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Autore: Giadavnt    13/01/2023    1 recensioni
Erano faccia a faccia, occhi negli occhi.
Vegeta la stava finalmente guardando.
Quanto potevano essere profondi quei pozzi?
Parlavamo di buchi neri?
-
One-shot leggera, incompleta e -anche un po' infantile- che ho scritto circa 3 anni fa (primo anno universitario, ve ne accorgerete), con l'intenzione di partecipare a un contest "Let's Clichè" qui su EFP. Inutile dire che poi è stato completamente dimenticato.
Anyway, dal nome del contest, è facile capire che la storia dovesse contenere un clichè.
La mia scelta: "amore a prima vista" con Bulma, "B", e Vegeta.
Ritrovata ora la storia, ho pensato potesse strappare un sorriso a qualcuno.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 18, Bulma, Chichi, Goku, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bulma prese il viso di Chichi tra le mani, poggiò la fronte contro la sua e la guardò intensamente negli occhi.
 
-Studi psicologia per auto-curarti?-
L'espressione della mora passò dalla sorpresa alla rabbia.
 
-Ti sembro forse pazza?!-
 
-Farci fare questo “test” è da pazzi.- Lazuli si rigirò la sigaretta tra le dita fissando le due amiche, ancora testa contro testa -In realtà anche solo averlo pensato lo è.-
 
-Uff, ragazze andiamo! Sapete che mi serve per il corso dell’università! -
 
-Anche noi studiamo qui, mia cara Chic, ma di certo non veniamo a darti un test per sapere se preferisci usare un for o un while.-
 
-...Cosa?-
 
-Niente, lascia stare. Piuttosto, facciamo veloce che abbiamo una lezione tra 10 minuti. - Bulma tese la mano verso Chichi tentando di afferrare i fogli.
 
-Ehi! Non stropicciarli!-
L'azzurra fece finta di non sentirla, cominciando a leggere le varie domande mentre tendeva un secondo foglio alla bionda al suo fianco, che la imitò.
 
-Sembra uno di quei quiz stupidi che sono su Facebook.- fu il suo unico commento.
 
-Chic, davvero?!-
 
-Ragazze!-
 
Bulma non sapeva se ridere o piangere.
 
Non ci credo…fa sul serio…
Ok, forza Bulma!
E' un test stupido, sì, ma sarà utile a Chichi! Cerchiamo di fare le persone serie.
 
Fece un respiro profondo e riprese la lettura del foglio.
 
Genere e età.
Ok, semplice.
Segnò una croce sul quadratino accanto alla F e un 20.
 
-Non dovrebbe esserci anche un “No-Binary”?- Lazuli mordicchiò l'estremo della matita, divertita.
Bulma quasi si strozzò con la sua stessa saliva.
 
-Ehi SeiperTre! Non è che ci stai nascondendo qualcosa?-
 
-Mi conosci da troppo tempo per poterti nascondere qualcosa.-
La ragazza ridacchiò.
Quanto era vero.
 
-Tranquilla, nulla sarà più imbarazzante del giorno in cui desti vita alla leggenda del tuo nome.-
Bulma rivide mentalmente la scena di 10 anni prima : una bambina bionda, con un grembiulino bianco e rosa, in piedi affianco alla cattedra, interrogata sulle tabelline e tremante di paura.
-Il tuo svenimento fu un tocco di classe.-
 
-Ero molto emotiva ai tempi...-
 
Chichi sbattè un piede per terra, richiamando l'attenzione delle due.
-Non avevate fretta voi?-
 
Bulma tornò di scatto a guardare il foglio.
Cacchio!
Aveva il corso di analisi tra 5 minuti, avrebbe dovuto attraversare mezzo campus ed invece era lì a perdere tempo e fare un test degno dei giornalini che leggeva da piccola.
 
Cioè, Top Girls, Ragazza Moderna…

Concentrati B!
 
