo.
E fu un avvenimento talmente eclatante che nessuno dei presenti avrebbe mai potuto scordarsi gli eventi che avvennero durante il funerale.
Ma proprio mai.
.
[Crossover tra Yu Yu Hakusho & My Hero Academia]
Genere: Comico, Hurt/Comfort, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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♦•♦•♦•♦•♦

Non Possiedo Yu Yu Hakusho o Boku No Hero Academia

 

 

 


May you live in interesting times





Silenziose lacrime stavano venendo versate, tutte le persone presenti al funerale erano in cordoglio per la perdita di due grandi eroi, uno del passato e uno del presente, e per pochi di quelli presenti, anche dei buoni amici. Alle esequie di Stato erano presenti la maggior parte dei Pro-Hero della nazione così come alcuni internazionali e pure altre figure importanti sia a livello nazionale che mondiale; poiché a questo funerale, il funerale di All Might e Deku, i due più grandi Eroi che il Mondo e il Giappone avessero mai visto, tutti quelli che contavano non potevano mancare.

Oltre al fatto che, le esequie, non erano private ma erano trasmesse in diretta TV, vista le figure pubbliche che entrambi gli Eroi erano agli occhi del Giappone e del Mondo, a nessuno di tali importanti persone era passato per l'anticamera del cervello di mancare.

Perdersi l'evento dell'anno? Che onta sarebbe stata.

Le telecamere, dopo aver inquadrato tutti quelli che contavano, avevano puntato i loro obiettivi sulla madre di Deku, ovvero la signora Midoriya Inko, che inconsolabile si stava sciogliendo in un mare di lacrime dalla disperazione. Il fato era stato crudele con la donna, poiché dopo un coma ultradecennale, ella si era risvegliata giusto in tempo per il funerale del figlio che aveva vissuto solo un altro decennio prima di morire da eroe.

Il conduttore televisivo stava intanto ricapitolando la tragedia che aveva colpito la famiglia Midoriya più di dieci anni fa che aveva quasi ucciso il figlio e messo in coma la madre, mentre il sacerdote conduceva i riti funebri, quando i battenti del portone del tempio furono spalancati con forza e un gran fracasso.

Tutti si voltarono in tempo per vedere i battenti sbattere contro i muri e il piedino di un bambino fluttuante abbassarsi da dove aveva calciato i battenti aperti.

Erano tutti così scioccati da ciò che era appena successo che rimasero lì a fissare l'inimmaginabile visione come stoccafissi.

Con uno sbuffo il bambino vestito in tradizionali vesti cinesi e un ciuccio in bocca fluttuò con aria irritata verso le due bare dei due Eroi poste davanti all'altare. Fermandosi nello spazio tra le due, con le mani sui fianchi, con aria infastidita guardò prima una bara e poi l'altra, per poi, facendo scattare in piedi tutti gli Eroi e sussultare inorriditi tutti gli altri per la blasfemia e la villania, buttare a terra con un calcio una di esse scoperchiandola mentre strepitava "Allora!? Volete svegliargli o no!? Non ho mica tutto il tempo del mondo! IO!"

Un gemito smorzato si alzò dal letto di gigli bianchi che erano caduti a terra dalla bara, e un lungo scheletrico braccio emerse dalla cassa. Con un thud, una disordinata chioma bionda emerse dai petali con un grugnito petulante, e due accese iride azzurre come il cielo in sclere nere come la notte, si aprirono di nuovo sul mondo dopo che si erano chiusi per sempre giorni prima.

Silenzio.

Perché, a meno che non si trattasse di un allucinazione collettiva, All Might era appena ritornato dalla morte.

In questo silenzio di tomba, dalle labbra dell'eroe risorto uscì uno smorzato e rauco e petulante "Perchééééééé?"

Uno schiamazzo degno di un pollaio esplose tra la folla a tale portento ed evento contro natura, un baccano tale che nessuno notò un giovane corvino a cavallo di un gigantesco uccello blu discendere dal cielo e atterrare a pochi passi dal portone divelto. Yusuke, vedendo che pandemonio Koenma aveva dato vita con la sua scenata, cercò disperatamente di non morire dalle risate allo scompiglio che il Giudice dei Morti, e suo compagno di vita, aveva causato.

Ma fallì miseramente.

