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Autore: Anonimadelirante    24/12/2022    0 recensioni
Nei libri della biblioteca di Leadworth, l’amore è nugoli di insetti nello stomaco, gote che rosolano come mele nelle bocche delle porchette alle fiere, polsi che tremano, cuori che fremono.
Mel non è del tutto sicura: avere roba che si muove nella pancia non è una gran bella sensazione, ad occhio e croce.

[...] Sul retro del suo cuore asimmetrico, Melody ha scritto: “Al Dottore Stropicciato dei sogni di Amy. Vieni a prendermi”.
(Secret Santa Challenge II @BellaLuna, Ferisce più la penna | Buon Natale, Duchessa712!)
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Pond, Doctor - Altro, Mels Zucker, River Song, Rory Williams
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Come si amano i tramonti

 

 

When you love the Doctor, it's like loving the stars themselves.
You don't expect a sunset to admire you back.
And if I happen to find myself in danger, let me tell you, the Doctor is not stupid enough, or sentimental enough, and he is certainly not in love enough to find himself standing in it with me!
(Christmas Special 2015: The Husbands of River Song, Steven Moffat)

 

 

 

 

 

 

Farfalle
(parte terza)

 

 

 

Una parte di lei ci crede davvero: che è scappata e non tornerà, che non ucciderà il Dottore. Sarà Melody per sempre, Mel senza madre né padre, la migliore amica di Amelia Pond e Rory Williams, senza destino, ma con un futuro tutto da costruire.
Sul pavimento di casa Pond, stretta fra Amy e Rory su un materasso senza rete, Mel strizza gli occhi finche le stelle sul soffitto che hanno disegnato coi pennarelli fluorescenti sembrano vere: puntini lontani e indefiniti e pulsanti, nell’oscurità della notte. Pensa: Vieni a prendermi. Pensa: Non ti aspetterò.
Pensa: Fai in fretta.


La parte di lei che parla più piano, ma non tace mai, però, non sa mentire a sé stessa. Un giorno Amy e Rory saranno solo un ricordo: un giorno Amy e Rory saranno madre e padre d’una figlia rapita. Un giorno, Amy le sparerà. Un giorno, lei cercherà di uccidere il Dottore Stropicciato della sua migliore amica. Forse, persino, un giorno tornerà da Madame Kovarian.


(Non sei mai scappata davvero, le sussurra una voce – ma è solo un incubo, è solo un incubo. Lasciamo che gli uccellini si lancino giù dal nido, se sono inclini a farlo: qualcuno impara a volare, ed allora torna sempre.
Gli uccellini smarriti tornano sempre, bambina. È per questo che non serve cercarli. Se non muoiono nel tentativo, sono più forti di prima. E se muoiono… se muoiono erano deboli già in partenza e non ci serve la debolezza, nel Silenzio. Non è così, Figlia del Vortice?)

 


Pensa: Prima che sia troppo tardi.
Oh, per favore. Prima che sia troppo tardi.

 


°

 


Un po’ ironico come troppo tardi e troppo presto siano concetti così simili, quando si è nati respirando a pieni polmoni nel cuore di una TARDIS.

 


°

 


Finisce per conoscerlo in un campo di grano, e non è come se lo è immaginato ed allo stesso tempo è precisamente come Amy glielo ha raccontato.
Solo, ridicolmente meglio.


E tragicamente innamorato di un’altra.

