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Autore: Allen Glassred    03/12/2022    0 recensioni
DA A TALE BETWEEN LIGHT AND DARKNESS
Petr Meekhiv è stato rinchiuso alla Torre di Ghiaccio, il cui cancello in ossidiana impedisce ai suoi poteri di manifestarsi. Ma che conseguenze avrà tutto ciò, sulla sua mente già tormentata? Leggete e lo saprete!
Genere: Dark, Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da un pò di tempo a questa parte, colui che sembra essere un eterno giovane malgrado il tempo passato osserva un imponente cancello nero: un cancello che si è spalancato solamente una volta per lui, una sola e singola volta: il giorno in cui è stato internato in questa torre di ghiaccio. I suoi poteri sono inibiti: infatti, lo sa anche lui, solo il freddo può rallentare o inibire i poteri della sua famiglia, suoi inclusi. Non lo ha mai capito pensa, il perchè il freddo indebolisca i poteri dei Meekhiv malgrado, di fatto, alcuni di loro riescano a controllare ghiaccio d acqua con grande maestria. Non lo ha mai capito e, se deve essere sincero neanche gli interessa più: odia la sua così detta famiglia, odia profondamente i Meekhiv per ciò che gli hanno fatto ma, ancora di più odia loro: i Petrov. In particolare lui: quello stalliere arrogante che gli ha portato via ogni cosa. L’uomo che gli ha portato via la sua amata Irina, che gli ha forzato la mano fino a fargli uccidere la donna, seppur accidentalmente. L’uomo che gli ha negato la possibilità di essere lui il padre dei figli della donna, di essere il suo solo ed unico amore. E l’uomo che, assieme a suo nipote ed agli altri Opekun, lo ha rinchiuso in questo luogo desolato e freddo, un luogo di eterna sofferenza con il cancello costituito da ossidiana, la sola pietra in grado di inibire un Meekhiv. “ Fatemi uscire da qui… “. Sibila solamente colui che è Petr Meekhiv, un tempo il capofamiglia della sua casata ma, in seguito, “ detronizzato “ dal nipote ed in seguito alla morte della madre. Già, pensa: Adelaide. Come ha potuto? Come ha potuto tradirlo in quel modo e togliergli un titolo che gli apparteneva, in favore di un ragazzino che di come mandare avanti una tenuta, non ne sapeva assolutamente nulla? Come ha potuto tradire il proprio figlio in favore del nipote? Del figlio di suo fratello, pensa mentre, senza nemmeno rendersi conto riesce ad alzarsi da terra. Le catene hanno ferito i suoi polsi, quelle stesse catene che ora, dopo che una guardia è stata mossa a pietà gli sono state tolte. Tanto, in quello stato non potrebbe andare lontano ed in oltre, il cancello di ossidiana lo tiene prigioniero in quel luogo. “ Fatemi uscire da qui, maledetti! “. Riprende a gridare l’ormai ex Corvo, senza ottenere alcuna risposta. Questo lo fa, chiaramente, alterare di più. Sta per prendere nuovamente parola, ma una risata fuori luogo lo interrompe.

 

“ Non uscirai mai da qui, Petr “. Una voce: una voce che lui ben conosce e che, non appena pronuncia tali parole lo manda in bestia. Il proprietario di tale voce è posato al cancello con fare strafottente, un ghigno stampato in faccia. “ Pagherai per tutto ciò che hai fatto a me ed Irina, alla nostra famiglia, al tuo stesso fratello, a tua cognata e tuo nipote… pagherai ogni cosa “. Ride malignamente la figura, mentre gli occhi dell’altro bruciano d’ira.

 

“ Schifoso stalliere, cosa ci fai qui?! “. grida, afferrando per il collo l’altro seppur attraverso le sbarre. In queste condizioni, qualunque al mondo si dimenerebbe per essere liberato. Ma quella persona no: Danilo Petrov rimane immobile come un pupazzo in balia delle tempeste, sogghignando malignamente.

 

“ Hai perso, per: non puoi uccidermi, sei ridotto talmente male che a mala pena ti reggi in piedi. Sei debole! “. Continua a prenderlo in giro, mentre l’altro stringe la presa sul collo dell’odiato rivale.