Rilesse nuovamente il titolo iniziale:
 
“Descrivi il tuo ragazzo/a ideale”
 
Trattenne nuovamente le risate.
 
Aspetto fisico:   - Occhi:
                  - Capelli:
                  - Statura:
 
eccetera eccetera, bla bla bla....
 
Ripeti con me: Questo test è stupido per te ma è importante per Chichi.
                         Questo test è stupido per te ma è importante per Chichi.
                         Questo test è stupido per te ma...
 
Una lampadina le si accese in testa e un sorriso maligno le incurvò le labbra.
 
Il suo ragazzo ideale era il classico principe azzurro delle favole.
Gentile, altruista, occhi azzurri e, perché no? Un bel capello biondo ci stava da dio.
 
Idee chiare,no?
Doveva solo rispondere alle domande con quanta più coerenza possibile.
 
Ma cos'è la coerenza rispetto a Bulma Brief?
La risposta era ovvia.
 
Niente.
 
***
 
I corridoi di quell'edificio non le erano mai parsi così lunghi.
Il terminal dei bus sembrava lontano anni luce e la voglia di impegnarsi a trovare posto su uno dei mezzi per tornare a casa era andata a farsi benedire.
 
Insomma, una normale serata dopo circa 5 ore di lezione e 3 di laboratorio.
 
Noiaaaaaa…
Aveva bisogno di un caffè o meglio ancora, di una sigaretta.
 
Lazuli, al suo fianco, non sembrava passarsela meglio.
Un chiaro segnale era la sua chioma, solitamente così perfetta, ora completamente scompigliata.
Si appoggiò scocciata alla ringhiera della rampa di scale mentre 18 le passava il pacchetto.
 
-Cosa hai scritto nel test di Chichi? - le chiese e, a sua volta, le passò il clipper.
 
-Non ho un tipo ideale, ho dato risposte un po' a caso.-
Bulma la guardò con un sopracciglio alzato.
 
-Cioè hai segnato le risposte come se giocassi alla roulette?-
-No. Se stessi giocando alla roulette dovrei avere un minimo di strategia.-
Ci pensò su.
 
-Allora come un campionamento?-
18 ridacchiò, facendo un tiro.
 
-Dio... l'esame di statistica ti ha dato alla testa eh?-
Di risposta ebbe solo un'alzata di spalle.
Vorrei vedere te: un mese circondata esclusivamente da sommatorie e fattoriali!
 
-Un esempio?- provò ancora e l’amica parve rifletterci.
-Mh, pelato.-
 
-Hai fatto l’alternativa.-
 
-Tu invece? Hai descritto il tuo principe azzurro?-
Come no…
Bulma si appoggiò al parapetto di schiena, guardando in alto e espirando il fumo.
 
-Non proprio...in quel momento mi è capitato di pensare che anche un tipo oscuro, dai capelli e occhi neri, scontroso, burbero e maleducato può essere molto attraente.-
 
-Da quando non hai fantasia per le bugie?-
 
-Non è mica una bugia.-
 
-B, hai appena descritto quel tizio.- 18 le accennò con il mento due ragazzi vicino ad una panchina, non molto lontano dall'ultimo gradino della scala su cui loro troneggiavano.
L'azzurra seguì la direzione indicatagli.
 
-Mai visti. Ok, hanno capelli e, forse, occhi neri ma chi ti dice che siano burberi e scontrosi?-
 
-Oh, uno lo è di sicuro. Il più basso ha appena finito di urlare contro all’altro.-
Bulma osservò come “l'altro” si massaggiasse la nuca, quasi imbarazzato.
 
-Un po' lo capisco, dopo una giornata piena anche io ti urlerei contro.-
 
-Il sentimento è reciproco. –
Lazuli diede un'ultima boccata per poi lanciare il mozzicone acceso pericolosamente vicino ai due ragazzi, tant'è che il più basso -lo scontroso e burbero- si voltò di scatto verso di lei.
 
