Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
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Autore: Giuly_2_21    03/12/2022    1 recensioni
PREQUEL/SPIN-OFF DI LOST IN THE ANIME MULTIVERSE E SEQUEL DI JJBA VENTO AUREO
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Dopo lo scontro con Diavolo a Roma Giorno riesce finalmente a salire ai vertici di Passione e diventarne il Boss.
Ma la strada per coronare il suo sogno è ancora lunga e irta di ostacoli.
Affiancato da vecchi e nuovi alleati e pronto a tutto pur di non venir meno alle promesse fatte, il ragazzo dovrà affrontare l'ombra che attanaglia l'Italia da decenni e regolare i conti con il suo passato e le conseguenze delle sue scelte.
Ma non sempre tutto va secondo i piani…
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NUOVO CAPITOLO OGNI LUNEDI (FINO A ESAURIMENTO SCORTE)
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Giorno Giovanna, Guido Mista, Nuovo personaggio, Pannacotta Fugo, Trish Una
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Anime Multiverse Series'
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AVVISI
-La storia è un seguito diretto di JoJo Vento Aureo perciò ci saranno spoiler sia della parte 5 che delle precendenti. 
-Non è collegata in alcun modo con Purple Haze Feedback (putroppo quando l'ho ideata non sapevo ancora dell'esistenza di un seguito e non mi è stato possibile integrare gli eventi di esso all'interno di questa fanfiction).
-È un prequel di Lost in The Anime Multiverse, ma non è necessario averlo letto prima (anche se consiglio di recuperarla poi e se arriverete alla fine di questa storia ne comprenderete il motivo).
Detto ciò buona lettura.

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Fin da piccoli ci viene insegnato a distinguere il Bene dal Male, la Giustizia dalla Criminalità, la Luce dalle Tenebre. Ma non sempre ci sono dei confini netti tra questi opposti. In molte storie Giustizia e Criminalità, Luce e Buio si mischiano e rimescolano, formando infinite zone di Penombra. E a quel punto si può realmente parlare di Bene e Male?? C'è realmente una Giustizia universale o è tutto relativo?? Soltanto i posteri potranno dirlo.

Questa è una storia fatta di sfumature tra bianco e nero, uno scontro tra un'entità grigia e una ancora più grigia. Ma solo una potrà vincere e far prevalere la propria idea di giustizia...

***

Roma, 31 marzo 2001

-Dai, Giorno, sbrigati!! Bucciarati ha bisogno di te!!-

La voce di Trish si propagò nell'aria di quella fresca mattina di inizio primavera, allegra e ancora ignara di ciò che le aspettava una volta superata l'entrata del Colosseo, dove la ragazza era diretta insieme a Mista e Giorno. Quest'ultimo se ne stava nelle retrovie, con in braccio la tartaruga che ospitava l'anima di Polnareff, consapevole che il suo stand, per quanto potente, non poteva in alcun modo salvare Bucciarati.

Mentre a passi lenti si avvicinava al grande anfiteatro romano, un dubbio lo tormentava: era il caso di rivelare la verità ai suoi compagni fin da subito?? Forse sarebbe stata la cosa migliore da fare.
Ma con quali parole poteva dare una notizia del genere a Mista che conosceva Bucciarati da molto più tempo di lui??
Con quali parole poteva dire a Trish che l'uomo che le aveva salvato la vita non c'era più??

Prima che potesse prendere una decisione, un uomo di mezza età dai capelli radi e grigiastri, probabilmente uno dei custodi del Colosseo, li bloccò all'entrata.

-Non potete entrare. Le visite iniziano alle 9.00- li avvertì parlando con un forte accento romano.

-Signore, la prego. C'è un nostro amico all'interno che ha bisogno di aiuto. Ci faccia entrare- lo supplicò Trish a mani giunte.

Il custode sgranò gli occhi e un po' a disagio chiese: -Il... Il vostro amico è un uomo moro con un completo bianco a puntini neri??-

-Sì. L'abbiamo lasciato perché è stato ferito. Dobbiamo aiutarlo- affermò Trish.

Il custode abbassò gli occhi, incapace di vedere la speranza degli occhi di quella ragazza, consapevole che con le prossime parole l'avrebbero spenta.

-Mi dispiace ragazza. Il vostro amico non è più tra noi-

Trish rimase confusa da quell'affermazione e anche Mista, dietro di lei, lo era.