Dei, ma Koenma doveva essere davvero irritato per irrompere così al funerale.

Non che poteva dargli torto, era da oltre un secolo che questa storia andava avanti, e ora che i portatori dei Quirk, All For One e One For All, erano finalmente morti tutti nell'aldilà avevano pensato che le loro pratiche sarebbero state finalmente chiuse e archiviate. E invece no. Erano ancora lì, in attesa di essere compilate una volta per tutte.

Perché, tutte le anime dei possessori di questi Quirk, invece di fare come le normali anime morte, cioè lasciare il corpo e andare all'altro mondo, anche quelli che avrebbero dovuto essere dipartiti per l'altro mondo già da tempo, erano tutti bloccati all'interno dei loro corpi mortali.

E quindi, per riuscire a chiudere finalmente le loro pratiche, avevano bisogno di trascinare anche i loro cadaveri nel regno dei morti per mettere definitivamente la parola fine a questa maledetta storia.

E questo era esattamente ciò che erano venuti a fare, anche se Koenma era talmente irritato da questa situazione, che aveva deciso di fare una tale scena che i vivi non se la sarebbero dimenticata tanto presto.

Be', Yusuke pensò, Koenma deve aver proprio voglia di divertirsi.

Thud!

Il riverberare del coperchio della bara ancora chiusa, fece chiudere di botto la bocca a tutti i presenti, e tutte le telecamere ed occhi si puntarono sulla cassa di Deku ancora chiusa.

Thud!

L'intera cassa da morto tremò.

BOOM!

Il coperchio saltò in aria in una polverosa nuvola di petali bianchi e con l'ombra di un braccio con il pugno alzato che svettava sopra la bara come se in segno di vittoria. Quando il coperchio e tutti i petali toccarono terra, aggrappandosi con le mani ai bordi della cassa, la testa e il busto di Deku emersero dal bordo della bara nel silenzio più totale di tutto e tutti.

Con aria stanca, Deku si guardò intorno fino a quando i suoi occhi non si posarono sul bambino che aveva risvegliato sia lui che il suo predecessore, e con aria aggravata domandò verso il poppante "Enma-san. Ma prima o poi, mi lascerà morire e riposare in pace?"

Silenzio.

Ma che diamine stava succedendo?

Il silenzio che era disceso nel tempio fu rotto dal rotolare fuori dalla bara del lungo e magro corpo di All Might che si spaparanzò a terra come una stella marina, e con aria seccata rincarò la dose con la sua di domanda "Già, Enma-sama. Posso sapere anch'io il perché? Perché non penso che le nostre morti fossero non previste."

"Infatti." Confermò e dismise le loro domande Koenma con un gesto secco della mano. I due risvegliati lo guardarono allibiti. "Avevo solo voglia di sfogarmi un po'."

Silenzio di tomba.

Ignorando con grande aplomb lo shock causato, aggiunse "Senza contare che così era più facile e veloce recuperare i vostri cadaveri."

Il silenzio a tale affermazione fu così totale che si sentì addirittura una cicala frinire in lontananza.

All Might batté la nuca contro il pavimento e nascose gli occhi con il braccio con un gemito sofferente a tale risposta mentre Deku nascose il viso tra le mani con un disperato verso lugubre.

Intanto da oltre le porte del tempio Yusuke scoppiò a ridere.

Tutti ignorarono il maleducato, la tragicommedia in corso era molto più interessante.

Con un verso incoerente di disperazione, All Might iniziò a inveire "Oh my goodness! Non di nuovo! Non di nuovo! Qui non si può più morire in pace, non è vero!? Nooooooo, ovviamente no! Il meritato eterno riposo qui non esiste più!"

E mentre All Might disperava, Deku, con altrettanta angoscia chiese al bambino "Enma-san. Lei è l'ultracentenario Giudice dei Morti. Come può essere così infantile?"

Il sorriso sornione che il finto bambino gli diede da dietro il ciuccio diceva più di mille parole, ma per infierire dichiarò "Perché. Io. Posso."

