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Autore: Fiorentinasara    08/12/2022    0 recensioni
Partecipa al calendario dell'avvento indetto dal gruppo telegram di Miracolous Fanfiction
Genere: Romantico, Satirico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alya, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Sabine Cheng, Tom Dupain
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Come ogni anno, la prima settimana di dicembre per Marinette era dedicata alla realizzazione degli addobbi natalizi, prendendo parte insieme alla sua migliore amica Alya a dei laboratori dedicati, per fare così l'albero di Natale con biscotti e decorazioni fatte nella pasticceria, ed anche quel Natale non fu da meno.
Qualche giorno prima Marinette chiamò Alya.
"Ciao Alya! Ti Ricordi che anche quest'anno verrai con me ai laboratori natalizi per fare gli addobbi, vero?" disse Marinette tutta eccitata. 
"Ciao Marinette. Sì certo che verrò con te anche quest'anno, ma calmati!"
Dopo aver terminato la chiamata con Alya, Marinette scese in soggiorno dai genitori, e trovandoli ancora in casa ne fu sollevata. 
"Ciao mamma, ciao papà. Vi ricordate che l'otto dicembre dobbiamo fare l'albero di Natale e preparare le decorazioni in pasticceria con i biscotti vero?'' disse la ragazza, sprizzando gioia da ogni poro.
"Certo figliola che c'è lo ricordiamo, vero Tom?" disse Sabine, guardando male il marito. 
Il padre scosse la testa, pensando che almeno per quell'anno se la sarebbe scampata, invece no: gli toccò ugualmente, e non poteva di certo deludere sua figlia che ci teneva molto. 
"Certo Sabine. Me lo ricordo, tranquilla."
Marinette fu felice nel vedere i suoi genitori così collaborativi. Per lei il Natale era stare in famiglia, fare le decorazioni e preparare con sua madre il dolce tipico cinese. In più, quell'anno ci sarebbe stato anche suo nonno Rolland, sperando che non litigasse con sua nonna. Ma conoscendo il carattere dei due, sarebbe stato impossibile.
Mentre i suoi genitori scendevano nella pasticceria di sotto per iniziare a lavorare, Marinette andò in camera sua per iniziare a preparare i vestiti per un evento che si sarebbe tenuto alla viglia di Natale, creando addobbi di stoffa che sarebbero stati attaccati sull'albero di Natale l'otto dicembre durante l'accensione delle luci nella piazza principale.
Arrivò un messaggio sul cellulare e Marinette lo lesse.
"Dove sei? Siamo tutti al parco, e c'è anche Adrien. Sbrigati!"
Quando Marinette sentì che c'era anche Adrien, le si bloccò il respiro. 
"Ohi ci sei? Marinette?"
"Sto arrivando, cinque minuti e sono lì.''
Marinette scese in soggiorno, mise cappotto e capello, e passò dalla panetteria correndo.
"Io vado al parco da Alya e gli altri. Ciao mamma. Ciao papà'' e uscì di corsa.
Sabine e Tom si guardarono in faccia, ridendo e scuotendo la testa. 
"Non cambierà mai'' disse divertito Tom.
 
Marinette fece una corsa allucinante. Il parco si trovava dall'altra parte della città rispetto a dove abitava lei, e non voleva fare ulteriormente tardi, arrivando in cinque minuti. Ci mise un po' a individuare gli amici, dato che il parco era vasto con molti alberi adatti per l'ombra quando d'estate faceva caldo e c'era il sole. 
"Eccomi! Ciao a tutti.'' Marinette annaspò per la folle corsa.
"Ciao Marinette, come mai quel fiatone? Sembra che tu abbia fatto la maratona.'' disse Alya, salutandola. 
"Poco ci manca.'' disse Marinette, respirando a fatica.
Si avvicinò a loro Adrien.
"Ciao Marinette, tutto bene?'' chiese il biondo.
Marinette si bloccò il respiro, non ricordandosi più che Alya le aveva detto che c'era pure lui. Diventando ancora più rossa in viso, si girò lentamente imbarazzata. 
"Ehmm si s-si t-tutto b-ene.'' cominciò a balbettare, non sapendo che dire. 
Si unirono anche gli altri, decidendo di andare in un bar a prendere una cioccolata calda e chiacchierare, permettendo così finalmente a Marinette di mettersi a sedere e riposarsi. 
"Marinette, come mai sei triste ora?'' chiese Alya.
"Quest'anno non ci sarà la neve a Natale, e sai che io amo la neve in questo periodo dell'anno: fa più atmosfera."
Tornarono poi a casa alla fine di quel lungo pomeriggio.
 
