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Autore: Diana924    16/12/2022    0 recensioni
Sapeva che prima o poi lo avrebbe rincontrato.
klefan ambientata durante i flashback di Chicago, scritta per il cow-t di landedifandom
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Klaus, Stefan Salvatore
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Diana924
Fandom: The vampire diaries
Titolo: I believed I would find you
Personaggi: Klaus Mikaelson, Stefan Salvatore
Rating: NC15
Note: slash, pre Season01, flashback, Season02
Note2: scritta per il cow-t di landedifandom
Note3: era da tanto che volevo scrivere una klefan e... finally


 

Sapeva che prima o poi lo avrebbe rincontrato.

Klaus Mikaelson poteva anche vantarsi di adorare la solitudine ma in realtà la sua era una scelta quasi obbligata, in quasi mille anni raramente aveva trovato qualcuno che gli fosse pari. I suoi fratelli avevano finito tutti per deluderlo, persino Rebekah ed Elijah alla fine si erano dimostrati due delusioni e proprio per quello teneva Rebekah nella bara e aveva tagliato i contatti con Elijah, sapeva benissimo dove fosse suo fratello… semplicemente non gli interessava incontrarlo, non ancora almeno.

Di coloro che lo circondavano non poteva fidarsi, erano tutti servi o esseri che gli gravitavano intorno perché attratti dalle sue capacità, esseri banali che speravano di poter condividere almeno un briciolo della sua gloria e dei suoi poteri, nessuno di cui gli importasse davvero.

Aveva incontrato diverse personalità interessanti nel corso degli anni, con alcuni aveva persino passato la notte senza preoccuparsi che fossero uomini o donne, in dieci secoli certe categorizzazioni venivano a cadere ed era sempre stato curioso. Tuttavia era sicuro che non avesse mai trovato un’anima affine come Stefan Salvatore.

Incontrarlo a Chicago era stata una fortuna, aveva sentito parlare dei suoi exploit ma niente che davvero gli avesse fatto venire voglia di contattarlo, una brutalità e un’efferatezza che gli piacevano ma niente che indicasse che fossero permanenti, tutti i nuovi trasformati avevano quei momenti in cui si credevano invincibili. Eppure gli era bastato vederlo una volta per capire che l’altro era perfetto per lui, assolutamente perfetto. Tanto per cominciare era stato il primo a non avere paura di lui, una piacevole novità dopo che per secoli bastava pronunciare il suo nome perché vampiri e streghe tremassero.

Era di Mystic Fall e quello era un segno del destino, sapeva esattamente quando era stato creato ed era un peccato che non avesse informazioni su Katerina ma poteva essergli comunque d’aiuto, un modo lo avrebbe pur trovato. Stefan non sapeva niente, non voleva sapere nulla che non fosse una nuova idea per divertirsi e a lui andava bene così, il Proibizionismo aveva dei difetti ma la gente voleva assolutamente divertirsi e lui adorava tutto quello.

Non gli era sfuggito il modo in cui Rebekah e Stefan si guardavano, sua sorella si divertisse pure a giocare alla fidanzatina, al resto avrebbe pensato lui, come ogni volta. Era stato facile, più facile del solito forse perché erano due anime affini, fatte per comprendersi in una situazione di assoluta parità. Stefan gli era pari, era il primo a cui avesse parlato con onestà di quello che provava per la propria famiglia e di come si sentisse ogni volta che aveva a che fare con i suoi fratelli, gli aveva persino parlato di Mikael.

Poi come prevedibile Mikael aveva rovinato tutto ed erano dovuti scappare. Aveva pensato di portare Stefan con loro, fosse solo per mantenersi accanto Rebekah ma non poteva, per quanto lo amasse Stefan sarebbe stato un peso morto e loro due avevano bisogno di viaggiare leggeri. Sua sorella ci aveva provato ma era già stata dura separarsi da Stefan e non avrebbe tollerato di perdere anche lei, a mali estremi estremi rimedi.

Non si era mai pentito di aver soggiogato Stefan, era opportuno che non si ricordasse di lui e del tempo che avevano trascorso insieme, dei progetti a cui avevano lavorato e delle notti che avevano trascorsi preda della vertigine di una caccia o di quella carnale, o in alcuni casi di entrambe. C’erano stati momenti in cui si erano baciati assaporando il sangue delle loro vittime di turno sulle labbra dell’altro, in cui si erano divertivi a leccare il sangue dalla pelle dell’altro tra un bacio e una risata, che spirito libero era stato Stefan in quelle notti degli anni venti.

Non aveva perso la speranza di rincontrarlo prima o poi, la sua era una certezza, anche se era perfettamente consapevole che ci sarebbe stato almeno un ostacolo da abbattere, meglio così perché le cose noiose finivano per disgustarlo. Non aveva detto nulla ad Elijah il quale aveva creduto alle lettere che aveva scritto, era diventato davvero un ottimo falsario si era detto se nemmeno suo fratello aveva sospettato di nulla.

Aveva finito con l’isolarsi lasciando che il suo nome diventasse un bisbiglio, simile ad una fiaba per spaventare i bambini e aveva funzionato, i pochi che sapevano della sua esistenza tremavano al solo pensiero di trovarsi al suo cospetto e gli altri avevano così paura di lui da essersi convinti che fosse solo una leggenda, la mente era qualcosa di eccezionale. Avrebbe potuto tenere d’occhio Stefan, sarebbe stato facilissimo, ma non se l’era sentita, meglio farlo diventare l’ennesimo rimpianto che vigilare sulla sua vita da lontano col timore che prima o poi avrebbe cercato di rivederlo. Era comunque abbastanza facile da seguire, ogni tanto gli giungevano dei brandelli ma cose di poca importanza, almeno finché la situazione non era drasticamente cambiata.

La notizia di una nuova doppelganger Petrova lo aveva sconvolto non poco, questo voleva significare che Katerina, sempre lei, gli aveva mentito e ora si che si spiegava il suo viaggio in Inghilterra: doveva far nascere un bambino in segreto, o allontanarsi da casa a causa della nascita di un bambino, piccola spudorata che aveva creduto di ingannarlo. Finalmente poteva attuare il suo piano ma era stato indagando meglio che era rimasto realmente sorpreso. Di nuovo Mystic Fall e Stefan Salvatore, a quanto sembrava era destino che si rivedessero, e chi era lui per andare contro il destino?

A quanto sembrava Stefan aveva un rapporto con la piccola doppelganger, certe cose non cambiavano mai, e tutto stava nei tempi, saper approfittare del momento opportuno e fare la propria mossa, aveva aspettato così a lungo. Quando aveva perso contatto con Elijah aveva deciso che era il momento di intervenire, che suo fratello lo avesse tradito nuovamente o che i Salvatore stessero architettando qualcosa era il suo momento.

Avrebbe potuto optare per qualcosa di più tradizionale, classico ma le entrate ad effetto gli erano sempre piaciute, inoltre quando gli sarebbe ricapitato di poter dire di essere uscito dall’armadio?


 
   
 
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