Nel mentre in sottofondo si poteva sentire l'affranto lamento di All Might che andava a tutto spiano come un treno in corsa "Si può sapere che cosa ho fatto di male nella vita per meritarmi questo? Ho dedicato la mia intera vita nell'aiutare gli altri e questo è il ringraziamento che ricevo? Non gli basta l'avermi già ricacciato una volta dentro il mio corpo quando All For One mi ha quasi ucciso la prima volta? Nooooooo, ovviamente no! Deve rifarlo pure una seconda volta quando sono morto per davvero. E su TV nazionale pure. Com'è che questa è diventata la mia vita?" e così via.

Perché sì, entrambi gli Eroi erano morti un decennio fa, negli eventi che avrebbero cambiato per sempre le loro vite. Toshinori era morto contro All For One nella loro prima battaglia faccia a faccia, mentre Izuku nell'incidente che aveva messo in coma sua madre e ucciso lui sul colpo.

Se non fosse stato per l'intercessione di Koenma, le anime dei due Eroi sarebbero nell'aldilà già da tempo. E invece, grazie al Giudice dei Morti, i due avevano camminato su questa terra per un altro decennio.

E nonostante tutte le lacrime e il dolore e le amare verità che si erano susseguite negli anni, anche oggi i due avrebbero accettato la sua proposta senza pensarci due volte.

Ma prima che potesse succedere qualsiasi altra cosa, tipo come qualcuno che si riprendeva dallo shock e si intrometteva nel siparietto per esigere risposte, il tetto del tempio crollò in un esplosione tuonante di polvere e macerie.

Con un assordante BOOOM!

Giusto per precisare.

Mentre i civili gridavano impauriti, e i Pro-Hero scattavano in azione allontanando i civili dal pericolo, una bassa figura in nero e fiammeggiante chioma corvina emerse dal polverone che si era alzato al crollo del tetto con aria sdegnosa e indifferente.

Come se non avesse sfondato un tetto solo perché ne aveva voglia e voleva godersi i visi terrorizzati degli umani.

E alla sua vista, All Might, che aveva alzato gli occhi insieme al suo successore e al Dio dell'aldilà verso il pandemonio in corso, chiuse gli occhi crollando nuovamente a terra e nascondendo per una seconda volta il viso dietro il braccio, mugugnando "Ovviamente. Ovviamente. Perché no? Adesso pure lui. E poi chi? Il suo partner?"

E come se fosse stato evocato da tali parole, la folta chioma rossa di Kurama sbucò fuori da oltre il bordo del buco sul tetto.

Come se tutto quello che stesse succedendo intorno a lui non lo toccasse minimamente, Hiei sollevò come se fosse uno straccio sporco, perché tutti lo potessero vedere, il cadavere in fase di scongelamento di All For One.

"Obiettivi recuperati." Annunciò Hiei, mentre dal buco calò giù anche Kurama, tenendo imprigionato nella sua frusta di spine velenose il corpo di Shigaraki Tomura.

"E tutti i campioni di DNA distrutti." Concluse il rapporto Kurama, con un sorriso soddisfatto alla distruzione che avevano lasciato dietro di loro nei laboratori che avevano avuta la malsana idea di sperimentare sia con il quirk All For One ed One For All.

E senza che nessun umano se ne accorgesse, delle spore paralizzanti, ad effetto rapido sugli umani, cominciarono a diffondersi per tutta la sala da alcune piante demoniache (che si sarebbero disintegrate in circa un ora ma solo dopo aver sparso tutto il loro polline nell'area), che il demone volpe aveva piantato sul soffitto, dando loro tutto il tempo che volevano per andarsene con comodo.

"Aaaaah… perfetto, eccellente!" dichiarò contento Koenma, battendo le mani soddisfatto.

Saltando giù dalla pedana sopraelevata, Koenma si avvicinò ai due villain e mollò due ceffoni alla faccia sfigurata di All For One "Ohi! Sveglia! Shigaraki!"

Quando anche il villain ultracentenario si risvegliò dalla morte, Koenma si rivolse verso di lui con tono al sapore di vetriolo "Finalmente ci incontriamo, Shigaraki. Non hai idea da quanto tempo desideravo conoscerti."

Con un sorriso che era più un ringhio, continuò "Sai, mi hai creato un sacco di rogne in tutti questi anni e oggi finalmente potrò archiviare la tua stramaledetta pratica." Finì con gioia sadica.

