“E se vola troppo in alto?”
“Non lo farà.”
“Sì, ma se lo facesse?”
“Fidati andrà tutto bene.”
“Mh.”
“Ti vedo poco convinto.”
“Ovvio che sia poco convinto, saremo su una palla di plastica che vola, Lan SiZhui! E se iniziassimo a volare verso il cielo e non riuscissero più a tirarci giù?!”
 
Sotto di loro, un fiume di persone. Luci, flash, cellulari, gadget luminosi che creavano una costellazione di lumini. Sembravano così vicini da poterli toccare.
Alla fine non erano così in alto, ed era comunque tutto ben controllato.
Mentre gli altri due ragazzi cantavano sul palco il singolo che avevano scritto insieme, i loro microfoni erano stati staccati.
Sembrava di essere su una barchetta che navigava nell’aria, sopra l’entusiasmo della gente.
Un paio di occhi cenere e due lunette allegre ambrate si studiavano, a metà fra il divertito e il perplesso.
“Jin Ling. Jin Ling. Smetti.”
“Mh? Cosa?” Un sorrisetto incrinò le labbra tese del minore. “Hai detto che sarebbe andato tutto bene, no?”
Un’altra, piccola, scossetta al cestello che li teneva. Un piccolo dispetto del minore che, nonostante la sua paura delle altezze, si era trovato molto più a suo agio di quanto pensasse a bordo di quell’affare. E si era anche scoperto estremamente divertito dal malessere del leader del loro gruppo.
Lan SiZhui, infatti, appena messo piede nell’abitacolo (molto stretto) della “mongolfiera” che li avrebbe spostati sopra il pubblico al concerto, si era agganciato immediatamente ai bordi e non li aveva ancora mollati, neppure in quel momento mentre erano in volo.
Jin Ling aveva capito in fretta che ogni loro minimo movimento avrebbe fatto traballare la cesta, e dopo i primi due aveva notato, altrettanto velocemente, quanto quel vago oscillare mettesse ansia al maggiore.
“Sono serio. Sai che soffro il mal di mare!”
“Va bene, va bene, la smetto.”
Per quanto spavaldo, alla fin fine, anche Jin Ling non era davvero del tutto tranquillo lassù.
E, mentre l’arena cantava, facendo da coro alla coppia sul palco, il moro serrò le labbra, sbarrando gli occhi a un’oscillazione improvvisa e più violenta, che sorprese entrambi i ragazzi sospesi.
Lan SiZhui, d’istinto, afferrò Jin Ling per una spalla, mentre quello si aggrappò di riflesso al suo avambraccio.
Si guardarono per un secondo, poi il castano scoppiò a ridere. Stavano entrambi trattenendo il fiato da quanto erano agitati.
“Cosa ridi?!” Anche la voce di Lan SiZhui era spezzata da una mezza risata.
Il minore si piegò un po’ in avanti, verso di lui, mentre singhiozzava dalle risate. “Sei così teso! Ahahahah!”
“Tu no?!”
Le spalle di Jin Ling tremavano per le risate sommesse. “Sì, ma è troppo divertente!”
Lan SiZhui gli diede un paio di pacche su una spalla, mentre si guardava intorno con un sorriso tirato. “Ti ricordo chi soffre il mal di mare fra noi due..”
Inaspettatamente, Jin Ling rise di più. Sicuramente era molto divertito da quella situazione, ma altrettanto sicuramente parte di quei risolini erano di tensione.
Lan SiZhui si perse a guardare il modo in cui l’altro tremava, fra il riso e l’ovvia preoccupazione. Però, il sorriso che il minore cercava di coprire con una mano era davvero luminoso, caldo e gli faceva sfrigolare qualcosa all’altezza dello stomaco. Con tutti quei tremolii, ondeggiamenti e scossoni, lo stomaco del moro era decisamente sottosopra, i suoi tendini più irrigiditi di una lastra di metallo, ed era più che sicuro che, una volta sceso da lì, le sue mani avrebbero avuto una forma ‘rattrappita’ per diversi minuti prima di riprendersi.
Eppure, vedere il castano ridere, divertirsi del loro essere così nervosi, e spaventati dal minimo movimento, lo stava per assurdo sciogliendo un po’. Forse anche per quello si era ritrovato a ridacchiare insieme a lui, pur mantenendo un’espressione nevrotica.
“Che dici, riusciremo a riatterrare interi?” Chiese, contagiato dalle risate, mentre si riaggrappava con entrambe le mani al bordo dell’abitacolo.
L’altro prese un respiro profondo, per calmare la ridarella, asciugandosi una lacrima dall’occhio sinistro. “Spero di sì, intanto saluta, che ci stanno riprendendo..”
Entrambi sollevarono una mano sghignazzando, tesi come corde di violino, per salutare il pubblico che li osservava, continuando a ridere fra loro come due bambini che hanno appena combinato una marachella, sorridendosi e infondendosi coraggio come potevano.
“Jin Ling?”
“Mh?”
“Non diciamolo che avevamo così paura.”
Il minore scoppiò a ridere ancora più forte, appoggiandosi al suo petto mentre si piegava su se stesso, annuendo.
“Tanto dai filmati non si noterà, no?”









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Note dell’Autrice
Macciao! :D
E niente, una cosina così, a random. E', chiaramente, un'AU, cheee vi posso spoilerare fa parte di una cosuccia più ampia, ma che vedrete sicuramente fra molto tempo, ahahah!
Btw! Background di questa breve OS: i discepolini sono cantianti/idol, e si stanno esibendo ad un concerto. Ho visto un minivideo di una ship che ho, e niente, è una sorta di episodio che, come ho detto prima, riporterò su questi schermi! *occhietti di Whatsapp*
Non mi dilungo oltre.

Ringrazio chi c'è ancora, chi mi legge, chi vorrà commentarmi (siete SEMPRE ben voluti qui sotto e per MP! Io amo fare amicizia :3), e chi invece mi aggiungerà alle raccolte in silenzio. Grazie, obv, anche alla mia beta che mi sopporta.
Ringrazio Val, che domani si laurea (QUINDI QUI CI VUOLE UN GRAN CORO PER LEI, EH!), e le mie DiscepolinE. Grazie di tutto l'affetto <3
Ci si legge presto, spero.
 
Kisses, fate a modino intanto!


Athelyè ~ ❤