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Autore: LorasWeasley    28/12/2022    3 recensioni
AU|Cantanti
Due capitoli Extra di Our Song che riprendono vicende divertenti del gruppo che Kenma, Oikawa, Atsumu, Akaashi e Suga hanno ormai formato da diversi anni.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Atsumu Miya, Keiji Akaashi, Koushi Sugawara, Kozune Kenma, Tooru Oikawa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciao!
Alla fine dello scorso anno ho pubblicato una long "Our Song" dove i protagonisti erano Kenma, Akaashi, Suga, Oikawa e Atsumu (ognuno con le rispettive coppie) che creavano una band insieme e tutto quello che ne consegue. Quest'anno tra video su tiktok, Sanremo, Eurovision e X-Factor ci sono state fin troppe cose che mi hanno fatto pensare "questo lo farebbe Suga" o "lui si comporta come Oikawa", quindi ho deciso di scrivere gli ultimi due extra di questa saga che sono diciamo una serie di vicende divertenti senza una vera trama nello specifico.
Gli avvenimenti del primo extra si possono collocare cronologicamente ovunque nella serie già pubblicata, quelli del secondo (che pubblicherò venerdì) si ispirano del tutto a X-Factor di quest'anno e sono ambientati dopo l'epilogo di Our Song, quindi sarà un nuovo finale a tutti gli effetti. Ambientato nel 2022 sarà inoltre un modo per salutare quest'anno.
In questo capitolo ho anche deciso di dare anche una canzone alla Kagehina che era stata l'unica coppia citata che non aveva avuto una propria canzone, la trovate alla fine del testo.
Buona lettura e buone vacanze!
Deh <3

Qui la storia per chi non la conoscesse: Our Song

 
Our Song - Extra

 
Kuro e Iwaizumi avevano appurato che la cosa che li spaventava di più al punto da non farli dormire la notte erano le interviste.
E non le interviste programmate nelle quali potevano preparare i Setters in anticipo, ma le interviste spontanee che gli facevano dopo aver cantato su un palco di paese o essere stati ospitati a qualche evento musicale.
Quel tipo di interviste erano il loro peggiore incubo, perché dopo anni tutti e cinque non avevano ancora imparato il modo giusto di comportarsi.
C’era Kenma, infatti, che sembrava sempre essere preso alla sprovvista. Guardava chiunque gli avesse fatto la domanda con i suoi occhi dorati spalancati e non diceva nulla, mettendo a disagio chiunque.
Poi c’era Akaashi, il quale, al contrario, faceva fin troppi discorsi pragmatici e seri che metteva la gente a disagio per un altro motivo.
Suga, il leader, doveva essere abituato a questi momenti. Tuttavia anche lui molto spesso riusciva a rispondere nel modo più sbagliato possibile, come quando a un concerto di beneficenza, dove si stavano esibendo diversi cantanti, l’intervistatrice gli aveva detto “Che bello, questo ragazzo è sempre preso bene!” e lui aveva risposto per nulla ironico “No no, è solo oggi che va così.”
Oikawa era anche peggio poiché spesso si dimenticava di ascoltare le domande che gli venivano poste e non se ne preoccupava, rispondendo “No scusa non ti stavo ascoltando, stavo mandando un bacio a quella ragazza nel pubblico.”
Per concludere con Atsumu che, in diretta nazionale, faceva le smorfie di dolore e alla domanda “Perché quella faccia strana?” rispondeva “Salendo sulla schiena di Oikawa mi sono frantumato la palla sinistra.”
Senza contare di quando tutti loro fingevano di aver capito l’inglese e rispondevano a domande totalmente a caso sperando che fosse la risposta giusta.
Quindi sì, quelle interviste erano il peggiore incubo di Kuro e Iwaizumi.
 
-
 
Erano in aeroporto ad aspettare l’aereo che li avrebbe portati al successivo paese del tour. Daichi si era finalmente seduto per riposarsi due minuti e rilasciò un sospiro.
Suga lo raggiunse per sedersi sulle sue gambe e cingergli il collo con le braccia. Il musicista indossava un berretto di lana che nascondeva i suoi capelli argentati e una mascherina nera, che però abbassò per lasciare un veloce bacio sulla guancia del suo ragazzo.
-Sei stanco?- sussurrò poi.
-Sì, mi sento come quelle mamme al parco che non possono staccare gli occhi dal figlio per paura di perderlo per sempre.
Suga rise, Daichi continuò -peccato che voi siete più di uno.
-Guarda che siamo adulti, tu sottovaluti la nostra maturità.
Daichi non provò neanche a scusarsi -Sento uno strano formicolio addosso, qualcuno di voi sta per fare una cazzata, me lo sento.
Suga non ebbe modo di rispondere che la cazzata arrivò: Atsumu e Tooru si sedettero al pianoforte in mezzo alla sala d’attesa e iniziarono a suonare e cantare, distruggendo tutto quello che la squadra di Sawamura aveva fatto per nasconderli e farli passare inosservati.
Daichi imprecò così come Suga, ma se il primo l’aveva fatto perché lo stavano portando a lavorare nuovamente, Suga lo fece perché “stanno distruggendo quel pianoforte!” e si unì a loro perché il mondo meritava di ascoltare buona musica. Daichi non lo uccise solo perché lo amava davvero tanto.
 