Nel mentre Shigaraki Tomura, all'anagrafe Shimura Tenko, si era risvegliato dalla morte latrando e dimenandosi, i suoi insulti e poteri imbavagliati grazie alla proprietà speciali della frusta spinata che Kurama stava usando in quel momento, e Koenma non poté evitare di guardarlo con uno sguardo a metà tra fastidio e pietà.

Anche sapendo che schifo era stata la sua vita, Koenma non poteva evitare di guardarlo con aria seccata.

Scuotendo la testa, il Dio dell'Aldilà punto i suoi occhi di nuovo su All for One, e la sua espressione tornò subito tempestosa. Per colpa di tutto ciò che il villain aveva fatto e compiuto durante tutti questi anni, la maledizione che il Giudice dei Morti aveva posto su Izuku e Toshinori attraverso l'uovo spirituale che aveva donato a Midoriya, il giorno stesso in cui si erano incontrati per la prima volta, aveva finito per generare più grattacapi di quanti ne avesse previsti.

Quando Izuku era morto in quell'incidente, quel singolo evento, come il battito di una farfalla, aveva messo in moto una serie di eventi, che Koenma si era prodigato immediatamente nel fare in modo che gli eventi venissero reindirizzati sui binari giusti.

Come chiedere al suo amato Yusuke di diventare il tutore legale dei due Midoriya. O lui che donava un uovo spirituale a Izuku. Non erano stati solo dei gesti benevoli, ma anche un assicurazione sul prossimo futuro scontro tra All For One e All Might che di lì a poco sarebbe successo. E infatti, come aveva temuto, All Might, dovuto all'effetto farfalla, non sarebbe sopravvissuto alle ferite riportate durante lo scontro con All for One.

Se il villain fosse morto anche lui nello scontro, non sarebbe stato un problema, e l'assicurazione che era l'uovo ed Izuku non sarebbe servita, ma invece non fu così.

All for One sarebbe sopravvissuto ma All Might ed il suo Quirk, One for All, sarebbero scomparsi da questo mondo senza che la loro nemesi fosse scomparsa insieme a loro.

Fortunatamente Koenma aveva messo in conto anche questa possibilità, e si era assicurato che Izuku fosse nello stesso ospedale in cui fu portato l'Eroe dopo la battaglia, e dopo una serie di eventi e pesanti decisioni che un bambino così giovane non dovrebbe fare a una tale età, Koenma aveva finito per legare le forze vitali di Toshinori ed Izuku insieme attraverso l'uovo che gli aveva donato a quest'ultimo.

Koenma non si sentiva minimamente in colpa nell'aver orchestrato tale incontro tra i due; se tutto fosse andato fin da subito nel modo previsto, invece di incontrarsi durante questo macello, Izuku e Toshinori si sarebbero comunque incontrati qualche hanno più in là, e il ragazzo sarebbe diventato comunque il successore dell'Eroe.

Ciò che Koenma non aveva tenuto conto, è che così facendo, poiché i quirk One for All e All for One erano spiritualmente collegati tra di loro, i due avevano finito per legare ancor di più le loro essenze in maniera indissolubile.

Nessuno dei due poteva esistere se l'altro non esisteva.

E quindi sì, le vite dei quattro erano legate indissolubilmente l'una all'altra. Qualcuno poteva anche dire che erano la nemesi perfetta visto che era bastato che uno dei quattro morisse perché gli altri tre lo seguissero a ruota.

Senza contare poi tutti i pezzi di anima intrappolati dentro i corpi dei due villain a causa di All For One e la sua mania di rubare tutti i Quirk che trovava interessanti dai loro legittimi proprietari, o le anime dei precedenti detentori di One For All intrappolati nei corpi dei due Eroi.

E recuperare tutte quelle anime dall'interno dei loro corpi non sarebbe stato facile.

Quindi sì, il recupero di questi quattro era di vitale importanza per Koenma se voleva finalmente chiudere per sempre le centinaia di pratiche lasciate in sospeso da decenni sulla sua scrivania.

Rivolgendosi verso i due Eroi temporaneamente riportati in vita, che sembravano pronti a lavarsi le mani di tutto e tutti, e ai due demoni, Koenma comandò "Su, andiamo. Abbiamo finito qui."

E i due eroi resuscitati, brontolando, dopo essersi liberati dalle grinfie dei gigli bianchi, si unirono al resto del corteo, che si trascinava dietro i dimenanti corpi dei due villain.

