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Autore: ladyzaphira    28/11/2022    1 recensioni
Dal primo capitolo:
“... E’ inchiostro” realizzò Sensei Garmadon, stupito “Sei una maestra dell’inchiostro”
Le labbra della ragazza si piegarono in un sorriso di conferma prima di offrire a Karlof il mantello che aveva portato con sé.
“Questo essere per Karlof?”
La ragazza annuì con entusiasmo.
Karlof prese l’indumento e se lo avvolse sulle spalle, emettendo un sospiro di sollievo nel momento in cui la lana lo schermò dall’aria fredda della notte “Oh, ora Karlof non ha più freddo!!” dichiarò sorridendo, il conflitto di poco prima apparentemente dimenticato.
“Karlof ringrazia”
***
Fanfiction crossover Ninjago/BATIM, ambientata a partire dall'inizio della quarta stagione ^^ e passato un po' dall'ultima volta che ho pubblicato qualcosa su EFP ed è la prima storia che scrivo su Ninjago, spero vi piaccia.
Genere: Angst, Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jay, Lord Garmadon, Nuovo personaggio, Nya
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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I ninja erano rimasti genuinamente sorpresi dalla quantità di individui dai poteri più disparati che si trovavano sul battello diretto all’isola di Chen.

Non avevano fatto che pochi passi lungo il ponte e ne avevano già visti diversi.
Un uomo in turbante che levitava ad un paio di metri da terra in posizione meditativa, un altro con una barba da uomo delle caverne ed un bastone che faceva crescere dei rampicanti lungo le fiancate della nave ed ancora un altro uomo dalla pettinatura afro e gli occhiali da sole che, pizzicando le corde del suo banjo, sembrava si stesse esercitando a controllare le onde sonore emesse dallo strumento …

“… Perché tu o Wu non ci avete mai detto che esistevano altre persone con poteri simili ai nostri?” domandò Kai stranito.

“Perché ritenevamo non foste ancora pronti” ammise Sensei Garmadon, appoggiandosi al parapetto della nave “Siete stati indotti a credere di essere speciali, ma non avete mai chiesto da dove venissero i vostri poteri”

“Uh, vuoi dire che non sono speciale?” sbuffò Jay incrociando le braccia sul petto.

“Tutti quelli che si trovano su questo battello sono, in un modo o nell’altro, discendenti dei primi maestri degli elementi” annuì il Sensei.

“I maestri degli elementi? Chi erano?” chiese Lloyd.

“I guardiani del primo maestro di Spinjitsu ed ognuno di loro possedeva un potere degli elementi che è stato poi trasmesso di generazione in generazione”

“Se questo è vero, ciò dovrebbe riguardare anche mia sorella Nya, ma lei non è come …”
“Ne sei davvero sicuro Kai?” lo interruppe Garmadon “Il potere si trova in ognuno di voi, in attesa delle circostanze giuste per essere risvegliato” seguitò, guardandosi intorno “I combattenti qui non hanno maestri eppure sono comunque riusciti a risvegliare il loro vero potenziale, ad esempio …”
Fece cenno a quelli che, ad una prima occhiata, sembravano essere un mucchio di vestiti fluttuanti, compresi di occhiali e cappello, che se ne stavano in disparte verso la prua della barca “Quell’uomo evanescente, è un lontano parente del maestro della luce” li informò “Se guardate con attenzione, capirete come ha fatto a rimanere nascosto per tutti questi anni”
Neanche a farlo apposta l’uomo invisibile scomparve del tutto dalla loro vista, probabilmente perché si sentiva osservato.

Una brezza improvvisa passò poi in mezzo al loro gruppo, lasciandosi dietro null’altro che una scia bianca.

“Oh, ed ecco Griffin Turner, nipote del maestro della velocità”

Il tipo in questione, un ragazzo apparentemente della loro età, forse di appena qualche anno più grande, vestito con un kimono bianco con dettagli rossi si esibì in una serie di mosse a metà tra le arti marziali e la break dance prima di mettersi nuovamente a correre da una parte all’altra del battello.
“Ah-ah!! Nessuno può prendermi!!” esclamò, fermando la sua corsa sulla cima al tetto dell’ultimo piano del battello “Sono troppo veloce!!”

