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Autore: niny95    11/12/2022    3 recensioni
[Virgin River]
[Virgin River][Dan/Brie]
[What If]
[5+1]
Cosa sarebbe successo se la relazione tra Dan e Brie fosse andata più lentamente? o 5 volte che Dan e Brie vorrebbero dirsi "Ti amo" + 1 in cui alla fine se lo dicono.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                          Love is like a work of art
 
I
 
Dan

La prima volta che l'aveva vista era stato come un raggio di sole in un giorno nuvoloso, e in effetti Brie Sheridan un raggio di sole un po’ lo ricordava con quei capelli biondissimi e gli occhi chiari.
E Dan non avrebbe mai dovuto interessarsi a lei, insomma lei era bellissima, intelligente, caparbia oltre a essere la sorella di Jack, il suo ex amico che adesso non si fidava certo di lui. E come biasimarlo? Lui era Dan Brady, era inaffidabile, era colui che si era incasinato con la droga iniziando a lavorare per Calvin, nonostante tutti gli dicessero di non farlo.
E Brie … Brie meritava sicuramente di meglio.
Interessarsi a lei era stato inevitabile, come una falena attratta dal fuoco, anche se in quella metafora era lui il fuoco. 
E innamorarsi di lei era stato talmente repentino, che per un attimo Dan si era chiesto se per caso non fosse stato solo un modo creativo del suo cervello per fare uno sfregio a Jack, l’ennesimo. Ed era stato tentato pure di confessarle tutto, ma presto aveva cacciato quella vocina in un angolo molto remoto del suo cervello: uscivano insieme da circa due settimane era passato troppo poco tempo.
Brie lo conosceva da così poco tempo eppure sembrava già leggerlo dentro meglio di chiunque altro, infatti lo avevo guardato teneramente prima di dire «Qualcosa non va?» 
Dan aveva passato un polpastrello teneramente sulla spalla nuda di lei, erano entrambi molto nudi sotto quelle lenzuola dopo le attività di qualche ora prima. «Ti ho mai detto che sei bellissima?» aveva risposto.
«Diverse volte soltanto oggi.» aveva sorriso lei «Ma non mi dispiace sentirtelo ripetere.» 
«Bene, perché non ho nessuna intenzione di smettere.» aveva risposto capovolgendo nuovamente le loro posizioni. Ti amo: sarebbe stato così facile lasciarlo scivolare via ma perché affrettare le cose?
 
 
 
Brie 


Brie non era arrivata a Virgin River con l'intenzione d'iniziare una relazione, anzi: lei era andata via da Sacramento proprio per sfuggire da una relazione, quello che James le aveva fatto bruciava ancora troppo. Quindi una nuova storia era proprio l'ultima cosa a cui stava pensando. Eppure … eppure quando il suo sguardo aveva incontrato quello di Brady si era ritrovata irrimediabilmente attratta da lui senza nemmeno programmarlo. Sapeva bene che non avrebbe dovuto avvicinarsi a lui, Jack non aveva fatto altro che metterla in guardia. E anche Mel era sembrata molto sul chi va là quando aveva preso l'argomento, non che dovesse fidarsi della nuova fiamma di suo fratello, ma Mel sembrava davvero affidabile. 
Eppure nonostante tutto era successo, Dan la faceva stare bene e non aveva potuto farne a meno e Brie si era detto che forse era quello che le serviva, quello che avrebbe potuto guarire la ferita che James le aveva inferto.
Ma innamorarsi di lui non era nei piani, semplicemente non doveva succedere.
«A cosa pensi?» aveva detto Dan quel giorno, era una delle poche volte in cui non stavano condividendo un letto, erano seduti fianco a fianco a una panchina.
Brie per tutta risposta aveva fatto spallucce «A quello che mi sono lasciata dietro a Sacramento.» si era spostata una ciocca bionda con delicatezza «Scusa, non dovrei lasciarmi andare a questi pensieri mentre sono con te.»
Lui aveva scosso la testa energicamente «Non dirlo nemmeno per scherzo!» aveva detto, l'espressione incredibilmente seria «Mi interessa sapere quello che pensi.» quella volta aveva capito che Dan non era solo un amante eccezionale, ma era anche attento e premuroso. E Dio, lasciar sfuggire quel Ti amo che le era salito al petto sarebbe stato talmente semplice, ma dopo quanto successo con James non poteva proprio rischiare di agire impulsivamente.
 
