Dream
Era estate, tuttavia si stava ancora belli freschi. Eravamo appena tornati da una delle nostre solite avventure allucinanti in giro per l’universo, in uno dei tanti pianeti assurdi che visitavamo di continuo. Era solo un pit stop per ricaricare il TARDIS nella breccia temporale che si era creata a Cardiff.«Mi piacerebbe una casa per noi due» dissi seduta in un gradino della baia.
«Già che stiamo sognando, sogna in grande!», mi rispose il Dottore col suo solito bel sorriso rilassato.
Aprii gli occhi e vidi il soffitto della mia stanza, anzi della mia nuova stanza, in questo nuovo mondo parallelo, in un nuovo universo dove lui non esiste e non può raggiungermi. Socchiusi gli occhi lasciando cadere una lacrima solitaria sul cuscino rosa. Lui non c’era più.
Note autrice
Bene bene bene.
Flash partorita in macchina nel parcheggio, mentre aspettavo. Non mi piace, ma tutto fa brodo!