-
 
Erano ormai diverse ore che i ragazzi erano chiusi nella stanza che di solito usavano per scrivere le loro canzoni. Se nessuno se n’era ancora andato, lamentandosi che non avevano ispirazione, Kuro immaginò che avrebbe avuto una nuova canzone entro notte.
Abbastanza soddisfatto di quel risultato, visto che per una volta sembrava che potessero essere in pari con i tempi, Kuro si stava avviando lungo il corridoio per ricordare loro di fare una pausa e cenare come si deve.
Tuttavia, quando aprì la porta, quello che si trovò davanti non era proprio quello che si era immaginato. Poiché i ragazzi stavano facendo tutto meno che scrivere canzoni.
Sopra il tavolo c’erano talmente tante cose che a primo impatto il manager non ne riconobbe neanche uno, ma non era quella la cosa importante.
Ciò che occupò tutta la sua attenzione fu il suo ragazzo: Kenma era seduto su una sedia, le mani strette a pugno poggiate sulle ginocchia e lo sguardo di un cervo catturato dai fari che lo fissava. Metà dei suoi capelli erano rosa confetto e intorno a lui c’erano Tooru, Atsumu e Suga con dei guanti che gli stavano facendo la tinta.
Anche i capelli di Atsumu erano rosa e, dall’impasto strano che Oikawa aveva in testa, sembrava che avessero provato anche sul cantante, dove evidentemente il colore non aveva preso per il tono troppo scuro dei suoi capelli naturali.
-Ti piace?- chiese Suga con un sorrisetto che non prometteva nulla di buono quando si accorse dell’entrata in scena di Tetsuro.
Il manager non rispose, si limitò solo a ingoiare a vuoto dopo aver sentito la sua gola troppo secca.
Akaashi, che era un po’ più in disparte, si affrettò a dire -Mi dispiace, sono sempre in minoranza quando vogliono fare queste cose stupide.
Oikawa rise -Non penso che al nostro manager-san dispiaccia tanto, vero?
Atsumu aggiunse -Hai qualcosa nei pantaloni o sei solo eccit…
Kuro non riuscì a sentire il resto della frase mentre si chiudeva la porta alle spalle con forza e si appoggiava su di essa.
Si sentiva le gambe di gelatina, il respiro era corto e il volto in fiamme. Aveva un unico pensiero in testa: cazzo.
 
-
 
Atsumu si era solo slogato il polso dopo quello che era successo la sera prima, nulla di cui preoccuparsi ma aveva deciso comunque di fare la diva isterica chiedendo di essere portato in ospedale perché “e se muoio?”. Ed era per questo che Sakusa si trovava su una di quelle sedie scomode, nella sala d’attesa dopo essere scappato dai lamenti del suo ragazzo che andavano avanti da ore.
Stava vedendo sul cellulare un video in loop di quello che era successo al concerto della sera prima, nascondendo un sorriso dietro la mascherina.
Il titolo del video era: “Atsumu e Tooru dei Setters si lanciano sul pubblico ma nessuno li prende!”
Una voce al suo fianco lo fece sussultare -Io l’ho già visto sedici volte.
Si rilassò quando si rese conto che era solo Iwaizumi, lì anche lui perché Oikawa non era mai stato troppo diverso da Atsumu.
-Sono due deficenti- borbottò in risposta il corvino.
-Lo so. Purtroppo lo so bene.
 
-
 
Realizzare un video musicale era sempre il momento peggiore dell’uscita di un nuovo singolo e, con il passare del tempo, avevano capito di doverlo programmare settimane prima, altrimenti non sarebbero mai riusciti a consegnarlo in tempo.
Questo perché ognuno di loro cinque, messi davanti una telecamera, si trasformava in un mostro.
C’era Kenma che spariva: telefono irraggiungibile, nessuno che lo vedeva da ore, sembrava come se non fosse mai esistito. Poi c’era Akaashi che non sapeva recitare, non che avesse bisogno di tutte queste doti ma nel momento in cui gli veniva puntata una telecamera in faccia si scordava persino come camminare normalmente! Suga poi non faceva altro che proporre di mettere, in un modo o nell’altro, Daichi nudo all’interno del video, arrivando ad esasperare tutti quelli che dovevano lavorare insieme a loro. E ultimi ma non per stress che causavano, c’erano Atsumu e Tooru che non facevano altro che litigare tra di loro per chi doveva essere il protagonista della scena, facendo poi scappare le attrici che avevano dato il loro consenso. Nessuno le biasimava.
Di conseguenza, tutto lo staff poteva solo iniziare a tremare quando sentiva che dovevano progettare un nuovo video musicale.
 