-Cosa... Che intende dire??-

Il custode sospirò e disse: -Quando sono entrato ho visto il vostro amico a terra e sono andato a vedere se stesse bene... Il suo corpo era freddo. Non c'era né respiro... né battito. Mi dispiace-

Trish, visibilmente sconvolta, superò il custode (che non oppose resistenza) per entrare nell'Anfiteatro. Mista con il terrore degli occhi la seguì e con lui anche Giorno.

La ragazza raggiunse il corpo di Bucciarati a terra e appoggiò il proprio orecchio al suo petto, pregando che il custode si fosse sbagliato, che sotto la pelle si celasse ancora un cuore pulsante. Ma quel cuore aveva smesso di battere ormai da tempo.
Anche se Trish se ne era resa conto, tuttavia, non si diede ancora per vinta. Afferrò i lembi della giacca di Bucciarati e iniziò a scuoterne il corpo.

-Bucciarati!! Svegliati!!- urlava nel mentre -Apri gli occhi!! Ti prego!!-

Ma il corpo del povero ragazzo non reagì in alcun modo.
Mista, inginocchiato accanto a lei, gli afferrò il polso.

-Ti prego... Smettila. É inutile. Lui è... Lui è...- disse cercando invano di tenere la voce ferma e di terminare la frase. Ma infine la sua voce si spezzò e non riuscì a dire altro.

Trish riappoggiò il corpo di Bucciarati a terra continuando però a stringere tra le dita la sua giaccia e con voce spaventosamente calma disse: -Avevi detto che quei colpi non erano mortali-

Mista alzò la testa e sforzandosi di parlare senza singhiozzare, farfugliò: -Lo erano... Non... Non capisco. Non ho preso dei punti vitali e... e prima Bucciarati stava bene... io...-

-Non è colpa di Mista- affermò Giorno, fermo in piedi davanti al cadavere dell'uomo che più di chiunque altro l'aveva aiutato -Bucciarati era già morto prima ancora di arrivare qui-

Mista e Trish alzarono la testa verso di lui scioccati.

-Cosa significa??- gli chiese la ragazza per tutti e due.

Il ragazzo, consapevole che non esistevano parole per addolcire quella pillola amara, decise di raccontare la verità nuda e cruda, senza fronzoli o giri di parole.

-Bucciarati è morto a Venezia nel tentativo di salvarti dal Boss, Trish. Quando era arrivato dentro la chiesa, il suo cuore aveva già smesso di pulsare. Ho tentato comunque di usare il Gold Experience per guarirlo. Speravo in un miracolo e all'inizio pensavo di essere riuscito a salvarlo. Ma mi sbagliavo. Durante il viaggio, mi ha confessato che il Gold Experience gli aveva solo dato un po' di tempo e appena l'energia vitale del mio stand si sarebbe esaurita, lui sarebbe morto. Mi ha chiesto di mantenere il segreto, ma ormai è inutile nasconderlo-

Il discorso di Giorno non si concluse lì. Forse per lo shock causato dalla morte di Bucciarati, forse perché era pentito o stanco di tenere all'oscuro quelli che ormai erano i suoi amici, Giorno gli rivelò tutto.

-Io sono entrato in Passione per poter sconfiggere il Boss, così da poter salire ai vertici dell'organizzazione. Era l'unica via possibile per realizzare il mio sogno. Quando incontrai per la prima volta Bucciarati, lui aveva il compito di uccidermi poiché aveva fatto un torto a Passione, colpendo mortalmente uno dei loro strozzini. Inizialmente abbiamo combattuto, ma poi mi accorsi della sua bontà e lo convinsi a unirsi a me per abbattere il Boss. Quando ci hanno affidato la missione di portarti dal Boss, Trish, non credevo a un simile colpo di fortuna. Avrei avuto l'occasione di incontrare il Boss e realizzare il mio sogno. Per questo mi ero offerto di accompagnarti da lui. Col senno di poi, avrei preferito di gran lunga insistere piuttosto che lasciare a Bucciarati quel compito. Mi dispiace di avervelo tenuto nascosto, ma dopotutto quello che abbiamo passato insieme, è giusto che voi lo sappiate-

Finito il suo discorso cadde un silenzio tombale. I due ragazzi inizialmente non dissero alcuna parola, cercando di elaborare tutta quella mole di informazione che li aveva appena investiti. Dall'altro canto, Giorno rimase immobile come una statua, aspettando una qualunque reazione da parte loro.

Dentro di sé credeva di essere pronto a sopportare un loro qualunque sfogo d'ira, ma quando Trish si alzò in piedi e gli tirò un ceffone in pieno volto comprese di non esserlo affatto.