II
 
Dan
 
«Ultimamente sei spesso con la testa tra le nuvole.» l’apostrofò quel giorno Calvin «Si tratta di una donna, eh?» aggiunse poi dandogli una sonora pacca sulle spalle. 
Il commento del suo nuovo datore di lavoro lo irritò a tal punto che dovette contare fino a dieci per evitare di tirargli contro un pugno o peggio «Finché faccio quello per cui mi paghi non credo sia affar tuo se sono con la testa tra le nuvole o meno.» sbottò Dan a denti stretti. 
«E dai, amico.» fece spallucce Calvin noncurante dello stato d’animo di Dan «Puoi parlare di queste cose con me.» fece quello che, nell’ottica di Calvin, doveva essere un sorriso confortante. 
Dan sospirò «Lascia che ti spieghi una cosa, Calvin: io e te non siamo amici e mai lo saremo. Abbiamo solo un rapporto di lavoro e tanto basta.» 
 «Se è questo l’atteggiamento che vuoi tenere, fa pure.» rispose Calvin allargando in modo significativo le braccia. 
Quando poi la sera aveva visto Brie, aveva fatto di tutto per non pensare a Calvin, pensare allo spacciatore era proprio l’ultima cosa che voleva. Ma non si poteva nascondere nulla a quella donna. 
Infatti lei gli carezzò teneramente una guancia ispida di barba «Oggi sei pensieroso.» aveva detto. 
«Non preoccuparti. Sono solo cose di lavoro.» aveva detto girando la faccia e lasciandole un lieve bacio sulla fronte. In quel momento con i capelli biondi sparsi sul cuscino e le labbra gonfie dall’attività precedente era bellissima. 
«Vorrei che parlassi un po’ più con me.» disse Brie, le labbra imbronciate. L’espressione talmente seria, sembrava quasi le stesse dicendo Fidati di me. E Dan si fidava davvero di Brie, con tutto se stesso, ma non poteva raccontargli ancora tutto di se stesso. 
Per la seconda volta in poco tempo un Ti amo premeva per uscire, e per la seconda volta in poco tempo Dan lo ricaccio indietro, non poteva ancora esprimere i propri sentimenti, non se prima non chiudeva quel capitolo con Calvin. 
 
 Brie 
 
«So che non ci conosciamo ancora bene, ma ultimamente sembri piuttosto distratta.» fece quel giorno Mel osservando Brie con curiosità «Qualcosa non va?» 
Brie ricambiò l’occhiata «Me lo stai chiedendo come fidanzata di Jack o come la dottoressa Monroe?» 
L’altra donna a quella domanda ridacchiò «Un po’ entrambi!» disse «Si tratta di Brady? Prometto che non giudicherò!» 
E Brie si ritrovò per la seconda volta a sfogarsi con la donna – qualche tempo prima si era ritrovata, quasi senza accorgersene, a parlarle delle pillole e di James. E lei l’aveva ascoltata senza fiatare e non l’aveva giudicata. – «Vorrei che parlasse un po’ più con me.» 
«Non conosco bene Dan Brady, non posso davvero dirti se dovresti fidarti o meno di lui. Ma mi sembri abbastanza sveglia per decidere da sola.» disse Mel scandendo piano le parole «Tuttavia, nonostante Brady sembri sempre stare sulle sue, mi sembra abbastanza preso da te. Quindi non temere, sono sicura che quando sarà pronto sarà lui stesso a parlare con te.» 
Quella sera le parole di Mel le tornarono in mente, Dan dovette accorgersene perché inarcò un sopracciglio interrogativamente «Qualcosa non va?» chiese «È tutta la sera che sei con la testa tra le nuvole.»
Lei per tutta risposta accarezzò leggermente la guancia ispida di barba, nel tentativo di mettere in ordine i pensieri «No, è solo che …» sospirò «vorrei solamente che ti aprissi un po' più con me.»
Lui per tutta risposta le spostò dolcemente una ciocca bionda dietro l'orecchio «Credimi, lo vorrei anch'io ma …» sospirò «ci sono cose di cui mi vergogno, cose che non vorrei tu scoprissi. Appena ne verrò fuori giuro che ti dirò tutto!» l'espressione seria, lo sguardo dolce e per la seconda volta in poco tempo un Ti amo premette per uscire, e Brie stava per lasciarlo andare, quando un bussare incessante interruppe i pensieri di entrambi.
«Aspettavi qualcuno?» chiese dubbiosa cercando i propri vestiti sparsi nel pavimento. Lui la imitò «No.» disse.
Quando Dan andò ad aprire la porta una pattuglia tutt'altro che amichevole si affacciò «Dan Brady?» chiese il più minaccioso «È in arresto per il tentato omicidio ai danni di Jack Sheridan.» 
Aspetta, che …?!
 
