Un pugno allo stomaco.

Talmente forte e doloroso che la prima volta aveva abbassato lo sguardo, convinto che Vestiti lo stesse picchiando realmente, fisicamente.

Ci era voluto ogni suo tentativo di uccidere un nemico inesistente e che si era rivelato in realtà essere tranquillamente accomodato sul divano a guardare un film per capire che non lo stavano colpendo realmente.

C’era voluta la vita in dormitorio per capire che quel dolore sordo era dovuto alla risata del Nerd, al suo sguardo e alle sue attenzioni, che erano ormai rivolti a qualcun altro.

Aveva fatto male, cazzo se aveva fatto male!

Midoriya aveva sempre avuto occhi solo per lui e ora era tutto sole-cuore-amore con il Bastardo a metà.

C’era voluto quel fottutissimo corso di recupero perché capisse una verità ancora più sconcertante: li voleva entrambi.
 

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Uno strappo secco.

Ci aveva messo un po’ a capire di cosa si trattava, dopo un lunghissimo periodo di piccoli strattoni che tornavano indietro come un elastico troppo tirato.

Ci era voluta l’ennesima offesa perché sentisse lo strappo definitivo e capisse di cosa si trattasse: Kacchan che si staccava definitivamente da lui.

C’era voluta la mano tesa di Kirishima per fargli capire che quello strappo non era un addio ai suoi sentimenti.

C’era voluta la vita in dormitorio e il sorriso raro di Shoto per alleviare il dolore.

Aveva fatto male, accidenti se aveva fatto male!

Sin da bambini c’era sempre stato Kacchan prima di tutti, ma finalmente pensava di averlo lasciato andare, fino allo scontro al Ground zero... aveva sentito lo strappo diventare lacerante.

C’era voluto che tutto crollasse, pre rendersi conto di una cosa sconcertante: era diviso tra le due persone a cui teneva di più e a cui non avrebbe mai saputo rinunciare.
 

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Una fiamma viva. Ghiaccio nelle vene.

Ci aveva messo un po’ a capire perché si sentiva come se la sua unicità fosse fuori controllo dentro di lui.

C’era voluto il torneo scolastico perché sentisse il caldo avvolgerlo completamente -e non solo perché finalmente aveva usato il potere di suo padre, il suo potere.

C’era voluta un’azione di ricerca non autorizzata, per capire che il ghiaccio nelle vene non era dato dal quirk, ma dalla vista del suo migliore amico che ancora, inesorabilmente guardava a qualcun altro.

Aveva fatto male, Kami se aveva fatto male!

Da quel primo scontro Midoriya era diventato il suo migliore amico, il suo equilibrio, il suo... beh, comunque aveva occhi solo per una persona e quella persona non era lui.

C’era voluto quel fottutissimo corso di recupero perché capisse una verità ancora più sconcertante: li voleva entrambi.

 

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C’era voluta una vita di rincorse, struggimenti e frecciatine.

C’era voluto di crescere, diventare adulti, diventare eroi.

C’era voluta una missione assegnata per caso per dirsi finalmente quella verità.