“Maestro della velocità?” replicò Jay guardando perplesso nella direzione dove era corso Griffin prima di seguire il resto del gruppo verso la prua del battello “Ma non è un elemento”
“E questo lo afferma il maestro del fulmine?” ribatté Garmadon con un sorrisetto, facendo ridacchiare anche gli altri a spese del castano.

“Ehi, il fulmine è un elemento!!”

“Sì, e a quanto pare lo è anche la velocità” sbuffò Cole “Fattene una ragione Jay”

“Eee LEI chi è?” domandò Kai, indicando nel modo più discreto e, apparentemente, disinteressato possibile una ragazza con indosso un cappuccio color ambra che, in verità, aveva già notato prima di salire sul battello.
“Non lo so” ammise Garmadon “Molte di queste persone non le ho mai viste ma … devo avvertirvi” si rivolse a all’intero gruppo con un'espressione molto seria sul volto “E’ probabile che vi daranno tutte la caccia”
“Cosa? E perché?” chiese Lloyd per conto anche degli altri che apparirono altrettanto perplessi.
“Perché siete voi ninja” spiegò Garmadon serio “Voi prestate servizio con onore, e l’onore ha ben poco significato quando è coinvolto Chen”

Mentre il Sensei parlava la ragazza che aveva suscitato l'interesse di Kai venne avvicinata da un altro dei concorrenti, un uomo in armatura con indosso dei peculiari guanti di ferro dall’aria assai robusta e pesante, che per qualche motivo cominciò a strattonarla.

Una scena che non piacque affatto al ninja del fuoco.
“Beh, l’onore significa ancora qualcosa per me” dichiarò infatti, dirigendosi verso i due “Ehi tu!! Cosa pensi di fare?!”

La ragazza fu la prima a voltarsi verso di lui, scuotendo la testa “Va tutto bene, posso cavarmela da sola …” spiegò tranquillamente.

In effetti non sembrava granché turbata dall’approccio dell’altro concorrente del torneo.

Al contrario l’uomo parve alterarsi ancora di più.
“Stai lontano, questi non affari tuoi” ringhiò, esibendo un forte accento russo “Karlof ha freddo, Karlof vuole suo mantello!!”

“Con quei bei guantoni che ti ritrovi direi che sei coperto a sufficienza” ribatté Kai “Lascia in pace la ragazza”
“Questi non guantoni” sibilò l’uomo, facendo cozzare i suddetti tra loro con uno schiocco metallico “Questi distruggere ninja”
“Ah, mi piacerebbe vederti provare!!”

“Kai” intervenne Garmadon in tono d’avvertimento “Meglio aspettare il torneo”
Ma, OVVIAMENTE, nessuno dei due si prese la briga di ascoltarlo.

“Non pensare che Karlof ha paura di te!!”

“No, perché tu non sai nemmeno cosa significhi “pensare”, vero?” provocò il ninja rosso.

Karlof non apprezzò il sarcasmo, difatti non ci pensò due volte ad afferrarlo per il colletto del Gi e sollevarlo da terra “E-Ehi, io aspetterei anche ma lui è passato alle maniere forti” squittì Kai guardando i suoi compagni di squadra.
“… Hai detto che Karlof non intelligente?” sibilò l’uomo, visibilmente arrabbiato.

“Sono sicuro che Karlof è abbastanza intelligente da non cominciare qualcosa che non può finire” cercò di mediare Lloyd.
Per un attimo parve che la questione si fosse risolta quando videro Karlof gli rimettere il loro amico a terra, ma il pugno di metallo a tradimento che ne segui soffocò definitivamente quella speranza.
ARGH!!” il colpo fu talmente forte da scagliare Kai lontano di diversi metri.

“Ops, immagino che Karlof molto intelligente allora” ghignò Karlof, soddisfatto.

Vista la situazione Jay, Cole e Lloyd fecero per farsi avanti ma vennero fermati da Garmadon “No, Kai ha iniziato la discussione e lui deve finirla” disse severo, alzando le braccia per bloccar loro la strada.

“G-Gn, è così che vuoi metterla?” ringhiò intanto il ninja del fuoco che, seppur dolorante, si era rialzato subito in piedi “Bene, fatti sotto allora!!”

I ninja si tesero in vista del combattimento imminente a cui non potevano partecipare, chiedendosi che tipo di potere avrebbe mostrato l'avversario.
Kai evocò le sue fiamme e Karlof …

Diventò di ferro?