III
 
Brie

Quando Brie aveva saputo che Dan era in ospedale, che era stato pugnalato e aveva rischiato di morire non ci aveva pensato due volte prima di correre in ospedale. Nonostante quell'uomo avesse sparato a Jack, suo fratello. Nonostante avrebbe dovuto essere contenta che qualcuno avesse provato a toglierlo di mezzo. Invece non provava gratitudine, ma preoccupazione. E una parte di sé si odiava per questo.
Quando era arrivata alla stanza di Dan un uomo grande e grosso sostava proprio davanti «Sono qui per vedere Dan Brady.» aveva detto. 
La guardia aveva scosso la testa «Dan Brady non può ricevere visite.» aveva risposto rivolgendole uno sguardo di scuse.
Un'altra persona avrebbe potuto tornarsene a casa, dopotutto ci aveva provato, no? Ma Brie non era quella persona così si ritrovò a dire «Si da il caso che io sia l'avvocato di Dan Brady e quindi ho tutto il diritto di entrare in questa stanza.» aveva infarcito le proteste dell'omone con paroloni che probabilmente neanche capiva, così alla fine semplicemente si spostò facendola passare.
Non appena entrò in stanza si sedette nella sedia accanto al letto e a vederlo il cuore fece un balzo: con i capelli sudati appiccicati alla fronte e il pigiama addosso sembrava così piccolo e indifeso. Sollevò una mano nell'intenzione di spostargli alcune ciocche da davanti gli occhi, poi però la riabbassò bruscamente. Quel movimento però destò Dan dal sonno, nel vederla lì accanto a lui uno sguardo sorpreso gli attraversò il volto. Vedendolo riprendere conoscenza un sorriso sincero e grato si fece strada nel volto di lei. 
E nuovamente quel Ti amo premeva per uscire, ma lei lo ricacciò indietro. Non poteva esternare quei sentimenti, non quando era tutto un casino.
«Scusami. Non volevo svegliarti.» disse infine.
 