 

°



Madame le ha insegnato (a sparare, a mentire, ad essere sempre un passo avanti rispetto a tutto il resto della stanza) moltissime di cose utili, nella vita, suppone. Sopra ogni altra cosa, però, le ha insegnato l’odio.
Il modo in cui il Dottore supplica River Song nel delirio febbricitante della febbre indotta dal veleno è-- Mel detesta questa River, chiunque lei sia. La detesta come Rory ha detestato Jeff Angelo, alle superiori. La detesta come Amy non ha mai avuto motivo di preoccuparsi di nessuno, in realtà. Tranne che. Mel è più intelligente di così. Non è un’ingenua. Sua madre – sua madre, Amelia Pond, le ha sparato quand’era solo una bambina, nient’altro che una bambina che si divincolava singhiozzando in una tuta spaziale. E lei... lei l’ha aggiustato. Si è strappata dai sorrisi color sangue di Madame Kovarian e si è guarita da un foro di proiettile e ha fatto in modo che i suoi genitori la crescessero, nonostante tutto. Nonostante il Dottore stesso (che non era venuto a prenderla nessuna delle notti in cui, rintana in una camera zeppa di stelle sbilenche, aveva strizzato forte le palpebre ed aveva sperato). Quindi, sì: è più intelligente di così e sa che Amy non è mai stata in competizione con nessuno, non per le attenzioni di Rory e forse neanche per quelle del suo Dottore Stropicciato – non esattamente, perché lui è sempre tornato a prenderla, in fondo, anche se a volte si è un po’ distratto lungo la strada – ma non è comunque da Madame che Melody Pond che ha imparato l’odio. È da sua madre.
Glielo ha visto brillare negli occhi, feroce ed assoluto, un attimo prima che le sparasse.


No, Madame non le ha insegnato l’odio. Le ha insegnato la paura.
La paura, la bambina senza nome, né padre, né madre, a cui Madame racontava storie dell’orrore lo sa: la paura ti fa fare cose assurde e terribili ed incredibilmente sciocche. Cose come scalare i vertici di potere di una setta, allearsi con dei mostri. Diventarlo tu stessa.

 

 


La cosa più dolosamente ridicola dell’intera questione, però, pensa Melody accarezzando la fronte sudata del Dottore di sua madre, mentre lui lentamente respira attraverso gli ultimi istanti della sua lunghissima vita, è che non sa perché l’ha fatto. Non sa perché.


(Non è stato per paura – è passato del tempo, dall’ultima volta che pensare al Silenzio le ha colmato il petto di terrore: ora, ogni volta che chiude gli occhi e pensa ad Amy Pond che la odia e le spara e a Madame che la veste di una tuta troppo grande, tutto ciò che riesce a mettere a fuoco è una rabbia senza scampo. Allora, respira molto lentamente, come le ha insegnato il suo migliore amico quando ancora faceva il volontario per il piccolo ospedale di Leadworth.)

 


Non è stato per paura e non è stato per odio.
Non odia il Dottore. Non potrebbe mai.
Non dopo essersi addormentata per gran parte della vita con la voce di sua madre nelle orecchie ed in testa mirabolanti avventure fra le stelle.


(Ma forse – solo forse. Odia il Dottore. Lo odia davvero. È colpa sua, in fondo. Madame ed Amy con in mano una pistola e Rory così... giovane e spaventato dall’idea di perdere il suo migliore amico per mano di una minaccia senza volto. Davvero.
Tutta colpa del Dottore.
Che non è venuto a prenderla neanche una sola di tutte quelle notti in cui lei ha supplicato l’eroe dei sogni di sua madre di--)

 


°

 


Qualunque sia la reale motivazione, scopre che tutto assomiglia all’amore dei libri della biblioteca di Leadworth: che baciarlo e avvelenarlo e poi salvarlo e derubare dei ricchi nazisti e volare sulla meravigliosa cabina blu della favole di sua mamma le fa formicolare la punta delle dita e bruciare la gola e strizzare lo stomaco come se uno stormo di tarme ci stesse banchettando.


È un po’ assurdo quanto è meraviglioso e divertente, nell’insieme, visto quanto in effetti spaventoso sia in realtà.

