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Autore: Nyappy    10/09/2009    0 recensioni
Non sapevo esattamente a cosa andavo incontro quando... beh, quando avevo detto a Kate che l'avrei seguita ovunque.
Cioè, ovvio che mi aspettassi un minimo d'azione, non ero certo disposto a rammollirmi su un divano a guardare la TV,
non ero pronto ad un cambiamento così radicale.
Ma dai giri oltroceano che mi aveva promesso ad una missione suicida nel covo dei Volturi, ne passava un po'
di acqua sotto il ponte...
Oh, ma lasciate che mi presenti.
Sono Garrett, Garrett Pierre François de la Blanc. Lungo, vero? Garrett da solo può andare più che bene.
*Garrett x Kate - Garrett POV*
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Volturi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non sapevo esattamente a cosa andavo incontro quando... beh, quando avevo detto a Kate che l'avrei seguita ovunque.
Cioè, ovvio che mi aspettassi un minimo d'azione, non ero certo disposto a rammollirmi su un divano a guardare la TV,
non ero pronto ad un cambiamento così radicale.
Certo che dai giri oltreoceano che mi aveva promesso ad una missione suicida nel covo dei Volturi, ne passava un po'
di acqua sotto il ponte...

Oh, ma lasciate che mi presenti.
Sono Garrett, Garrett Pierre François de la Blanc. Lungo, vero? Garrett da solo può andare più che bene.
Adoro le sfide, ed è per questo che sono stato trasformato in un vampiro: il mio amore per il rischio, del sano patriottismo,
voglia di cambiare ed una buona dose di sconsideratezza avevano fatto sì che mi arruolassi nella Guardi Civile durante la
Rivoluzione. Francese, ovviamente.
Mi ero distinto subito, facendomi notare dal nostro capo, il caro Robespierre.
Mi fidavo ciecamente di lui, avrei obbedito ad uno qualsiasi dei suoi ordini.
Ed è quello che feci: a quanto pare, a lui interessavano diversi tipi d'eserciti.

Mi teneva nascosto, al chiuso, nutrendomi quanto bastava perchè non iniziassi a ribellarmi: sapeva fin troppo bene che non
avrei mai morso la mano che mi nutriva.
Già, che bello, venivo considerato alla stregua di un cane!
Dopo un paio di mesi, vedendo il successo che rappresentavo, venni raggiunto da altri miei vecchi commilitoni.
Un anno dopo ci mandarono a combattere.
Ci avevano addestrati a dovere, ed era incredibile come noi, neonati, rimanessimo fedeli agli insegnamenti che ci avevano inculcato.
Ovviamente non sapevo ancora del potere di Selene, la nostra madre.
Aveva una capacità fenomenale: controllare la nostra volontà, rendendoci tranquilli scolaretti assetati di sapere.
Non ci scazzottammo nemmeno una volta...
E durante la battaglia era nascosta tra noi, con il timore che uccidessimo gli sbagliati, gli innocenti.
La presa della Bastiglia fu il nostro successo più grande, poi diventammo sempre più inutili ed alla morte di Roberspierre fummo liberati.
Selene ci spiegò tutto quello che dovevamo sapere su noi stessi, le basi sui vampiri, cero più utili della distinzione tra caporale e generale.

Vagai per l'Europa per... centocinquant'anni sicuri.
incontrai altri nomadi come me, ma non tentai mai di appartenere ad un clan.
Troppe regole, troppe imposizioni per uno come me.
Poi decisi di andare in America, la terra delle opportunità. Anche per un vampiro?
Non rinnegavo il mio essere, ma cercavo di essere... giusto.
Era una continua sfida per me, mi piaceva.
Tentavo sempre di nutrirmi di reietti, malfattori, scarti della società.
Certo, ogni tanto la situazione mi sfuggiva di mano e banchettavo con qualche bella, appetitosa ragazza, ma erano casi isolati.