Dan

 
Quando il fratello di Vince l'aveva pugnalato e Dan aveva pensato di morire, il suo primo pensiero era andato a Brie, a come non fosse riuscito a dirle quello che provava, al fatto che adesso lei probabilmente lo odiava e a come non potesse fare niente per rimediare.
Quando aveva aperto gli occhi tutto si sarebbe aspettato tranne di trovare accanto al suo letto Brie, e sicuramente non si aspettava il sorriso grato che aveva dipinto in volto «Scusami. Non volevo svegliarti.» disse, lo sguardo di Brie non lasciò il suo nemmeno per un istante.
Lui scosse la testa, per quanto quella posizione gli consentisse «Non mi aspettavo di trovarti qui.» aggiunge poi con voce incerta.
Lei abbassò lo sguardo per un attimo «Neanche io mi aspettavo di venire. Non ti ho ancora perdonato ma … -» lasciò andare un respiro che sembrava avesse trattenuto da troppo tempo, alzò nuovamente lo sguardo «- … quando ho saputo che eri stato ferito proprio non ho potuto evitare di venire. »
Dan prese un enorme respiro «Non sono stato io a sparare a Jack, ti prego credimi!» quasi la implorò, non era da lui ma non poteva farne al meno. Brie aveva cambiato il suo intero mondo.
Lei sospirò «Credimi, sarebbe molto più semplice non crederti, ma inaspettatamente lo faccio.» 
«Se può servire, ti aiuterò volentieri a scoprire il vero colpevole perché … -» fece una lunga pausa, forse cercando le parole adatte «… - sei importante.»
A quella risposta la bocca di Brie si aprì in una O, non aspettandosi un risvolto del genere, poi impulsivamente gli si avvicinò e lo incontrò in un bacio bruciante: le loro lingue si incontrarono immediatamente come se non avessero fatto altro nella loro vita. Quando si separarono avevano entrambi il respiro corto. 
Poi lei disse semplicemente «Grazie, mi piacerebbe molto.»
Da quando Dan era tornato dall'ospedale gli sembrava come se una bolla di felicità si fosse formata attorno a lui: al mattino si svegliava, dava un bacio alla fronte di Brie che mugolava qualcosa d'incoerente senza però svegliarsi, poi andava a preparare i pancake. Nel frattempo l'odore della colazione e del caffè destava Brie dal sonno che lentamente arrivava in cucina, lo abbracciava da dietro, lui si girava giusto il tempo d'incontrarla in un bacio. Dopo aver fatto colazione entrambi si vestivano per andare ai rispettivi lavori.
Era tutto così domestico e bello che per un attimo Dan si era detto di potersi abituare a tutto quello, ma quel pensiero era durato giusto il tempo di un battito di ciglia, sapeva che quella bolla presto sarebbe scoppiata: Brie era un avvocato brillante, aveva bisogno di lavorare in una grande città e Virgin River non era quello che serviva a Brie.
«Qualcosa non va?» Dan sobbalzò a sentire la voce calda di Preacher, di tutte le persone lui era l'ultima che si aspettava di veder correre accanto a lui. Strabuzzò gli occhi confuso «Preacher? Non mi aspettavo di trovarti qui.» 
L'uomo a sua volta fece spallucce «Non credo che sia stato tu a sparare a Jack» disse.
Dan guardò Preacher incuriosito, non era sicuro di come dovesse sentirsi. Gli piaceva lavorare con Preacher al The Watershed Grill e una parte di sé era felice che l'uomo gli avesse rivolto la parola dopo mesi, ma l'altra parte di sé non riusciva a fare a meno di essere sospettosa «E … -» prese fiato «- … non sei arrabbiato per la questione di Calvin?» chiese.
«Beh, credo che tu ti sia pentito di quella decisione, no?» una parte di Dan voleva negare, giusto per non dargli ragione invece si ritrovò ad annuire.
«Allora mi dirai cosa ti turba?» chiese cambiando discorso. E Dan si ritrovò a parlare di Brie, a quanto era felice con lei e della paura che presto tutto questo finisse. E Dio, questo lo fece sentire molto meglio, gli era proprio mancato un volto amico.

E poi … e poi Preacher a brucio pelo chiese «La ami?» e Dan si ritrovò ad annuire nuovamente, ammettendo a sé stesso quanto Brie fosse importante per lui «Allora dovresti dirle cosa ti turba.»
Quando quella sera vide Brie, gli tornarono in mente le parole di Preacher, ma scosse la testa, gliene avrebbe presto parlato ma non era il caso d'intaccare quella precaria felicità.
Ma figuriamoci se Brie non si accorgesse del fatto che stava pensando a qualcosa! «È successo qualcosa oggi? Sei piuttosto distante.» disse dopo aver bevuto un sorso d'acqua, ultimamente cenavano spesso insieme.
E forse fu il suo sguardo sincero, o quel sorriso brillante ma Dan si ritrovò a sbottare un secco «Mi chiedo quando tutto questo finirà.»
Lei strabuzzò gli occhi «Che intendi?» 
Dan sospirò, poi forse per prendere tempo, tagliò minuziosamente un pezzo della bistecca che aveva nel piatto poi semplicemente rispose «Brie, tu sei destinata a una grande città, a clienti ricchi e influenti e non voglio legarti qui, a Virgin River.» sarebbe stato così semplice far scivolare quel Ti amo che continuava a voler uscire ma la paura del possibile rifiuto lo fece desistere nuovamente.
«Dan.» Brie lo guardava teneramente «Non ho nessuna intenzione di tornare a Sacramento né in una qualunque grande città. Mi piace Virgin River, capisco bene il perché Jack abbia voluto mollare tutto per vivere qui, quindi non temere.»
Lui stava per ribattere ma la sicurezza dello sguardo di lei mise a tacere qualunque protesta.
 