 

“ Che Dio ti maledica, schifoso stalliere! Come osi parlare così al tuo signore?! “. Grida furioso il bruno, mentre una seconda risata lo fa sussultare. “ Cosa…? Chi…? “. Senza mai lasciare la presa sul collo dell’odiato rivale, lo zio di Viktor e Boris si volge di scatto verso l’artefice di quella che, per lui, è una vera ed autentica presa in giro. “ No! No, è impossibile! Tu sei morto, ti ho ucciso io! “. Grida alterato, mentre colui che non è altri che suo fratello minore continua a deriderlo sarcasticamente.

 

“ Io non sono mai morto, Petr: io sono qui e ti ho superato, in tutto. Sono stato più furbo di te ed alla fine, ho ottenuto ciò che tu hai dovuto prenderti con la forza: la nostra bella Irina. E non solo: ho anche avuto da lei un figlio. Vladislav, te lo ricordi vero? “. Lo deride Vladimir Meekhiv, mentre furioso l’altro fa per avventarsi su di lui, seppur le sbarre di ossidiana li dividano.

 

“ Io ti ammazzo, bastardo! Ti ammazzo! “. Continua a gridare, ma ancora una volta le forze si fanno troppo esigue e lui non riesce più a reggersi in piedi, cadendo così a terra in ginocchio, come non è mai stato prima d’ora e di fronte a nessuno. Le sue mani a contatto con il freddo ghiaccio, seppur gli occhi brucino di un’ira ardente. “ Che Dio vi maledica entrambi… che Dio vi maledica… “. Sibila solamente colui che un tempo era il conte Meekhiv, mentre da lontano due figure osservano la scena amareggiate.

 

“ Anche oggi? “. Chiede semplicemente uno degli Opekun, Ivan. Da parte sua, Amanda annuisce per poi risponfìdergli di lì a poco.

 

“ Si: credo che le allucinazioni stiano continuando. Più il suo potere viene inibito e più la sua mente perde lucidità. Non finirà bene “. Sussurra a sua volta la bionda, mentre Ivan scuote il capo amareggiato. In fine, il suo sguardo si sposta su un’altra figura. Una figura che, fino a quel momento almeno, era rimasta nell’ombra.

 

“ E tu? “. Chiede ad un certo punto il corvino, per poi fare un passo verso il loro nuovo capo. “ Tu che ne pensi, Vladislav? “. Chiede. Pensa che nemmeno per lui dev’essere semplice: in fondo, volente o nolente Petr è suo zio. Non dev’essere facile vederlo in quello stato. Ma la risposta del giovane Opekun spiazza un pò gli altri due.

 

“ Ha avuto ciò che si meritava: ora mio padre, mia madre e tutti coloro a cui ha fatto del male sono stati vendicati. È giusto così “. Sentenzia solamente il biondo, per poi incamminarsi e lasciando i due compagni un pò perplessi.

 

“ Vladislav… “. Sussurra solamente Amanda: potrà aver pronunciato quelle parole, ma ha ben capito che il suo amico sta soffrendo. E che, proprio come il padre a cui non avrebbe mai voluto assomigliare, non riesce ad esprimere appieno ciò che prova e preferisce, invece, tenerlo per sè e mascherarsi dietro un muro di freddezza. Eppure pensa la ragazza, le piacerebbe veramente sapere cosa pensa realmente Vladislav, in questo momento. Un ultimo sguardo al cancello nero d’ossidiana, poi lei ed Ivan si avviano per andarsene da quel luogo. Almeno fino al giorno seguente pensano, vogliono scordare gli orrori visti in quella che tutti finiscono “ la torre di ghiaccio “. Ma che in realtà è solamente la prigione di alcuni Meekhiv: quelli che hanno tradito la loro famiglia ed il loro sangue.



Petr Meekhiv è stato rinchiuso alla Torre di Ghiaccio, il cui cancello in ossidiana impedisce ai suoi poteri di manifestarsi. Ma che conseguenze avrà tutto ciò, sulla sua mente già tormentata?
   
 
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