05/12/2022
6 recensioniBros before Hoes
I suoi coinquilini sono fuori entrambi, in tv passa l’ennesima partita di pallavolo, sul tavolino c’è qualche lattina vuota (birra per uno e soda per l’altro).
È tutto esattamente come migliaia di altre volte, tranne che per un, singolo, fattore.
Qualcosa che non si verificava da così tanto tempo che entrambi avevano smesso di credere fosse possibile. Eppure era successo. E con un tempismo tanto accurato da sembrare che gli artefici di quel misfatto si fossero messi d’accordo. Una mossa meschina, forse, oppure un’ultima cortesia?
Kuroo ha smesso di chiederselo, sinceramente la risposta neanche gli interessa veramente. Il punto é che su quel divano immenso e rattoppato, ora sono solo in due.
Kou si rigira il telecomando tra le mani.
“Bro… Ci avresti mai pensato che sulla soglia dei 30 anni ci saremmo ritrovati così?”
Kuroo apre la sua terza lattina di birra con un sonoro clack e ne beve un lungo sorso prima di rispondere.
“Intendi ricchi, sexy e all’apice delle nostre carriere? Assolutamente si.”
Bokuto lo guarda con la gravità che precede sempre la sua emo mode. “Intendo single, tristi e delusi.”
“Bo… Single sì, delusi sicuramente, ma tristi no! Non quando siamo insieme! Tristi li saranno quei due coglioni quando realizzeranno che madornale errore hanno fatto! Ma guardaci: siamo fottutamente stupendi. Tu con una faccia da pubblicità e due cosce che potrebbero far esplodere un cocomero come niente e io con un sex appeal che non risparmia neanche gli impotenti.”
Bokuto ride di gusto, rovesciando la testa all’indietro. Kuroo tira un sospiro di sollievo: crisi scampata per un pelo.
“Hai ragione bro: ora che ti guardo bene da vicino, senza pensare ad Akaashi e a come se la starà spassando con il vero gemello stronzo,” borbotta arricciando le sopracciglia, “devo dire che sei proprio un figo. Saranno i capelli?”
“No Bo, sono le braccia. E il sorriso.”
“Le braccia?”
“Si. Guarda qua.”
Kuroo si sgancia i polsini con un gesto secco, quasi scocciato e poi inizia ad arrotolare le maniche della camicia con lentezza calcolata e gesti talmente precisi che sembra non faccia altro da mattina a sera. C’è qualcosa, nel modo in cui le dita sfiorano il tessuto, che rende quel movimento quasi ipnotico. Bokuto non riesce a distogliere lo sguardo: non sa se è per come il bianco candido del cotone lascia lentamente il posto al colore leggermente ambrato della sua pelle o per come le vene in rilievo dell’avambraccio creino un intricato disegno sopra i muscoli ancora ben definiti…
Bokuto sa solo che si ritrova a deglutire rumorosamente e ad annuire ammirato.
“Caspita bro, hai ragione. Sono davvero le braccia! Com’è che prima non l’avevo mai notato?”
“Si vede che avevi le braciole dell’amore sugli occhi, aggiungo tagliate molto molto spesse.”
Bokuto lo osserva inclinando la testa di lato. È così concentrato che lo sforzo gli si legge in faccia, quasi si vedono gli ingranaggi turbinare dietro i suoi occhioni spalancati. La sua conclusione giunge dopo diversi minuti di preoccupante silenzio.
“Stavo pensando che sarebbe stato tutto più semplice senza braciole. Chissà quante cose mi sono perso. Tipo non mi sono mai accorto che il mio migliore amico è bellissimo, ti rendi conto? Cioè, ora che ci faccio caso sei anche più bello di Akaashi. E io ti voglio bene. Anzi, ti adoro! E tu non mi tradiresti mai perché sei il mio migliore amico, vero Tetsu?”
“Certo Bo, figurati! Bros before hoes!” Esclama senza la minima esitazione.
“Ma allora scusa… E questo me lo chiedo solo ora che non ho più le braciole… Perché noi due non abbiamo mai…”
Kuroo si ritrova a fare spallucce. Non sa dire se sono le birre a parlare o l’incredibile retorica di Bokuto ma effettivamente il suo ragionamento non fa una piega.
“Sai che non lo so? Voglio dire, io sono bello e tu sei bello. E sei letteralmente la mia persona preferita sulla faccia della Terra.”
Bokuto annuisce vigorosamente in approvazione. “Uguale Bro! Uguale!”
Restano immobili a fissarsi per un tempo che pare lunghissimo, quell’idea sciocca che rimbalza da occhi neri ad occhi dorati avanti e indietro e sembra meno assurda ad ogni secondo che passa.
Così, mentre in tv il telecronista annuncia la fine della partita, nell’appartamento di Bokuto, su quel divano immenso e un po’ rattoppato, due scrollate di spalle e un cigolio di molle segnano l’inizio di qualcos’altro.
🦉🐈⬛🦉🐈⬛🦉🐈⬛🦉🐈⬛🦉🐈⬛🦉🐈⬛🦉🐈⬛🦉🐈⬛🦉🐈⬛🦉🐈⬛🦉🐈⬛🦉🐈⬛
Ho partecipato alla challenge (quando ho millemila altre cose da scrivere) con il solo ed unico scopo di scrivere una BoKuroo? CHIARAMENTE SI 🤡 e non è neanche rossa. Shame on me. Ciò significa che ci dovrò senz'altro riprovare 😏
Comunque spero vi sia piaciuta. L'ex di Kuroo è volutamente non specificato, così potete immaginare che sia scoppiata la vostra otp, qualunque essa sia 😂
Bye 💕
Ho partecipato alla challenge (quando ho millemila altre cose da scrivere) con il solo ed unico scopo di scrivere una BoKuroo? CHIARAMENTE SI 🤡 e non è neanche rossa. Shame on me. Ciò significa che ci dovrò senz'altro riprovare 😏
Comunque spero vi sia piaciuta. L'ex di Kuroo è volutamente non specificato, così potete immaginare che sia scoppiata la vostra otp, qualunque essa sia 😂
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