Yusuke, camminando verso Koenma con un sorrisetto arrogante, li incontrò a metà strada lungo la navata centrale, e mentre tutti li osservavano dai loro posti immobilizzati dalle spore delle piante di Kurama, si inchinò con aria burlona e offrì la mano al suo amato dio "Vogliamo andare, Ko-chan?"

Con una risata gioiosa, Koenma prese la mano del suo amato demone Mazoku, le cicatrici sui palmi delle loro mani che si sovrapposero, simbolo eterno della loro devozione ed amore per l'altro; e per lo stupore generale un attimo prima il dio era un bambino, e un secondo dopo era un bel gagliardo ragazzo, che si affiancò al suo compagno di vita con un sorriso contento e soddisfatto.

Yusuke salutò con un cenno della testa Toshinori, che ricambiò, e scompigliò con un sorrisetto i capelli di Izuku che brontolò giocosamente al gesto.

Il gruppo riprese ad andare ed incidendo a testa alta verso l'uscita, i quattro amici di vecchia data salirono sul dorso di Puu, la bestia spirituale di Yusuke che era diventata ancora più grande nei secoli, e prima che i due eroi salissero anche loro, Inko, con sforzo sovraumano riuscì a chiamare suo figlio con un grido disperato "IZUKU!"

Il suo bambino, ora grande ed un Eroe, si voltò verso di lei con aria sorpresa, come se fosse lui ad aver visto un fantasma, e dal suo punto di vista, per lui, lei lo era. Quando i suoi occhi si posarono su di lei, i suoi occhi si riempirono di lacrime che traboccarono oltre le sue ciglia per la violenza dei suoi silenziosi sussulti.

Un sorriso tremolante sorse sulle labbra di Izuku.

Sua madre si era finalmente svegliata dal suo lungo coma; ma purtroppo il tempo a loro disposizione era finito ancor prima di cominciare.

Asciugandosi gli occhi con il dorso delle mani, con un sorriso tremolante e voce fioca, Izuku la salutò un ultima volta "Ti voglio bene, mamma."

Con una mano di Toshinori, suo mentore e padre in tutto e per tutto tranne per il sangue, sulla sua spalla, Izuku salì insieme al suo più grande eroe sulla bestia spirituale.

Con un grido Puu spalancò le ali, e con un potente battito di ali si sollevò in volo, e prendendo tra le zampe i corpi di Shigaraki Tomura e All For One mugugnanti, volò via dal tempio ed il funerale, lasciando dietro di sé una folla allibita, resa incapace dal poter alzare anche un solo dito per fare qualcosa, e soprattutto lasciando le persone, amici, e famiglia ad un funerale con delle bare vuote e senza più niente da seppellire.

Ciò che avevano lasciato dietro di loro era solo sgomento, un abissale senso di impotenza, mille domande e un mistero a cui nessun vivo avrebbe trovato risposta.

Almeno non fino a quando non fossero morti.

Non che a Koenma e compagnia importasse.

Ciò che erano venuti a fare, era stato fatto.

E quello, era tutto ciò che a loro importava.

 

 

 









Note:

Poichè alla fine di Yu Yu Hakusho, Koenma diventa il Giudice dei Morti spodestando il padre, la maggior parte delle persone che già lo conoscevano hanno preso l'abitudine a chiamarlo Enma-prefisso giapponese adatto (questo vale anche per quando il dio si presenta alle persone), ma poiché Yusuke è il suo partner così come un mascalzone non ha mai smesso di chiamarlo Koenma (anche perchè il dio non ha mai perso davvero l'abitudine di usare una forma più infantile quando ne ha la possibilità), e questo si è tradotto anche nei nomignoli che Yusuke ama chiamare il dio.

 

Note dell'Autrice:

Quando scrissi la primissima bozza, tanti anni fa, la storia sarebbe dovuta essere comica, crack, avere un tocco di nonsense...
E invece, in queste settimane che l'ho ripresa è finita per avere toni più seri, dolorosi, da horror esistenziale...
...avrebbe dovuto essere anche più lunga, con ulteriori one-shot facenti parte dello stesso universo... e invece no. Come al solito.
...e vabbe', va bene anche così.

Spero almeno che vi sia piaciuta.

A si biri!

 

PS: Questa storia la troverete anche su Ao3Fanfiction.net

 
  
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