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Autore: lmpaoli94    02/02/2023    0 recensioni
Rimasta sola dinanzi ad uno specchio sbiadito mentre le lacrime sgorgano su quel viso distrutto dal dolore, la vita di Anastasia sembra destinata ad una fine malevola mentre suo marito Jack la tratta come una schiava e la maltratta sotto i segni di un matrimonio mescolato al sangue.
Nessuna ribellione e nessuna voglia di rivalsa spingeranno quella donna lontano dalla perfidia di quell'uomo e da una madre che non ha mai avuto rispetto e desiderio di una vita scritta nel feroce presente di un destino già scritto.
Solo una notte diversa e un futuro incerto di un sentimento che non aveva mai provato prima, spingeranno la povera Anastasia a fuggire da quel luogo diventato la sua stessa prigione di vita.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anastasia Steele, Christian Grey, Jack Hyde
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Castello Coppet

Sulle rive di un lago magico dove la bellezza cristallina di un lago blu si mescola allo splendore di un sole, una bambina tanto carina quanto curiosa, si diverte a giocare a nascondino con i domestici del castello mentre la madre è occupata a rendere il futuro di quella stessa figlia generoso e allo stesso tempo responsabile.
Sì perchè i duchi di Ginevra non godono di un bellissimo presente e l'avidità di una donna va a mescolarsi con un divorzio e la conseguenza perdita di prestigio che il Castello di Coppet poteva regalare a tutta quella gente che aveva lavorato una vita all'interno di quella dimora.
E mentre le campane suonano a festa durante un bellissimo giorno di domenica, Carla fissa con austerità quella figlia piccola che ancora non può capire.
La piccola Anastasia vorrebbe solo capire perchè sua madre non l'accompagna mai a fare passeggiate e scampagnate vicino a quel castello così magnifico.
Ma la tristezza della bambina non può minimamente essere offuscata dalla sua infanzia innocente che, dopo aver perso un padre che non l'aveva mai davvero amata, si sentiva libera più che mai.
Libera e padrona del mondo e del suo destino.
Ma tutto ciò questo sua madre non lo poteva permettere.
Il tempo trascorreva imperterrito e le casse della famiglia Steele erano sempre più vuote.
Come chiedere aiuto in quel frangente nonostante non si spargesse troppo la voce?
Il fato e il destino giocò un ruolo importante quella mattina di domenica mentre una misteriosa carrozza arrivava al castello.
Dapprima, nessuno capiva chi realmente c'era dentro, ma la sorpresa e la curiosità della madre e della bambina ebbero il sopravvento.
Nessuno si aspettava tale arrivo e la piccola Anastasia non poté rimanere immobile di fronte al misterioso ospite.
Colui che scese da cavallo era un giovanotto scaltro e di bello aspetto, capace di abbuiarsi e di fissare quello che aveva dinanzi con specifica riverenza.
Quello sguardo buio sorprese non poco la piccola Anastasia, che con grande sorpresa, non aveva mai visto prima d'ora quel giovane ragazzino.
< Buongiorno. Ben arrivato al Castello Coppet. Posso esserle utile? >
Il ragazzino capì subito che quella ragazzina graziosa non era altro che la figlia della padrona di casa, ma la sua felicità e il suo buon uomore destabilizzarono non poco il nuovo arrivato.
< Sto cercando la signora Carla Adams. Sa dove si trova? >
< Ah, ma lei sta cercando mia madre! > replicò sorpresa la bambina < Deve trovarsi all'interno del castello, da qualche parte. E purtroppo mia madre non ha mai tempo per giocare con me e non riesco a capire il perchè. Forse oggi potrò avere la risposta... >
< Nessuno di questa dimora aspettava il mio arrivo, piccola duchessa. Nemmeno lo sguardo di sua madre che come ben conosco, non riesce a farsi sfuggire nulla. >
< Per caso io e lei ci conosciamo? >
< Non ancora. Ma magari in un futuro non troppo lontano potrebbe celarsi un qualcosa che ci possa avvicinare... Ma ora non voglio dirle altro. Non ho tempo da perdere. >
Anastasia capì subito che il giovane ragazzino era un vile maleducato e non si aspettava davvero che potesse parlare con così tanta riverenza in giovane età.