-Ehi tu! Se hai voglia di incendiare qualcosa, dai fuoco a quel pagliaio che hai in testa!-
 
Oh-ooh. Questo non dovevi dirlo.
Prima di poter fare o dire qualsiasi cosa, l'azzurra si sentì strappare la propria sigaretta dalle dita.
Con una mira quasi immonda, 18 lanciò il mozzicone dritto verso la testa del ragazzo che aveva osato parlarle in quel modo e Bulma notò come, con la stessa immonda precisione, lui scansò il “proiettile” semplicemente spostando la testa di lato.
 
-Scusa, è che i tuoi capelli sembravano implorarmi di essere accesi.-
 
-Quando vuoi, sai essere una bastarda senza precedenti eh, 18?- le disse sottovoce, in parte ammirata dalla sicurezza e noncuranza che mostrava quella ragazza, e in parte risentita per essere stata privata del suo piccolo vizio serale, prima di poterne godere a pieno.
-Ora ti sei messa contro il burbero e scontroso. Come risolverai?-
 
-Non ne ho bisogno.-
Bulma non ebbe il tempo di chiedere spiegazioni.
Colui che aveva soprannominato “l’altro” alzò il braccio e sventolò la mano salutandole e chiamando Lazuli.
 
-Ehi Goku.- rispose semplicemente la bionda, iniziando a scendere le scale.
 
-Karoth da quando sei amico di piromani?!-
 
-E dai Vegeta! Lei è la fidanzata di Crilin.-
COSA COSA COSA?!
 
-Cosa!?- Bulma, alle spalle di 18, sobbalzò -E non mi hai detto nulla, SeiperTre?!-
 
-Sembra che qualcosa riesca ancora a nascondertela, eh B?- Lazuli le fece l’occhiolino.
 
-Sei in debito, sappilo!-
Bella migliore amica mi ritrovo.
Non sai quante te ne darei in questo momento! Nascondermi qualcosa di tale importanza!
 
“L’Altro” che aveva scoperto chiamarsi Goku, le tese la mano, presentandosi.
Dopotutto sei simpatico…
 
-Lui, invece, è Vegeta.- disse il ragazzo, tirando per la manica l’amico che, nel frattempo, si era completamente voltato altrove, dandole le spalle.
Che razza di maleducato!
 
Bulma gli tese la mano. Non le ispirava tanta simpatia ma si riteneva una persona gentile ed educata. E poi sapeva che giudicare dalle prime apparenze era sbagliato.
Quasi sempre…
 
-Puoi chiamarmi “Bi”, se vuoi.- sorrise, anche se quel “Vegeta” era ancora intento ad ignorarla, guardando chissà cosa sulla fiancata dell’edificio.
-Ehi! Potresti anche far finta di avere un minimo di interesse!-
 
La mano tesa di Bulma si chiuse in un pugno.
Razza di scimmione!
 
-Tzè!- Vegeta si voltò verso di lei di scatto e le afferrò il polso, attirandola verso di sé.
Ma cosa…!!
Un odore di menta la investì.
-Io non ho tempo da perdere con persone petulanti come te.-
 
In altre situazioni, essere definita come “petulante” l’avrebbe mandata su tutte le furie e come minimo avrebbe mandato a quel paese il mittente.
 
Ma stavolta Bulma sentì appena quelle parole.
 
Il tempo parve fermarsi… o rallentare…
La dilatazione temporale non si aveva solo vicino a buchi neri…?
 
Erano faccia a faccia, occhi negli occhi.
Vegeta la stava finalmente guardando.
 
Quanto potevano essere profondi quei pozzi?
 
Parlavamo di buchi neri?
Sembrano buoni indici di paragone.
 
“…mi è capitato di pensare che anche un tipo oscuro, dai capelli e occhi neri…”
 
-Ne ho intenzione di fingere, montando aspettative che non diventeranno mai realtà.-
 
“…scontroso, burbero e maleducato può essere molto attraente…”
 
La ragazza si sentì poi spingere leggermente all’indietro e Vegeta lasciò la presa.
-Karoth, andiamo.-
 
Bulma distinse appena le parole di scuse di Goku, ancora intenta a guardare la schiena larga di Vegeta che si allontanava velocemente.
Non si accorse neanche che 18 si avvicinava a lei.
 