Poi giunsero a me delle voci: i Cullen, una famiglia di vegetariani, avevano bisogno di testimoni contro i Volturi.
Il tutto poteva sfociare in una battaglia come si deve...
Quella si che era una sfida!
Mi nutrii bene prima di puntare verso Forks, nel Washington.
E lì... lì mi resi conto della mia nullità.
Ero un nessuno, un niente, in confronto a loro, così civili, uniti, speciali, vivi.
Avevano uno scopo più nobile che una serie di uccisioni particolari o una prova fisica come la scalata del Niagara.
E poi...
Lei.
Kate.
Del clan di Denali, con un fisico da urlo -benchè tutti lì avessimo un fisico da urlo- un viso strepitoso, dei liscissimi capelli così biondi da sembrar
bianchi e gli occhi d'oro.
Erano dorati, non scarlatti.
Scoprii dopo il perchè: era vegetariana.
Quella donna così elettrizzante -nel vero senso della parola- e sadicamente concreta mi aveva catturato.
Più passavo il tempo con lei, più ne volevo passare.
E poi finalmente le dissi quello che il mio cervello elaborava da settimane: -Se sopravvivo a tutto questo... ti seguirò ovunque, donna.-
La cosa terribile? L'avevo sussurrato, manco fossimo in una situazione intima o roba così.
-Adesso si è deciso a dirmelo!-, aveva borbottato lei.
Tzk, non sapeva quanto mi era costato!
Tutto finì bene per fortuna, anche se non per Irina, l'altra sorella di Kate e Tanya, altro membro del loro clan a Denali.
Denali... il luogo dove avrei seguito la mia Katie.

Corremmo fino all'Alaska, e solo in prossimità del centro abitato di Denali assumemmo una velocità umana.
-Promettimi solo una cosa, donna.-, le dissi con tono cospiratorio.
Lei si avvicinò.
-Non resterò fermo. Ho intenzione di rifarmi un giretto del mondo.-, la guardai significativo.
-Ci sarò!-, replicò con un sorriso furbo.
Diavolo, ero -e sono- un uomo, non poteva certo aspettarsi che non facessi nulla.
Fulmineo, le passai un braccio attorno alle spalle, guardandola intensamente dall'alto.
Lei dovette alzare la testa: ben quindici centimetri di differenza...
Fu come se avesse acconsentito implicitamente.
Quando Tanya, che ci aveva saggiamente concesso un po' di privacy, tornò spazientita a vedere cosa stessimo facendo -in realtà voleva solo che non
esagerassi. Ah, i parenti!- trovò Katie appoggiata ad un albero, con la bocca impegnata con la mia.
La smettemmo solo quando l'albero si frantumò, e Tanya si schiarì significativamente la voce, con lo sguardo torvo.
Beh, doveva aspettarselo da un uomo d'azione come me, no?

Ciao!
Uhm... beh, sto scrivendo una fiction su Bellatrix di HP, e mi è venuto naturale leggermi anche l'ultimo libro della saga della Meyer.
Nell'ultimo pezzo ho trovato così tante succulente domande senza risposta che mi sono detta: "Grazie, Me'!" xD
Ebbene si, Garrett e Kate. Dolcini! (*_*)
E' la mia prima fiction nel fandom Twilight, siate buoni!
Questo è il mio primo esperimento con il narratore in prima persona. Wow, e l'ho scelto pure maschio...
Spero di non averlo reso troppo... mmm... femminile! xD
E' solo un' introduzione la personaggio di Garrett, il protagonista. Si, mi serviva francese xD
Ringrazio gli Hime Ichigo con il singolo re:alice e hime ichigo hakusho che mi hanno accompagnato durante la copiatura di questo capitolo!
E ve li consiglio, l'oshare è stu-pen-do!!!

Prossimo aggiornamento: se tutto va bene o il 12 o il 13.
Perchè Kate è triste? Centra qualcosa l'intervento dei Volturi? Perchè il ricordo della madre Sasha ha iniziato a tormentarla?

Ringrazio in anticipo chi recensirà, aggiungerà la storia alle preferite/seguite o leggerà e basta!
Bacioni,
Nyappy
   
 
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