Quello schiaffo carico di rancore, benché fosse uno dei colpi più deboli che avesse mai ricevuto in vita, gli fece davvero male.

-...tua...- ringhiò lei -É TUTTA COLPA TUA!!-

La ragazza, fuori di sé dalla rabbia, gli si gettò addosso e lui, colto alla sprovvista, cadde a terra con lei. Polnareff, fino a quel momento nelle mani del biondo, scivolò via da esse finendo a terra con le zampe all'aria.

Trish iniziò a colpire Giorno in volto con tutta la forza che aveva in corpo, mentre lui non opponeva alcuna resistenza. Benché la ragazza fosse esile di corporatura, uno dei suoi pugni riuscì persino a spaccargli il naso che prese a sanguinare copiosamente. A porre fine a quel pestaggio fu Mista che, senza dire una parola, afferrò Trish per le ascelle e l'allontanò da Giorno.

-PERCHÉ LO STAI AIUTANDO?? HAI SENTITO CHE HA DETTO QUESTO STRONZO?!! HA TENTATO DI SFRUTTARCI PER IL SUO STUPIDO SOGNO EGOISTA!! É COLPA SUA SE BUCCIARATI E GLI ALTRI SONO MORTI!!- urlava a squarciagola e con le lacrime agli occhi.

Giorno si mise seduto a terra e, ignorando il sangue che gli colava dal naso martoriato, cercò di dire: -Trish, io...-

-VATTENE!!- lo interruppe lei bruscamente -SPARISCI DALLA MIA VISTA E NON FARTI MAI PIÙ VEDERE!! IO TI ODIO!! HAI CAPITO?!! VAI VIA!!!-

Il ragazzo, capendo che al momento non poteva farla ragionare, cercò un contatto visivo almeno con Mista, ma quest'ultimo si rifiutò di guardarlo.

Il biondo, allora, raccolse Polnareff e si allontanò. Mentre si allontanava sentì chiaramente Trish scoppiare a piangere e Mista cercare di consolarla. Sapendo che lì la sua presenza non era gradita, li ignorò così come ignorò anche le domande del custode, mentre attraversava il portale del Colosseo.

Il sole era ormai alto all'orizzonte e illuminava con il suoi tenui raggi il cielo limpido, ignorando quel povero ragazzo che errava senza metà per le vie della capitale e quella coppia di amici rimasta dell'Anfiteatro romano a piangere il benamato ragazzo di Napoli.

Giorno in qualche modo ritornò sulle rive del Tevere e lì decise di fermarsi. Issandosi sul muretto che fungeva da argine, si sedette su di esso e appoggiò Polnareff di lato. Quest'ultimo non aveva osato aprir bocca fino a quel momento, sapendo che nessuna parola poteva colmare quella voragine che si era creata nel petto del ragazzo.

Stette ancora in silenzio quando Giorno, portandosi le gambe al petto e appoggiando la fronte sulle ginocchia, versò tutte le lacrime che da tempo premevano di uscire.

Autrice Time
Vi do ufficialmente il benvenuto in questa fanfiction a tema JoJo. E quale modo migliore per iniziare riprendendo esattamente dove tutto è stato interrotto e mostrando la scena che nessuno voleva vedere.

Scherzi a parte, la morte di Bruno Bucciarati e degli altri membri della gang sarà uno dei temi fondanti di questa storia e il motivo principale per cui Giorno (ma anche altri personaggi) compie determinate scelte, infelici o meno che siano.

Per quanto riguarda Trish e la sua reazione "calma e pacata"... be'... sarebbe da biasimare?? Povera, in meno di anno ha collezionato una sfilza di traumi che manco Jonathan in Phantom Blood (okay, forse non siamo sullo stesso livello, ma ci manca poco).

Mista, invece, ha avuto un ruolo un po' più marginale in questo capitolo, ma nel prossimo avrà il suo spazio. A proposito oggi, il 3 dicembre, è il suo compleanno. Auguri!!

Ad ogni modo spero che il capitolo vi sia "piaciuto". Noi ci vediamo prossimamente. 

Per questo mese e (forse) il prossimo dovrei riuscire a pubblicare regolarmente. Poi a febbraio ho la mia prima sessione invernale quindi si vedrà...

Ora scusate, vado a piangere in un angolino.

Ciao, Giuly♡

PS. Se vi sentite tristi per Bucciarati, immaginate l'anima di Abbacchio che dal paradiso fa il tifo per Trish che mena Giorno in stile cheerleader. Magari vi risolleva il morale...

   
 
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