-Ti ho vista solo una volta a corto di parole, in tutta la tua vita. Devo preoccuparmi? -
 

Cazzo…
 
 
***
Era passata una settimana da quel giorno.
18 le aveva finalmente presentato il suo fidanzato, Crilin, e, udite udite, rullo di tamburi:
era un ragazzo bassino, pelato e impacciato.
 
Insomma, l’ultimo genere di persona che ci si aspetta di trovare al fianco di un tipo come Lazuli.
Comunque…MAI (o quasi) giudicare una persona dalle apparenze.
 
Nonostante la sorpresa iniziale, Bulma si era resa conto di quanto quei due stessero bene assieme.
Lui stravedeva per Lazuli, preoccupandosi di ogni minima cosa, e l’amica lo guardava con uno sguardo che l’azzurra non le aveva mai visto, se non rare volte.
Il blocco di ghiaccio che era 18 si scioglieva infatti, solo per lei e per altre due persone, ovvero i suoi fratelli.
Ora c’era qualcun altro da aggiungere a quella breve lista e non poteva che esserne contenta.
 
In quell’occasione aveva rivisto anche Goku ed era stato bello scambiare qualche chiacchiera anche con lui.
Non aveva, invece, visto più Vegeta.
 
Non che ne avesse bisogno.
Insomma…la incuriosiva…
Non è che la propria immaginazione diventa realtà tutti i giorni…
Non è che ho qualche potere di cui non mi ero mai resa conto fino ad ora?
 
Cioè… ormai lo avevo pensato talmente tanto da aver memorizzato perfettamente i suoi tratti e anche il suono della sua voce, insieme all’odore di menta, le era rimasto così impresso da poterlo immaginare parlare e dire cose certamente più carine di quelle che le aveva rivolto in realtà.
 
Si aggiustò l’auricolare, sbuffando.
Sono fregata…
 
Come se non bastasse faceva un freddo incredibile quel giorno e aspettare il pullman in una zona ventosa come quella non era effettivamente il top…
 
Tra poco sarai a casa a calduccio.
Plaid, cioccolata calda e serie tv.
 
Ah eccolo! Finalmente quel dannato pullman era arrivato.
Sbuffò nuovamente alla vista della mandria di gente che si affrettava ad avvicinarsi al mezzo.
Probabilmente avrebbe dovuto farsi il viaggio in piedi.
Fantastico.
 
***
 
Ennesima buca uguale ennesimo scossone del bus.
Una semplice equazione, no?
 
Diamine!
Bulma perse quasi l’equilibrio.
Fortunatamente, ricordava che alla prossima fermata sarebbero scese molte persone e forse - ripeto, forse - avrebbe trovato un posto a sedere per i prossimi 20 minuti di viaggio.
 
Pochi minuti dopo - e dopo altri scossoni - come previsto, gran parte degli occupanti lasciò il pullman. La ragazza si concesse finalmente un respiro profondo, senza corpi estranei a schiacciarla e spintonarla a destra e a manca.
Finalmente poteva avere una chiara visione del bus.
 
Niente, tutti i posti occupati. Avrebbe dovuto farsi tutto il viaggio in piedi.
Sbuffò, lasciò la borsa scivolarle ai piedi e poi riprese il cellulare dalla tasca, intenzionata a cambiare canzone e impegnare un po’ di tempo su Instagram.
 
Aveva appena aperto l’app quando si sentì tirare per la manica del cappottino.
-Mmh?- si voltò e… beh, dire che rimase di stucco è dire poco.

Vegeta era al suo fianco, espressione impassibile, il filo di una cuffia che scendeva lungo il collo e lo zaino in spalla.
 