Sembrava istruito e pronto per qualsiasi cosa, anche per tenere testa ad una duchessa di ghiaccio come la madre di Anastasia.
Nessuno del castello però sapeva dove si trovava la Duchessa Adams, troppo riservata per farsi trovare dalla gente comune.
E fu per quello che dopo aver assistito alla scena della conversazione tra sua figlia e quel giovanotto, la duchessa Adams non perse tempo ad andare a curiosare tra la mentre di quel giovane pulsello.
< Mi stava cercando, Conte Hyde? >
Girandosi di scatto, il ragazzino non poté immaginare di trovare la donna con tutta la sua superbia e tutta la sua magnificenza.
< Com'è possibile che la servitù non sappia mai dove si trovi nel suo stesso castello? È alquanto inusuale, non credete? >
< Perchè so nascondermi molto bene da chi non voglio essere trovata. Così non potrebbero disturbarmi affatto > replicò piccata la donna < Ma lei non è qui per sapere cosa faccio e non faccio nel mio castello. >
< Potete ben dirlo. Potremmo scambiare qualche chiacchiera in privato? O dovremmo rimanere qui all'ingresso del castello in modo che tutti ci possano sentire? >
< Passeggiare all'aria aperta potrebbe essere una buona idea. >
< L'importa è rimanere da soli, duchessa. Non voglio curiosi o occhi fastidiosi che possano guardare e sentire cosa ci diciamo. >
< Non succederà. Glielo prometto. >
Uscendo dal castello, il Conte Hyde non riusciva ancora a credere come quella vispa bambina lo potesse guardare con tanto riniego.
< Quella è sua figlia, duchessa? >
< Sì, conte. Venga con me. Gliela faccio conoscere. >
< Non importa > la interruppe subito il ragazzino < Ho già avuto a che fare con lei. >
< Oh, molto bene... Se non altro, solo adesso riesco a capire che cosa siete davvero venuto a far qui, Conte di Sion. >
< Bene. Finalmente... La bellezza di vostra figlia è ineguagliabile, Duchessa. Per di più mi è giunta voce che lei e la sua famiglia non navigate in acque sicure. >
< Mio marito se n'è andato molto tempo fa' senza una valida ragione, lasciando me da sola a badare ad una figlia che non faceva altro che crescere e fare molte domande. Le settimane e gli anni passavano senza che io potessi fare niente, fino a quando non sono arrivata alla conclusione che l'unico modo per ritornare alla posizione in cui questa famiglia si merita, è poter cercare le alleanza adatte. Non crede anche lei, Conte? >
< A tal proposito, prendermi cura di lei e di tutta la sua famiglia, potrebbe essere per me una sfida a cui non potrei mai rinunciare. >
< Sapevo che lei mi avrebbe capito al volo > rispose la donna smorzando un sorriso di comprensione.
< Ora i tempi non sono ancora maturi... Ma un giorno chissà. Magari sua figlia potrà vedere in me quel futuro radioso che i suoi occhi innocenti guardano attorno a sé. >
< Finché sarò in vita, mia figlia non sarà mai un problema per lei. Può benissimo considerare tale alleanza sancita. Un matrimonio in grande stile... E' questo quello che ci vuole. >
< Rubare la spensieratezza e l'adolescenza ad una bambina come Anastasia può essere molto arduo > mormorò il conte Hyde con convinzione < Ma strappare quel sorriso per arrivare alla cruda realtà è quello che mi piace. Sapevo che io e lei avremmo sancito un accordo che non sarebbe mai tardato ad arrivare. >
Baciando la mano della duchessa come segno di riverenza, il Conte Hyde tornò all'ingresso del castello scortato dalla donna, scambiando ancora uno sguardo a quella bambina piena di energia e spensieratezza.
> Sì, duchessina. Io e lei ci rivedremo molto spesso. Con il volere di un destino che solo noi possiamo scrivere. >
< Mi farà molto piacere > replicò Anastasia con un piccolo inchino < Spero che il suo breve soggiorno sia stato di suo gradimento. Mia madre non è una persona facile con cui parlare. >
< Sua madre è molto obiettiva duchessina, proprio come me. Per questo siamo andati subito d'accordo. >
< Mi fa' davvero piacere sentirlo > replicò la bambina senza capire con quale dannazione il suo destino si sarebbe presto macchiato.

   
 
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