Arrivò finalmente il giorno che Marinette attendeva con molta ansia, e recarsi così ai laboratori di Natale.
Alya passò a prenderla a casa, ma come sempre la corvina era in ritardo, e col cappotto in mano, la ragazza inciampò nella sciarpa mentre scendeva le scale, ruzzolando per tutta la rampa e finendo col sedere all'aria.
"Marinette, sei sempre la solita!" disse Alya, ridendo per la buffa figura fatta dall'amica. "Andiamo, prima che ne combini un'altra delle tue."
"Oh, si certo. Andiamo prima che succeda qualcos'altro." rispose la corvina, sorridendo imbarazzata.
Al corso, Marinette si divertì molto, combinando un sacco di pasticci: prima si imbrattò con la colla, cospargendosi poi con i brillanti. Il tutto sotto gli occhi di una divertita Alya.
Alla fine della lezione e nonostante i pasticci combinati, Marinette fu soddisfatta del risultato ottenuto, non vedendo l'ora di poter attaccare gli addobbi fatti sia sull'albero che in pasticceria.
 
L'otto dicembre si stava avvicinando, e Marinette non stava più nella pelle.
Il giorno prima piombò in pasticceria. 
"Mamma, papà... dobbiamo iniziare a fare i biscotti per decorare l'albero di Natale. Muoviamoci!"
"Certo Marinette." dissero all'unisono i genitori.
La madre prese tutto l'occorrente e lo depose sul grande bancone della pasticceria, cominciando ad impastare in una ciotola tutto l'occorrente perla pasta frolla. Una volta terminato, misero l'impasto a riposare, e nel frattempo Marinette cercava le formine per i dolci.
"Mamma, scusa dove hai messo le formine?" urlò la ragazza dal retro del negozio.
"Guarda in dispensa, dovrebbe esserci una scatola con scritto 'occorrente per dolci natalizi'. Dovresti trovarle lì." rispose la madre con molta pazienza. 
Marinette andò in dispensa. La stanza non era tanto grande, e quindi li avrebbe sicuramente trovati in poco tempo in uno degli scaffali. Dopo aver rovistato per qualche minuto, finalmente scovò le formine e tornò raggiante in pasticceria, tirando la pasta frolla col mattarello e dando forma ai biscotti, infornando infine il tutto.
Nell'attesa, la ragazza andò in soffitta a prendere lo scatolone degli addobbi natalizi, rimanendoci per così tanto tempo che usa madre cominciò a preoccuparsi, affacciandosi infine alla scaletta che portava al piano superiore.
"Marinette, tutto bene? Ci stai mettendo così tanto." urlò la donna.
"Sì mamma, tutto bene. Ma qui c'è una tale confusione che sto ancora cercando la scatola!"
Sabine ritornò in pasticceria, osservando dopo un po' la figlia che tornava con in mano l'enorme scatola di addobbi natalizi e li posava a terra, controllando dubito dopo i biscotti. 
"Papà per favore, tra cinque minuti toglieresti la teglia dal forno?"
"Certo piccola mia. Questo e altro per te." rispose l'uomo, continuando ad impastare il pane.
Intanto Marinette ad appendere gli addobbi di legno a forma di abete e stelle alle finestre della pasticceria e mise delle ghirlande fatte con dei fili verdi e biscotti alla porta del negozio, lasciandone qualcuna anche per casa.
Tom finalmente tolse i biscotti dal forno, andando poi tutti e tre insieme in casa per terminare di decorare l'albero. Quando ebbero finito, Marinette si fermò a contemplare il lavoro svolto, soddisfatta.
I giorni scorrevano, e alla scuola di design finalmente Marinette portò a termine anche il progetto per l'albero in piazza, realizzando dei Babbo Natale di stoffa con vestito e capello rosso e la barba bianca, soddisfatta per quanto fatto.
Ma una settimana prima di Natale, mentre la corvina era a scuola, suo padre ebbe l'idea di accendere il camino vicino all'albero di Natale, facendo partire una scintilla che diede fuoco all'albero. Tom andò nel panico, ricordandosi quanto la figlia lo avesse fatto con cura. 
"Sabine, Sabine corri!'' urlò l'uomo per richiamare l'attenzione della moglie. 
Dalla pasticceria, Sabine corse a casa al piano superiore.
"Che succede?" chiese la donna, una volta entrata nella stanza.
"Volevo accendere il camino, ma purtroppo l'albero ha preso fuoco."
 