IV 
 
Brie 

 
Quando Mike le aveva detto che avevano trovato una pista che scagionasse Dan, Brie per un attimo fu tentata di mettersi a saltare dalla gioia, era proprio quello che cercava! 
«Lascia che me ne occupi io, so che non mi compete ma questa cosa, non posso assolutamente tirarmene fuori proprio ora.» 
Mike per tutta risposta le riservò un occhiata dubbiosa «Brady verrà con te, vero?» lei annuì lievemente «Gli ho promesso di aiutarmi e poi … non posso assolutamente tagliarlo fuori, tutto questo riguarda lui.»  
Mike sembrò sul punto di negarle il permesso, alla fine sospirò «E va bene.» disse «Ma dovrete tenere questi tutto il tempo.» aggiunse lasciandole cadere due coppie di auricolari. 
Lei annuì «Grazie, so quanto permettermi questo ti costa.» 
L'uomo sorrise «Ti auguro buona fortuna!»  
Quando aveva dato la notizia a Dan, lui non aveva avuto un minuto di esitazione «Quando partiamo?» aveva chiesto semplicemente.  
E così adesso erano lì, gli auricolari alle orecchie mentre aggiornavano Mike di ogni minimo cambiamento e il binocolo ben teso per permettere ai due di osservare ogni particolare.  
«Calvin?» disse Dan osservando l’uomo che era appena salito sulla nave «Dovevo immaginarlo.» sbottò.  
Brie non perse tempo, immediatamente tirò fuori il proprio smartphone scattando diverse foto che non perse tempo a mandare a Mike.  
Improvvisamente però, un boato spaventoso li sorprese.  
«Brie!» esclamò prontamente Dan, spostandola di lato e facendole scudo col suo stesso corpo.  
Quel gesto di totale protezione fece sussultare il cuore di Brie e per una volta fu tentata a non ricacciare indietro quel Ti amo che da tempo premeva per uscire «Brie? Dan? Che succede?» fece la voce preoccupata di Mike distogliendola dal proprio obbiettivo.  
 
Dan 


Dan avrebbe dovuto essere arrabbiato, l’unica prova che potesse scagionarlo era andata distrutta. Invece …  invece Dan era sereno, grato quasi. Lui e Brie erano usciti quasi del tutto illesi, poteva finire molto peggio e Dan non se lo sarebbe mai perdonato se fosse successo qualcosa a Brie.  
Non appena l’esplosione si era affievolita erano corsi ad aggiornare per bene Mike. Il poliziotto si era detto dispiaciuto, ma gli aveva detto anche di non preoccuparsi, che avrebbero sicuramente trovato un'altra pista.  
Lo stomaco di Dan si era attorcigliato a vedere gli sguardi che l’ex compagno d’armi riservava a Brie e aveva dovuto far fronte al tutto il suo autocontrollo per non tirargli un pugno. Si era detto che era stupido, che non aveva motivo di essere geloso, che Brie stava con lui e soprattutto che Mike li stava solamente aiutando.  
Quando infine avevano lasciato Mike, Dan aveva lasciato andare un sospiro liberatorio «Non ti piace molto Mike, vero?» aveva commentato Brie, un sopracciglio alzato e un lieve sorriso stampato addosso.  
Dan aveva fatto spallucce «E a lui non piaccio io.» poi aveva trascinato una riluttante Brie in ospedale.  
E nel momento in cui i medici avevano detto che era tutto okay, che stavano entrambi benissimo Dan aveva tratto un respiro di sollievo e aveva trattenuto a stento quel Ti amo che sempre più insistentemente premeva per uscire.  
«Menomale.» aveva detto invece «Non me lo sarei mai perdonato se ti fosse successo qualcosa perché … -» si asciugò le mani umide di sudore nei jeans «-sei importante.» infine aveva pronunciato quelle due parole per la seconda volta in poco tempo.  
  