“Ehm, non sono certo che Kai riuscirà a finirla Sensei” commentò Cole, suo malgrado impressionato.

Non solo il corpo dell'uomo era rivestito di metallo ma sembrava perfino essere diventato più grosso, seppur non di molto.
In qualunque modo sarebbe finita, di certo non sarebbe stato uno scontro facile.

Tuttavia, proprio quando i due avversari stavano per scagliarsi l’uno contro l’altro, una serie di strani viticci neri e lucidi, simili a dei nastri ma dalla consistenza quasi liquida, si avvolsero intorno alle spalle e le braccia di entrambi immobilizzandoli.
“EHI!! Ma che diavolo …?!” strillò Kai.
“… Cosa essere questa roba nera?” esclamò a sua volta Karlof.

Inutile dire che cercarono entrambi di divincolarsi ma, con sorpresa soprattutto di Karlof che era ancora nella sua forma metallica, neanche tirando con tutta la loro forza riuscirono a liberarsi dalla stretta.
“Cosa sta succedendo?!” domandò Jay a nome di tutti gli altri.

Sorprendentemente, la risposta a quel quesito giunse sotto forma di un tocco particolarmente leggero proprio sulla spalla del ninja del fulmine che sussultò, voltandosi di scatto.

Fu stupito di vedere una ragazza, la quale indietreggiò di un paio di passi alla sua reazione.

“Eh? E tu chi …? Woah!!”

L'esclamazione del ninja blu attirò l’attenzione di tutti gli altri.

Ad occhio e croce sembrava avere la loro stessa età, anno più, anno meno.
Aveva un fisico minuto ma grazioso, carnagione olivastra, lunghi capelli neri, folti e lucidi come le piume di un corvo raccolti in una coda di cavallo alta e grandi occhi color cioccolato impreziositi da appena una linea di eyeliner.
Indossava una maglia a collo alto viola sotto un poncho di lana grigio chiaro con le maniche a pipistrello dall’aria piacevolmente calda, più che adatto a proteggerla dall’aria fredda della serata, pantaloni neri pesanti e robusti stivali con tacco basso e spesso del medesimo colore.
Con sé aveva una custodia a tracolla contenente un grosso libro dalla copertina rilegata in pelle.

La manica destra della sua maglia era tirata su fino a quasi l’altezza della spalla, scoprendole il braccio e fu allora che realizzarono.

I viticci neri provenivano da LEI.
O meglio proprio dalla mano del braccio scoperto, la quale era completamente nera e gocciolante dello stesso materiale di quei viticci.

La giovane non rispose alla sua domanda, anzi, tutta quell’attenzione improvvisa sembrò quasi intimorirla.

“Tu!! Ragazzina, lasciare andare subito Karlof!!”

“Sì!! Quello che ha detto lui!!” si ritrovò a concordare Kai.
Le fiamme che aveva evocato dalle mani per affrontare testa di latta erano state del tutto inglobate e soffocate da quello strano liquido nero.

Garmadon osservò la situazione massaggiandosi il mento con fare pensoso.
Di nuovo, la ragazza non rispose, in compenso mise da parte quello che gli altri notarono essere un mantello di scorta nero e cominciò a muovere timidamente la mano libera, mimando una serie di gesti a cui la maggior parte dei presenti però non riuscì a dare un significato.
“Uhmm, dovrebbe significare qualcosa?” mormorò il maestro della terra confuso.

“Ehi!! Riconosco quei gesti” esclamò invece Jay, facendo sbattere le palpebre alla ragazza misteriosa “E’ l’alfabeto nel linguaggio dei segni, vero?”

Il modo in cui lei si illuminò alla domanda parve confermarlo.

“Conosci il linguaggio dei segni?” chiese Lloyd stupito, guardando il compagno blu.
“L’ho studiato alle medie, era uno dei corsi a scelta per ottenere crediti extra” raccontò Jay, sorridendo entusiasta al ricordo.
“Oh, quindi puoi tradurre?” domandò Cole.
“Beeeh, uh” il castano si sgonfiò un po', passandosi una mano sulla nuca con fare imbarazzato “E’ passato qualche anno, potrei essere po' arrugginito, ho riconosciuto solo alcune lettere”

“Forse posso aiutare” decise allora di intervenire Garmadon “Conosco la lingua dei segni”

La ragazza guardò speranzosa il Sensei e riprese a muovere la mano.
“Dice che non è sua intenzione fare alcun male” tradusse l'uomo, dopo aver osservato con attenzione i movimenti “Vuole solo dare una cosa a Karlof”

“A Karlof?” fece il maestro del metallo sorpreso.