-Veg-Vegeta?-
Da quando Bulma Brief balbetta?!
Da quando ti lasci abbindolare da un paio di occhi profondi, neri come la notte e…
NO!
Datti un contegno cara!
-Ehi…non ti avevo visto prima…- tentò di conversare.
Seriamente, come aveva fatto a non vederlo prima?!
 
Vegeta non le rispose.
Le accennò col mento un posto a sedere vuoto, qualche fila indietro.
-Io scendo tra poco.- disse soltanto.
 
-Oh…grazie allora.- eppure non voleva spostarsi, ora.
Improvvisamente rimanere lì in piedi le sembrava la cosa più piacevole del mondo.
 
Guardò di sfuggita fuori dal finestrino e riconobbe l’inizio della Città dell’Ovest.
Circa 15 minuti da casa.
-In realtà anche io devo scendere tra poco!-
Non era vero, ma che ne sapeva lui?
-Dove abiti?-
Lui la fissò per qualche secondo, indeciso.
-Via Saiya-jin.-
-Ah si, conosco.-
 
E ora?
Possibile che non abbia nulla da dire?
In un millesimo di secondo pensò a migliaia di possibili argomenti per avviare una conversazione.
 
Diamine, perché appare tutto così forzato?
 
Non riusciva a rimanere per troppo tempo in silenzio: la metteva in soggezione.
Vegeta, dal canto suo, sembrava starci benissimo ed ora era impegnato a guardare fuori dal finestrino.
 
Una frenata del conducente la colse di sorpresa.
 Brutto…!!
Si sentì sbilanciare per qualche secondo in avanti e poi, con più forza, all’indietro.
Stupide forze apparenti!
 
Ora sarebbe caduta rovinosamente a terra.
Si.
Avrebbe fatto una figuraccia davanti ad un pullman intero e, cosa peggiore, si sarebbe mostrata ridicola davanti a Vegeta.
Alias: “l’ultima cosa che doveva accadere”.
 
Si stava già rassegnando “al suo destino” quando sentì qualcosa avvolgerle la vita e darle un solido appoggio. Si ritrovò stretta al petto di Vegeta, poco più alto di lei, in una specie di abbraccio.
E… accidenti…
Di cosa era fatto?! Marmo, acciaio o cosa?
 
Bulma si sentì avvampare mentre ristabiliva il suo equilibrio e si staccava dal ragazzo.
-S-scusa.-  era certa di avere il viso in fiamme quindi continuò a stare col capo chino, a guardare il pavimento.
 
-Nulla.- Vegeta ritirò il braccio che ancora l’avvolgeva lievemente.
-Io vado.- e la sorpassò.
 
-Oh, okay. Ciao allora!- 
Come risposta ebbe solo un cenno del capo.
 
Stupida, Stupida, Stupida!
 
***
 
-Chic, che razza di test era quello?!-
 
-Bulma calmati! Di cosa stai parlando?- Chichi, dall’altra parte del telefono, non aveva la minima idea della confusione che l’amica aveva in testa.
 
Calmarmi?! AHAHAHAHA VORRESTI EH?
È tutta colpa tua se non riesco a togliermi di testa uno che conosco appena!
Tua e di quello stupido test!
 
-Non far finta di nulla! Quel quiz che hai fatto fare a me e 18 la scorsa settimana. A cosa serviva? Che stregoneria psicologica c’era sotto?!-
Doveva sapere! Non era normale ridursi in quello stato per un ragazzo che…aveva incontrato due volte? E con cui le parole scambiate potevano essere contate sulle dita delle mani?
 
-Bulma, era un semplice quiz per verificare come le apparenze influenzino la nostra mente! Si può sapere cosa ti prende?-
 
Mi prende che mi sono innamorata dell’esatto opposto di ciò che sognavo…
E fu questo che rispose a Chichi.
Si sedette comoda sul letto, spiegandole tutto dall’inizio.
 