 
V
Dan
 
Quando Dan era tornato a casa quel giorno tutto si sarebbe aspettato tranne di trovare Brie raggomitolata sul letto con gli occhi lucidi.
«Brie!» esclamò preoccupato, si tolse velocemente il giubbotto lasciandolo in qualche parte lì intorno, poi salì sul letto stringendola in un abbraccio «Cos'è successo? Ti hanno ferita?» chiese.
Lei scosse la testa, ma non disse altro. Allora Dan andò all'attacco con un'altra domanda «Minacciata?»
Lei scosse nuovamente la testa «Solo … resta con me.»
Lui la strinse maggiormente a sé «Non me ne andrò neppure per un secondo.»
Quando si svegliò il mattino dopo era tutto indolenzito, ma non gli importava, l'unica cosa che contava era che Brie stesse bene. E fu proprio con quei pensieri che gli sposto delicatamente una ciocca bionda dietro l'orecchio, quel movimento svegliò la donna che lentamente aprì gli occhi «Come va? Va meglio?» chiese Dan.
Lei annuì «Sì, grazie per essermi stato accanto.»
Lui fece spallucce quasi liquidando la questione «Vuoi dirmi cos'è successo?» chiese incerto.
Brie fece un respiro profondo poi iniziò a parlare, gli raccontò tutto: di aver lasciato Sacramento dopo che il suo allora fidanzato l'aveva violentata, di come questo l'aveva segnata profondamente, di come aveva iniziato a prendere delle pillole per poter dormire serenamente e non sussultare a ogni tocco e di come ogni tanto tutto tornava a galla.
Man mano che Brie parlava Dan sentiva la rabbia montargli dentro. Brie era una donna eccezionale e non meritava quel genere di trattamento. Dan avrebbe solamente voluto stringerla a sé e dirle che probabilmente l'aveva amata dal primo istante. Ma in un momento come quello Brie l'avrebbe accettato?  
 
Brie 
 
Negli ultimi giorni il ricordo di James era tornato violentemente a galla, nonostante Brie avesse fatto di tutto per seppellirlo in un angolo molto remoto della sua mente. E così un giorno Dan l’aveva trovata raggomitolata sul letto. Quando lui le aveva chiesto cosa fosse successo, era stata titubante, aveva avuto paura che Dan non avesse più voluto saperne di lei e sarebbe scappato a gambe elevate, ma Dan non aveva fatto niente di tutto ciò, anzi. Era stato paziente, comprensivo, tenero persino. E nonostante Brie avrebbe dovuto apprezzare tutto questo, una parte di lei lo odiava! Da quando le aveva raccontato tutto lui la guardava quasi con compassione e la trattava come se fosse un oggetto fragile, che col minimo movimento si sarebbe rotto in mille pezzi.  
Persa in quei pensieri non si accorse dell’uomo che la stava aspettando accanto alla macchina, sussultò vedendo James avvicinarsi lentamente «Cosa ci fai qui?» chiese con finta compostezza.  
Lui fece spallucce «Sono qui per chiederti di firmare questo.» disse porgendole una busta.  
Nonostante tutto Brie la prese e l’aprì: ACCORDO DI RISERVATEZZA. Troneggiava al centro, in grassetto.  
Brie sbiancò «Un accordo di riservatezza?» chiese incredula, emise una breve risatina amara «Si è sempre trattato solo di te, vero?»  
Lui fece nuovamente spallucce «Ascolta Brie, so che sei arrabbiata ma … -»  
«Arrabbiata?!» Brie non poteva credere alle sue orecchie «James, tu mi hai violentata!»  
«Senti, tu firmala e non mi vedrai mai più.» aggiunse poi, come se con quelle parole fosse tutto finito.  
«No.» Brie scosse la testa decisa «Ho un dovere con le tue future ragazze.»  
«E questo cosa vorrebbe dire?!» James inarcò le sopracciglia.  
Stavolta fu il turno di Brie di fare spallucce «Vuol dire che farò quello che avrei dovuto fare mesi fa.» fece una pausa sistemandosi meglio la borsa « Andrò a denunciare.»  
Gli occhi di James si spalancarono in modo quasi ridicolo, poi un ghigno malvagio si fece strada nel suo volto «E pensi che ti crederebbero? Credi davvero che lui ti ami? Oh Brie, mi meraviglio di te. Credi davvero che qualcuno ti amerà mai?»  
Brie entrò svelta in macchina sfrecciando velocemente, ma le parole di James le rimbombavano addosso.  
Quando infine arrivò a casa di Dan lui si accorse subito che qualcosa non andava «Tutto bene?» chiese.  
Lei prese un respiro titubante e poi le disse della sua intenzione di denunciare, nonostante davanti a James aveva parlato con voce ferma e sicura, adesso l’incertezza avvolgeva Brie come una coperta.  
«È la scelta giusta.» disse Dan, fece un lieve sorriso prima di aggiungere «Verrò con te. Non lascerò il tuo fianco nemmeno per un minuto.»  
A quelle parole il cuore fu colmo d’amore, e stava quasi per lasciare andare quel Ti amo che rimandava da troppo tempo, ma poi improvvisamente le parole di James le tornarono in mente Credi davvero che qualcuno ti amerà mai?  Così  ricacciò indietro quelle due parole limitandosi ad annuire.  
  
