Words: 100 // Rating: verde // Note: Silvartas (espressione lituana che indica dolore o risentimento)
"Non volevo metterti nei guai." mormora Isaak. "Non si fidano, è comprensibile."
Il cicaleccio soffocato che filtra dal portone del tredicesimo tempio irrita Camus nel profondo: il Maestro è silenzioso, lo sguardo indecifrabile. Ma dentro, lui lo sa, è un vulcano in ebollizione.
Mia Dea, servo voi e questo Santuario da tutta la vita, e la mia fede è salda. Ma ciò che faccio al di fuori riguarda solo me e nessun altro.
"Però io sì. Non ho mai smesso." gli risponde, con solennità. "E non voglio rinnegarti, significherebbe uccidere una parte importante di me. Nemmeno Athena può chiedermi tanto."