 


°

 


Dirà, più avanti – molto più avanti o molto più indietro a seconda di come la si guardi, ma insomma: da qualche parte lungo il volteggiare frenetico del tempo, così ironicamente simile all’ondeggiare delle eliche del DNA – che è stato per dispetto. Sarà una bugia, ovviamente, o comunque una mezza verità, ma se è vero che il Dottore mente, e lo è, ovviamente lo è, perché non dovrebbe farlo anche lei?
Dirà che voleva davvero baciarlo e che lui continuava a farneticare di un’altra e lei era solo... solo così giovane e così spaventata e così arrabbiata per tutte quelle cose in cui il Dottore c’entrava senza c’entraci affatto – il Silenzio e Madame e sua madre e suo padre, ed Amy e Rory e i suoi migliori amici (tutti le stesse persone senza esserlo per niente) – che aveva solo agito d’impulso. Un capriccio, nulla più.
Lui sospirerà esasperato, come se quasi uccidere una persona ripicca non fosse altro che un buffo aspetto del carattere di sua moglie con cui deve fare i conti ogni giorno. È così, per lo più. (Solo che si tratta di una lunga notte e non esattamente di giornate.)


Sulla sua faccia, su questa sua faccia, l’esasperazione affettuosa ha un aspetto del tutto diverso, rispetto a quello che aveva sulla faccia del Dottore Stropicciato di sua madre quando sbuffava: «Amy» con quel tono lamentoso ed un po’ bambinesco che aveva sempre, un attimo prima di voltarsi verso suo padre – «Rory, dì qualcosa a tua moglie.»
Sulla faccia di questo Dottore, del suo Dottore, del Dottore che ridicolmente, del tutto inaspettatamente, la ricambia, l’affetto e l’esasperazione si mescolano in qualcosa che ha i tratti dell’adorazione.
Dirà: «Ovviamente eri gelosa di te stessa, River Song. È così da te» tirandole piano una cioccia di capelli  arricciati. «Di chi, altrimenti?»

 

 


Più avanti, più indietro, a metà – ad un certo punto, anche Amy e Rory le chiederanno perché («Oh, Mel, perché?» come se fosse semplicemente seduta a fare il broncio in presidenza e non avesse invece attentato alla vita del loro più caro amico), ed anche a loro risponderà con qualcosa che non assomiglia del tutto alla realtà, ma che forse non è neanche esattamente una menzogna. Dirà: «Per gelosia, ovviamente. Non si parla di un’altra in presenza di una donna. Papà, per il bene di tutti noi, ricordatelo, per favore.»
Al che Rory risponderà un po’ bruscamente: «Eri tu, Mel. Non stava parlando di un’altra. Eri gelosa di te stessa.»
Lei si stringerà nelle spalle, farà roteare lo champagne nel bicchiere, lancerà un’occhiata di sguincio a sua madre: «Sì, be’. Alla fine non l’ho ucciso no?» Bofonchierà, un po’ soffocata.
Ed Amy Pond – dalla quale forse più che l’odio ha imparato la rabbia (travolgente ed impotente, che ti fa fare cose stupide quanto la paura, cose come sparare ad una bambina. Cose come avvelenare l’uomo per cui forse potresti avere una cotta) – respirerà forte, dal naso, un’esalazione di puro sollievo, di pura comprensione e: «No, tesoro» ammetterà, con quel tono dolce ed assertivo che aveva anche a sedici anni con la sua migliore amica – una rassicurazione. «Non l’hai fatto.»


(In un’altra vita, che in questa linea temporale hanno sfiorato appena, ma che in un’altra li ha travolti come un camion dai freni tagliati, Amelia Pond ha schiacciato una benda elettrificata contro l’occhio della donna che ha rapito sua figlia e l’ha guardata morire.
Ma ora – in questo giardino curato in cui Amy non è un’assassina, Mel non è più Mel da molto tempo e Rory è sempre sé stesso – brindano alle bugie di un uomo con due grandi cuori e molto fiato per scappare da ogni ridicola situazione mortale verso la quale è in precedenza corso senza alcun pensiero in testa.
Oh, pensa River. Oh, sì che ha imparato l’odio da sua madre. L’odio e l’amore – feroce e senza scampo, senza alcuna domanda.)

  
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