VI 
Dan&Brie 
 
Alla fine Mel aveva dato alla luce una graziosa bambina di nome Katherine. 
Quello era il giorno del battesimo della bambina, quando Brie aveva chiesto a Dan di accompagnarla lui aveva scosso la testa intransigente. Lui e Jack non andavano d’accordo, non sarebbe stato gradito e preferiva non rovinargli la festa.  
Ma Brie gli aveva lanciato un’occhiataccia «Allora non andrò neanche io.» aveva detto lentamente «Sei il mio ragazzo, che Jack se ne faccia una ragione.» e Dan sotto quello sguardo non aveva avuto scampo.  
E così adesso si ritrovava lì col suo abito migliore.  
Jack, inaspettatamente, appena l’aveva visto l’aveva stretto in un breve abbraccio e gli aveva dato una pacca sulle spalle. Dan, impacciato, aveva risposto con un semplice sorriso.  
Brie adesso teneva in braccio la piccola Katherine, e a vedere quella meravigliosa donna mentre coccolava la propria nipote il cuore di Dan si riempì d’amore. E per la prima volta in vita sua pensò che non sarebbe stato così male creare una famiglia.  
 
Convincere Dan a venire a quel battesimo non era stato semplice, per niente. Pensava di poter recare un disturbo a Jack, e onestamente Brie non poteva biasimarlo, lui e Jack non andavano per niente d’accordo. Quindi era stata una gioia per gli occhi vedere suo fratello abbracciare brevemente Dan.  
Adesso Brie era accanto a Mel, teneva in braccio la piccola Katherine, era davvero il frugoletto più tenero di sempre. Alzò gli occhi per vedere Dan accanto a Preacher che la osservava con gli occhi ricolmi d’amore. Consegnò nuovamente Katherine a Mel, prima di dirigersi, quasi correndo verso Dan. Quando si ritrovò davanti a Dan quasi non gli diede il tempo di dire alcun che, lo incontrò in un bacio bruciante.  
Quando si separarono avevano entrambi gli occhi lucidi, poi dopo essersi guardati negli occhi pronunciarono, quasi all’unisono le parole che per troppo tempo avevano rimandato «Ti amo.»

Note: 
Dunque io se non pubblico almeno una volta nella vita in un fandom senza sezione non sono contenta XD in realtà scrivere su Dan e Brie, nonostante li ami da morire, non era prevvisto, ma mentre guardavo l'ultima stagione la voglia di scrivere una 5+1 si è fatto prepotente in me e quindi eccoci qui! 
Questa fanfiction è una what if, quindi mi sono rimanegiata alcune cose per poter centrare meglio il prompt che avevo scelto. Altra cosa: noi non sappiamo il nome dell'ex fidanzato di Brie, ma una cosa importante nella sua vita, quindi l'ho inventato io.
Detto questo spero vi piaccia!
Non so se scriverò altro su questo fandom, nel dubbio, a presto!
Niny 

 
   
 
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