Sabine voltò gli occhi e vide l'albero avvolto dalle fiamme, corse a prendere l'estintore e le spense. 
"Ora chi glielo dice a Marinette? Ci rimarrà male e il suo Natale sarà rovinato.'' disse Tom dispiaciuto.
"Suvvia Tom. Marinette capirà che non lo hai fatto apposta." provò a dichiarare Sabine.
Marinette tornò a casa di buon umore, ma appena mise piede in casa notò subito l'albero carbonizzato.
"Cosa è successo?" la ragazza quasi urlò.
I genitori accorsero subito, vedendola quasi in lacrime. Sabine si avvicinò e l'abbraccio 
"E' stato un incidente. Tuo padre voleva accendere il camino e una scintilla ha colpito l'albero." spiegò la donna.
Marinette non voleva credere a quello che era successo, oltre al fatto che non avrebbe nevicato quell'anno, e non avrebbe nemmeno avuto un albero di Natale. La corvina si staccò dall'abbraccio e corse in camera sua, buttandosi sul letto e scoppiando in lacrime.
Non credendo ancora a quanto fosse successo, chiamò immediatamente Alya. 
"Ciao Mari. Perché questa chiamata, è successo qualcosa?'' si preoccupò la castana.
"Oh Alya! Mio padre accendendo il camino ha dato fuoco all'albero di Natale, e come se non bastasse non ci sarà nemmeno la neve!" disse disperata Marinette.
"Dai, vedrai si sistemerà tutto. Non preoccuparti."
Marinette tirò su col naso e salutò Alya.
Qualche giorno prima della vigilia, si presentò a casa Dupain-Cheng anche la madre di Tom, Gina, sulla sua rombante moto, strombazzando allegramente.
"Ehilà famiglia, ci siete?" urlò nonna Gina.
I Dupain-Cheng, sentendo tutto quel fracasso fuori casa, uscirono e rimasero sorpresi nel vedere davanti a loro Gina sulla sua moto, visto che la donna non era di certo la classica nonna ma piuttosto una nonna sprint con giubbotto di pelle, pantaloni di jeans e guanti da motociclista. 
"Mamma che ci fai qui? E perché sei venuta in moto con questo freddo?" chiese Tom trafelato.
"Oh figliolo, non rimproverarmi per un po' di venticello. E poi è Natale e volevo passarlo con la mia famiglia." rispose Gina.
Tom bisbigliò a Sabine.
"Mio padre Rolland non la prenderà bene. Spero che non inizino a litigare durante il pranzo."
Rientrarono a casa la nonna si accorse che Marinette era triste.
"Marinetta, nipotina mia cosa hai?"
"Niente nonna." rispose la ragazza con poca convinzione.
"Ma dove è finito l'albero di Natale?" chiese infine Gina, osservando la mancanza del classico abete adornato nella stanza.
"Nonna, se mi fai finire di parlare te lo dico." proseguì la corvina.
"Racconta Marinetta."
"Per fartela breve, papà ha incenerito l'albero accendendo il camino." disse d'un fiato la ragazza.
"Suvvia Marinetta, non essere triste. Possiamo sostituirlo con un po' di inventiva!" 
Detto ciò, Gina prese l'attaccapanni accanto alla porta mettendolo in mezzo alla stanza e appendendo le palline rimaste, farcendo il tutto con alcuni festoni rossi e verdi recuperati in un angolo.
"Ecco il nostro albero di Natale! Che ne pensi Marinetta?" chiese Gina alla nipote.
"Ehm... si certo, nonna è... carino. Ma sono ancora triste."
 
Alya intanto cercava una soluzione per Marinette. Non voleva vedere la sua migliore amica infelice proprio in quel periodo dell'anno, e epr fortuna le venne un'idea, radunando tutti gli amici a casa sua.
"Ragazzi, sapete che Marinette è triste perché non ha più l'albero di Natale e perché quest'anno non ci sarà la neve, per cui ho pensato che compreremo noi un abete con tutte le decorazioni e lo porteremo a casa sua. Per la neve, direi di optare per quella artificiale, così Marinette sarà felice e il suo Natale non sarà rovinato."
I ragazzi approvarono l'idea di Alya, recandosi ad acquistare tutto il necessario per attuare il piano.
A mezzanotte, Marinette si affacciò alla finestra con la speranza di scorgere qualche fiocco, e si accorse che nevicava. Tutta contenta scese le scale di camera sua per andare dai genitori.
"Mamma, papà, nonna... Guardate fuori dalla finestra: sta nevicando!'' disse felicissima Marinette
"Ma cosa stai dicendo Marinette, è impossibile!"
Sulle insistenze di Marinette, i genitori e la nonna si affacciarono alla finestra e rimasero stupiti nel vedere che nevicava davvero. In quel momento suonarono alla porta, e Marinette andò ad aprire, trovandosi davanti tutti i suoi amici.
"Voi che ci fate qui?" chiese la corvina con stupore.
"Abbiamo due sorprese per te, Marinette.'' dichiarò Alya.
Tutti si spostarono e apparvero Luka, Nino e Adrien con un grosso albero di Natale.
"Abbiamo anche un'altra sorpresa!'' disse di nuovo la castana.
"Credo di aver capito: la neve è opera vostra, vero?" domandò la corvina.
"Esatto! Siccome non volevamo vederti triste, abbiamo deciso di rimediare." rispose sorridendo Alya. 
Marinette, i suoi genitori e la nonna si scansarono per far passare i tre ragazzi con l'enorme abete, seguiti dalla signora Chen, che si diresse in cucina per preparare qualcosa da mangiare, mentre Marinette prese i biscotti avanzati per decorare l'albero di Natale insieme agli amici.
Quello per Marinette sarebbe stato il Natale più bello di sempre, insieme alla sua famiglia, agli amici, ma soprattutto, con Adrien. 
 
FINE♥️
   
 
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