-Beh, credo tu sia stata semplicemente suggestionata dagli eventi… un po’ come i messaggi subliminali1 Oppure il tuo inconscio sta…-
 
-Chic, ti prego! Manda via l’aspirante psicologa pazza che è in te e parla come una persona normale!-
Bulma la sentì sospirare dall’altoparlante del cellulare.
 
-Dico solo che, forse, ciò che sogni non è davvero ciò di cui hai bisogno, non è ciò che davvero vuoi. A te piacciono le sfide, Bulma. Se qualcosa ti risulta semplice, ti annoia, quindi lasci perdere e vai avanti alla ricerca di qualcosa di nuovo.-
 
Dopotutto non sei un totale disastro come psicologa…
Bulma si lasciò cadere sul letto.
-Quindi mi sono innamorata di lui perché è una sfida?-
 
-E anche perché sei una pazza squinternata. Non mi meraviglierei se ti lanciassi in uno di quei clichè da commedia romantica del tipo “Io lo capisco! Io lo cambierò!”.-
 
Come non detto!
-CHIC! –
 
***
 
-Perché Vegeta_6? –
-Cosa vuoi che ne sappia?-
-Non sarà del 2006!?-
-18 non dire stupidaggini! Goku mi ha detto che ha 3 anni in più di noi.-
-Sorvoliamo…ora che lo hai trovato, cosa hai intenzione di fare?-
-Ehm…-
 
Già, cosa vuoi fare ora?
Mandargli un direct con “Ehi, sono Bulma! Da quanto ci siamo incontrati sono ossessionata da te, ti va di uscire?”
Non scherziamo!

Like tattici?
 
-Seguirlo? - accennò Bulma.
-Direi che è il minimo…- 18 lasciò la sigaretta stretta tra le labbra e le prese il cellulare di mano.
-Appassionato di palestra eh?-
L’azzurra annuì.
 
-Pochi post, nessun selfie, solo qualche foto di gruppo, il resto sono video di esercizi. Insomma nulla che possa aiutarmi.-
-Beh a me sembra abbastanza ovvio: iscriviti in palestra.-
 
Palestra?... Ehm…
-Non so quanto possa aiutare dato che passo le mie giornate qui.- tentò Bulma, fecendo roteare l’indice, accennando all’edificio universitario.
 
18 la guardò con un sopracciglio alzato.
-Sei impossibile! La tua pigrizia è tale da farti escludere l’unica possibilità che hai per incontrarlo non per puro caso.-
-Non sono pigra!-
Ok, sì. NO! Forse.
 
-Mi stai ossessionando da giorni parlando di Vegeta!-
Embè? A cosa servono le amiche?
Lazuli sbuffò sonoramente.
-Ok, purchè questa storia abbia una fine: ti aiuterò. Così tu placherai i tuoi ormoni impazziti e, forse, le mie orecchie avranno un po’ di pace.-
 
-Davvero?!- Bulma la guardò adorante -Come? Come? -
-Stasera andiamo a iscriverci in palestra e, a costo di trascinarti per i capelli, ci andremo almeno 3 volte a settimana.-
…Aiuto…
-Più che un aiuto sembra una condanna.-
-Oh, credimi: lo sarà.- ci mancava solo una risata malefica e Lazuli sarebbe diventata l’incubo personale di Bulma.
-E, per favore, cambia quel nickname ridicolo e quella foto ambigua che hai su Instagram prima di seguirlo. Non credo ci faresti una bella figura.- disse ancora, mentre buttava il mozzicone e si avviava verso la porta.
 
Cosa c’è che non va nel mio profilo?
Bulma aprì la sua pagina:
 
_BB_Cream
 
A fianco, nel cerchietto, una sua foto scattata alla festa di Halloween dell’anno precedente in cui guardava ammiccante l’obiettivo.
Quel costume da coniglietta le stava da dio.
 
Non vedo cosa ci sia di…

Oh…

Sembro una di Playboy.
 
***
 
  
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