-
 
Era una challenge stupida, ma da quando Atsumu e Oikawa si erano fissati con tiktok ne avevano fatte anche di peggiori.
Quella consisteva nel sedersi tutti di fronte una telecamera e iniziare a fare battute a vicenda. L’ultimo che restava senza ridere vinceva.
Dovevano aspettarselo che Atsumu e Oikawa avrebbero iniziato con le barzellette sporche che non facevano ridere nessuno tranne loro. Le più brutte erano state “Perché le donazioni del seme costano di più di quelle del sangue? Perché sono fatte a mano” e “Due vampire lesbiche si salutano: allora ciao, ci vediamo il mese prossimo!”
La cosa peggiore non fu che ebbero davvero il coraggio di dirle, ma che risero da soli perdendo dopo neanche cinque minuti, iniziando poi a litigare sui chi era stato eliminato per prima.
-Sapete che se continuate non possiamo pubblicare questo video, vero?- fece presente Suga quando questi continuarono con le loro barzellette di merda per far perdere gli altri.
-Ne dico una io- intervenne Kenma e, serissimo, disse la sua: "Un daino dice a un altro daino, giochiamo a nascondaino?"
Atsumu lo guardò con un sopracciglio alzato -Dio Kenma è terribile, le hai sentite all’asil…
Non ebbe il tempo di finire la frase che Akaashi scoppiò a ridere come poche nella vita l’avevano visto fare, piegandosi su se stesso e asciugandosi le lacrime -è geniale!- biascicò tra le risate.
Kenma fece un’espressione soddisfatta affermando -Sapevo che questa l’avrebbe fatto ridere.
Kuro li raggiunse, li guardò sospettoso e chiese -State facendo qualcosa di cui dovrei preoccuparmi, vero?
Poi entrò ancora di più in stanza, inciampò sul filo di un microfono che Oikawa aveva lasciato in giro e cadde a terra di faccia.
Kenma scoppiò a ridere come se non fosse il suo ragazzo quello che si era appena spaccato la faccia sul pavimento e adesso stava solo lanciando bestemmie contro tutti loro.
In tutto quel casino, Suga volle accertarsi -Ehm… quindi ho vinto?
 
-
 
Kenma raggiunse gli altri nella sala prove e li informò -Hinata mi ha invitato al primo concerto del tour che stanno facendo lui e Kageyama quest’anno, volete venire?
-Perché no?- rispose subito Suga.
Akaashi annuì -Ringrazialo.
-Vengo solo per Hinata, non mi piace il suo partner- rispose concorde Atsumu e Oikawa gli diede man forte.
Kenma digitò la risposta positiva sul cellulare e aggiunse -Mi ha detto che stanno facendo uscire una nuova canzone, la canteranno per la prima volta a quel concerto, ancora prima di metterla online!
-Spero che sia qualcosa di carino…
 
Nessuno di loro si era immaginato nulla sulla nuova canzone che il duo più amato del Giappone avrebbe cantato, ma di sicuro non si aspettavano… quello.
La canzone si intitolava “True Love” e la iniziò a cantare Kageyama.
 
A volte odio ogni singola stupida parola che dici
A volte voglio prenderti a schiaffi in faccia
Non c’è proprio nessuno come te
Tu premi tutti i miei bottoni
So che la vita farebbe schifo senza di te
 
Fu il turno di Hinata con la seconda strofa.
 
Allo stesso tempo ti voglio abbracciare e ti voglio avvolgere le mani attorno al collo
Sei uno stronzo ma ti amo
E mi rendi così pazzo da chiedermi: perché sono ancora qui? O dove potrei andare?
Sei l’unico amore che io abbia mai conosciuto
Ma ti odio, ti odio veramente così tanto che penso debba essere… vero amore
 
A quel punto partì il ritorello che era un susseguirsi di “vero amore” e “nient’altro può spezzarmi il cuore come te” e che cantarono insieme. Dopodichè riprese Hinata con una nuova strofa.
 
Solo una volta prova ad avvolgere il tuo piccolo cervello attorno ai miei sentimenti
Solo una volta, per favore, tenta di non essere così meschino
Adesso ripeti dopo di me: R O M A N C E
Forza, lo dirò lentamente… puoi farcela tesoro
 
Per finire ci fu nuovamente la seconda strofa che però cantò Kageyama e poi ripresero con il ritornello insieme.
Il problema non fu solo la canzone in sé, ma come i due si guardavano e litigavano durante la performance.
Una volta finita c’era il pubblico che urlava come non aveva mai fatto, mentre loro cinque erano rimasti in silenzio a guardarli con occhi spalancati.
Akaashi fece un colpo di tosse -Era… se la stavano dedicando, vero?
Suga commentò -Non sapevo che stessero insieme.
Kenma corrugò la fronte -In realtà neanche io… e Shoyo è il mio migliore amico.
Atsumu rise -Guarda, secondo me non l’hanno capito neanche loro.
Oikawa si voltò a guardarli con uno sguardo luminoso -Vi prego, andiamo a dirglielo?
Non ci furono obiezioni.
  
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