“Sul serio?” si lagnò Kai “E avevi bisogno di bloccare anche me per questo?”

La ragazza gli lanciò un'occhiata di scuse per poi avvicinarsi ad entrambi.

Bastò un gesto.
I viticci lasciarono andare i loro prigionieri, riassorbiti dalla mano tesa della sconosciuta e tutti i presenti si ritrovarono ad osservare affascinati il modo in cui il colore nero prese a muoversi, strisciandole lungo tutto il braccio destro, finché non si fu stabilizzato in un tatuaggio.

“Wow” mormorò Lloyd impressionato “Che tipo di elemento è?”

Il disegno di un rovo decorato da rose avvolgeva il braccio della ragazza come un serpente mentre la mano era tornata del suo colore naturale svelando delle unghie smaltate di nero.

E’ inchiostro” realizzò Garmadon “Sei una maestra dell’inchiostro”

Le labbra della ragazza si piegarono in un sorriso di conferma prima di offrire a Karlof il mantello che aveva portato con sé.

“Questo essere per Karlof?”

La ragazza annuì con entusiasmo.

Karlof prese l’indumento e se lo avvolse sulle spalle, emettendo un sospiro di sollievo nel momento in cui la lana lo schermò dall’aria fredda della notte “Oh, ora Karlof non ha più freddo!!” dichiarò sorridendo, il conflitto di poco prima apparentemente dimenticato.

“Karlof ringrazia!!”

Ora che aveva entrambe le mani libere la giovane si voltò verso il maestro dei ninja, probabilmente dando per scontato che avrebbe tradotto per lei, e cominciò a muoverle velocemente.
“Dice che aveva sentito Karlof lamentarsi per il freddo, così è andata a cercare un mantello per lui” spiegò Garmadon “Ma quando è tornata e ha visto che lui ed il maestro del fuoco stavano per attaccarsi si è spaventata ed ha agito di conseguenza”
La ragazza si voltò nuovamente a guardare entrambi i contendenti, senza smettere di muovere le mani.
“Dice che le dispiace aver usato il suo potere contro di voi” continuò il Sensei “Spera che non le porterete rancore per questo”

“Quindi quella roba nera era inchiostro?” sorrise Jay avvicinandosi “Forte!! Sei stata fantastica e non preoccuparti per Kai, sono abbastanza sicuro che tu gli abbia salvato la faccia impedendo la rissa” aggiunse, cogliendo l’occasione per lanciare una frecciatina scherzosa al ninja rosso.
“Ehi!!” replicò Kai, incrociando le braccia offeso.
La ragazza arrossì al complimento del ninja blu, nascondendo timidamente il viso nel colletto lanoso del poncho mentre si risistemava la manica della maglia.

Subito dopo allontanò la mano dal mento, muovendola in avanti.
Gesto che Jay riuscì effettivamente a riconoscere scavando nei meandri dei suoi ricordi scolastici.

Aveva detto “Grazie”.

“Figurati” rispose il castano che venne ricompensato da un piccolo sorriso.

Karlof non si trattenne ulteriormente, dopotutto aveva ottenuto quello che voleva e se ne andò senza aggiungere altro a parte un’ultima occhiataccia a Kai.

“Come ti chiami?” domandò Jay.
Anziché affidarsi a Garmadon, la ragazza sembrava aver deciso che sarebbe stato più immediato utilizzare il libro che aveva con sé, il quale si rivelò essere uno sketchbook, scrivendo in una delle tante pagine bianche il suo nome.

Leonora Drew, puoi chiamarmi 'Nora.

“Piacere di conoscerti Nora” sorrise amichevole il ninja del fulmine offrendole la mano “Io sono …”

“Mi spiace interrompervi” giunse improvvisamente la voce di Clouse, il quale sembrava aver appena riunito tutti i partecipanti al torneo sulla prua della nave “Ma siamo finalmente arrivati …”
Un sorriso di malvagia soddisfazione incurvò le labbra del braccio destro di Chen.

“… Benvenuti sull’isola del Maestro Chen”

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