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Autore: Allen Glassred    29/12/2022    1 recensioni
DA BLOODY SUNSET
In una notte insonne, Christie riceve un messaggio inaspettato.
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Bloody Sunset '
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La giovane ragazza dalla chioma mogano non riesce a chiudere occhio: riflette. Sono ormai quasi due ore che è coricata, ma proprio non riesce a dormire. Mille e più pensieri affollano la sua mente, così tanti che alla fine le è venuto un gran mal di testa. “ Ah! “. Sbuffa sonoramente la ragazza, mentre scosta malamente le coperte. Alzatasi dal letto accende con un gesto la lampada da scrivania, sedendosi poi sulla sedia ordinatamente posta di fronte ad essa. “ Perché? “. Sibila solamente Christie Bloom, posando i gomiti sulla scrivania ed il viso tra le mani. “ Perchè continuo a pensare a quel mascalzone? “. Sussurra, scuotendo il capo e cercando di cacciare quel demone dai capelli rossi dalla sua mente. “ Perchè continuo a pensare a lui?! “. Si rimprovera, ma tutto ciò che ottiene è che il pensiero di quanto accaduto con Abaddon torni a farsi strada nella sua mente con prepotenza. “ Perchè mi sento in colpa…? “. Sussurra poi la ragazza dagli occhi nocciola, ricordando di come il figlio di Lucifero abbia, per la prima volta, mostrato di provare sentimenti. Di come abbia aiutato i fratelli e gli Arcangeli a sigillare il Nulla, di come le abbia dato la piuma, la sua ultima piuma, per consentirle di fuggire dal palazzo Celeste prima che fosse troppo tardi. Da allora più nessuno ha avuto notizie dei sei grandi Arcangeli e dei sette Principi Infernali: i protetti o i “ tormentati “ non hanno più avvertito alcun segnale, anche se nessuno di loro crede che siano semplicemente scompari nel nulla e per sempre. “ Se solo potessi almeno parlargli e scusarmi con lui… “. Sussurra Christie, uscendo dai propri pensieri ed estraendo dal cassetto la piuma nera di Abaddon, la sola cosa di lui che comunque - le - è rimasta. “ Se solo potessi avere un segnale che stai bene… “. Non sa nemmeno perché l’ha detto, ed ovviamente sa anche che non riceverà alcun segnale. “ … Abaddon… “. Finalmente pronuncia quel nome, il suo nome. Non notando alcun riscontro né segnali sta per rassegnarsi: fa per alzarsi, quando improvvisamente la lampada da scrivania inizia a fare le bizze. Sorpresa la ragazza inizia a fissare l’oggetto. “ Abaddon? “. Lo chiama nuovamente, la lampada fa di nuovo le bizze. “ Sei qui?! “. Chiede in agitazione la fanciulla, la lampada da scrivania continua ininterrottamente e più frequentemente a lanciare quello che, Christie se ne accorge solo ora, è un messaggio in codice. “ A… “. Inizia, non sa nemmeno lei come fa, a decifrare il messaggio. “ … iu… “. Quasi le sembra che qualcuno la guidi nell’interpretazione del messaggio. “ … ta… “. Si avvicina, senza ancora toccare la lampada. “ … mi “. Sgrana gli occhi sconcertata la ragazza. “ Aiutami! “. Non appena dice ad alta voce la frase e come se chi comunicava con lei avesse ottenuto il suo scopo, la lampada emette una scintilla. La bruna grida per lo spavento, mentre un intenso odore di bruciato si spande in tutta la stanza. La bruna stringe la piuma di Abaddon tra le mani e cade in ginocchio, sconvolta: è più che chiaro che sia stato il Cavaliere di Guerra a mandarle quel messaggio. Una richiesta d’aiuto che le fa capire che è ancora vivo e che, a tutti i costi lei deve trovare un modo per aiutarlo.


In una notte insonne, Christie riceve un messaggio inaspettato.

   
 
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